venerdì 15 settembre 2017

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Gli appuntamenti dal 15 al 21 settembre
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 15 a giovedì 21 settembre.


IN EVIDENZA

sabato 16 settembre

ore 9: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"Gianni Turin. DIFFUSA 17 - Sacrificio e memoria"
Apertura della mostra, realizzata nell'ambito dell'ampio progetto espositivo “DIFFUSA 17 - Sacrificio e memoria” a cura di Sandro Gazzola, che vede disseminate quindici opere dell'artista padovano e docente all'Accademia di Belle Arti di Bologna in sei diversi luoghi della città.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/risorgimento


GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 15 settembre

ore 17: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44 / La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili - via Marsala 7
Per la rassegna A zonzo per i musei: percorsi tra i patrimonio civici e delle antiche Opere Pie
"Visita guidata al Museo Davia Bargellini e a La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili"
Visita guidata con Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
La rassegna “A zonzo per i musei”, realizzata dai Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, propone un ciclo di visite guidate che vede coinvolte opere presenti all'interno delle collezioni del Museo Civico Medievale, delle Collezioni Comunali d'Arte, del Museo Davia Bargellini e de La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, di proprietà dell'ASP Città di Bologna.
Le visite guidate si svolgono fino al 15 dicembre, il terzo venerdì di ogni mese alle ore 17.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

sabato 16 settembre

ore 10.30: Museo Medievale - via Manzoni 4
"1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore"
Visita guidata alla mostra a cura di Angela Lezzi, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 15: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14 
"Caccia a Boltanski, ovvero La Bo/graphie secrète (quello che ricordano di lui)"
Nei mesi estivi, negli spazi antistanti l'ex polveriera bunker nel giardino Lunetta Gamberini in cui è collocata l'installazione "Réserve" di Christian Boltanski, la compagnia teatrale Cantieri Meticci ha organizzato un programma di attività per coinvolgere il pubblico alla scoperta della biografia e delle opere di Christian Boltanski.
A conclusione del percorso di laboratori e performance, sabato 16 settembre dalle ore 15 alle ore 19 all'interno della Manifattura delle Arti, si svolge lo spettacolo itinerante "Caccia a Boltanski, ovvero La Bo/graphie secrète (quello che ricordano di lui)", animato dagli attori di Cantieri Meticci e da tutti i partecipanti che vorranno intervenire. 
Partenze dal foyer del MAMbo ogni 10 minuti dalle h 15.00 alle h 17.00 (durata dello spettacolo 1 h circa) per gruppi di 20 persone per volta. 
"Caccia a Boltanski" è uno degli eventi del progetto speciale "Anime. Di luogo in luogo".
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.mambo-bologna.org

ore 17: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Best - La cultura si fa spazio
"Architetti Neoclassici e scultori Canoviani in Certosa"
Un percorso con Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento, dedicato ai tanti professionisti di primo ‘800 che hanno dato forma alle architetture, ai pieni ed ai vuoti della Certosa, realizzate con una libertà creativa maggiore rispetto alle opere urbane.
A cura dell’Ordine degli Architetti di Bologna con l’Associazione Amici della Certosa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 4399016 oppure www.archibo.it.
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
L'evento è riservato agli architetti iscritti all'Albo.
Il ricavato del corso verrà donato dall'Ordine degli Architetti per il restauro della Tomba Strick, progettata da Ercole Gasparini ed eseguita da Giovanni Putti.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 17.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski"
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l'ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org

ore 21: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Best - La cultura si fa spazio
"Viaggio nel labirinto. Io, l’Altro: la danza del doppio"
Spettacolo itinerante con quadri di danza, musica e recitazione, ispirato alla Certosa, al simbolo del Labirinto e al mito del Minotauro che lo abita. Un percorso inteso come metafora di un viaggio di esplorazione di diverse parti del Sé, attraverso l’incontro con il simbolo del Doppio - lo specchio, l’ombra, l’eco, la statua, il sosia - e le proprie emozioni, la parte razionale e la parte istintiva. Alla ricerca della loro integrazione ed equilibrio.
Con Emilia Sintoni (regia e danza), Elena Bianchini (gong master), Irene De Bartolo (arpa classica e celtica), Matteo Gelatti (musicista olistico), Liliana Letterese (recitazione), Matilde Lotti (violoncello), Emmanuela Susca (flauto); Valeria Bertolasi, Michela Checchi, Bianca Dorobat, Lucia Pasquali (danzatrici).
Progetto Sphera - Iride di Emilia Sintoni.
Prenotazione obbligatoria al 340 6435704 oppure press@sphera - www.sphera.events.
Ritrovo 30 minuti prima dell'inizio presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Domenica 17 settembre

ore 10: Museo per la Memoria di Ustica - via di Saliceto 3/22 / Sacrario della Resistenza - Piazza Nettuno / MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Percorso speciale Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski"
Percorso guidato della durata di 3 ore nei luoghi del progetto speciale "Anime. Di luogo in luogo", curato da Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski. 
Si parte dal Museo per la Memoria di Ustica, in cui dal 2007 è visibile l'installazione permanente creata dall'artista in ricordo delle 81 vittime. A seguire, si visita il Sacrario dei partigiani in Piazza Nettuno, che ha ispirato "Les Regards" (visibile nella Collezione Permanente MAMbo) dalla quale sono stati tratti gli sguardi di Billboards, la serie di manifesti di grandi dimensioni visibili in zone periferiche della città.
Infine, visita guidata alla mostra antologica visibile al MAMbo fino al 12 novembre.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Il percorso si svolgerà soltanto al raggiungimento di minimo sei partecipanti.
Ingresso: € 4,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 4,00 per la visita alla mostra al MAMbo + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 3,00 per la visita alla mostra al MAMbo + € 3,00 per l'ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org

ore 10.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
"Luigi Crespi ritrattista nell'età di Papa Lambertini"
Visita guidata alla mostra a cura di Irene Graziani, co-curatrice.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 15: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Visita guidata al Museo Morandi, la Collezione"
L'allestimento ripercorre le diverse fasi della vicenda artistica di Giorgio Morandi, proponendo accostamenti tra i suoi lavori e quelli di altri autori contemporanei.
Nel percorso è visibile anche la mostra di Catherine Wagner "In Situ: Traces of Morandi".
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.mambo-bologna.org

ore 16.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski"
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l'ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org

martedì 19 settembre

ore 17: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"Cieli rossi - Bassano in guerra"
In occasione della mostra "Gianni Turin. DIFFUSA 17 - Sacrificio e memoria", proiezione del film documentario dei registi Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, presentato nel 2015 al Parlamento Europeo di Bruxelles in occasione delle celebrazioni commemorative della Grande Guerra.
L'opera narra la storia di quegli uomini che hanno votato la propria vita all’amor patrio e racconta, in particolare, le gesta e le sofferenze dell’Armata del Grappa. Uomini stremati, reduci da Caporetto, impegnati a salvare la Patria ma condannati alla tremenda responsabilità di salvare le proprie case, sotto la minaccia del nemico a pochi chilometri dal fronte. Bassano Veneto, da tranquilla cittadina di confine si trova ad essere per lunghissimi ed interminabili giorni sotto il tiro costante dell’artiglieria nemica e dei bombardamenti aerei: una cittadina ferita nel profondo, un simbolo delle sofferenze e degli orrori che dovette subire ed accettare inerme la popolazione italiana.
Il film sarà presentato da Sandro Gazzola che presenterà inoltre il progetto espositivo di Gianni Turin "DIFFUSA 2017 - Sacrificio e memoria", di cui è curatore.
A fine proiezione, i registi Lorenzato e Zarpellon, con Marianna Tolio di Sole e Luna Production, incontrano il pubblico.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

mercoledì 20 settembre

ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Presentazione del volume “Maurizio Finotto. Vita, morte e miracoli”
In occasione della personale di Maurizio Finotto, esce per Edizioni MAMbo il libro curato dall'artista e pensato come il coronamento della mostra "Vita, morte e miracoli".
Le immagini delle tavolette ispirate alla tradizione dei "per grazia ricevuta" e degli "ex voto" si rincorrono nelle pagine del volume alternandosi ai dialoghi che l'artista ha intessuto, con gli scrittori Ermanno Cavazzoni, Emidio Clementi, Ugo Cornia e Tiziano Scarpa, a partire dalla produzione delle prime tavolette nel 2015.
Disegni inediti realizzati da Finotto appositamente per questa edizione contribuiscono a renderla ancora più dinamica e insolita. Completano il volume la prefazione firmata da Ermanno Cavazzoni, un testo di Marco Bertozzi incentrato sul video "La lingua dei miracoli", e una postfazione di Uliana Zanetti.
Sarà proprio Maurizio Finotto, in un talk condotto da Matteo Caccia che coinvolge gli stessi Clementi e Cornia, a presentare il libro mercoledì al MAMbo.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Best - La cultura si fa spazio
"Romantici sepolcri: Foscolo, Leopardi, Byron ed altri poeti appassionati"
Bologna fu crocevia della cultura ottocentesca, e tanti celebri scrittori europei vi soggiornarono, non mancando di visitare la Certosa. Camminando tra i chiostri visitati da Byron, ammireremo opere e ricorderemo storie romantiche e pettegolezzi felsinei.
Visita guidata a cura di Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Iniziativa rivolta ai soci dell'Associazione Culturale Didasco, con possibilità di associarsi al momento della visita. Quota associativa € 10,00 (prima visita in regalo).
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 21 settembre

ore 17.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski"
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l'ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org

ore 21: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Best - La cultura si fa spazio
"Amore e Guerra"
Un percorso storico tra gli spiriti rivoluzionari fuori e dentro la nostra città, contaminato da romanzi quali "Guerra e Pace" o "Dottor Zivago". Una storia attraverso intrighi ed amori dalle guerre napoleoniche fino alla rivoluzione russa.
A cura del Teatro dei Mignoli e del gruppo Angeli alle Fermate con musica dal vivo della Compagnia d’Arte Drummatica.
Prenotazione obbligatoria al 338 3802652 (giorni feriali, ore 15-19.30) oppure teatrodeimignoli@alice.it.
Ritrovo 30 minuti prima dell'inizio presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: € 15,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento


MOSTRE

Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
"Luigi Crespi ritrattista nell'età di Papa Lambertini", fino al 3 dicembre 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con il Dipartimento delle Arti - Alma Mater Studiorum Università di Bologna, promuovono la mostra “Luigi Crespi ritrattista nell'età di papa Lambertini”, la prima dedicata all'artista, letterato e mercante d'arte (1708-1779), figlio del celebre pittore Giuseppe Maria detto lo Spagnolo (1665-1747).
L'esposizione, a cura di Mark Gregory D'Apuzzo e Irene Graziani, intende tributare un dovuto omaggio a questa poliedrica figura fra le più interessanti del panorama artistico e letterario del Settecento bolognese, in relazione al clima di rinnovamento culturale favorito dall'illuminata opera pastorale del cardinale Prospero Lambertini (1731-1754). In stretti rapporti con Giuseppe Maria Crespi, l'ecclesiastico fu un fervido sostenitore del figlio secondogenito Luigi, del quale sostenne la carriera clericale nominandolo segretario generale della visita della città e della diocesi, canonico della collegiata di Santa Maria Maggiore ed infine, dopo l'elezione al soglio pontificio con il nome di Benedetto XIV (1740-1758), suo cappellano segreto. 
Allestita nelle splendide sale ambientate del Museo Davia Bargellini, la mostra presenta il nucleo più significativo di dipinti di Luigi Crespi qui conservati, in dialogo con altre sue opere provenienti dalle Collezioni Comunali d'Arte e prestiti di altre importanti istituzioni museali cittadine e collezionisti privati, in un percorso antologico articolato in sette sezioni tematiche che, per la prima volta, consente di ricostruire le fasi più rilevanti della sua vicenda artistica.
Pur essendo soprattutto noto come autore del terzo tomo della "Felsina Pittrice" edito nel 1769, in prosecuzione dei due volumi pubblicati da Carlo Cesare Malvasia nel 1678, Luigi Crespi infatti ha percorso con successo anche la carriera artistica, avviata nella bottega paterna fra la fine degli anni venti e gli inizi degli anni trenta del Settecento.
La sua produzione figurativa, in particolar modo quella rappresentata dal più congeniale genere del ritratto, rivela un autore sensibile al dialogo con la scienza moderna e con la libera circolazione delle idee dell’Europa cosmopolita. Nonostante l’impegno applicato anche all’ambito dell’arte sacra, cui Luigi si dedica almeno fino agli inizi degli anni settanta, è soprattutto nella ritrattistica che egli raggiunge esiti di grande finezza ed efficacia.
Info: www.museibologna.it/arteantica


Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
“Gianni Turin. DIFFUSA 17 - Sacrificio e memoria”
16 settembre - 7 novembre 2017
Il Museo civico del Risorgimento di Bologna accoglie la ricerca artistica di Gianni Turin (Bagnoli di Sopra, 1959) nell'ambito dell'ampio progetto espositivo “DIFFUSA 17 – Sacrificio e memoria” a cura di Sandro Gazzola. L'evento costituisce il momento finale di un percorso monografico avviato il 28 giugno scorso, per concludersi il 7 novembre 2017, che vede disseminate quindici opere dell'artista padovano e docente all'Accademia di Belle Arti di Bologna in sei diversi luoghi della città.
L'esposizione “Gianni Turin. DIFFUSA 17 - Sacrificio e memoria” è concepita come una personale commemorazione della storia recente, materia viva ancora pulsante di traumi e contraddizioni che hanno lacerato il Novecento e la storia di Bologna, in un percorso di riflessione che invita il visitatore a ritrovare ragioni, cause e conseguenze di gesti e avvenimenti che oggi appaiono ancora incomprensibili.
Info: www.museibologna.it/risorgimento


Museo Medievale - via Manzoni 4
"1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore", fino al 7 gennaio 2018
La mostra, realizzata dai Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con l'Arcidiocesi di Bologna, è dedicata alla croce di Santa Maria Maggiore, ritrovata nell'ottobre 2013 durante i lavori di pavimentazione del portico della chiesa.
L'esposizione, curata da Massimo Medica, nasce dall'occasione di esporre per la prima volta al pubblico la croce viaria a seguito del restauro eseguito da Giovanni Giannelli (Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.).
L'opera rientra nella tipologia di croci poste su colonne, che venivano collocate nei punti focali della città, a segnalare spazi sacri come chiese e cimiteri o di particolare aggregazione come i trivi o i crocicchi e le piazze. Stando alla tradizione, tale uso si diffuse già in epoca tardoantica a partire dalle “leggendarie” quattro croci poste a protezione della città retratta romana da sant'Ambrogio o da san Petronio e oggi conservate nella basilica petroniana. È però soprattutto a partire della nascita del Comune (1116) e con l'espansione urbanistica della città del XII e XIII secolo che si venne a sviluppare tale fenomeno. Talvolta le croci venivano protette da piccole cappelle e corredate di reliquie, di altari per la preghiera, e di tutto il necessario per la celebrazione della messa. Segno distintivo e identificativo per la città, le croci segnarono lo spazio urbano fino al 1796, quando l’arrivo delle truppe napoleoniche e l’instaurazione della nuova Repubblica, trasformarono la città e i suoi simboli.
La croce ritrovata di Santa Maria Maggiore è di notevole interesse sia perché era tra i molti esemplari andati dispersi, sia perché è possibile datarla grazie all’iscrizione 1143, presente nel braccio destro. L’opera si viene così a collocare tra i più antichi modelli a noi pervenuti, come quella di poco successiva a quella degli Apostoli e degli Evangelisti, detta anche di Piazza di Porta Ravegnana, la quale risale al 1159.
Scolpita su entrambe le facce, la croce ritrovata presenta sul recto la figura di Cristo dal modellato assai contenuto, caratterizzato da incisivi grafismi che rilevano le fisionomie del volto e il gioco delle pieghe del panneggio. Sul verso invece la scultura è impreziosita da sinuosi ed eleganti tralci d’acanto, intervallati da fiori e da elementi vitinei posti a cornice della mano di Dio benedicente, ormai non più leggibile. Tali motivi decorativi richiamano modelli antichi o tardoantichi, reinterpretati con una verve esecutiva che trova un riscontro in certi repertori della coeva miniatura.
Per meglio valorizzare e contestualizzare la croce ritrovata, il percorso espositivo propone una selezione di altri 14 pezzi tra cui i calchi di altre croci viarie perdute o non più visibili nelle collocazioni originarie, codici miniati dell'XI e XII secolo, tavolette d'avorio e preziose opere di oreficeria, esempi della cultura artistica diffusa nella città felsinea.
Info: www.museibologna.it/arteantica


"Bruno Raspanti. Confronti", fino al 1 ottobre 2017
I Musei Civici d'Arte Antica presentano una mostra antologica dello scultore bolognese Bruno Raspanti allestita negli ambienti del Museo Civico Medievale.
L’esposizione, a cura di Graziano Campanini, si intitola "Confronti" per il suo disporsi in un sapiente colloquio con gli spazi e le opere della collezione permanente del museo, attraverso una selezione di 30 sculture, realizzate dagli anni Settanta a oggi, che scandiscono l'intera vicenda creativa dell'artista votata ad una incessante sperimentazione della materia.
Proporre un confronto non solo tra antico e moderno, ma tra così diverse concezioni dell'arte e della rappresentazione è la scommessa che il museo ha inteso intraprendere, allestendo occasioni di scambio e dialogo che hanno come scenario le sale espositive.
Se questo confronto, in particolare nel caso di Bruno Raspanti, può apparire spiazzante, esso al tempo stesso mette in luce un filo assai resistente, che collega i diversi momenti della storia dell'arte, divertendosi a unire la contemporaneità con la storia.
Nel suo studio-officina, l'artista reinventa il mondo giocando abilmente con assemblaggi di forme e materiali tra i più eterogenei, spesso poveri e riciclati - come bronzo, terracotta, pezzi di legno, tegole, vetro, sedie, plastica - per inventare uno stupefacente repertorio di teatri visionari che si propongono non come copia del mondo, ma come uso del mondo.
Un uso derisorio e impossibile, da cui hanno origine i cicli tematici dei baccelli, i carrioli, le zolle e i teatrini, tutti parte di una rappresentazione ironica e teneramente inattuale, in cui lo spazio, le proporzioni e le prospettive si mischiano e si confondono. Composizioni polimateriche e fragili, la cui esibita vocazione figurativa viene messa in causa e contraddetta dallo stesso autore, che pur dando vita a questo confronto così improbabile, riafferma e sancisce quella continuità nella differenza in cui ogni artista ama collocarsi.
L’artista ha personalmente concepito la disposizione e la collocazione delle opere, in un percorso di grande suggestione che fa risaltare la loro carica spettacolare e scenografica nei mutui rimandi con gli spazi del museo temporaneamente abitati.
Info: www.museibologna.it/arteantica


MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski", fino al 12 novembre 2017
"Anime. Di luogo in luogo" è la più ampia mostra antologica dedicata al grande artista francese Christian Boltanski mai organizzata in Italia.
Il percorso espositivo presenta 25 opere, tra installazioni e video, selezionate tra le produzioni più significative realizzate nel corso degli ultimi trent’anni di lavoro dell'artista, tra cui due lavori esposti per la prima volta in Europa: "Volver" e "Animitas" (blanc). 
Attraverso un allestimento di intenso coinvolgimento emotivo, Boltanski immagina l'architettura del museo come una cattedrale ricomponendone gli spazi espositivi in una navata centrale e due laterali, a disegnare un’ambientazione immersiva in cui la luce assume il ruolo di materia d’arte. Tutte le sale sono infatti completamente avvolte in una semi-oscurità rischiarata unicamente da piccole fonti di luce, con l’effetto di accentuare la dimensione evocativa del suo lavoro.
Posto al centro di un’esperienza percettiva totalizzante, lo spettatore è chiamato a porsi come soggetto attivo ed empatico nella narrazione delle tematiche che ricorrono ossessivamente nel percorso di ricerca di Boltanski: la compresenza di vita e morte nell'orizzonte dell'esistenza umana, la riattivazione della memoria attraverso il valore simbolico di oggetti effimeri, la sfida fallimentare contro l'ineluttabilità dell'oblio, il concetto di tempo come fine inesorabile di uno scorrere decadente, la testimonianza come mezzo di riparazione dell'assente.
La mostra fa parte di "Anime. Di luogo in luogo", il progetto speciale a cura di Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l'anno 2017.
Info: www.mambo-bologna.org


“Maurizio Finotto. Vita, morte e miracoli”, fino al 24 settembre 2017
“Vita, morte e miracoli”, mostra personale di Maurizio Finotto, comprende circa 200 tavolette votive realizzate tra il 2015 e il 2017 - ispirate alla tradizione italiana dei "per grazia ricevuta" e a quella messicana dei "retablos" - e il video “La lingua dei miracoli”, che si inserisce nel programma di “Biografilm Festival. International Celebration of Lives”. I lavori ripercorrono le vicende autobiografiche dell'artista, interpretandole come effetti di prodigiosi interventi ultraterreni.
Le singole tavolette, secondo le parole dello stesso Maurizio Finotto realizzate in maniera “mistica e ossessiva”, in gran parte con frammenti di legno recuperati dal mare e lavorate con materiali poveri in diverse tecniche, riprendono iconografie e modalità testuali tipiche delle tradizioni popolari della fede cristiana, disvelando eventi drammatici o imbarazzanti che hanno fortemente condizionato l'esistenza dell'autore. Allestite con la densità espositiva tipica delle usanze tradizionali nei luoghi di culto, le opere narrano per immagini l'infanzia dell'artista, l'abbandono del paese natale nella provincia veneta e di un lavoro sicuro per intraprendere gli studi artistici a Bologna, le alterne fortune di una carriera tortuosa, gli incidenti, gli insuccessi e i traguardi raggiunti nella professione e nella vita privata. 
Il video “La lingua dei miracoli”, della durata di 24 minuti, documenta le reazioni e i commenti della madre e della nonna di Finotto di fronte ad alcune tavolette che lui stesso mostra loro. Le scelte e gli eventi che hanno contraddistinto la vita dell'artista, coinvolgendo anche la sua famiglia, vengono ricordati con partecipazione e commozione dalle due donne mentre apprezzano il carattere estetico delle opere. In questa ricognizione che riporta alle sue origini un lungo itinerario esistenziale, si esplicitano e si alternano i diversi atteggiamenti dei tre protagonisti, in un confronto autentico fra lavoro introspettivo e credenze popolari, fra ironia disincantata e ingenua spontaneità. 
Info: www.mambo-bologna.org


"Esercizi di stile", fino al 17 settembre 2017
“Esercizi di stile” è la denominazione prescelta per uno dei moduli formativi del progetto di collaborazione sottoscritto nel 2106 dall'Accademia di Belle Arti di Bologna e dal MAMbo. 
Dopo un primo momento espositivo all'inizio del 2017, dal 21 giugno al 17 settembre il secondo appuntamento mette nuovamente al centro della discussione il concetto di mediazione museale, definendo nuovi approcci e nuovi strumenti per il coinvolgimento del pubblico attraverso la ricchezza e la complessità espressiva dei linguaggi mediali.
I video dedicati a quattro opere della Collezione Permanente MAMbo e alla poetica di Giorgio Morandi, realizzati nell'ambito dei corsi di Progettazione multimediale e Organizzazione e Produzione dell'arte mediale, cambiano radicalmente la prospetti va con cui abitualmente si incontra l'arte. Curatrice di questo secondo momento espositivo è Sabrina Berardi, studentessa del biennio di Didattica dell'arte e mediazione culturale del patrimonio artistico che, oltre all'ideazione allestitiva, ha redatto i contributi critici. A seguire il progetto nelle diverse fasi è un gruppo di lavoro formato da docenti e curatrici del museo che collegialmente hanno selezionato i video: Valerio Dehò, Cristina Francucci, Sabrina Samorì e Uliana Zanetti.
Le opere della Collezione MAMbo a partire dalle quali gli autori dei video hanno lavorato sono: “I Funerali di Togliatti” di Renato Guttuso, “Il muro” di Hidetoshi Nagasawa, “Sono stata io. Diario 1900-1999” di Daniela Comani e “Untitled (Yellow)” di Nick van Woert.
Per il Museo Morandi gli studenti si sono concentrati su alcune tematiche ricorrenti nell'opera di Giorgio Morandi, indagando singolarmente alcuni aspetti peculiari del suo operato artistico: Spazio-Composizione, Oggetto quotidiano e Volume-Superficie.
“Esercizi di stile” fa parte del programma di OpenTour 2017 (19-24 giugno), serie di iniziative organizzate dall'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org


Ex polveriera bunker Giardino Lunetta Gamberini - via Pellizza da Volpedo
“Réserve” di Christian Boltanski, fino al 12 novembre 2017
Tra gli elementi ossessivamente più ricorrenti nelle realizzazioni di Boltanski fin dagli anni Settanta compaiono abiti usati e dismessi che l'artista raccoglie e accumula con l'intento di riscattare dall'oblio i ricordi di cui essi sono portatori e tramutare così l'assenza che metonimicamente suggeriscono in una presenza intensa. 
Seppure non in forma esplicita, questi lavori hanno spesso suggerito un'immediata associazione con l'Olocausto: fra le immagini più impressionanti che hanno documentato lo sterminio vi sono infatti quelli dei cumuli di abiti ed effetti personali di cui gli ebrei venivano sistematicamente spogliati. Tuttavia, l'uso del vestiario in Boltanski si apre ad altre interpretazioni, alludendo in senso più generale all'esistenza umana e al suo essere esposta ad un destino casuale ed indifferente.
Questi oggetti banali, prelevati dal loro contesto originario, conservano le tracce di un uso che ha conferito loro una fisionomia unica e inconfondibile continuando, nel loro documentare un passaggio dell'esistenza dei loro proprietari, a trasmettere un segnale di vita.
Per il progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo” l'artista porta questo elemento in un luogo inusuale e sconosciuto a molti degli stessi cittadini bolognesi: l'ex bunker polveriera situata all'interno del Giardino Lunetta Gamberini. Dimenticata l'originaria funzione militare e caduto in disuso, lo spazio si è trasformato recentemente in bivacco della disperazione, luogo di riparo per extracomunitari e migranti, costretti a nascondersi in ambienti di fortuna e ancora impossibilitati a conoscere il significato della parola accoglienza. 
A queste mute presenze Boltanski sceglie di ispirarsi per l'installazione “Réserve” che apre allo sguardo dello spettatore una quieta distesa formata da 500 chilogrammi di abiti disposti sul suolo e interamente ricoperti dalle coperte isotermiche di colore oro, utilizzate anche per l'opera “Volver” allestita nella mostra al MAMbo. Un deposito di oggetti che mostrano l’assenza del soggetto a cui appartenevano dopo un processo di smaterializzazione e perdita del corpo. Come suggerisce il titolo stesso dell'opera, il passato diventa una riserva dimenticata da cui attingere per la ricostruzione della soggettività individuale.
L’installazione fa parte di "Anime. Di luogo in luogo", il progetto speciale a cura di Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l'anno 2017.
Info: www.anime-boltanski.it


Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Catherine Wagner. In Situ: Traces of Morandi", fino al'8 ottobre 2017
Il Museo Morandi prosegue nell'intento di valorizzare la propria collezione anche grazie a un programma di mostre temporanee tese ad accostare il lavoro di Giorgio Morandi all’opera di artisti che a vario titolo si sono a lui ispirati. Dopo Alexandre Hollan, Wayne Thiebaud, Tacita Dean, Rachel Whiteread e Brigitte March Niedermair, è Catherine Wagner a confrontarsi con l'opera del maestro bolognese. 
Fino al 3 settembre 2017, due sale del museo ospitano la mostra "In Situ: Traces of Morandi", a cura di Giusi Vecchi, che propone 21 lavori dell'artista americana, realizzati tra il 2015 e il 2016.
Nel corso della sua trentennale carriera, Catherine Wagner ha studiato l’ambiente costruito come metafora del modo in cui creiamo le nostre identità culturali e ha analizzato con la fotografia i modi diversi in cui l’uomo ha plasmato il mondo.
L'artista americana ha soggiornato a Bologna durante gli anni scorsi, lavorando nello studio di Casa Morandi e in quello di Grizzana per studiare l’austera logica strutturale e la poesia delle nature morte morandiane.
Wagner ha immaginato nuove composizioni di nature morte con gli oggetti che l’artista bolognese rappresentava nelle sue opere, astraendo da questi modelli, sia formalmente che concettualmente, nuove strutture attraverso la ripetizione delle immagini e la consistenza effimera dell'ombra.
Ne è nata la prima serie in mostra, intitolata "Shadows", in cui sono fotografate solo le ombre proiettate sullo sfondo delle sue composizioni, creando immagini dematerializzate in cui gli oggetti solidi sembrano inafferrabili, racchiusi nell’aura vibrante al margine della loro parvenza, sottratti alla loro tangibile presenza nel tempo e affidati alla transitorietà dell'ombra.
Nell'altra serie, "Wrapped objects", in cui anche gli oggetti fanno parte dell’inquadratura, l'artista li avvolge in un foglio di alluminio, per nascondere la patina del tempo che si è depositata proiettandoli in un presente astratto e senza storia.
Info: www.mambo-bologna.org


L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l'accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.


INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10-19

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
fino al 17 settembre 2017:
dal martedì al venerdì ore 18-21; sabato e domenica: ore 10-12 e 18-21

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
fino al 17 settembre 2017:
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 - 2193930
fino al 17 settembre 2017:
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
fino al 17 settembre 2017:
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
fino al 15 settembre:
aperto: martedì, mercoledì, giovedì dalle 9 alle 13; negli altri giorni della settimana apertura solo su prenotazione per gruppi di minimo 5 persone telefonando almeno 3 giorni prima dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14 al 051 6356611

Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13
chiuso fino al 15 settembre

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