
Venerdi 14, sabato 15, Domenica 16 febbraio Xing presenta, in prima
assoluta, a Bologna all'Ex Ospedale dei Bastardini, in via D'Azeglio 41,
Uso umano di esseri umani. Un esercizio in Lingua Generalissima di Romeo
Castellucci, nel contesto di e la volpe disse al corvo. Corso di
Linguistica Generale. Il teatro di Romeo Castellucci nella città di
Bologna (Bologna, gennaio-maggio 2014), progetto speciale 2014 del Comune
di Bologna e Socìetas Raffaello Sanzio,a cura di Piersandra Di Matteo.
Il principio della decomposizione e l’ascesi della lingua che vi agiscono
alludono al potere del linguaggio di trascendere i corpi. L’azione-basata
iconograficamente sul dipinto de La Resurrezione di Lazzaro di Giotto –
utilizza la Generalissima, una lingua artificiale coniata nel 1985 dalla
Socìetas Raffaello Sanzio a partire dalle lingue creole e dall'Ars Magna di
Raimondo Lullo, concepita su basi numerologiche. Redatta accuratamente da
Claudia Castellucci a partire da quattrocento termini omnicomprensivi, la
Generalissima procede per livelli sempre più astratti – da quello più
comune fino al più puro, composto di sole quattro parole – con ognuno dei
quali è possibile comunicare. La scena pittorica che vede il Signore
avanzare verso il cadavere di Lazzaro, mentre i familiari si coprono il
naso per il fetore della putrefazione, viene ripetuta sulla traccia di tali
principi combinatori.
“Al contrario delle lingue creole, che nascevano da pochissime parole per
poi ramificarsi, nella Generalissima il grado più puro è quello che
apparentemente rinuncia alla schiavitù del contenuto per cercare un
contatto più profondo, che si apre progressivamente nel suono – afferma il
regista Romeo Castellucci –. Trovo che ci sia un vero potenziale scenico in
questo: di fronte all’attore che muta il suo parlare attraverso i termini
dei livelli più puri, dove sono disponibili sempre meno parole, lo
spettatore si trova costretto a dover espandere il suo concetto di soggetto
linguistico e a percepire nella ripetitività mantrica del finale, una frase
inaudita e sempre presente, che il linguaggio sembra dire: tu sei mio. Così
il linguaggio si mostra per quello che è, un sembiante della nostra
appartenenza alla specie”.
Nello spazio scenico tripartito, dove le grandi volumetrie sono
attraversate dalla luce atonale del sole (lo spettacolo si svolge in ore
diurne) campeggia una grande riproduzione dello schema circolare della
Generalissima, un cerchio del diametro di circa tre metri e mezzo posto
sull’accesso dell’ultima stanza come porta del sepolcro di Lazzaro. Ogni
azione scenica – eseguita da attori il cui movimento si fa di pietra,
grazie a un senso di gravità alterato – porterà a un cambiamento, a uno
spostamento, fino alla sovrapposizione tra la figura di Gesù e quella
Lazzaro, accompagnata dal canto difonico di origine tibetana eseguito dal
gruppo russo Phurpa.
USO UMANO DI ESSERI UMANI.
Un esercizio in Lingua Generalissima
di Romeo Castellucci
musica dal vivo dei Phurpa
testo di Claudia Castellucci
suoni di Scott Gibbons
con Simone Bobini, Dario Boldrini, Bernardo Bruno, Silvano Voltolina
e con Rajeev Badhan, Isabella Benedettelli, Nina Bollini, Sabina Borelli,
Gemma Carbone, Serena Dibiase, Nicole Guerzoni, Silvio Impegnoso, Andrea
Alessandro La Bozzetta, Paola Stella Minni, Manoel Morelli, Filippo Pagotto
disegno tecnico della Generalissima Paride Piccinini
tecnica del suono Stefano Carboni
attrezzeria Vito Matera, Gionni Gardini
produzione Socìetas Raffaello Sanzio, in collaborazione con Xing/Bologna,
in coproduzione con Electrotheatre Stanislavsky/Mosca,
Kunstenfestivaldesarts/Bruxelles
e la volpe disse al corvo. Corso di Linguistica Generale si colloca nel
solco culturale tracciato negli ultimi anni a Bologna, teso a innescare un
contatto vivo tra l’arte contemporanea e il contesto urbano. Dopo i
progetti speciali dedicati a John Cage (2012) e Gianni Celati (2013), e la
volpe disse al corvo è il nuovo progetto della città di Bologna dedicato a
Romeo Castellucci, regista teatrale e cofondatore della compagnia Socìetas
Raffaello Sanzio, di recente insignito del Leone d’Oro alla carriera dalla
Biennale di Venezia. Figura di spicco a livello internazionale nell’ambito
del teatro di ricerca, l’artista sarà presente con diversi lavori
(installazioni, performance, proiezioni, concerti) in un inedito e
articolato calendario da gennaio e maggio 2014.
www.elavolpedissealcorvo.it www.comune.bologna.it/cultura
Romeo Castellucci nasce nel 1960 a Cesena. Si diploma in Pittura e
Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 1981 fonda, insieme
a Claudia Castellucci e a Chiara Guidi, la Socìetas Raffaello Sanzio. Da
allora realizza spettacoli come regista, ideatore di scene, luci, suoni e
costumi. I suoi lavori sono stati presentati in più di cinquanta nazioni,
prodotti dai più prestigiosi teatri e festival del mondo. Nel 2002 è
insignito del titolo di “Chevalier des Arts et des Lettres” dal Ministero
della Cultura della Repubblica Francese. È stato direttore artistico della
Biennale Teatro di Venezia (2005), “Artiste Associé” alla direzione
artistica dell'edizione 62 del Festival d’Avignon (2008) e artista
prescelto per il Tokyo Festival del 2012. Dal 2013 è invitato a produrre
alla Schaubhüne di Berlino. Tra i numerosi premi e onorificenze
internazionali il recente conferimento del Leone d’oro alla carriera della
Biennale di Venezia è l’ultimo importante riconoscimento del suo percorso
artistico.
www.raffaellosanzio.org
Con il contributo del Comune di Bologna, il patrocinio della Regione
Emilia-Romagna, e la collaborazione della Provincia di Bologna.
Calendario
venerdi 14 febbraio ore 15
sabato 15 febbraio ore 12 e ore 15
Domenica 16 febbraio ore 12 e ore 15
Biglietteria
Ex Ospedale dei Bastardini - Via d'Azeglio 41: apertura 30 minuti prima.
Ingresso 10 euro
Capienza limitata: si consiglia la prenotazione
Xing info e prenotazioni
tel 051.331099 info@xing.it
www.xing.it facebook.com/xing.it twitter.com/liveartsweek
Xing press pressoff@xing.it
In concomitanza con Uso Umano di Esseri Umani segnaliamo il programma
cinematografico introdotto da Romeo Castellucci al Cinema Lumière
all'interno della sezione L’atto di vedere con i propri occhi:
venerdi 14 febbraio ore 19.30 Cinema Lumière / film esogeni (introduce
Romeo Castellucci)
Stan Brakhage, The Act of Seeing With One's Own Eyes
Terrence Malick, To the Wonder
sabato 15 febbraio ore 18.00 Cinema Lumière / video teatrali
Amleto, la veemente esteriorità della morte di un mollusco
Lucifero. Quanto più una parola è vecchia, tanto più va a fondo
Orestea (una commedia organica?)
Giulio Cesare
Genesi. From the Museum of Sleep
Voyage au bout de la nuit
Il Combattimento di Tancredi e Clorinda
www.cinetecadibologna.it
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