giovedì 31 ottobre 2019

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Gli appuntamenti in programma dall'1 al 7 novembre

Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 1 a giovedì 7 novembre.
Si informa che è prorogata al 12 gennaio 2020 l’esposizione dell’opera di realtà virtuale immersiva “Tributo a Freak Antoni", visibile nella Sala 7 del Museo della Musica.
Si informa inoltre che domenica 3 novembre, come ogni prima domenica del mese fino a marzo 2020, l’ingresso alle collezioni permanenti di tutte le sedi dell'Istituzione Bologna Musei è gratuito.


IN EVIDENZA

Domenica 3 novembre

ore 11: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
“Arrigo Armieri tra sacro e profano. Dalla Certosa all'atelier dello scultore”
Inaugurazione della mostra a cura di Ornella Chillè. Campagna fotografica a cura di Angelo Scaramagli.
La mostra è un invito ad addentrarsi nel cosmo di Arrigo Armieri, abitato da opere intrise di densi significati simbolici, attraverso schizzi, disegni e fotografie che ripercorrono un arco temporale dai primi anni Cinquanta fino a oggi.
Ingresso all’inaugurazione: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento


PER I BAMBINI

sabato 2 novembre

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Volare che passione!”
Laboratorio per ragazzi da 6 a 12 anni.
L'uomo da sempre ha sognato di poter volare, ma per poter esaudire questo desiderio in tanti hanno immaginato, pensato, tentato e realizzato questa grande avventura. Attraverso semplici esperimenti e giochi scopriremo la storia dell'aria e alcune delle sue caratteristiche fisiche. Scopriremo come la seta è stata protagonista anche del sogno del volo, e come l'aria può essere sfruttata in maniera vantaggiosa sia per poter rimanere meglio ancorati al suolo quando andiamo in auto, in moto o in bici, sia per poter volteggiare nel cielo e magari superarlo e arrivare fino alla Luna. Nel corso del laboratorio si farà cenno ai miti greci ed ai primi inventori che si sono dedicati all’arte del volo, come Leonardo da Vinci, si parlerà della storia degli aquiloni e dei primi paracadute costruiti con materiali semplici e naturali come la carta, il legno e la seta. Un esperimento con un phon e una pallina servirà a raccontare la storia di Bernoulli e la nascita dell’aerodinamica. Infine i giovani costruttori si cimenteranno nel mondo della propulsione costruendo un modello evoluto di aereo di carta e di un razzo provandone anche il lancio!
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di giovedì 31 ottobre).
Ingresso: € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Domenica 3 novembre

ore 16: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2
“Tutti allo stadio! Sport, gare e agonismo nell’antichità”
Visita animata per ragazzi da 8 a 11 anni a cura di ASTER,, in occasione della mostra “Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e.…110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club” per la sezione “Lo sport nell’antichità” visibile presso il Museo Civico Archeologico.
Lo sapevate che anche i Greci andavano allo stadio? Che le Olimpiadi erano così importanti che per loro si interrompevano le guerre? E che avreste visto giochi atletici anche a un funerale? Scopriamolo insieme, con letture e piccole animazioni che vi porteranno tra gli sportivi e i tifosi dell'antichità.
Prenotazione obbligatoria, esclusivamente on line, sul sito del museo alla pagina eventi (www.museibologna.it/archeologico/eventi), selezionando l’evento desiderato e cliccando su ISCRIVITI QUI.
Ingresso: € 5,00 a ragazzo fino ad esaurimento posti (max 20 ragazzi)
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Domenica al Museo. Oggetto - soggetto”
Laboratorio per ragazzi da 8 a 11 anni.
«Per conoscere non è necessario vedere molte cose, ma guardarne bene una sola».
La scelta attenta dei modelli, il tempo lento dell’osservazione e la ricerca accurata dell’equilibrio compositivo sono le fasi del lavoro che conducono Giorgio Morandi a dipingere nature morte in cui linee, forme e colori sembrano svelare i segreti delle cose. Un percorso di visione che parte dalle opere di Giorgio Morandi fino ad arrivare alla realtà che ci circonda per comprendere, attraverso attività di laboratorio e collegamenti interdisciplinari, una delle lezioni più preziose del maestro bolognese: cercare lo straordinario nell’ordinario.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (mercoledì ore 10-17 e giovedì ore 13-17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.mambo-bologna.org

ore 16.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Tele e spartiti” (II e ultimo incontro)
Laboratorio in 2 incontri per bambini da 6 a 8 anni e genitori. Con Giulia Sassi, RTI Senza titolo, ASTER e Tecnoscienza.
Da sempre Arte e Musica hanno trovato ispirazione l'una nell'altra, come se il pennello potesse inseguire i suoni e lo strumento suggerire linee, forme, colori... Si scopriranno gli artisti di ieri e di oggi che si sono lasciati ispirare dalla musica, attraverso un percorso in cui bambini e genitori potranno sperimentare insieme il profondo e coinvolgente dialogo dei due linguaggi tra composizioni di segni, variazioni di forme e sfumature di suoni e di colori.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica


GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 1 novembre

ore 10: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
Nell’ambito del programma Jewish Trekking
“Jewish Trekking - Storie di ebrei e di ebraismo nella Certosa bolognese”
All’interno della Certosa si trova un’area dedicata sin dall’800 a cimitero della comunità ebraica, ma anche nell’area generale si possono incontrare sepolture che offrono spunti inaspettati per parlare della storia degli ebrei a Bologna, tra emancipazione napoleonica e secondo dopoguerra.
Con Cesare Barbieri.
Ritrovo all’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Prenotazione consigliata.
Ingresso: gratuito
Info: Museo Ebraico di Bologna: tel. 051 2911280 - info@museoebraicobo.it o www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2
“L’agonismo dai miti greci al mondo romano”
Visita guidata a cura di ASTER, in occasione della mostra “Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e.…110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club” per la sezione “Lo sport nell’antichità” visibile presso il Museo Civico Archeologico (max 40 partecipanti).
Lo sport e l'agonismo non erano, per gli antichi Greci, solo una pratica "igienica", ma fondamenti della morale intorno a cui ruotava l'intera società ellenica, e trovava grandiosa espressione sia nella sfera mitologica, in particolare nelle figure di Achille, Pelope ed Eracle, sia in quella politica e identitaria, con i giochi panellenici. Gare atletiche erano organizzate anche in occasione dei funerali, in continuità con la tradizione omerica dei giochi funebri organizzati da Achille in onore di Patroclo, come mostrano le pitture delle tombe etrusche.
Sport quindi nella statuaria monumentale, sulla ceramica, sulle monete, nei bronzetti, nei luoghi e negli oggetti della cura quotidiana del corpo, a ribadire una ritualità che, dal mondo greco, passando attraverso quello etrusco e romano, dura fino ai nostri giorni.
Ingresso: € 4,00 per la visita guidata + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.museibologna.it/archeologico

sabato 2 novembre

ore 11-12.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Aboccaperta. Incontro”
“Aboccaperta”, nell'ambito di Gender Bender, è un’occasione di incontro e di dialogo orizzontale tra il pubblico, gli artisti e le artiste, operatori e operatrici sulle opere mostrate presenti nel programma di questa edizione del festival.
È un’opportunità di scambio di punti di vista e considerazioni sui temi e i linguaggi che escono dalla visione dei lavori. È la possibilità di condividere visioni e pensieri con chi ha visto gli spettacoli e le opere insieme e con chi quei lavori li ha realizzati o, invece, scelti.
Incontro con Jan Martens, Sorour Darabi, Elena Sgarbossa.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna #novecento
“Portrait in jazz”
Narrazione musicale con Emiliano Pintori (pianoforte). Special guest Stefano Senni (contrabbasso), Zeno de Rossi (batteria). Nell’ambito di “Jazz Insight” a cura di Emiliano Pintori, in collaborazione con Bologna Jazz Festival.
Un evento speciale dedicato a due grandi pianisti e amici: Bill Evans e Marco di Marco, per presentare al pubblico la donazione al Museo della Musica del pianoforte Steinway a lui appartenuto.
“Jazz Insight” propone cinque incontri su cinque protagonisti della musica americana, raccontati dall’interno, vale a dire dalla prospettiva di un musicista jazz Emiliano Pintori in compagnia del pianoforte e dei suoi “ospiti” a sorpresa.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell'evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 5,00
Info: www.museibologna.it/musica

ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
“Epitaffi”
La vita di un uomo dopo la morte viene solitamente descritta in poche righe su una lapide. Un epitaffio che testimonia le lodi e gli affetti, parole che vengono scelte dai cari rimasti in vita. Ma è proprio questo che vorrebbero raccontare i defunti? Confessioni da chi non avrà mai più voce con un percorso di immagini e suoni a cura di Loredana Lo Fiego.
Prenotazione obbligatoria allo 051 225583 (lunedì-venerdì, mattina) oppure a museorisorgimento@comune.bologna.it.
Ritrovo all’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Domenica 3 novembre

ore 10.30: Museo Medievale - via Manzoni 4
“Imago splendida. Capolavori di scultura lignea a Bologna dal Romanico al Duecento”
Aspettando la mostra “Imago splendida. Capolavori di scultura lignea a Bologna dal Romanico al Duecento”, visita guidata ai codici miniati del Duecento a cura di Gianluca Del Monaco, RTI Senza titolo, ASTER e Tecnoscienza.
Ingresso: gratuito (non è dovuto il pagamento del biglietto di ingresso al museo in quanto prima domenica del mese)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 14.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
“Arrigo Armieri tra sacro e profano. Opere nella Certosa di Bologna”
Una passeggiata insieme a Ornella Chillè e Roberto Martorelli alla scoperta di alcune delle numerose opere eseguite nel cimitero dallo scultore, in occasione della mostra “Arrigo Armieri tra sacro e profano. Dalla Certosa all'atelier dello scultore” in corso al Museo del Risorgimento.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Vivere a Bologna nell’Ottocento”
Approfondimento dedicato ai cambiamenti avvenuti a Bologna nel corso del XIX secolo.
Il XIX secolo ha rappresentato per Bologna un'epoca di profondi mutamenti sociali, urbanistici, economici e storici che hanno modificato radicalmente l’aspetto della città, le abitudini e i modi di vita dei bolognesi.
L’occupazione napoleonica e la successiva restaurazione pontificia portano al collasso definitivo l’industria della seta, per secoli punto di forza dell’economia cittadina, costringendo la città a ripiegarsi in un’economia legata alla trasformazione di prodotti agricoli e a ricercare nuove forme di produzione sul modello della Rivoluzione Industriale.
I primi segnali di rinascita si avvertono intorno agli anni Cinquanta quando vengono organizzate alcune importanti mostre artigiane e industriali di respiro regionale e nazionale, mentre comincia ad operare con sempre maggiore efficacia l’Istituzione Aldini-Valeriani, il cui modello educativo si rifà alle più importanti scuole tecniche europee.
Contemporaneamente, il Comune promuove lavori pubblici destinati a modificare l’assetto del centro storico, aprendo - ad esempio - la spaziosissima Via Indipendenza, abbellendo i palazzi del governo e altri luoghi di pubblico decoro. La città affida in gestione a concessionarie private la rete di illuminazione a gas, avvia le prime tramvie a cavalli e ripristina l’antico acquedotto romano nel 1881. Altri interventi interessano gli impianti fognari, le nuove sedi del macello e dei mercati alimentari.
Nascono le prime grandi officine meccaniche dislocate fuori dalla cerchia muraria trecentesca: Calzoni, De Morsier e Barbieri a Castel Maggiore, antesignane del futuro distretto meccanico del XX secolo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di giovedì 31 ottobre).
Ingresso: gratuito (non è dovuto il pagamento del biglietto di ingresso al museo in quanto prima domenica del mese)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Visita guidata alla collezione permanente MAMbo"
Una visita guidata alla collezione permanente per avvicinarsi alla storia dell'arte italiana, dalla metà degli anni Cinquanta a oggi, attraverso l'attività dell'ex Galleria d'Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni del MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (mercoledì ore 10-17 e giovedì ore 13-17) oppure a mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 (non è dovuto il pagamento del biglietto di ingresso al museo in quanto prima domenica del mese). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00
Info: www.mambo-bologna.org

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna #novecento e nell’ambito di Voci dall’aldilà
“Rashaan Roland Kirk”
Proiezione di “The Case Of The Three Sided Dream” di Adam Kahan (Stati Uniti 2016 - v.o. sott. it., 88’) - prima italiana - con Roland Kirk, Dorthann Kirk, Steve Turre, Charles Mingus, Archie Shepp, Roy Haynes.
Rahsaan Roland Kirk era più di un musicista cieco che poteva suonare tre fiati contemporaneamente, più di uno dei più eccitanti e incredibili sassofonisti che siano mai vissuti. Oltre alla capacità di suonare più melodie allo stesso tempo, era un guerriero che combatteva contro le ingiustizie razziali e in favore delle persone con disabilità.
“Voci dall'aldilà” è una rassegna di film, un “viaggio nella memoria” su compositori scomparsi che continuano a rimanere tra noi. Un progetto di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale in collaborazione con il Museo della Musica, a cura di Walter Rovere.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell'evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 5,00
Info: www.museibologna.it/musica

mercoledì 6 novembre

ore 17.30: Fondazione Collegio Artistico Venturoli - via Centotrecento 4
“Uomo, scultore, artigiano. Arrigo Armieri dalla Certosa al suo atelier”
Un incontro con Ornella Chillè dedicato ad Arrigo Armieri - che proprio nel Collegio Venturoli ha mosso i primi passi della sua formazione artistica - in occasione della mostra “Arrigo Armieri tra sacro e profano. Dalla Certosa all'atelier dello scultore” in corso al Museo del Risorgimento.
Dalle maestose composizioni della Certosa alle piccole creature di altrettanti piccoli mondi, lo scultore dedica la sua vita artistica alla rappresentazione di metafore dedicate alla condizione umana. Insieme agli scritti poetici, le sue sculture risultano essere la chiave di lettura del suo pensiero più recondito.
Ingresso: gratuito
Info: 051 234866 - info@collegioventuroli.191.it o www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 7 novembre

ore 20.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Elias Canetti al MAMbo. Identità, Massa, Fotografia - Canetti e il Volto del Tempo del fotografo August Sander"

Nell'ambito delle attività dedicate a Elias Canetti (1905-1994) nel venticinquesimo anniversario dalla scomparsa, Il Ruggiero e Libreria Musicale Ut Orpheus presentano al MAMbo due appuntamenti, due incontri per “guardare tedesco” attraverso l’opera di Elias Canetti, ma anche per guardare alla nostra contemporaneità nei suoi temi più caldi, in una rielaborazione necessaria del pensiero e della scrittura dell’autore di Massa e Potere.
Questo secondo incontro parte da un parallelo tra lo scenario artistico e documentario tedesco, che esplora antropologie e politiche attraverso il visivo, e il procedere creativo e critico di Elias Canetti degli anni Trenta. Dai roghi di ritratti fotografici e specchi immaginati ne "La commedia della vanità" del 1934 a quelli reali del 1936 delle lastre fotografiche di August Sander, il fotografo che con la sua monumentale raccolta "Antlitz der Zeit (Il Volto del Tempo)", ha tramandato testimonianza visiva e introspezione culturale di un’epoca dalle dinamiche politiche e antropologiche incandescenti.
Questa conversazione, nella scansione Identità-Massa-Fotografia, porterà inoltre a confrontarci con la nostra contemporaneità e con il nostro volto del tempo attraverso l’arte contemporanea, la fotografia e il cinema, e i sentimenti più profondi che sommuovono le ansie e i desideri, i dubbi e le determinazioni del nostro tempo, dal tema della rappresentazione dell’ io al rapporto con l’ambiente e con la sua difesa.
Conversazione per immagini con Lorenzo Balbi, Direttore artistico del MAMbo.
Condotta da Emanuela Marcante e Daniele Tonini. Con la partecipazione di Antonello Lombardi.
Nell’ambito del Patto per la Lettura del Comune di Bologna.
Con il Patrocinio e la collaborazione del Consolato Onorario di Bulgaria per l’Emilia Romagna.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.mambo-bologna.org


MOSTRE

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose/A Certain Number of Things”, fino al 6 gennaio 2020

“Un certo numero di cose / A Certain Number of Things” è un progetto di Cesare Pietroiusti, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì, promosso dal MAMbo, vincitore della IV edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.
L’idea dell’esposizione - la prima antologica dell’artista italiano in un’istituzione museale - prende avvio da una riflessione sul concetto stesso di mostra retrospettiva e sulla effettiva possibilità di rappresentare un percorso di ricerca artistica in tale formato. Da questa indagine nasce l’idea-provocazione di Cesare Pietroiusti: autonarrarsi non solo attraverso le opere prodotte ma anche tramite oggetti, suggestioni, episodi, gesti, azioni, comportamenti, ricordi riferiti alla propria vita, a partire dall’anno di nascita, il 1955.
Il percorso di visita nella Sala delle Ciminiere si articola attraverso l’esposizione di quelli che l’artista definisce “oggetti-anno” allestiti in ordine non rigorosamente cronologico.
Si inizia dalla foto del piccolo Cesare in braccio alla balia proteso verso un grappolo d’uva (1955) per proseguire fino al 1976 con documenti, foto, dischi, cassette (con i relativi supporti d’epoca per la riproduzione) lettere, album di disegni, temi scolastici, storie, pagelle, tessere, libri, ricordi di viaggio, poesie che tracciano una linea lungo la crescita del bambino, adolescente e giovane Cesare. A partire dal 1977 gli oggetti si spostano prevalentemente dalla sfera personale all’attività artistica, con lavori di Pietroiusti realizzati nell’arco di quarant’anni: disegni, fotografie, video, riviste, documentazione di diverse performance, pubblicazioni, i siti web www.pensierinonfunzionali.net/
www.nonfunctionalthoughts.net e documenti legati a mostre, lezioni e conferenze.
Ogni oggetto-anno è accompagnato da un racconto che lo inquadra e lo contestualizza in rapporto ai precedenti e ai successivi. 
Gli oggetti che rappresentano gli anni dal 1955 al 2018 sono allestiti intorno all’ultimo oggetto-anno, relativo al 2019, che è collocato al centro della sala, in una struttura paragonabile a un “ring” completamente visibile e in alcune occasioni accessibile al pubblico: si tratta di un’opera in fieri, che si realizza grazie a un laboratorio condotto da Pietroiusti su due sedi, al MAMbo e al Grazer Kunstverein di Graz (Austria). Il workshop coinvolge studenti e giovani artisti, con l’obiettivo di riprodurre insieme all’artista in forma fisica, performativa e narrativa, secondo un meccanismo di mise en abyme della mostra stessa, gli oggetti esposti, in una forma di co-autorialità fin dalla fase ideativa. Gioca un ruolo importante lo scambio visivo tra gli originali allestiti intorno e le riproduzioni all’interno del “ring”.
L’opera scaturente dal workshop avrà come istituzione di destinazione il Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli.
Info: www.mambo-bologna.org


“Spectral city”, fino al 24 novembre 2019

Mostra fotografica di Stephanie Syjuco.
Stephanie Syjuco combina nei suoi lavori fotografia, video e nuovi media digitali.
Americana di origine filippina, ha esposto in alcuni dei più importanti musei internazionali. “Spectral City” è un video realizzato con immagini scaricate da Google Earth che ricostruisce il percorso compiuto dal “cable car” di San Francisco nel film “A Trip Down Market Street” del 1906, per realizzare il quale i Miles Brothers avevano montato una cinepresa sulla parte anteriore di un “cable car”. Pochi giorni dopo le riprese il grande terremoto di San Francisco avrebbe cancellato gran parte degli edifici documentati dalla pellicola. Parallelamente, nel video di Stephanie Syjuco l’algoritmo di Google cancella ogni presenza umana. Completamente deserta, la città appare proprio come dopo un enorme cataclisma. Spectral City è una riflessione sui limiti e le distorsioni della visione delle macchine, sullo spazio pubblico e sul continuo processo di costruzione e ricostruzione della città.
Info: www.mambo-bologna.org- www.fotoindustria.it



Museo Morandi - via Don Minzoni 14
“Bertozzi & Casoni, Elogio dei fiori finti”, fino al 6 gennaio 2020

Il Museo Morandi prosegue il percorso di valorizzazione della propria collezione grazie a un programma di progetti espositivi temporanei tesi ad accostare il lavoro di Giorgio Morandi all’opera di artisti che si sono a lui ispirati a vario titolo, facendone propria la visione e restituendola attraverso i più diversi linguaggi.
Dopo le personali di Alexandre Hollan, Wayne Thiebaud, Tacita Dean, Rachel Whiteread, Brigitte March Niedermair, Joel Meyerowitz, Catherine Wagner e la collettiva Attualità di Morandi (2017) a confrontarsi con l'opera del maestro bolognese è il duo artistico Bertozzi & Casoni.
In “Elogio dei fiori finti” la lezione del grande pittore è stata filtrata e riproposta attraverso il mezzo di cui i due artisti sono maestri, ovvero la ceramica.
La loro attenzione si è rivolta ad alcuni celebri dipinti raffiguranti vasi di fiori e ai relativi modelli che ancora oggi si possono ammirare a Casa Morandi in via Fondazza 36 a Bologna. Morandi infatti guardava preferibilmente non al fiore fresco, caduco e destinato a modificarsi giorno dopo giorno (e quindi a creare varianti indipendenti dalla sua volontà), ma al fiore di seta o a quello essiccato che mantiene il suo stato inalterato e, al pari degli altri oggetti, raccoglie la polvere, creando effetti tonali per nulla sgraditi e forse volutamente ricercati.
Bertozzi & Casoni interessati da sempre al tema floreale, sembrano invece voler concedere nuova vita a quelle rose che hanno scelto di realizzare a gambo volutamente lungo sulle cui foglie si aggirano presenze insettiformi dalla colorazione cangiante.
Nei tre lavori proposti in mostra assistiamo a una rivisitazione attenta e personale da cui nascono veri e propri “d’aprés Morandi” dopo quelli celeberrimi, firmati Gio Ponti, che più di settant’anni fa riproponevano bottiglie trafitte, ingioiellate, mascherate e addirittura abbottonate.
Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi


Museo della Musica - Strada Maggiore 34
“A certain collector B”, fino al 24 novembre 2019

I rifiuti sono un inevitabile oggetto di attenzione e dibattito nel contesto della Tecnosfera.
Per via della loro natura in gran parte tecnologica e artificiale, minacciano l’umanità con tempi di smaltimento sempre più lunghi: decenni, secoli, a volte addirittura millenni. Il fotografo giapponese li mette al centro del proprio lavoro che costituisce insieme una riflessione estetica e filosofica. Per le sue immagini, egli raccoglie una serie di rifiuti e altri materiali trovati e ne fa una serie di sculture minime e fragili, che durano il tempo di una ripresa fotografica. Il risultato sono immagini insieme attraenti, misteriose e disturbanti, fuori scala, frutto di un attento processo di revisione in cui gli oggetti di partenza, pure rimanendo del tutto riconoscibili, sono completamente trasformati.
Info: www.museibologna.it/musica- www.fotoindustria.it


"Tributo a Freak Antoni", fino al 12 gennaio 2020

In occasione di “Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979. Finissage”, un tributo che Vitruvio Virtual Museum ha dedicato a uno degli artisti italiani più sovversivi e destabilizzanti della storia musicale del nostro paese.
L’opera di realtà virtuale immersiva, esperibile attraverso il visore Oculus Go, dialoga direttamente con la scultura in marmo di Carrara realizzata dello scultore Daniele Rossi che ritrae Freak Antoni all’interno di un water dotato di razzi.
Attraverso la realtà virtuale i razzi vengono attivati e il fruitore dell’esperienza compie un viaggio su Bologna fra le note di Ludovico Einaudi e i versi di Leggero, delicata e sorprendente poesia dello stesso Antoni.
L’opera è visibile nella Sala 7 del museo.
Info: www.museibologna.it/musica


Padiglione de l’Esprit Nouveau - Piazza della Costituzione 11
“Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta”, fino al 5 gennaio 2020

A quasi due anni dalla sua riapertura al pubblico dopo l’intervento di restauro finanziato da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, il Padiglione de l’Esprit Nouveau ospita “Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta”.
La mostra, a cura di Lorenza Pignatti, con l’art direction di Alessandro Jumbo Manfredini, raccoglie le testimonianze della scena underground degli anni ’80 in Italia che ha visto Bologna come centro propulsore. Anni d’invenzione e creazione di nuovi linguaggi - in perfetta sintonia con ciò che stava accadendo a Londra, New York o Berlino - che però non hanno ancora avuto il giusto riconoscimento a livello nazionale e internazionale.
Schiacciato da semplificazioni e luoghi comuni, descritto come il periodo dell’edonismo e del disimpegno politico, del boom economico, del synth pop commerciale, dei paninari e della Milano da bere, è stato invece un decennio ricco di intuizioni e mutamenti, un laboratorio di forme innovative, caratterizzate a livello visivo da pratiche DIY (Do It Yourself) che hanno permesso il delinearsi di originali sperimentazioni grafiche, musicali e artistiche che hanno influenzato intere generazioni e che ancora oggi suscitano grande interesse.
Di alcune di queste situazioni sono rimaste tracce, mentre di altre sperimentazioni sono rimaste solo “memorie del sottosuolo”, racconti orali di chi ha vissuto quegli anni in prima persona.
La mostra si sviluppa come un racconto, una cartografia sulla cultura visuale di quegli anni, attraverso una selezione di materiali d’archivio, poster, riviste, vinili, dipinti, disegni e documenti riguardanti la musica, l’arte, il design, il fumetto.
La mostra delinea un atlante ecclettico composto da alcuni protagonisti di quegli anni come Francesca Alinovi, Giovanotti Mondani Meccanici, CCCP Fedeli alla linea, Pier Vittorio Tondelli, Movimento Bolidista, gruppo Valvoline, Massimo Osti, e la fucina creativa di WP Lavori in corso.
L’esposizione si realizza grazie al contributo di Regione Emilia-Romagna e alla sponsorizzazione di Slam Jam, WP Lavori in corso e C.P Company, in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, Associazione Culturale StòFF, Radio Città Fujiko e Spazio Gerra di Reggio Emilia.
Orari di apertura: sabato e domenica ore 14-18.
Info: www.facebook.com/dilettantigeniali/


Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2
Museo Medievale - via Manzoni 4
“Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e… 110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club”, fino al 6 gennaio 2020

Due mostre celebrative dei 110 anni di storia del Bologna Football Club.
All’interno del Museo Archeologico è visitabile "Lo sport nell'antichità", a cura di Federica Maria Riso, Laura Bentini, Paola Giovetti. Un percorso che abbraccia cinque tematiche che fanno da filo conduttore tra il vivere lo sport in epoca antica e in epoca moderna: l’ideale atletico, la cura del corpo, le manifestazioni sportive, i simboli che definiscono la vittoria e la dimensione pubblica e privata dell’attività sportiva.
Presso il Museo Medievale è visitabile un percorso dedicato al gioco guerresco in epoca medievale e moderna. Nati per mantenere in allenamento i nobili cavalieri nei periodi di pace e soprattutto per esibire il potere, le giostre e i tornei furono sempre molto apprezzati dalle diverse classi sociali. Lance, armature, elmi, cimieri e sproni accompagneranno il visitatore nel mondo cavalleresco bolognese.
Info: www.museibologna.it/arteantica- www.museibologna.it/archeologico- www.bfc110.it


Villa delle Rose - via Saragozza 228/230
“Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e… 110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club”, fino al 6 gennaio 2020

La splendida e maestosa cornice di Villa delle Rose, a due passi dallo Stadio Renato Dall’Ara, ospita una delle quattro mostre organizzate dal Bologna FC per celebrare i 110 anni del club. Un’inedita collezione di cimeli, memorabilia, maglie e trofei tutta da scoprire. Tre mesi di mostra, da ottobre a inizio gennaio, per un racconto del passato capace di proiettare l’entusiasmo dei tifosi verso il futuro.
Info: www.mambo-bologna.org - www.bfc110.it


Casa Morandi - via Fondazza 36
“Morandi-esque”, fino al 1 dicembre 2019

L’universo poetico di Giorgio Morandi con i suoi complessi equilibri compositivi torna a ispirare il mondo del design contemporaneo. Nell’ambito della quinta edizione di Bologna Design Week, la manifestazione dedicata alla cultura del design in partnership con Cersaie, il Museo Morandi presenta nella sede di Casa Morandi il progetto espositivo “Morandi-esque”.
Nell'originale dimora atelier dove il maestro ha vissuto e lavorato dal 1910 al 1964, sono esposti i modelli in 3D ispirati a nove sue nature morte. Lo sviluppo iniziale delle rappresentazioni è stato realizzato in forma di workshop dedicato alla relazione fra le tecniche architettoniche e l'arte di Morandi, ideato e condotto nel 2018 da Zaid Kashef Alghata, fondatore di House of ZKA, una piattaforma per la ricerca in architettura. La mostra Morandi-esque, a cura di House of ZKA, è organizzata da Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi. Il progetto espositivo è reso possibile grazie al generoso supporto di Tamkeen, Bahrain.
Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi


Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6
“Alessandro Guardassoni (1819-1888). Un pittore bolognese tra Romanticismo e devozione”, fino al 19 gennaio 2020

In occasione del bicentenario della nascita, la città di Bologna rende omaggio con un ampio programma di iniziative ad Alessandro Guardassoni (1819-1888), personalità tra le più interessanti emerse dalla scuola pittorica felsinea del XIX secolo, cui si deve un originale percorso di rinnovamento dei linguaggi figurativi.
Curata da Silvia Battistini e Claudia Collina, con la collaborazione di Chiara Sanfelici, Patrizia Tamassia e Valentina Volta, l’iniziativa è resa possibile grazie alla sinergia di varie istituzioni pubbliche e private del territorio: Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica e Fondazione Gualandi a favore dei sordi, in collaborazione con Arcidiocesi di Bologna | Ufficio Amministrativo e Beni Culturali e Associazione Arte e Fede e con il patrocinio del Dipartimento di Architettura, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
Le Collezioni Comunali d’Arte accolgono una mostra dedicata alla pittura di storia sacra e profana composta da 40 dipinti di Guardassoni e di altri artisti, provenienti dalla Fondazione Gualandi a favore dei sordi, dalle raccolte del museo e da altri prestatori privati e pubblici, tra i quali il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, le Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il Convento dei Frati Minori Cappuccini dell’Emilia Romagna e la Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Le opere dell’artista sono poste in dialogo con quelle di maestri che ne influenzarono la formazione (Clemente Albéri, Adeodato Malatesta), di pittori a lui coevi, non solo di area bolognese (Pietro Montebugnoli, Antonio Muzzi, Giulio Cesare Ferrari, Francesco Hayez) e dei giovani che svilupparono in un nuovo linguaggio i suoi insegnamenti sull’uso della materia pittorica in rapporto alla fedele elaborazione del vero (Raffaele Faccioli e Luigi Serra).
Info: www.museibologna.it/arteantica


“Un passato presente. L’Antica Compagnia dei Lombardi in Bologna”, fino al 9 febbraio 2020

Grazie ad un accordo siglato tra Compagnia dei Lombardi e Istituzione Bologna Musei, un prezioso nucleo di otto tavole di epoca medievale appartenenti a due perduti polittici di Simone di Filippo detto “dei Crocifissi” e di Giovanni di Pietro Falloppi detto da Modena, di proprietà dell’antica compagnia d’armi felsinea, viene concesso in comodato d’uso gratuito ai Musei Civici d’Arte Antica.
Per assicurare adeguate condizioni ambientali sotto il profilo della conservazione, oltre che di una più agevole lettura nel contesto del tessuto storico-culturale in cui sono state realizzate, come sede più idonea per il trasferimento e l’esposizione delle opere sono state individuate le Collezioni Comunali d’Arte.
Per presentare alla città questa importante azione congiunta di tutela e valorizzazione di un patrimonio per secoli precluso a chiunque non fosse aggregato alla Compagnia, si è ritenuto di promuovere un progetto espositivo che consentisse al pubblico di ripercorrere le vicende legate alle origini della Compagnia dei Lombardi - una delle antiche società d'armi sorte in età comunale a Bologna, l’unica ancora oggi attiva nella sede attigua al complesso monumentale della Basilica di Santo Stefano - e alla formazione di una prestigiosa, seppure quantitativamente esigua, collezione di opere d’arte.
Nella mostra “Un passato presente. L’Antica Compagnia dei Lombardi in Bologna”, a cura di Massimo Medica e Silvia Battistini e allestita in Sala Urbana, è così possibile ammirare in anteprima le opere generosamente offerte in comodato, affiancate da una selezione di documenti storici provenienti dall’Archivio della Compagnia e dall’Archivio di Stato di Bologna, che illustrano le ritualità di una storia che la tradizione vuole iniziata nel 1170 con la fondazione di un’alleanza di mutuo soccorso tra esuli trasferitisi dalla Lombardia a causa delle lotte tra le fazioni Guelfe e Ghibelline e delle barbarie di Federico I Barbarossa.
Al termine dell’esposizione, le opere resteranno visibili nella Sala 6 del percorso espositivo del museo, dove sono testimoniati momenti della cultura figurativa del Cinquecento, non solo bolognese.
Info: www.museibologna.it/arteantica


Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna: 1946-1970", fino al 17 novembre 2019

La mostra, ideata e prodotta da Museo del Patrimonio Industriale e Unione Donne in Italia (sede di Bologna) in collaborazione con Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) - Ufficio per l’Italia e San Marino, costituisce il primo appuntamento di un progetto triennale promosso dal Museo del Patrimonio Industriale e dall'Unione Donne in Italia di Bologna dedicato al tema "Lavoro, formazione e cultura tecnica femminile".
Le immagini esposte nel percorso espositivo documentano il tema dell’istruzione professionale e del lavoro femminile nei contesti industriali, con un focus sul territorio bolognese.
Negli anni del miracolo economico (1958-1963) Bologna, e l'Emilia-Romagna nel suo complesso, conobbero un’impetuosa espansione industriale, della quale le donne furono protagoniste, contribuendo in maniera sostanziale allo sviluppo del Made in Italy. All’importante crescita quantitativa dell’occupazione femminile industriale, non corrispose tuttavia una qualificazione del lavoro delle donne.
L’istruzione professionale divenne così un tema di discussione e azione politica per le associazioni femminili, impegnate a promuovere l’ingresso delle donne in istituti tecnico-industriali, come l’Aldini Valeriani, per offrire nuove opportunità di lavoro qualificato e una formazione non orientata solo ai lavori tradizionalmente identificati come femminili.
Le fotografie in mostra abbracciano l'arco cronologico compreso tra la seconda metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta del Novecento e provengono dagli Archivi fotografici dell’UDI di Bologna, del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna (Fondi Aldini Valeriani e Fototecnica Bolognese) e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (Fondo dello Studio fotografico Villani).
Nella parte iniziale spiccano due nuclei principali: le immagini relative ai corsi di cucito e sartoria, in particolare per ragazze disoccupate, e quelle dell’Istituto Tecnico Industriale Femminile, una nuova scuola afferente all’Aldini Valeriani. Nella seconda parte, dedicata al lavoro in fabbrica, si distinguono alcune serie relative ad ambienti e reparti di aziende storiche bolognesi, come Farmac-Zabban, Weber, Ducati Elettronica e Arco.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale



L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l'accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it


INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; giovedì: ore 10-22
1 novembre: aperto ore 10-18.30

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
aperto: giovedì e venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30
1 novembre: aperto ore 9-13

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 9-18; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
1 novembre: aperto ore 10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 - 2193930
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30
1 novembre: aperto ore 10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30
1 novembre: aperto ore 10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - venerdì: ore 9-14; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
1 novembre: aperto ore 10-18.30

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
aperto: venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30
1 novembre: aperto ore 10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30
1 novembre: chiuso

Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato, domenica e festivi: ore 10-14
1 novembre: aperto ore 10-14

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