lunedì 16 settembre 2013

Eventi MUSEO EBRAICO



Martedì  17  settembre,  alle  21  nel  cortile   del  Museo Ebraico in via
Valdonica   1/5,   secondo  appuntamento  con  la  rassegna  musicale  OlamTzelilim-Universal  Jewish Sounds, nell'ambito di bè bolognaestate 2013. In

programma  per  la  serata  "Gabriele Coen Quintet. Plays the music of John
Zorn
"  con  Gabriele  Coensax  e  clarinetto;  Benny  Penazzi  violoncello;
LucaVenitucci   fisarmonica;  Danilo  Gallo  contrabbasso;  Zeno  De  Rossi
batteria.
Il   repertorio del quintetto è  in questa occasione interamente incentrato
sulla   musica   di   John  Zorn,  il  paladino  dell’  incontro  tra  jazz
contemporaneo  e  musica  dalle  radici  ebraiche,  a  cui si vuole rendere
omaggio  anche  in  occasione  del  suo sessantesimo compleanno.Il concerto
bolognese  vede  per  la  prima volta insieme Gabriele Coen, con importanti
esponenti  della  scena jazz italiana come il batterista Zeno de Rossi e il
contrabbassista Danilo Gallo.
John  Zorn,  nato  a New York nel 1953,  ha suonato vari strumenti prima di
iniziare  a  studiare  sassofono  e  composizione al Webster College di St.
Louis nei primi anni Settanta.
Inizialmente ispirato dagli inventori-compositori statunitensi Charles Ives
e  John  Cage, si è successivamente avvicinato alle pratiche e all'ambiente
dell'improvvisazione   jazzistica,  sviluppando  particolare  interesse  ed
ammirazione  per  Anthony  Braxton, Ornette Coleman, Jimmy Giuffre e Roscoe
Mitchell.
La riscoperta delle sue radici ebraiche è la cifra stilistica dominante nei
suoi  lavori  degli ultimi venti  anni. John Zorn dà alle stampe, nel 1993,
il  suo  violentissimo KRISTALLNACHT, dolorosa trasposizione musicale della
Notte  dei  cristalli,  il  pogrom  del  novembre  1938,  che  inaugura  le
persecuzioni  della  Germania  nazista. Nel 1994 John Zorn fonda Masada, il
quartetto  con  cui  propone  in  tutto il mondo sue composizioni originali
ispirate  alla tradizione ebraica, filtrata attraverso la musica di Ornette
Coleman degli anni Sessanta  e  il jazz contemporaneo.
Masada è il nome di un'antica località nella Palestina occupata dai Romani.
Dopo una lunga, disperata resistenza all'assedio romano, gli ebrei decisero
di  suicidarsi  in  massa  quando,  nel  73  d.C.  i  romani  riuscirono ad
impossessarsi della cittadina.
Nel 1995 Zorn inizia la sua brillante carriera di produttore e discografico
fondando  l’etichetta  Tzadik,  con  cui  si impone a livello mondiale come
figura imprescindibile per la diffusione della nuova musica ebraica.
La  rassegna. Le serate del MEB estateduemilatredici, organizzate dal Museo
Ebraico 
di  Bologna  nell’ambito  di  bè bolognestate 2013 , costituiscono
ormai  un  vero  e  proprio punto di riferimento nell’estate bolognese e lo
spirito,  l’identità  e in particolare la qualità delle proposte artistiche
da sempre ne decretano il successo.
Il  programma  è  incentrato  su alcuni eventi musicali, nei quali Gabriele
Coen
  con  il  suo  quintetto  reinterpreta in modo originale la tradizione
musicale  ebraica  in  chiave  jazzistica.  Una  rassegna  musicale  tesa a
evidenziare  come  le  sonorità  nella  tradizione ebraica rappresentino da
sempre  una  fusione  e  rivestano un carattere transnazionale, in cui si è
riversata  la  particolare  attitudine  a  combinare  la  specificità degli
elementi  musicali  ebraici  con  gli  emisferi  sonori  di altre culture e
tradizioni,  dalla  musica  rinascimentale europea, alle contaminazioni col
mondo arabo.
Momento cruciale nella storia ebraica e anche nelle sue esperienze musicali
fu  la  massiccia  emigrazione  ebraica  negli  Stati  Uniti  fra  la  fine
dell’Ottocento  e i primi del Novecento. A New York, primo approdo di circa
tre  milioni di ebrei, il klezmer, la canzone yiddish e la musica sefardita
conobbero  una  nuova vita grazie alla contemporanea nascita e affermazione
dell’industria  discografica.  E ancora una volta la musica ebraica attinse
all’universo  sonoro  del  paese che l’aveva accolta, contaminandosi con il
jazz.
Sul  piano  musicale  tutto  ciò  si traduce in un nuovo tipo di musica che
coniuga  il  sound ebraico con le nuove frontiere sonore offerte dal jazz e
dalle altre culture musicali presenti negli Stati Uniti. Esistono dei punti
di contatto innegabili tra la musica degli immigrati ebrei e le prime forme
di  jazz  degli afroamericani.  Lo stesso approccio vocalizzante, l’uso del
vibrato  e  dei  glissati,  il gusto per la varietà timbrica caratterizzano
questi  due mondi musicali, più vicini di quanto si possa immaginare.

il prossimo appuntamento della rassegna
GABRIELE COEN SEPHARDIC TINGE. LA MUSICA SEFARDITA INCONTRA IL JAZZ
Domenica 29 settembre, ore 17.30 Cortile del Museo Ebraico

"Gabriele  Coen  Quintet.  Plays  the  music  of  John  Zorn"  si svolge in
collaborazione con
Comune  di  Bologna   con  il  contributo  di  G.D  spa,  Unicredit  con il
patrocinio di Comune di Bologna Provincia di Bologna Regione Emilia-Romagna
Comune di Bologna-Quartiere S.Vitale

ingresso gratuito

info
Museo Ebraico di Bologna
Via Valdonica 1/5 - tel. 051 2911280
info@museoebraicobo.it

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