(s)NODI: DOVE LE CORDE SI INCROCIANO: AL VIA MARTEDI' 24 LUGLIO OTTO
PERCORSI MUSICALI NELLE SALE DEL MUSEO DELLA MUSICA
Da luglio a settembre ritorna "Di sera con le Muse", la rassegna checoinvolge i musei della città in aperture serali straordinarie,
accompagnate da eventi e spettacoli.
Anche quest'estate il Museo della Musica sarà aperto tutti i martedì sera
dal 24 luglio fino al 11 settembre dalle 21 alle 23.30: un'occasione unica
per una visita molto particolare ad un’orario inconsueto. Per ogni sera di
apertura il Museo della musica propone un appuntamento della rassegna
"(s)Nodi: dove le corde si incrociano" alla sua seconda edizione dopo il
successo dello scorso anno. Otto percorsi musicali itineranti nelle
scenografiche sale del museo, che faranno da cornice al protagonista
assoluto della scena: lo strumento a corda. Otto gruppi musicali che
faranno da guida in un viaggio tra America, Africa, Medio Oriente e Europa
alla scoperta delle tradizioni musicali legate all’uso e al suono degli
strumenti a corde nel mondo e nella storia, ma anche delle affascinanti
analogie tra culture apparentemente molto lontane tra loro. "(s)Nodi" è
inserito nel cartellone di bè bolognaestate 2012

Carovana di musiche dall’Est Europa
con Zanga Zanga Quartet
Alessio Costagliola (chitarra manouche), Gero Pitanza (chitarra manouche,
bouzouki), Andrea Di Fiore (contrabbasso), Daniele Tesauro (fisarmonica e
cajon)
Il nome, onomatopeico, svela subito i ritmi serrati che scandiscono le
melodie che il gruppo, prendendo spunto dal sincretismo compiuto dal
grande chitarrista zingaro Django Reinhardt, recupera dalla musica rumena e
più in generale dal mondo gipsy, mettendone in luce la forte identità
etnica ed evidenziandone una nuova chiave di lettura, con uno sguardo a
volte alla musica d'oltreoceano a volte a situazioni più propriamente
europee.
Gli appuntamenti successivi
martedì 31 luglio ore 21.30
Yiddish Sommer
con Dire Gelt
Filippo Plancher (voce), Katja Garbin (flauto traverso, cymbalom), Olivia
Bignardi (clarinetto, clarinetto basso), Salvatore Sansone (fisarmonica,
mandolino), Gianluigi Paganelli (tuba), Giovanni Tufano (percussioni)
Dire Gelt (in yiddish significa "i soldi dell'affitto") è il frutto di un
lavoro di arrangiamento collettivo basato su brani tradizionali. I canti
eseguiti in yiddish - l’ibrido tra il tedesco antico, l’ebraico e le lingue
slave, parlato dagli ebrei dell’Europa Centrorientale prima della Shoà -
singhiozzanti ed incitanti, si mescolano ai suoni di clarinetto, mandolino,
flauto, chitarra, fisarmonica, percussioni e bassotuba. Sono canti d’amore,
nuziali, ninnenanne, canti di lavoro, di protesta e, pur essendo di
argomento profano, mai si staccano totalmente dall’atmosfera della musica
sacra.
martedì 7 agosto ore 21.30
Roda de Choro
con Roda de Choro
Marco Ruviaro (bandolim), Barbara Piperno (flauto), Tim Trevor-Briscoe
(clarinetto), Rocco Casino Papia (chitarra 7 corde), Marco Zanotti
(pandeiro)
Una roda de choro è l’equivalente brasiliano della jam session: il gruppo
invita e accoglie partecipazioni di altri musicisti poiché
l’improvvisazione sulle strutture dei temi è l’anima di questa musica,
moderna sin dalla nascita a Rio de Janeiro attorno al 1870. Il repertorio
incredibilmente vasto nasce dall'incontro tra la musica colta europea della
metà dell’ottocento e la sensibilità musicale brasiliana dell’epoca,
influenzata dai trascinanti ritmi di matrice africana.
martedì 14 agosto ore 21.30
Piper’s Night Racconti di cornamuse da Irlanda, Scozia, Francia e nord
Italia
con Birkin Tree
Fabio Rinaudo (uilleann pipes), Claudio De Angeli (violino), Michel Balatti
(flauto traverso irlandese)
Uno stretto dialogo musicale alla scoperta degli affascinanti paesaggi
sonori della musica irlandese. I brani eseguiti sono attinti dal vasto
repertorio legato alle uilleann pipes, al violino ed al flauto, i tre
principali strumenti solisti utilizzati nella musica tradizionale, in
un’alternanza tra il ritmo e l’energia di reels, jigs e hornpipes e il
lirismo di antiche slow airs.
martedì 21 agosto ore 21.30
“Ai tasti!”- Sonate, danze e ricercare dell'epoca barocca, dalla Sinfonia
campestre alla Follia
con Marco Ambrosini (nyckelharpa, cornamusa barocca e flauto armonico) e
Maria Luisa Baldassari (clavicembalo)
in collaborazione con Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli |
musicapopolare.net
Una raccolta di sonate, danze e ricercare dell'epoca barocca, dalla
sinfonia campestre alla follia - eseguite principalmente sulla viola
d'amore a chiavi, uno strumento che trova le sue origini nel tardo medioevo
e sopravvive fino ai nostri giorni - con il nome “nyckelharpa” - come
strumento popolare della tradizione svedese.
martedì 28 agosto ore 21.30
Strappo le corde a la chitarra mia
con Stefano Albarello (canto e chitarre storiche)
Una serata dedicata alla nascita della chitarra a sei corde, dal punto di
vista dello strumento utilizzato come accompagnamento al canto. Un percorso
musicale dalla chitarra barocca a quella romantica, tra arie, canzoni e
romanze per voce accompagnate dal suono degli strumenti storici nella
tradizione del Sud Italia con Stefano Albarello, cantante e strumentista
esperto di prassi del canto e degli strumenti a pizzico medioevali,
rinascimentali, barocchi ed arabi.
martedì 4 settembre ore 21.30
European swing & jazz musette
con Hot Bow Trio
Mattia Martorano (violino), Andrea Boschetti (ukulele, banjo, chitarra),
Giorgio Panagin (contrabbasso)
Tra continui scorci di XX secolo e percorsi in bilico tra la vecchia New
Orleans e la Parigi prebellica, melodia e tensione ritmica si avvicendano
in Hot Bow intrecciando all'invenzione pittorica del violino la pulsazione
incalzante di ukulele, banjo, chitarra e contrabbasso. Con un groove
elementare denso di riferimenti al jazz tradizionale, allo stride, alla
musette e al folklore gitano, l’ensemble si confronta con il repertorio
dello swing, degli standard canzone e delle tradizioni popolari.
martedì 11 settembre ore 21.30
Psychedelic Gnawa Music
con Fawda Trio
Reda Zine (voce e basso guembri), Fabrizio Puglisi (Fender Rhodes, Arp
Odissey, voce, percussioni), Danilo Mineo (percussioni, voce)
L’incontro tra le antiche pratiche religiose dell’Africa centrale e il
Sufismo nella cultura araba, diede vita all’usanza Gnawa, che si sviluppa
su una musica ipnotica, molto ritmica, basata su una scala pentatonica. La
musica Gnawa moderna è puro groove, è il suono basso e caldo del Guembri e
una voce che fanno viaggiare. Guidato da Reda Zine, originario di
Casablanca, il progetto Fawda sviluppa un incontro inedito tra tradizione e
innovazione nel paesaggio world jazz italiano e europeo.
Biglietto: € 6,00 comprensivo di ingresso al Museo + mostra Sound pages by
John Cage – Le pubblicazioni di John Cage
Info:
Museo internazionale e biblioteca della musica
Palazzo Sanguinetti - Strada Maggiore, 34
051 2757711
museomusica@comune.bologna.it
www.museomusicabologna.it
www.bolognaestate.it
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