mercoledì 17 febbraio 2016

Eventi LOCOMOTIV CLUB

Gio 18 Febbraio
Blues Pills
Pristine

> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso 18€ + d.d.p. in prevendita, 20€ alla cassa
> tessera AICS obbligatoria (8€)

||| BLUES PILLS |||

Gli svedesi Blues Pills debuttano nel 2014 con l’omonimo album “Blues Pills” (Nuclear Blast), che si posiziona al quarto posto in Germania e raggiunge la Top 20 in Svizzera, Austria e Finlandia. Sia in studio che live, Il giovane quartetto crea un’atmosfera rock davvero unica e intensa, riportando il pubblico agli antichi fasti di Aretha Franklin, Fleetwood Mac, Led Zeppelin, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Cream grazie alle trascinanti linee di basso e batteria insieme agli assoli di chitarra del diciottenne Dorian Sorriaux, accompagnati dall’incredibile voce di Elin Larsson.

I Blues Pills torneranno presto sui palchi per un tour europeo di 30 date tra febbraio e marzo 2016. Il bassista Zack Anderson commenta: “Dopo aver passato del tempo a lavorare sui pezzi del nostro secondo album, non vediamo l’ora di imbarcarci in questo nuovo tour. Le tappe comprenderanno Francia, Italia, Portogallo e Spagna, con un sacco di nuove venue in cui non abbiamo mai suonato. Non vediamo l’ora di incontrare i nostri vecchi fan e di conquistarne di nuovi”.

I Blues Pills sono Elin Larsson (voce), Dorian Sorriaux (chitarra), Zack Anderson (basso) e André Kvarnström (batteria).

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||| PRISTINE |||

Blues Rockers norvegesi, i Pristine hanno appena realizzato il loro terzo album, Reboot. Capitanati dalla figura carismatica della cantautrice Heide Solheim, i Pristine si muovono lungo sonorità di rock psichedelico restituendo, con energia e passione, quell’esperienza blues rock tipica degli anni settanta. La band norvegese supporterà I Blues Pills nella prima parte del tour europeo che inizierà il 12 febbraio.

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Ven 19 Febbraio - Express Festival 2016
SOLD OUT
Tortoise
Sam Prekop
Messn*r

> apertura porte ore 20:30
> inizio live ore 22:30
> SOLD OUT - biglietti esauriti
> tessera AICS obbligatoria (8€)

||| TORTOISE |||

I Tortoise hanno passato quasi 25 anni a fare musica che sfugge ad ogni descrizione. Mentre il quintetto strumentale con sede a Chicago continuava ad annuire su definizioni come dub, rock, jazz, elettronica e minimalismo che hanno sempre associato alla loro discografia composta dai sei album in studio, i suoni che venivano fuori mantenevano comunque, distintamente, e anche ostinatamente, una loro propria personalità. È un fatto che rimane fedele a “The Catastrophist” il primo album in studio di Tortoise in quasi sette anni.

I Tortoise, formati dai polistrumentisti Dan Bitney, John Herndon, Doug McCombs, John McEntire and Jeff Parker, hanno sempre prosperato davanti a improvvise esplosioni di inspirazione. E per “The Catastrophist”, la scintilla si accende quando nel 2010 la città di Chicago commissiona al gruppo la realizzazione di una suite musicata inspirata al jazz locale e alle comunità musicali improvvisate. I Tortoise quindi composero e successivamente eseguirono quei cinque temi sciolti in una manciata di concerti, “e quando finimmo a parlare di un nuovo album, la soluzione più ovvia per cominciare, era quella di prendere quegli stessi pezzi e vedere cosa ci avremmo potuto ricavare lavorandoci sopra come Tortoise,” dice McEntire. La band registra il nuovo album ai Soma Studios. “Venne fuori che i pezzi avevano bisogno di essere un attimino ripensati in termini di struttura. Erano tutti abbastanza diversi, nel senso che in un primo momento sembravano essere composti solo da motivi principali e assoli. Adesso sono orchestrati e complessi.” Tutte le tracce sono passate attraverso un processo di ristrutturazione molto intenso” aggiunge Parker. “Avevamo un bel po’ di materiale che alla fine non è stato necessario utilizzare tutto. Molto spesso le idee che rimangono fuori in un primo momento, ritornano a distanza di anni”. “I Tortoise stanno pianificando un tour mondiale molto esteso per promuovere “The Catastrophist”. Ammette McEntire. “E stanno anche pensando a come riprodurre al meglio questi pezzi dal vivo visto che sará una bella sfida. Allo stesso tempo penso anche sia arrivato il momento per i Tortoise di tirare fuori qualche pezzo degli album precedenti.” Come sempre, i Tortoise, con “The Catastrophist”, hanno evocato suoni che non appaiono da nessun’altra parte del panorama musicale di oggi. C’è una profonda e intuitiva interazione tra i membri del gruppo che vengono da due decenni di sperimentazione, revisione e improvvisazione. E in un momento in cui i nostri cervelli sono costantemente bombardati da una miriade di distrazioni, “The Catastrophist” ci ricorda che c’è qualcosa di molto più grande là fuori. Tutto ciò che dobbiamo fare è ascoltare.

||| SAM PREKOP |||

Sam Prekop, cantante e chitarrista dei Sea And Cake fondati assieme a John McEntire (colonna portante dei Tortoise), presenterà "The Republic", il suo nuovo disco uscito nel 2015.
"The Republic" è il quinto album da solista ed è il suo secondo album incentrato sul suono del sintetizzatore modulare. Inoltre la prima metà del disco è costituita dalla colonna sonora di una videoinstallazione di David Hartt alla David Nolan Gallery di New York.

||| MESSN*R |||

Messn*r, selezione musicale multitraccia.
Che cosa compone gli strati di questa roccia sedimentaria?
Audio di mission control, registrazioni di Alan Lomax, suonatori di kantele e di shamisen, registrazioni delle comunicazioni radio dell'aeroporto Marconi e del commissariato Due Torri, dischi della Kranky records, declamazioni del Kalevala, tamburi militari e liturgici, synth dimenticati, Frank Sinatra.

||| EXPRESS FESTIVAL |||

Express è un festival dedicato al meglio della musica nazionale ed internazionale

Express ha in precedenza ospitato (in varie locations a Bologna): Savages, Sunn O )), Jamie Lidell, FourTet, Caribou, Liars, Anna Calvi, Thee Silver Mt Zion Memorial Orchestra, These New Puritans, Wild Beasts, James Blake, Bombino, Omar Souleyman.

Il festival è dedicato alla musica indipendente nazionale ed internazionale, e rispecchia nella sua composizione l’essenza del Locomotiv Club, ricalcandone l’attenzione per la qualità, la tempestività nel proporre artisti prima della loro ascesa e la trasversalità nelle proposte musicali.

More info:
TORTOISE
SAM PREKOP

Sab 20 Febbraio - Express Festival 2016
Mulatu Astatke
Okè

> apertura porte ore 20:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso 20€ + d.d.p.
> tessera AICS obbligatoria (8€)
||| MULATU ASTATKE |||
Mulatu Astatke, nasce a Gimma, in Etiopia, il 19 dicembre 1943.
È stato il primo studente africano al Berklee College of Music di Boston, città nella quale è cresciuto musicalmente per arrivare a suonare con alcuni tra i più importanti musicisti jazz dell'epoca tra i quali Duke Ellington e Coltrane. 
Mulatu è conosciuto come il padre inventore dell'Ethio Jazz, una miscela di suoni Jazz e Latin con elementi di musica etiopica. 

“For many years Ethiopia was a very closed country and we never had this access of promoting our music and culture, I wanted to create something so I could be identified like those musicians I’d seen in England.”

Nel decennio compresa tra il 1960 e il 1970 Mulatu si muove costantemente tra Addis Abeba, Londra e New York; in quel periodo era membro dell' International Jazz Federation (IJF), un'organizzazione no-profit legata all' UNESCO, un modo per girare il mondo e per beneficiare di una certa libertà, possibilità negata alla maggiorparte dei cittadini Etiopi all'epoca.
Grazie a questa possibilità Mulatu riesce a girare il mondo, ambasciatore del suono Ethio Jazz e sopratutto di un'Africa all'avanguardia musicale. 
Nel 1972 fa uscire il disco "Mulatu Of Ethiopia", il manifesto Ethio-Jazz per eccellenza.

La vera e propria fama internazionale arriva con "Broken Flowers", film di Jim Jarmusch per cui Mulatu compone parte della colonna sonora, trampolino di lancio per arrivare "Inspiration Information", capolavoro prodotto assieme agli Heliocentrics nel 2009 per Strut Records, un disco strumentale registrato a Londra dove vengono amalgamati i ritmi funky-jazz con i suoni tradizionali dell'ethio-jazz e che viene valutato entusiasticamente dalla critica musicale.
Questa collaborazione porta l'interesse su Mulatu, già personaggio di culto nell'ambito Jazz, ad un pubblico più ampio e a relativi successi sia di vendite che di risposta di pubblico ai concerti, tra cui è doveroso citare il Sold Out al Teatro Duse di Bologna (prodotto dal Locomotiv Club) il 25 Febbraio 2012.

Ad "inspiration Information" seguono "Timeless" (2010 Mochilla) , "Mulatu Steps Ahead" (2010 Strut) e l'ultimo "Sketches of Etiopia" (2013 - Jazz Village), che sarà presentato integralmente Sabato 20 Febbraio 2015 al Locomotiv Club in occasione dell'Express Festival 2016.

A seguire il live di MULATU ASTATKE asisteremo alla prima esibizione degli OKE', il nuovo progetto di KATZUMA
Il suono di OKE' è il suono del vulcano, del magma fertile , di un albero di vita i cui rami e frutti collegano la terra al cielo . Il loro live set è l' espressione di mondi interiori attraverso i quali si può abbracciare un' esperienza fatta di ritmo e pure emozioni espresse sulla sottile linea che attraversa ordine e caos. Presentano la loro prima release "Tree of Life" uscita a gennaio 2016 per Queenspectra.


katzuma - electronics
william simone - electronic percussions
andrea calì - electric piano / synths

“The mesmerisingly Cosmic journey into the perplexing minds of these three musicians is entitled “Tree Of Life” a fluid six track record delving into the world of Funk infused, Afro laced Jazz and Lo Fi House. A notably unique release from a new grouping sure to drop more gems in future.”

“Cinque tracce originali oscillanti tra reminiscenze kraut, suoni tribali, richiami jazz, lasers e macchine che vivono, atmosfere tra luci ed ombre: accompagnate dall’extended dub version di HDADD, “Tree of Life” è l’ascolto perfetto per chi viaggia con i piedi per terra.”

||| EXPRESS FESTIVAL |||

Express è un festival dedicato al meglio della musica nazionale ed internazionale

Express ha in precedenza ospitato (in varie locations a Bologna): Savages, Sunn O )), Jamie Lidell, FourTet, Caribou, Liars, Anna Calvi, Thee Silver Mt Zion Memorial Orchestra, These New Puritans, Wild Beasts, James Blake, Bombino, Omar Souleyman.

Il festival è dedicato alla musica indipendente nazionale ed internazionale, e rispecchia nella sua composizione l’essenza del Locomotiv Club, ricalcandone l’attenzione per la qualità, la tempestività nel proporre artisti prima della loro ascesa e la trasversalità nelle proposte musicali.

More info:
MULATU ASTATKE

Dom 21 Febbraio - Express Festival 2016
Adriano Viterbini
Egle Sommacal

> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso up to you
> tessera AICS obbligatoria (8€)

||| ADRIANO VITERBINI |||

In questo percorso Viterbini non è stato solo, ma ha avuto accanto per ogni tappa degli incredibili compagni. Marco Fasolo dei Jennifer Gentle, prezioso alla produzione artistica, Fabio Rondanini (CALIBRO 35, Afterhours), Stefano Tavernese, Enzo Pietropaoli, Bombino, Jose Ramon Caraballo Armas (Daniele Silvestri Ufficiale, Bandabardò) e Alberto Ferrari (Verdena), special guest nel classico di Sam Cooke "Bring it on home ", unico brano cantato del disco. Film O Sound, già anticipato dal classico “Sleepwalk” di Santo è Jhonny in anteprima su Radio1 King Kong, svela un nuovo brano inedito: Si tratta di “Tubi Innocenti” in cui Adriano duetta con Fabio Rondanini in vorticosi ritmi dalle tinte tuareg. Il video di Tubi Innocenti per la regia di Dandaddy è stato realizzando proiettando le immagini dei due musicisti in una folta coltre di fumo.

Il titolo del disco è il frutto di un'intuizione stessa di Adriano. Il Filmosoud era un proiettore a bobine della Bell & Howell, creato negli anni 40, compatto e portatile con audio integrato, utilizzato sopratutto per conferenze nelle aule universitarie.La sezione audio valvolare e lo chassis con cono da 8 pollici del Filmosound ha di fatto una resa ottima se utilizzato come amplificatore per chitarra elettrica.Ed è proprio con questa sezione audio che Adriano ha registrato l'album assecondando una visione complessiva oltre che un instancabile desiderio di ricerca sonora.Film O Sound diventa così un evocativo gioco di parole, un disco da immaginare oltre che da ascoltare. Un "album globetrotter", crocevia tra i suoni del nord e del sud del mondo, un viaggio attraverso l’Africa, il Sud America e gli States, in undici tracce di vera e propria antropologia musicale.

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||| EGLE SOMMACAL |||

In principio fu un disco di sola chitarra acustica, fingerpicking in presa diretta e senza sovraincisioni, poi uno di chitarra elettrica insieme ad un’ensemble di fiati. Ora, Egle Sommacal torna con il suo terzo disco solista, “Il Cielo Si Sta Oscurando”, riprendendo in mano l’acustica e mettendola al servizio di un’idea, di un concetto, che come un sottile filo conduttore attraversa tutto l’album. Ma andiamo con ordine: Egle Sommacal può essere conosciuto ai più come il chitarrista dei Massimo Volume, uno dei gruppi più rappresentativi e osannati dell’underground musicale italiano degli ultimi vent’anni. Ma Egle Sommacal, smessi i panni del chitarrista rock, è prima di tutto un amante e uno studioso del proprio strumento, un musicista che da sempre ricerca le (in)finite possibilità con cui trasmettere, attraverso sei corde, quello che sente e che lo circonda, con un proprio stile e una propria sensibilità. Per questo, a scanso di equivoci, “Il Cielo Si Sta Oscurando” non c’entra con i Massimo Volume, e non è nemmeno un disco country o bluegrass, o un qualcosa à la John Fahey solo perché è suonato in solitaria con la tecnica del fingerpicking. Questo è un disco influenzato dalla musica minimale americana, con rimandi alla musica classica, che ha preso forma da un esercizio di trascrizione per chitarra acustica delle partiture di pianoforte di Philip Glass, esercizio diventato presto un mondo nuovo, fatto di dinamiche e posizioni mai esplorate. C’è un senso di oscurità che si insinua nei nove brani di questo album, che sembra composto con quei colori plumbei anticipatori di un temporale, della gravità che lo accompagna. Egle marcia sui titoli e sulle sensazioni che evocano, dall’apertura che dà il nome all’intero disco a “Nuvole Sopra La Bolognina”, da “Nessun Posto Sicuro” a “Gravità”, dove un gioco di delay rende quasi tangibile la pioggia pronta a cadere. Passa da una “Hello Guys” nel lato A al suo reprise nel lato B, fermandosi per rendere omaggio a Erik Satie, di cui esegue una versione di “Première Gymnopedie” trascritta per chitarra acustica. E se “L’ultimo Dei Collezionisti” lascia aperte tutte le interpretazioni del mondo, “Ryou-Un Maru” invece è la storia minima dell’omonimo peschereccio, staccatosi dalle coste giapponesi dopo il maremoto del 2011 (quello della centrale di Fukushima) in una deriva solitaria durata centinaia e centinaia di kilometri, terminata con l’affondamento vicino le coste del Canada. Registrato in presa diretta, questo è un disco che rimane addosso, nella sua scarna complessità, nei suoi intrecci circolari che caratterizzano sempre più lo stile chitarristico e compositivo di Egle. Il cielo si sta oscurando, per cui copritevi. O aspettate che il temporale vi cada in testa.

||| EXPRESS FESTIVAL |||

Express è un festival dedicato al meglio della musica nazionale ed internazionale

Express ha in precedenza ospitato (in varie locations a Bologna): Savages, Sunn O )), Jamie Lidell, FourTet, Caribou, Liars, Anna Calvi, Thee Silver Mt Zion Memorial Orchestra, These New Puritans, Wild Beasts, James Blake, Bombino, Omar Souleyman.

Il festival è dedicato alla musica indipendente nazionale ed internazionale, e rispecchia nella sua composizione l’essenza del Locomotiv Club, ricalcandone l’attenzione per la qualità, la tempestività nel proporre artisti prima della loro ascesa e la trasversalità nelle proposte musicali.


Ufficio Stampa LOCOMOTIV CLUB
Giovanni Gandolfi 

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