martedì 25 novembre 2014

Eventi LOCOMOTIV CLUB

Mercoledì 26.11.2014 MARTIN HAGFORS & C+C=MAXIGROSS + WRONG ON YOU live

C+C=Maxigross approda al Locomotiv assieme al musicista norvegese Martin Hagfors, a presentare un Ep registrato assieme dal nome semplice ed efficace: "An Instantaneous Journey With Martin Hagfors & C+C=Maxigross". In apertura si esibiranno i Wrong On You, la produzione dell'evento è a cura di Modernista.

> apertura porte ore 21:00
> inizio live ore 21:30
> ingresso 5 €
> tessera AICS obbligatoria (8€)

C+C=Maxigross e Martin Hagfors

L’instancabile collettivo psichedelico C+C=Maxigross torna con un nuovo progetto discografico, un ep speciale registrato assieme al musicista norvegese Martin Hagfors.
Terminato il lunghissimo tour del primo album “Ruvain” (Vaggimal/Audioglobe, aprile 2013) che li ha portati in giro per l’Europa con oltre 120 date nei migliori festival internazionali (Primavera Sound di Barcellona, Fusion e Reeperbahn in Germania tra i tanti) i C+C=Maxigross si apprestano a pubblicare un nuovo ep realizzato assieme al songwriter Martin Hagfors (HGH, ex Home Groan). Il disco è stato registrato la scorsa primavera nello studio della banda sui monti lessini quando Martin è atterrato in Italia per iniziare questa avventura musicale: un disco e un tour nel giro di un mese, un vero e proprio “viaggio instantaneo”. Infatti dopo essersi conosciuti direttamente in studio e aver registrato le 6 canzoni di Hagfors riarrangiate e risuonate tutti assieme il gruppone è partito per un tour non stop in tutta Italia per due settimane.
Ora che l’ep è pronto per essere pubblicato Martin Hagfors & C+C=Maxigross si uniranno nuovamente per una manciata di date nello stivale per portare a più gente possibile questa esperienza istantanea e genuina dalle tinte psych folk.
Martin Hagfors è un musicista americano, norvegese d’adozione, molto conosciuto in terra scandinava per i numerosi dischi pubblicati con la sua band alternative-­country Home Groan e gli HGH, folk duo tuttora attivissimo che porta avanti in compagnia Håkon Gebhardt (storico batterista dei Motorpsycho), oltre che per le strette collaborazioni, tra le tante, con i fraterni amici Motorpsycho e Jaga Jazzist. Martin ha infatti suonato con gli stessi Motorpsycho in svariate session, mentre Kenneth Kapstad, attuale batterista della nuova formazione di questi ultimi fa parte della backing band di Hagfors in patria. Lars Horntveth invece, la mente dei Jaga Jazzist, ha prodotto e arrangiato il secondo album solista oltre ad averci suonato assieme nel tour seguente.
Il punto di incontro tra Martin Hagfors e i C+C=Maxigross è l’aspetto collaborativo e creativo che nasce unicamente dalla spontaneità e dal feeling artistico. E naturalmente anche dall’amore per il folk rock suonato in presa diretta, dalle sonorità calde, casalinghe e legnose che scivola poi verso una psichedelia acida e gentile, tra armonie vocali, “chitarrone” acustiche Martin & Gibson e strumentazione vintage. Obbiettivo raggiunto dopo essersi racchiusi per una settimana in una baita tra le prealpi veronesi, davanti a una splendida vallata e a fianco al camino, dove specialità tipiche erano sempre pronte ad essere grigliate, i bicchieri erano generosamente pieni di buon Valpolicella e numerosi musicisti amici erano invitati a contribuire liberamente. Così è stato per il ruolo poi divenuto fondamentale di Silva aka Phill Reynolds da Vicenza, eccellente chitarrista e folksinger vicentino, già conosciuto per svariate band tra cui i garage rockers Miss Chain & The Broken Heels e il suo progetto solista. Phill ha contribuito con armonie vocali, banjo e svariate chitarre per cui una menzione speciale va al lungo assolo nel brano Astrodome che conclude l’ep.
In queste sei canzoni che spaziano dal folk di scuola inglese della opening track The Woods sulla scia di Fairport Convention & amici, ai suoni più rock sempre molto british come per Maximum Amount e Coffe & Cigarettes, passando per i due pezzoni country & acid folk di Country Chris e Company Oil fino ad arrivare alla conclusiva Astrodome che parte morbida per chiudersi con una codona alla Crazy Horse, è racchiuso tutto lo spirito che ha animato questi artisti così lontani geograficamente e anagraficamente (Martin è nato nel 1960 mentre i Maxigross hanno una media di 25 anni). La comunione artistica, la voglia di accrescere il proprio bagaglio musicale arricchendosi con collaborazioni e sfide ogni volta più stimolanti è quello che hanno sempre fatto. Hagfors con il meglio della scena norvegese (Motorpsycho e Jaga Jazzist in primis) e i Maxigross con lo stretto rapporto instaurato con Marco Fasolo dei Jennifer Gentle, già loro produttore e amico, e tutti gli artisti che ruotano attorno all’etichetta Vaggimal Records, oltre a quello che organizzano. Non ultimo il festival di musica psichedelica tra le montagne veronesi Lessinia Psych Fest, che ha ospitato in alta quota, oltre agli stessi Jennifer Gentle, il chitarrista e cantante americano Miles Cooper Seaton, meglio conosciuto per la sua band Akron/Family.
Tutto questo è molto più di un semplice viaggio, questo è “An Instantaneous Journey with Martin Hagfors & C+C=Maxigross”.

IL TOUR

La setlist del tour comprenderà le canzoni dell’ep oltre a nuovi pezzi provenienti dall’ultimo album solista di Hagfors (“Producers, Politic, Passion” Me Records 2014), brani dei Maxigross più qualche inedito che finirà nel secondo album dei Maxigross in lavorazione questo autunno.
L’intero progetto verrà documentato costantemente, su un tumblr apposito, dalle registrazioni di fine marzo 2014 fino alla fine del tour con foto, video e clip audio che confluiranno in un diario di bordo unico linkato ovviamente a tutti i social network.

In apertura si esibiranno i WRONG ON YOU

WrongONyou è il moniker del musicista romano Marco Zitelli.
A inizio anno pubblica il videoclip “Man” realizzato oltreoceano dalla regista statunitense Adeliza Backaspace.
Dopo un intenso periodo di attività live a supporto del disco, che culminerà con le aperture ai concerti di Lee Ranaldo, The Niro e Roberto Dell’Era, Woy si è recato in Inghilterra per registrare il nuovo album nel celebre studio dell’università di Oxford, in cui i Radiohead incisero il primo storico demo e dove per la priva volta hanno affrontato il pubblico inglese in varie esibizioni dal vivo.
Concluse le registrazioni ad Oxford (UK) Woy si ritrova a Roma presso il KateCreativeStudio per le registrazioni conclusive e i missaggi del primo disco.

READ MORE:

http://instantaneousjourney.tumblr.com/ 
http://www.modernista.org/ 

giovedì 27.11.2014 GIARDINI DI MIRO’ + CALISTA DIVINE live
Aspettando Mondovisioni 2015 a Bologna

A due anni di distanza dall’uscita di "Good Luck", i Giardini Di Mirò tornano al Locomotiv con un nuovo album contenente le musiche originali che prendono ispirazione dal film di Nino Oxilia “Rapsodia Satanica”, realizzato nel 1917 ed interpretato dalla diva del cinema muto Lyda Borelli. In apertura i Calista Divine che presenteranno “Vacante”, uscito lo scorso ottobre.
La serata è in collaborazione con Mondovisioni a Bologna, la rassegna dei documentari di Internazionale organizzata da Kinodromo, Sfera Cubica e Locomotiv Club, in programma da gennaio ad aprile 2015.
 
> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso 10 euro
> ingresso Mondovisioni (con tessera Kinodromo) 5 €
> tessera AICS obbligatoria (8€)

GIARDINI DI MIRO’
A due anni di distanza dall’uscita di "Good Luck", i Giardini Di Mirò tornano con un nuovo album contenente le musiche originali che prendono ispirazione dal film di Nino Oxilia “Rapsodia Satanica”, realizzato nel 1917 ed interpretato dalla diva del cinema muto Lyda Borelli
Nuovo album a tutti gli effetti quindi e non un progetto speciale, Rapsodia Satanica è un componimento estremamente libero, suonato con un piglio luciferino, dove le componenti tipiche della rapsodia, dell’improvvisazione, della libertà compositiva e delle variazioni ritmiche ed armoniche sembrerebbero promanare da Mefisto in persona.
Lasciatevi trasportare quindi dal volto cereo di Lyda Borelli, seducente musa dell’inizio del XX secolo, dal suo sorriso ammiccante, considerando l’epopea del cinema muto ed il sogno di un arte che sta per nascere.
Tutti questi elementi sono i presupposti che accompagnano il sesto album in studio dei Giardini di Miro’.
“Rapsodia Satanica” è una lunga suite strumentale che riporta in musica la voce di un moderno rapsodo, con il suo canto tra lirismo ed epicità. Le registrazioni fatte per lo più in presa diretta, limitando al massima le sovraincisioni, testimoniano e rafforzano l’intento di dare al suono una terza dimensione, quasi dovesse uscire dal disco ed intrappolare l’ascoltatore.
Per il gruppo non si tratta della prima esperienza di questo tipo; già nel 2009 i Giardini Di Mirò pubblicano “Il Fuoco” contenente le musiche ispirate al film di Giovanni Pastrone anche se la vocazione “cinematografica” della band ha radici profonde: nel 2005 compongono la colonna sonora originale del film “Sangue – la morte non esiste” di Libero de Rienzo con Elio Germano, partecipano con canzoni a diverse pellicole tra cui “Prendimi e portami via” di Tonino Zangardi con Valeria Golino e “Un gioco da Ragazze” di Matteo Rovere.
Ma diversamente delle esperienze precedenti le musiche di “Rapsodia Satanica” introducono nuovi elementi, si sentono influenze blues, sonorità mediterranee e orientali, influenze di musica contemporanea e ambient, il tutto all’interno di quelle trame musicali che caratterizzano il suono dei Giardini di Miro’ sospeso tra post rock, elettronica, psichedelia e noise. Un’amalgama sonoro razionale ed epico tra cuore e cervello.
Nel disco suonano Jukka Reverberi (chitarra, basso, elettronica, armonica, voci), Corrado Nuccini (chitarra, elettronica), Emanuele Reverberi (violino, tromba, saz, campane) Luca di Mira (pianoforte, tastiere), Andrea Mancin (batteria) Lorenzo Cattalani (batteria), Mirko Venturelli (basso)
L’album verrà pubblicato in versione CD e Vinile + cd .
Quest’ultima in edizione limitata e numerata a 500 copie con vinile rosso 180gr.

CALISTA DIVINE
I Calista Divine nascono nel 2010 dall’incontro di quattro giovani e talentuosi musicisti provenienti da background diversi. Le sonorità esplorate dalla band danno vita ad uno psychedelic post-rock ipnotico e moderno arricchito da contaminazioni elettroniche, che trasporta l’ascoltatore in un universo parallelo, nel quale vivere e sperimentare immagini ed emozioni nuove. La cura meticolosa e quasi maniacale dei suoni e degli arrangiamenti, unita ad una forte personalità già definita e connotata nonostante la giovanissima età dei componenti, costituiscono il loro cavallo di battaglia. Il loro post-rock elettronico possiede maniera ma anche espressione, non teme di picchiare troppo duro e non cerca di rassicurare l’ascoltatore medio. Battute dal bpm molto vario, un desiderio di incorporare psichedelia e noise, ma anche metal e techno, percussioni in primo piano e capacità di songwriting solenne. Il primo full – lenght dei Calista Divine, Vacante, uscito ad ottobre 2014 per F.O.H. Records, è stato prodotto e registrato da Cristiano Santini (Disciplinatha), mixato da Giulio Ragno Favero (Il Teatro Degli Orrori) al Morphing Studio di Bologna e masterizzato da Jo Ferliga (Aucan) presso il Tapewave Studio. Vacante rappresenta alla grande lo stato di salute della musica italiana, innovazione, tecnica e razionalità. Un disco dove ogni minimo particolare produce brividi e tremori e la forma canzone si dilata in sentieri mai inutilmente tortuosi. Onirici e dissestanti!

MONDOVISIONI
Mondovisioni a Bologna è la rassegna dei documentari di Internazionale, arrivata in città grazie alla collaborazione tra Kinodromo, Sfera Cubica e Locomotiv club che per il terzo anno portano alcuni dei documentari più interessanti della scena mondiale, in collaborazione con CineAgenzia.
Le proiezioni saranno anticipate dal party Mondovisioni, in programma Venerdì 16 gennaio sempre al Locomotiv Club e andranno avanti fino ad aprile 2015 presso il Kinodromo – Cinema Europa (via Pietralata 55/A). Un’importante momento per delineare un’immagine stratificata di quello che intendiamo per attualità su temi come immigrazione e clandestinità, lavoro, globalizzazione, social media, libertà d’informazione, colonialismo, conflitti internazionali e ineguaglianza.
www.facebook.com/MondovisioniBO

Per ulteriori info contattateci su info@locomotivclub.it o al 3480833345
Ufficio Stampa Sfera Cubica: press@sferacubica.it
www.kinodromo.org

venerdì 28.11.2014 LUCAS SANTTANA live
a seguire SWITCH

Who is Lucas Santtana? L’erede contemporaneo di Caetano Veloso e Gilberto Gil, portavoce del Neo Tropicalismo e immagine del New Pop made in Brazil sarà in concerto al Locomotiv venerdì 28 Novembre a presentare il nuovo disco “Sobre Noites e Dias”, uscito per No Format Rec.
 
> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso 12 €
> tessera AICS obbligatoria (8€)

Lucas Santtana torna in Europa per presentare il nuovo album “Sobre Noites e Dias’ in prossima uscita per No Format Rec.

“Sobre Noites E Dias” è il titolo del nuovo disco di Lucas Santtana, musicista e compositore brasiliano che si sta ritagliano uno spazio ben definito tra gli schemi della canzone d’autore tradizionale e l’elettronica sperimentale. 
Si tratta del sesto lavoro di questo musicista - nato a Salvador, Bahia, nel 1970 - e il terzo a essere pubblicato fuori dal Brasile. È composto di dieci tracce, tre delle quali scritte insieme ad alcuni degli esponenti più importanti della scena musicale contemporanea brasiliana: Bruno Barque (“Let the night get high”), Gui Amabis (“Particulas de amor”) e Féfé (“Diary of a bike”). È caratterizzato da una tensione sperimentale che prende forma sia nei suoni, nei timbri, sia nelle melodie: un insieme di combinazioni che confluiscono in strutture generalmente riconoscibili, sebbene dai contorni vagamente rarefatti e fluidi. Dopo un “blocco” molto d’effetto, costituito dai primi due brani (dalle strutture vaghe, con riferimenti offuscati, con timbriche estreme e ritmiche incalzanti, frenetiche, dure, rigide, forti), emerge finalmente un Brasile “tradizionale” (europeo?) in qualche modo riconoscibile. Attenzione, riconoscibile è anche il “blocco”. Ma, se si esclude la lingua, ogni elemento che lo compone segue una direzione centripeta, che smembra la narrazione e la struttura in mille pezzi sparsi e incoerenti, anche se connessi grazie a un’elaborazione “autoriale” che rimane sempre in primo piano. Il terzo brano ci viene invece incontro. E lascia emergere alcuni nessi interessanti tra la scrittura e le visioni di Santtana e le tradizioni espressive brasiliane più conosciute. Il titolo del brano è “Particulas de amor”: la voce morbida si svincola - anche se non del tutto - dagli schiaffi e le zoppie reiterate delle percussioni elettroniche, e si affida a un fraseggio di chitarra che si sviluppa lungo tutto il brano alternandosi al tema del canto. Se i primi due brani “Let the night get high” e “Montanha russa sentimental” - sostenuti da un’elettronica non scontata - disorientano, con “Particulas de amor” si produce un fenomeno interessante. Si tratta di un brano di transizione, collocato in una posizione strategica della scaletta, attraverso il quale (grazie a quei pochi elementi più “tradizionali” di cui è composto) guadagniamo una posizione di ascolto privilegiata, più attenta. E diveniamo più ricettivi. Una posizione che genera la giusta luce sull’album, il quale si schiude come un fiore davanti ai nostri occhi. Da qui in avanti tutti gli elementi caoticamente e provocatoriamente assemblati nel blocco introduttivo si riordinano, si dispiegano con eleganza, con armonia, e si disseminano negli anfratti di tutte le strutture. Seguendo questo andamento si arriva al punto più alto del disco, costituito dai due brani centrali “Mariazinha Morena Clara” e “Alguém assopra ela”. Sono due canzoni differenti tra loro, ma entrambe rappresentano il processo di elaborazione, il lavoro di composizione e la bravura di Santtana. “Mariazinha Morena Clara” è probabilmente il brano più complesso dell’album. È composto da fiati jazz, che cantano all’unisono il tema principale, e percussioni acustiche complesse, che si mischiano con il beat elettronico stratificato sotto un manto armonico molto piacevole. Il tema vocale - ritmicamente in contrasto con l’andamento frenetico del brano - è cantato con un timbro molto basso e ricorda una soluzione melodica di tradizione orale. Con “Alguém assopra ela” emergere la capacità di Santtana di elaborare melodie convincenti, molto cantabili anche se complesse ed elaborate sul piano armonico. A costo di sembrare troppo leggero, questa canzone ricorda - non al primo ascolto ma dopo aver preso confidenza soprattutto con il timbro della voce - un’atmosfera beatlesiana: ilare, irriverente, acida, leggera e accattivante.

More info:
http://www.reverbnation.com/lucassanttana?page_view_source=facebook_app
https://www.facebook.com/lucas.santtana.official/app_2405167945

dalle 00:30 SWITCH feat CLAUDIO PRC, LIGHT MINDED e GOMES

Lo staff di Switch ospita per la seconda volta un grande personaggio della scena Techno italiana e mondiale, Claudio PRC.

Noto producers italiano di musica techno, Claudio Prc vanta numerosi live in giro per il mondo come Tresor and Berghain (Berlin), Eleven and Seco (Tokyo), Cocoricò (Riccione), Corsica Studios (London), Batofar (Paris), Gare Porto (Porto), Moog (Barcelona), The Wall (Taipei), Rural and Free Dommune festivals (Japan), Boom festival (Portugal) e numerose produzioni, sia da solista (Prologue, Stroboscopic Artefacts), sia con importanti collaboratori del calibro di Terence Fixmer e Svart1 (http://www.residentadvisor.net/dj/claudioprc/biography). Nel 2012 pubblica l’ album Ïnner state” con l’ etichetta Prologue e fonda, con un altro producer techno italiano, Ness, ospite nel 2011 di Switch, l’etichetta TGP (The Gods Planet). Il suo concetto di techno, sia come dj e produttore, si trasforma in strati sonori profondi che si intrecciano in strutture ritmiche minimali.

Ad accompagnarlo in console ci saranno Light Minded e Gomes, dj bolognesi ormai simboli della scena techno in città’, tutto contornato dai visual di Look at the Monkey.

La stagione Switch 2014/15 continua alla grande!
 
 Claudio PRC (Prologue | The Gods Planet)

 Light Minded (Planet Rhythm)

 Gomes (Eclectronica)

 Vj Look at the Monkey

 https://soundcloud.com/claudioprc 

 https://www.facebook.com/ClaudioPRC 

 Ingresso 10 € 

Tessera AICS 2014-2015 obbligatoria 

 Vuoi vincere due free-entry per questo party?

Carica una foto su Instagram usando #switchstagione2014 come hashtag.

Le due foto più “techno” vincono!!

(Saranno ritenute valide le foto caricate entro il 27/11 alle ore 12:00)

info:

facebook.com/switchbologna

www.switchmusic.it

info@switchmusic.it

sabato 29.11.2014 A WINGED VICTORY FOR THE SULLEN live, a seguire BOLO INNER GROUND

Dopo il successo dell’omonimo disco di debutto ed un recente ep realizzato per l’opera Atomos VII di McGregor (coreografo del Royal Ballet di Londra che nel 2012 chiamo’ i Radiohead per lo stesso progetto), il duo neo-classico A Winged Victory For The Sullen composto da Dustin O’Halloran ed Adam Wiltzie, sperimenta nuovi territori sonori per il secondo disco di studio, "Atomos".

> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso 12 €
> tessera AICS obbligatoria (8€)

A WINGED VICTORY FOR THE SULLEN 

www.awvfts.com
www.facebook.com/awvfts

Tra elettronica e musica da camera, tra intrecci sperimentali e partiture musicali minimali "Atomos" è un viaggio oltre i confini musicali.

‘A dark, beautifully cold, fantastical record’ – Drowned In Sound
‘The sustained string tones swell and lengthen until they take on monumental proportions’ – Resident Advisor

Adam Wiltzie e Dustin O’Halloran tornano con il loro secondo album di studio, Atomos, uscito il 7 ottobre per Erased Tapes Records/Self.
Una perla di musica neoclassica, che vede il già noto duo sperimentare con tecnologie d’avanguardia e spingersi oltre il confine dell’immaginabile, arrivando persino a toccare elementi di dance contemporanea. Un viaggio sonoro, come si è soliti aspettarsi da Adam e Dustin, in arte A Winged Victory For The Sullen, arricchito dalla preziosa collaborazione di Francesco Donadello che ne ha curato il mixing.
Atomos arriva a pochi mesi dalla pubblicazione dell’EP Atomos VII, contenente le musiche per lo spettacolo di danza Atomos, ad opera di Wayne McGregor.
A Winged Victory For The Sullen nasce nel 2011 e l’omonimo disco ottiene uno strepitoso successo da parte dei media più influenti (an immersive, and inevitably cinematic, ambient gem – Mojo). Il disco arriva alle orecchie di Wayne McGregor, fondatore della Random Dance Company e coreografo residente al Royal Ballet di Londra, il quale mette il disco a ripetizione durante le prove del corpo di ballo. L’esperimento è
strabiliante e da qui nasce una prolifica collaborazione tra il coreografo ed il duo neoclassico, il quale, nella più totale libertà artistica e musicale, compone la colonna sonora
per la nuova opera di McGregor: 60 minuti di pura magia, registrati in quattro mesi tra Bruxelles, Berlino e Reykjavik, con l’aiuto di Francesco Donadello (sound engineer).
Durante le registrazioni Adam e Dustin si rendono conto di avere abbastanza materiale per un secondo disco di studio, e da qui nasce Atomos. McGregor ha dato al duo la giusta ispirazione per esplorare nuovi territori sonori, tra elettronica e musica da camera, tra intrecci sperimentali e partiture musicali minimali.

dalle 00:30  Bolo Inner Ground con Lugi, Katzuma, Madkid e Trix

Bolo Inner Ground, il nuovo format nato dall’unione di 4 tra i migliori dj attivi in città e in Italia, ovvero Lugi, Katzuma, Madkid e Trix. Sound di qualità. selezione eclettica, dall’hip hop dei Gang Starr, alla Disco Boogie passando per i grandi classici dell’R&B e dell’House Music, Poesia per le orecchie. Superbazza inaugurale!! Lista gratuita fino all’1:30!! Info a breve sull’evento

Ingresso gratuito fino alle ore 1:30, tessera aics obbligatoria (8 euro), apertura porte ed inizio set ore 00:30.

Domenica 30.11.2014 LABORATORIO SOCIALE AFROBEAT

Il Laboratorio è aperto anche a chi si occupa di teatro, poesia, danza, arti visive e qualunque altra attività creativa.
I “non musicisti” possono partecipare suonando piccole percussioni: il loro contributo in realtà viene valorizzato nell’insieme ritmico “corale”.
Gli incontri si articolano in momenti teorici di ascolto di materiale musicale e discussione di argomenti inerenti al mondo dell’afrobeat, e in lunghi momenti di pratica musicale.
Tramite la pratica diretta e il lavoro musicale su alcuni brani scelti del repertorio afrobeat classico di Fela Kuti verranno analizzate le ritmiche afrobeat per batteria e percussioni, gli intrecci ritmici per basso e due chitarre, il ruolo della voce solista e del coro, la sezione fiati e l’improvvisazione.
Gli incontri hanno cadenza settimanale, per informazioni e comunicazioni tenetevi in contatto tramite la Pagina Facebook del Laboratorio Sociale Afrobeat.

Nella Nigeria degli anni ’70, cannibalizzata da regimi militari e colonialisti i musicisti Fela Kuti e Tony Allen, ispirandosi al funky di James Brown e innestando ritmi tradizionali youruba hanno dato vita a un nuovo genere musicale, che era anche un grido di ribellione: l’Afrobeat.

Oltre ad essere una musica ballabile e festosa l’afrobeat si caratterizza per l’esplosiva carica politica e sociale, innescata dai testi di Fela Kuti che nelle sue canzoni denunciava le ingiustizie sociali e civili.

Ingresso gratuito, inizio laboratorio ore 19:00


Ufficio Stampa LOCOMOTIV CLUB
Giovanni Gandolfi 
giovanni@locomotivclub.it

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