giovedì 6 febbraio 2014

Eventi ARCHIGINNASIO


Venerdì 7 febbraio, ore 18 


Sala dello Stabat Mater
Presentazione del libro di Roberto Roversi
Le origini dell’irrazionalismo di Nietzsche studiate nelle opere giovanili(Pendragon, 2013) 
Prefazione di Ivano Dionigi, con uno scritto di Marco Antonio Bazzocchi

Intervengono 

Marco Antonio Bazzocchi, docente presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, Università di Bologna 
Massimo Cacciari, filosofo 
Ivano Dionigi, Magnifico Rettore dell’Università di Bologna 

L'evento rientra in un ricco programma di iniziative previste per il 2014 per ricordare il poeta ed intellettuale bolognese a due anni dalla scomparsa: Il futuro si apre ogni giorno e brucia la mano. Roberto Roversi, poeta e libraio in Bologna. 
Il progetto vede coinvolta sul piano cittadino l'Istituzione Biblioteche con l'apporto dell'Università e della casa editrice Pendragon. 
Le presentazioni di libri partono significativamente con la pubblicazione di un inedito di Roversi: la sua tesi di laurea. Nel giugno del 1946 il giovane Roberto Roversi si laurea in Filosofia all'Università di Bologna, discutendo con il professor Giacomo Donati, docente di Filosofia morale, una tesi dal titolo "Le origini dell'irrazionalismo di Nietzsche studiate nelle opere giovanili". Un testo che già dimostra la capacità di lettura e le grandi doti di scrittura del poeta bolognese, dove lo studente vorrebbe "rifare di Nietzsche un compagno del nostro viaggio, del nostro quotidiano cammino per questo tempo così tormentato e disperato", nel segno di una esigenza epocale. Questa pubblicazione offre al lettore la possibilità di conoscere il primo lavoro saggistico di uno dei più importanti intellettuali del secondo Novecento. 

Roberto Roversi (Bologna, 28 gennaio 1923 - Bologna, 14 settembre 2012) nei primi anni di attività ha dato alle stampe opere di poesia, narrativa e teatro presso editori come Mondadori, Einaudi, Feltrinelli e Rizzoli, che se lo contendevano riconoscendogli una forza espressiva e una capacità argomentativa e narrativa di prim'ordine, ad un certo punto, all'inizio degli anni Sessanta, decide di non pubblicare più con grandi sigle editoriali, ma di autoprodursi e diffondere ad uno ad uno i propri lavori, attraverso la sua libreria antiquaria Palmaverde Questo, per lanciare un segnale di attenzione verso un problema che Roversi ha percepito prima di tutti: il controllo da parte di pochi potenti dei grandi mezzi di comunicazione, anche in ambito culturale. 
Roversi è famoso inoltre perché autore di versi che sono diventati testi di canzoni messe in musica ed eseguite da artisti come Lucio Dalla, Francesco De Gregori e gli Stadio; ed stato anche direttore nei primi anni Settanta del quotidiano comunista "Lotta Continua", dopo aver fondato nel 1955 con Francesco Leonetti e Pier Paolo Pasolini la rivista "Officina". Nel contempo, dal 1948 al 2006, ha esercitato con passione il mestiere di libraio antiquario, gestendo la libreria Palmaverde di Bologna (www.robertoroversi.it) 

Ingresso libero. Info: www.bibliotechebologna.it/eventi/51430/offset/3/id/60123
Sabato 8 febbraio, ore 9-13 

Sala dello Stabat Mater
Incontro “Finanziare la ricerca per la salute. Il contributo della Fondazione del Monte”
organizzato da la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna 
Sarà l’occasione per presentare alcuni dei progetti di ricerca finanziati dalla Fondazione, e per illustrare le nuove linee guida che regoleranno le richieste di contributo in questo ambito a partire dal 2014. 

Info: Fondazione del Monte  Via delle Donzelle, 2 Bologna t. 051 2962503 
comunicazione@fondazionedelmonte.it  ufficiostampa@fondazionedelmonte.it 

29 gennaio 1944, ore 12: 

il settimo bombardamento sulla città 
provocò gravissimi danni 
e fu colpito anche il palazzo dell’Archiginnasio 

Nuove immagini on linenel sito della Biblioteca e su Fickr 
Per ricordare il bombardamento del palazzo dell'Archiginnasio di 70 anni fa, avvenuto il 29 gennaio 1944, è stato selezionato un set di foto  consultabili dal sito: http://www.flickr.com/photos/archiginnasio/sets/72157640253985495 

Le fotografie sono conservate al Gabinetto Disegni e Stampe dell'Archiginnasio e pubblicate in Delenda Bononia.Immagini dei bombardamenti 1943-1945,a cura di Cristina Bersani e Valeria Roncuzzi Roversi Monaco; scritti di Alfredo Barbacci [et al.]; presentazioni di Walter Vitali, Francesco Berti Arnoaldi Veli, Paolo Messina, Bologna, Pàtron, 1995   

Apertura del Teatro Anatomico 

da lunedì a venerdì, dalle ore 10 alle ore 17; 
sabato, dalle ore 10 alle ore 14 
Dal 1° febbraio 2014 
l'accesso al Teatro Anatomico nel palazzo dell'Archiginnasio sarà a pagamento 
con un biglietto d'ingresso di 3 euro   
Apertura: da lunedì a venerdì, dalle ore 10 alle ore 17; sabato, dalle ore 10 alle ore 14. 
Sono previste esenzioni per 
- guide turistiche con tesserino di riconoscimento 
- giornalisti con tesserino di riconoscimento 
- una persona per ogni gruppo di almeno 10 persone 
- classi delle scuole elementari e medie di primo e secondo grado 
- due accompagnatori per ogni gruppo scolastico 
- giovani fino a 18 anni compiuti 
- portatori di handicap e loro accompagnatori 
- soci ICOM che presentino tessera valida 
- appartenenti ad Enti e Associazioni convenzionati. 
Info
MOSTRE IN ARCHIGINNASIO - Quadriloggiato superiore

Aperta fino all'8 febbraio
Mostra L'istituto e la città. Cinquant'anni dell'attività dell'Istituto per la Storia di Bologna (1963-2013)

Con due delibere del Consiglio Comunale (12 dicembre 1962 e 10 aprile 1963) veniva fondato l'Istituto per la Storia di Bologna, a far parte del quale furono chiamati docenti universitari di diverse discipline, con la finalità di «promuovere e svolgere la ricerca scientifica e l'approfondimento della Storia di Bologna e del suo territorio». 
Il 23 giugno 1963, nella sede concessa dalla direzione dell'Archiginnasio, ebbe luogo la prima riunione del Direttivo, composto da personalità della cultura bolognese come Achille Ardigò, Athos Bellettini, Aldo Berselli, Luigi Dal Pane, Gina Fasoli, Giuseppe Ignazio Luzzatto, Guido Achille Mansuelli e Renato Zangheri, che, in qualità di assessore alle istituzioni culturali, appoggiò incondizionatamente la fondazione del nuovo ente di cui fu segretario dal 1963 al 1970. 
La mostra, grazie ad una rassegna bibliografica e documentaria, ripercorre l'attività di ricerca promossa dall'Istituto in questo lungo periodo. 
Orario: lun. - ven. 9-19; sabato 9-14; chiuso domenica e festivi - Ingresso libero 

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