venerdì 25 marzo 2016

Istituzione Bologna Musei

Gli appuntamenti dal 25 al 31 marzo

Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 25 a giovedì 31 marzo.
IN EVIDENZA
Musei aperti, con orario festivo, a Pasqua (domenica 27 marzo) e il lunedì dell'Angelo (lunedì 28 marzo), con iniziative speciali per adulti e bambini.
Ancora pochi giorni per visitare le mostre "Tra la Vita e la Morte. Due confraternite bolognesi tra Medioevo e Età Moderna" al Museo Medievale e "Officina Pasolini" al MAMbo, che chiudono i battenti lunedì 28 marzo.
PER I BAMBINI
venerdì 25 marzo
ore 8.30-12.30 e ore 14-18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Sto al MAMbo per le Feste - Giornate d’Arte al MAMbo per bambini"
Per le Feste di Pasqua, durante le vacanze scolastiche, il Dipartimento educativo MAMbo propone anche quest'anno giornate d'arte dedicate a bambini e ragazzi da 5 a 12 anni. Nuove e coinvolgenti attività di laboratorio per vivere il museo in modo creativo e divertente.
Aspettando la Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi...”. Ogni giorno un libro e un laboratorio dedicati ad uno o più opere presenti nella Collezione permanente e nelle mostre temporanee del MAMbo. Un omaggio allo scaffale di albi illustrati per bambini e ragazzi presenti nel Museo.
I temi di oggi:
- mattina: "Il mondo degli altri"
Il libro "Gli altri", scritto da Susanna Mattiangeli, induce il lettore pagina dopo pagina a riflettere sul grande tema dell’umanità e della diversità. L'installazione "Sguardi" dell'artista Christian Boltanski ci farà riflettere sulla memoria, le relazioni e le pratiche che possiamo mettere in campo per incontrare l'"altro". In laboratorio sperimenteremo alcune azioni tratte dalle tecniche teatrali, per ideare e realizzare una performance finale dedicata all'opera dell'artista francese.
- pomeriggio: "A 'tavola' con Morandi"
"Giorgio Morandi, quello delle bottiglie?" è il titolo del libro edito dal MAMbo che racconta la vita e la poetica del grande maestro bolognese. Nelle sale del Museo Morandi conosceremo le opere dell'artista famoso in tutto il mondo per le sue nature morte. In laboratorio un'inedita tavola di oggetti quotidiani sarà il punto di partenza per realizzare affascinanti composizioni di impronte con la tecnica della collografia.
Ingresso: € 15 a partecipante per ogni mattina o pomeriggio
sabato 26 marzo

ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"La Scienza curiosa"
Laboratorio per ragazzi da 6 a 10 anni.
Giochi ed esperimenti per capire semplici principi scientifici in un curioso viaggio di scoperta ed approfondimento di alcune leggi della fisica, della meccanica e dell’ottica.
I ragazzi, protagonisti in prima persona come piccoli scienziati, assisteranno ad alcuni esperimenti spettacolari, ribattezzati con nomi simpatici e divertenti: "la pila con le mani", "il palombaro", "la danza dei forzati".
Attraverso queste ed altre insolite esperienze, il percorso si propone di fornire informazioni e curiosità sul mondo che ci circonda, coinvolgendo i ragazzi nell'attività con semplici prove e stimolando in loro la voglia di conoscere e capire.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 25 marzo).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
domenica 27 marzo
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Missione esplorazione!"
Laboratorio per ragazzi da 6 a 12 anni.
Al Museo del Patrimonio Industriale si trovano macchinari di tutti i tipi! Macchine per fare il gelato, per impacchettare caramelle, per fare i dadi da brodo, macchine a vapore, ruote ad acqua, mulini per lavorare la seta, ecc., che raccontano la storia produttiva della nostra città.
I partecipanti si sfideranno in un'affascinante missione esplorativa tra le sale del museo, per raccogliere indizi e informazioni che serviranno a ricostruire la storia di Bologna!
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 25 marzo).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
martedì 29 marzo
ore 8.30-12.30 e ore 14-18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Sto al MAMbo per le Feste - Giornate d’Arte al MAMbo per bambini"
Per le Feste di Pasqua, durante le vacanze scolastiche, il Dipartimento educativo MAMbo propone anche quest'anno giornate d'arte dedicate a bambini e ragazzi da 5 a 12 anni. Nuove e coinvolgenti attività di laboratorio per vivere il museo in modo creativo e divertente.
Aspettando la Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi...”. Ogni giorno un libro e un laboratorio dedicati ad uno o più opere presenti nella Collezione permanente e nelle mostre temporanee del MAMbo. Un omaggio allo scaffale di albi illustrati per bambini e ragazzi presenti nel Museo.
I temi di oggi:
- mattina: "Lettere da museo"
Alfabetieri non solo per imparare a scrivere ma anche per accrescere la nostra immaginazione e guardare il mondo con occhi più curiosi: Kveta Pacovska, Bruno Munari, Sonia Delaunay e molti altri si sono divertiti a giocare con lettere, parole e colori. In laboratorio conosceremo i loro libri e grazie ad un originale abbecedario tridimensionale scopriremo come un alfabeto possa nascondere una galleria d'arte. In Collezione vedremo le opere di Gilberto Zorio e Giuseppe Penone e a loro dedicheremo un'originale lettera da Museo!
- pomeriggio: "Fantastiche geometrie"
"Il Paese dei quadrati [+ il paese dei cerchi]" di Francesco Tonucci racconta di quadrati solidi, forti e stabili che guardano obliqui triangoli e a loro si mescolano dando vita a nuove figure. In Collezione l'opera "Teorema di Pitagora" di Pinot Gallizio ci porterà nel mondo delle forme; forme aperte, in divenire, che aspettano la nostra immaginazione per essere terminate e prendere vita. In laboratorio un lungo, lunghissimo foglio di carta diventerà lo scenario per creare affascinanti, misteriose e colorate evoluzioni geometriche.
Ingresso: € 15 a partecipante per ogni mattina o pomeriggio
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 25 marzo
ore 19: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna"
Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.
Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).
Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)
sabato 26 marzo
ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna"
Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.
Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).
Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)
domenica 27 marzo
ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna"
Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.
Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).
Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)
ore 17: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Viaggio alle origini della Preistoria"
Visita guidata al museo, a cura degli archeologi di Aster. Max 40 partecipanti.
Dal Paleolitico fino all’Età dei metalli sulle tracce dei nostri antenati. Utilizziamo i reperti esposti nelle vetrine della sezione da poco rinnovata per scoprire come da sempre ambiente e uomo, interagendo, si sono influenzati e modificati a vicenda.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
lunedì 28 marzo
ore 10.30 e ore 16.30 : Museo Medievale - via Manzoni 4
"Tra la Vita e la Morte. Due confraternite bolognesi tra Medioevo e Età Moderna"
In occasione dell'ultimo giorno di apertura, visita guidata alla mostra con Giacomo Alberto Calogero, RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: tel. 051 2193916 / 6496652 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) - www.museibologna.it/arteantica
ore 11 e ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna"
Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.
Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).
Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)
ore 16 e ore 18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Officina Pasolini"

In occasione dell'ultimo giorno di apertura, visita guidata alla mostra dedicata all'universo poetico, estetico e culturale di Pier Paolo Pasolini.
Un itinerario suddiviso in sei sezioni tematiche, ognuna delle quali espone fotografie, filmati, dipinti e disegni, estratti di film, riprese di spettacoli teatrali e documenti audiovisivi, scritti originali, costumi di scena, che documentano le diverse forme espressive sperimentate da Pasolini.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso in mostra
ore 17: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"La primavera sacra dei popoli italici"
Visita guidata al museo, a cura degli archeologi di Aster. Max 40 partecipanti.
La primavera è da poco iniziata, perciò prendiamo spunto dal ver sacrum ("primavera sacra"), rito con il quale sono nate alcune delle popolazioni italiche, come i Sabini o i Piceni, per conoscere più a fondo quali erano i popoli che abitavano la penisola nell'Età del Ferro.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
martedì 29 marzo
ore 17: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2
Quarto d'ora accademico”
Fino al 17 luglio tutti i martedì e i giovedì non festivi alle 17 un'archeologa dello staff vi aspetta nell'atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il Museo.
Ingresso: biglietto mostra o museo
giovedì 31 marzo
ore 17: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2
Quarto d'ora accademico”
Fino al 17 luglio tutti i martedì e i giovedì non festivi alle 17 un'archeologa dello staff vi aspetta nell'atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il Museo.
Ingresso: biglietto mostra o museo
MOSTRE
Museo Medievale - via Manzoni 4
"Tra la Vita e la Morte. Due confraternite bolognesi tra Medioevo e Età Moderna", fino al 28 marzo 2016
Il Museo Civico Medievale, in collaborazione con Genus Bononiae. Musei nella Città - Museo della Sanità e dell'Assistenza, l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna, la Soprintendenza Soprintendenza per i Beni Storici Artistici del Polo Museale dell'Emilia-Romagna, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, l'AUsl Bologna e con il patrocinio della Curia Arcivescovile di Bologna, dedica per la prima volta una mostra al suggestivo tema delle confraternite bolognesi, con un particolare sguardo rivolto a quelle di Santa Maria della Vita e di Santa Maria della Morte, un tempo ubicate una di fronte all’altra.
L'esposizione, curata da Massimo Medica e Mark Gregory D'Apuzzo, ospitata all'interno del Lapidario del museo, vede esposte oltre cinquanta opere fra documenti storici, dipinti, miniature, sculture, ceramiche ed oreficerie, provenienti da importanti istituzioni cittadine, tra cui il Museo della Sanità e dell'Assistenza, in origine sede dell'Antico Ospedale di Santa Maria della Vita, la Biblioteca dell'Archiginnasio, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, senza dimenticare le opere presenti all'interno dei tre musei Civici d'Arte Antica (Museo Civico Medievale, Museo Davia Bargellini, Collezioni Comunali d'Arte) e quelle prestate da collezioni private.
"Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune", fino al 17 luglio 2016
Nell'ambito di “CONCIVES 1116 - 2016 Nono centenario del Comune di Bologna”, il Museo Civico Medievale, in collaborazione con l'Archivio di Stato di Bologna e il Comitato per Bologna Storica e Artistica, propone la mostra “Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune” - curata da Massimo Medica e Giancarlo Benevolo - che per la prima volta presenta al pubblico i documenti principali della storia cittadina agli esordi delle sue istituzioni politiche e culturali.
L'esposizione è un percorso storico che guida alla comprensione dell'evoluzione di Bologna dalla crisi tardo antica e altomedievale alla grande ripresa della città dopo l'anno Mille fino al massimo sviluppo nel Duecento. Il percorso è articolato in sezioni tematiche, nelle quali vengono approfonditi i momenti che hanno segnato per sempre i caratteri di Bologna e dei suoi cittadini.
Dopo la "città retratta", delimitata dalle Quattro Croci e dalle Mura di Selenite (secoli IV-X), alcuni oggetti preziosi, tra cui sculture, riccioli di pastorale, una mitria, un frammento di tessuto e alcune pagine miniate, evocano il successivo coinvolgimento della città e della sua Chiesa nello scontro tra il papato e l'impero sulla nomina dei vescovi (Lotta per le investiture). In tale contesto sono esposte rare testimonianze documentarie dei conti di Bologna (XI secolo), una immagine di Matilde di Canossa, signora della città e due plastici che ricostruiscono l'assetto della Rocca imperiale, distrutta dai Bolognesi nel 1115 all'indomani della morte di Matilde.
La Rocca, di cui il Palazzo Ghisilardi (sede del museo) conserva alcuni resti murari in Selenìte, fu sede dei funzionari matildici e imperiali che si opponevano al dinamismo politico ed economico della città ormai avviata ad affermare l'autonomia comunale. La cruenta ribellione dei Bolognesi, evocata in mostra dalla riproduzione di un armato del XII secolo, fu perdonata dall'imperatore Enrico V che fece ai cittadini (“concives”) alcune importanti concessioni mediante il famoso diploma del 15 maggio 1116. Questo documento, esposto in mostra rilegato nel celebre Registro Grosso, fu considerato più tardi la base della legittimazione dell’autogoverno bolognese e quindi il primo riconoscimento ufficiale del Comune.
Da qui vengono ripercorse le fasi istituzionali del Comune a partire dai consoli (1123), l'espansione duecentesca della città (plastico) e la liberazione dei servi di cui viene esposto il noto "Liber Paradisus" (1257). L'origine dello "Studium" (Università) è illustrata attraverso Irnerio (nel ritratto ottocentesco di Luigi Serra), i monumenti trecenteschi dei dottori presenti in museo e una versione quattrocentesca del "Falso privilegio" di Teodosio II (attribuito all'anno 423).
Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5

"Isonzo, le 12 battaglie", fino al 27 marzo 2016
Realizzata in occasione del centenario della Grande Guerra, nell'ambito del progetto "Isonzo-Soĉa 1915. Voci di guerra in tempo di pace" sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e coordinato dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis, la mostra ripercorre attraverso pannelli espositivi le vicende legate alle offensive che tra il giugno 1915 e il settembre 1917 l'Italia sferrò lungo il fronte segnato dal fiume Isonzo, tra il Monte Rombon ed il mare, nel tentativo di piegare le difese austro-ungariche.
Tali vicende sono state suddivise, secondo una cronologia già introdotta all'epoca dei fatti, in dodici eventi, le cosiddette "dodici battaglie dell'Isonzo".
Le prime quattro si svolsero nel 1915, altre cinque nel 1916, tre infine nel 1917; l'ultima, la dodicesima, è meglio nota come la tragedia di Caporetto.
In mostra viene presentato il territorio che fu teatro degli eventi e attentamente ricostruita la cronologia delle dodici battaglie, grazie al contributo di Stefano Gambarotto, Presidente dell'Istituto del Risorgimento di Treviso.
La cronologia è corredata da immagini d'epoca riconducibili agli eventi descritti, messi a disposizione dallo stesso Istituto e da numerosi appassionati.
Completano l'esposizione alcune memorie e documenti relativi a soldati bolognesi che combatterono e caddero in quelle battaglie, estratti dagli archivi e dai depositi del Museo civico del Risorgimento, e da un diorama in scala 1:80.000, realizzato da Aureliano Barnaba e Pasquale Durante.
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"ARTE FIERA 40. Storia di una Collezione", fino al 28 marzo 2016
Con una mostra celebrativa che si tiene negli spazi del MAMbo e della Pinacoteca Nazionale di Bologna, curata da Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni in occasione di ART CITY Bologna 2016, Arte Fiera festeggia il proprio 40° anniversario.
"ARTE FIERA 40. Storia di una Collezione", la sezione presente al MAMbo negli spazi della Collezione Permanente, offre al grande pubblico una parte delle opere acquisite da BolognaFiere nelle diverse edizioni della Fiera. Una selezione che, seppur limitata a maestri italiani indiscussi dei nostri anni Settanta, è affiancata a opere di artisti che hanno cominciato a operare negli anni Novanta e che sono ormai molto noti anche fuori dal nostro Paese. Insieme a loro, esponenti delle nuove generazioni, a ribadire la grande importanza che Arte Fiera ha sempre dedicato alla promozione della ricerca e della sperimentazione, anche dei più giovani.
Artisti in mostra al MAMbo: Irma Blank, Alighiero Boetti, Francesco Candeloro, Elisabetta Di Maggio, Chiara Dynys, Tano Festa, Pietro Fortuna, Chiara Fumai, Sergio Limonta, Nicola Melinelli (in foto l'opera 2015), Aldo Mondino, Maria Morganti, Gioberto Noro, Luca Vitone.
"Officina Pasolini", fino al 28 marzo 2016
"Officina Pasolini" è un'esposizione dedicata all’universo poetico, estetico e culturale di Pier Paolo Pasolini, promossa dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con l'Istituzione Bologna Musei e l’Università di Bologna - Scuola di Lettere e Beni culturali, nell'ambito del progetto "Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna", l’insieme delle iniziative promosse dal Comune di Bologna, intorno all’opera e alla figura di Pasolini.
Un itinerario suddiviso in sezioni tematiche, dedicate alla Formazione di Pasolini a Bologna, negli anni di Roberto Longhi; quindi ai Miti che hanno caratterizzato la sua opera (il mondo contadino, il sottoproletariato romano, l’antichità classica, il terzo mondo); le Icone, da Mariyn Monroe a Maria Callas; la Critica della moderntà negli scritti per il Corriere della Sera; il Laboratorio petrolio dedicato all'ultima opera incompiuta. Si termina con quindi, con tre Gironi che si addentreranno nella sua visione “infernale” dello “sviluppo senza progresso” del mondo contemporaneo e con la sezione Pasolini dopo Pasolini.
Pasolini è stato un artista che ha sperimentato le più diverse forme espressive e in ogni sezione della mostra sono esposte fotografie, filmati, dipinti e disegni, estratti di film, riprese di spettacoli teatrali e documenti audiovisivi, scritti originali, costumi di scena.
Museo Morandi - via Don Minzoni 14
Brigitte March Niedermair. Horizon”, fino al 3 aprile 2016
La mostra di Brigitte March Niedermair rende visibili due serie di lavori fotografici frutto di indagini diverse, svolte in luoghi distanti sia fisicamente che concettualmente. Da una parte lo studio di Giorgio Morandi in via Fondazza, luogo intimo e raccolto, custode del mistero della sua poetica; dall'altra le Piramidi d'Egitto, imponenti e maestose architetture funerarie, custodi dei più grandi misteri delle civiltà passate.
Nonostante questa apparente differenza, un invisibile ma coerente filo conduttore funge da elemento di raccordo tra queste due ricerche: lo studio dell'orizzonte, quell'invisibile spazio mentale che segna i limiti del visibile e che simbolicamente rappresenta il confine di una intima ricerca spirituale.
Morandi a vent'anni. Dipinti della Collezione Mattioli dal Guggenheim di Venezia”, fino al 26 giugno 2016
Il Museo Morandi propone, all'interno della propria collezione, un focus su un periodo poco conosciuto del percorso artistico morandiano: con “Morandi a vent'anni. Dipinti della Collezione Mattioli dal Guggenheim di Venezia” vengono resi visibili quattro capolavori dell'artista bolognese, tutti datati tra il 1913 e il 1915, provenienti dall'importante collezione d'arte milanese di Gianni Mattioli, dal 1997 in deposito a lungo termine presso la Peggy Guggenheim Collection di Venezia.
Museo della Musica - Strada Maggiore 34
"Alberto Tadiello. Nenia", fino al 10 aprile 2016
Alberto Tadiello, invitato da ART CITY Bologna a sviluppare un progetto per il Museo della Musica, presenta l’intervento dal titolo "Nenia", concepito come un'installazione audio accompagnata da una fanzine, realizzate ad hoc per l’occasione.
Il progetto, a cura di Daniela Zangrando, è promosso dall'Istituzione Bologna Musei nell'ambito della quarta edizione di ART CITY Bologna.
Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

Andrea Salvatori. Gli specchi dovrebbero pensare più a lungo prima di riflettere”, fino al 10 aprile 2016
È una trama di spiazzanti tensioni e paradossali equilibri visivi quella che sostiene “Gli specchi dovrebbero pensare più a lungo prima di riflettere”, il progetto espositivo concepito da Andrea Salvatori in dialogo con l'eclettico patrimonio del Museo Davia Bargellini.
Formatosi nel campo della scultura, l’artista faentino si appropria delle antiche vocazioni oggettuali del classico mezzo ceramico per dare vita a invenzioni plastiche e formali intrise di ironia e visionaria surrealtà. Salvatori gioca e si diverte a reinventare la materia costruendo opere di senso narrativo straniante che nascono dall’assemblaggio di oggetti comuni prelevati e decontestualizzati dalla loro funzione d’uso originaria, spesso di estetica kitsch, con anomali elementi scultorei da lui creati con abile perizia tecnica.
Con la stessa attitudine giocosa, l'artista si confronta con i due nuclei che compongono le eterogenee collezioni del Museo Davia Bargellini - le raccolte di arti applicate e la quadreria senatoria della famiglia Bargellini - traducendo sul piano della strategia espositiva i meccanismi cardinali del suo fare artistico: la manipolazione di elementi distanti tra loro e lo scarto percettivo generato dalla loro collisione semantica e formale.
L'intervento appare tanto più riuscito in quanto molti dei lavori di Salvatori nascono con una vocazione domestica per i contenuti figurativi e le dimensioni materiali, tali da essere stati definiti “opere da tavolino”. In un allestimento che interessa direttamente gli arredi originali del museo bolognese, fondato negli anni Venti del XX secolo con l'intento di riprodurre un appartamento nobiliare del Settecento con mobili e suppellettili di pregio, essi sembrano infatti trovare una cornice di ambientazione ideale per enfatizzarne la natura mimetica e ingannevole. L'operazione di mise en scene si risolve con esiti mutevoli, ma ugualmente fertili, secondo un approccio a volte didascalico per il rivelarsi immediato di affinità tematiche, altre sottilmente perturbante per gli audaci accostamenti proposti. In ogni caso, una sfida per le consuetudini visive degli spettatori invitati a rintracciare sorprendenti intersezioni con il patrimonio del museo.
La mostra, a cura di Sabrina Samorì e Silvia Battistini, è promossa dall'Istituzione Bologna Musei e nasce da una stretta collaborazione progettualefra le due aree disciplinari “Arte Moderna e Contemporanea” e “Arte Antica” nell'ambito della quarta edizione di ART CITY Bologna. Il programma di iniziative istituzionali promosso da Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, con la Direzione artistica di Laura Carlini Fanfogna Direttrice dell'Istituzione Bologna Musei, si propone di offrire nuove prospettive di visita al patrimonio storico-artistico della città attraverso opere di artisti contemporanei.
Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
"Luca Lanzi. Eikon", fino al 3 aprile 2016
Invitato a dialogare con il contesto di un museo ambientato in una cornice architettonica ricca di connotazioni stilistiche e riferimenti storici, l'artista bolognese Luca Lanzi concepisce un intervento concentrato in quattro delle venti sale in cui si articola l'ampio percorso espositivo delle Collezioni Comunali d'Arte: la 8, la 17, la 19 e la 20. Un progetto, dunque, che non segue un percorso lineare ma si inserisce in alcuni ambienti selezionati con una chiara consapevolezza della relazione con le testimonianze artistiche del passato e la complessa stratificazione dei loro nuclei collezionistici di origine.
La mostra si intitola "Eikon", antica parola greca che comprende nei vari significati etimologici la linea di ricerca concettuale e formale di Lanzi nella sua totalità: figura, immagine, manifestazione della sacralità. La selezione di opere che compongono l'esposizione inquadra infatti i temi fondamentali del suo pensiero artistico incentrato sulla creazione di un immaginario misterico abitato da figure totemiche, modello simbolico di oggetti sensibili, che evocano un'origine legata al senso magico e rituale dell'esistenza.
L'esposizione costituisce una sintesi esaustiva del lavoro di Lanzi anche nel rappresentare tutti i mezzi espressivi utilizzati dall'artista: scultura, disegno, incisione. Tecniche antiche che appartengono alla tradizione delle arti visive e plastiche, così come primari e umili sono i materiali scelti per animare i soggetti del suo universo iconografico: la terracotta e la carta.
La mostra, a cura di Sabrina Samorì, è promossa dall'Istituzione Bologna Musei e nasce da una stretta collaborazione progettuale fra le due aree disciplinari “Arte Moderna e Contemporanea” e “Arte Antica” nell'ambito della quarta edizione di ART CITY Bologna. Il programma di iniziative istituzionali promosso da Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, con la Direzione artistica di Laura Carlini Fanfogna Direttrice dell'Istituzione Bologna Musei, si propone di offrire nuove prospettive di visita al patrimonio storico-artistico della città attraverso opere di artisti contemporanei.
Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna", fino al 17 luglio 2016
Sotto le due torri rivive lo splendore di una civiltà millenaria e unica che da sempre affascina tutto il mondo: l’Egitto delle Piramidi, dei Faraoni, degli dei potenti e multiformi, ma anche l’Egitto delle scoperte sensazionali, dell’archeologia avvincente, del collezionismo più appassionato, dello studio più rigoroso. Il racconto di oltre quattro millenni di storia dell’Antico Egitto attraverso più di 500 opere d’inestimabile bellezza.
La mostra non è solo un'esposizione di fortissimo impatto visivo e scientifico, ma è anche un’operazione che non ha precedenti nel panorama internazionale: la collezione egiziana del Museo Nazionale di Antichità di Leiden in Olanda - una delle prime dieci al mondo - e quella di Bologna - tra le prime in Italia per numero, qualità e stato conservativo dei suoi oggetti, si uniscono integrandosi in un percorso espositivo di circa 1.700 metri quadrati di arte e storia.
Sono 500 i reperti, databili dal Periodo Predinastico all’Epoca Romana, che dall’Olanda sono giunti al museo bolognese.
E assieme ai capolavori di Leiden e Bologna, la mostra ospita importanti prestiti del Museo Egizio di Torino e del Museo Egizio di Firenze, all’insegna di un network che vede coinvolte le principali realtà museali italiane.
Per la prima volta sono esposti l’uno accanto all’altro i capolavori delle due collezioni, opere quali: la Stele di Aku (XII-XIII Dinastia, 1976-1648 a.C.), il “maggiordomo della divina offerta” la cui preghiera racconta l’esistenza ultraterrena del defunto in un mondo tripartito tra cielo, terra e oltretomba; gli ori attribuiti al generale Djehuty, che condusse vittoriose le truppe egiziane nel Vicino Oriente per il faraone Thutmose III (1479-1425 a.C.), il grande conquistatore; le statue di Maya, Sovrintendente al tesoro reale di Tutankhamon, e Meryt, cantrice di Amon, (XVIII dinastia, regni di Tutankhamon-Horemheb, 1333-1292 a.C.), massimi capolavori del Museo Nazionale di Antichità di Leiden, che lasceranno per la prima volta l’Olanda; e infine, tra i numerosi oggetti che testimoniano il raffinatissimo stile di vita degli Egiziani più facoltosi, un Manico di specchio (1292 a.C.) dalle sembianze di una eternamente giovane fanciulla che tiene un uccellino in mano.
Infine, per la prima volta dopo 200 anni dalla riscoperta a Saqqara della sua tomba, la mostra offre l’occasione unica e irripetibile di vedere ricongiunti i più importanti rilievi di Horemheb, comandante in capo dell’esercito egiziano al tempo di Tutankhamon e poi ultimo sovrano della XVIII dinastia, dal 1319 al 1292 a.C., che Leiden, Bologna e Firenze posseggono.
L'Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei civici bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi e dell'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali allargati al territorio.
I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla valorizzazione di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro collezioni sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche economiche e produttive della società contemporanea. Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppo culturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio: dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica e festivi: ore 12-20
domenica 27 marzo (Pasqua): aperto ore 12-20
lunedì 28 marzo (Lunedì dell'Angelo): aperto ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
domenica 27 marzo (Pasqua): ore 10-18
lunedì 28 marzo (Pasquetta): chiuso
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì - giovedì: ore 9-18.30; venerdì: ore 9-22; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
domenica 27 marzo (Pasqua): ore 10-18.30
lunedì 28 marzo (Pasquetta): ore 10-18.30
La mostra “Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna” osserva gli stessi orari di apertura del museo
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 - 2193930
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
domenica 27 marzo (Pasqua): ore 10-18.30
lunedì 28 marzo (Pasquetta): ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
domenica 27 marzo (Pasqua): ore 10-18.30
lunedì 28 marzo (Pasquetta): ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
domenica 27 marzo (Pasqua): ore 9-13
lunedì 28 marzo (Pasquetta): ore 9-13
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
domenica 27 marzo (Pasqua): ore 10-18.30
lunedì 28 marzo (Pasquetta): ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
domenica 27 marzo (Pasqua): ore 15-18
lunedì 28 marzo (Pasquetta): chiuso
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13
domenica 27 marzo (Pasqua): ore 9-13
lunedì 28 marzo (Pasquetta): chiuso

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