giovedì 24 ottobre 2019

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Gli appuntamenti dal 25 al 31 ottobre
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni. Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 25 a giovedì 31 ottobre.


IN EVIDENZA

sabato 26 ottobre

ore 15 e ore 16.30: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2
“MNEMOSYNE coralli di memoria nell’acqua torbida del tempo” Azione scenica itinerante a cura di Archivio Zeta.
Archivio Zeta propone una visita guidata ispirata, un'azione scenica itinerante nella quale Mnemosyne - dea della memoria - conduce i visitatori in un percorso fatto di lampi, scintille e frammenti poetici, antropologici e storici per accostarsi con un altro punto di vista agli oggetti in mostra e ai protagonisti della genesi del Museo Civico Archeologico.
Una costellazione di interventi recitati, sonori e musicali sul significato filosofico del guardare un’opera d’arte; un dialogo onirico tra due personaggi surreali: un eccentrico storico dell’arte ispirato alla figura di Aby Warburg e la dea greca Mnemosyne, madre delle Muse (e quindi letteralmente madre del museo, luogo sacro alle Muse) e personificazione della Memoria. Saranno queste due figure che si inseguiranno nelle sale del museo invitando i visitatori a seguirli.
Alla base dell’idea drammaturgica c’è l'amore per il museo, da vivere e attraversare con un nuovo sguardo, esso stesso opera d’arte. A partire da un saggio che Georges Didi-Huberman ha dedicato proprio ad Aby Warburg e alla sua idea di costruzione di un Atlante della Memoria (Bilderatlas Mnemosyne) il cui scopo principale è la necessità di un orientamento, il tentativo è quello di mettere in relazione immagini insepolte, di tracciare rotte e disegnare mappe di senso: provare dunque a orientarsi nella memoria viva delle opere d’arte e a immergersi in un vasto oceano pieno di fossili viventi.
Un’esperienza che inviterà ciascuno dei partecipanti a interrogarsi sull’atto del guardare e a costruire il proprio personale Atlante della Memoria.
La performance prevede l’utilizzo di cuffie Hi-Fi Silent Sistem.
Prenotazione obbligatoria su www.archiviozeta.eu/eventi oppure al 334 9553640.
Ingresso: € 10,00 (ingresso museo gratuito, max 40 partecipanti)
Info: www.museibologna.it/archeologico

Domenica 27 ottobre

ore 11 e ore 16.30: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2
“MNEMOSYNE coralli di memoria nell’acqua torbida del tempo” Azione scenica itinerante a cura di Archivio Zeta.
Prenotazione obbligatoria su www.archiviozeta.eu/eventi oppure al 334 9553640.
Ingresso: € 10,00 (ingresso museo gratuito, max 40 partecipanti)
Info: www.museibologna.it/archeologico


PER I BAMBINI

sabato 26 ottobre

ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“In cucina” Laboratorio di costruzione di strumenti e composizione empirica per bambini da 3 a 5 anni e genitori. Ideato e condotto da Laura Masi e Giulia Meci
in collaborazione con Associazione QB Quanto Basta.
Utensili da cucina e strumenti musicali autocostruiti sono gli oggetti con cui due musiciste preparano succulenti piatti da gustare con le orecchie, a base di suoni e note.
La preparazione del Menu prevede la partecipazione di piccoli e grandi, chiamati a cucinare insieme canti e dialoghi ritmici che regaleranno a tutti il piacere della scoperta musicale e il gusto della composizione collettiva.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Robot” Laboratorio per ragazzi da 8 a 14 anni.
Un affascinante incontro per muovere i primi passi nel mondo della robotica e scoprire, divertendosi, cosa siano in grado di fare i robot e quali siano i loro principali ambiti di utilizzo.
Partendo dai primi automi del periodo rinascimentale utilizzati per stupire durante gli spettacoli e passando poi a illustrare gli scrivani meccanici del Settecento, si arriverà a mostrare come droidi e androidi non siano solo personaggi del nostro immaginario ma macchine sofisticate usate oggi per aiutare gli umani in situazioni di pericolo o nella gestione del quotidiano come l'assistenza agli anziani o ai malati tra le corsie di un ospedale.
Con semplici esperimenti sarà possibile poi provare quanto sia articolata la programmazione di un automa e lo sviluppo di un programma di istruzioni e di come si sia evoluta la tecnica di spostamento e di deambulazione di queste macchine.
L'animazione prevede l'utilizzo di semplici modelli di robot e l'analisi di spezzoni di film di fantascienza e brevi cartoni animati.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 25 ottobre).
Ingresso: € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Domenica 27 ottobre

ore 16.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Tele e spartiti” (I incontro) Laboratorio in 2 incontri per bambini da 6 a 8 anni e genitori. Con Giulia Sassi, RTI Senza titolo, ASTER e Tecnoscienza.
Da sempre Arte e Musica hanno trovato ispirazione l'una nell'altra, come se il pennello potesse inseguire i suoni e lo strumento suggerire linee, forme, colori... Si scopriranno gli artisti di ieri e di oggi che si sono lasciati ispirare dalla musica, attraverso un percorso in cui bambini e genitori potranno sperimentare insieme il profondo e coinvolgente dialogo dei due linguaggi tra composizioni di segni, variazioni di forme e sfumature di suoni e di colori.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica


GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 25 ottobre

ore 17 (visita guidata) e ore 17.45 (presentazione): Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Nell'ambito della rassegna L'arte è donna. Incontri tra libri e opere nei musei di Bologna
“Luciana Frassati e la storia del '900” Presentazione del libro “La temeraria” di Marina Valensise (Marsilio).
Relatrici: Giulia Roversi Monaco e Annamaria Tagliavini. Coordina Lara Crinò.
Luciana Frassati Gawronska (1902-2007) ha attraversato il Novecento da protagonista della vita culturale italiana ed europea. Fglia di Alfredo, fondatore de La Stampa e ambasciatore del Regno d’Italia a Berlino, dopo aver sposato un diplomatico polacco di stanza all’Aja diventa una delle muse cosmopolite del XX secolo, amica di Franz Werfel e Alma Mahler, di Eva Chamberlain e Daniela von Bülow, le figlie di Cosima Liszt, confidente di Furtwängler e di Toscanini. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale è a Varsavia, dove, dopo varie udienze con Mussolini, si imbarcherà in una serie di viaggi avventurosi per mettere in salvo beni, opere d’arte e soprattutto la vita di tanti amici, parenti e semplici cittadini, stretti nella morsa della duplice dittatura nazista e bolscevica. “Dilettante della cospirazione”, scampata per un pelo all’arresto della Gestapo, approderà infine coi sei figli a Roma, punto di snodo della cultura del dopoguerra. La sua storia la racconta Marina Valensise, ex direttrice dell'Istituto di Cultura italiano a Parigi, collaboratrice del Foglio e del Messaggero, nella biografia La temeraria che uscirà per Marsilio nei primi mesi del 2019.
La presentazione è preceduta alle ore 17 da una visita guidata sul tema “Voci regine” a cura di Giuseppe Ayroldi Sagarriga. Quattro donne protagoniste della storia della musica europea: Maria Giovanna Gasparini, la cantatrice d'opera più famosa tra gli anni '20 e '30 del '700; Isabella Colbran, prima moglie e musa di Rossini; Giulia Grisi, voce soprano dello “Stabat mater” di Rossini; Maria Barbara di Braganza, regina di Spagna e illustre mecenate di Farinelli e Padre Martini. Prenotazione obbligatoria a istituzionebolognamusei@comune.bologna.it (entro il giorno antecedente).
"L'arte è donna. Incontri tra libri e opere nei musei di Bologna" è la rassegna di incontri che porta nelle sale museali autrici di biografie d'arte e studiose, unite per approfondire le storie dirompenti di queste donne che hanno fatto dell'arte un mestiere, una passione e una ragione di vita.
La rassegna, curata da Lara Crinò, è stata organizzata con il supporto di Hera e in collaborazione con il Patto per la Lettura di Bologna e il Centro delle Donne/Biblioteca Italiana delle Donne.
Il progetto grafico è stato realizzato dagli studenti del corso di Laurea triennale in Communication Design di IAAD Istituto d'Arte Applicata e Design di Bologna.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it

sabato 26 ottobre

ore 11: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6
In occasione della Festa Internazionale della Storia
“Un passato presente. L’antica Compagnia dei Lombardi in Bologna” Visita guidata alla mostra a cura di Giacomo Alberto Calogero, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza.
Ingresso: biglietto Museo Medievale (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 15: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Archivio Aperto. Gli home movies e gli spazi dell’arte. Riflessioni a partire da Jonas Mekas"
Nell'ambito del progetto “I had nowhere to go. Dedicated to Jonas Mekas” di Archivio Aperto, il cinema del regista visionario diventa il punto di partenza per una riflessione che cerca di rispondere ad alcune domande.
Quale eredità ci lascia il padrino del New American Cinema, cantore dell’home movie come forma d’arte, Jonas Mekas? In che modo la produzione audiovisiva contemporanea esplora la relazione con gli archivi privati? Quali spazi per accogliere il dialogo tra storia, arte e memoria? Quali le nuove prospettive curatoriali?
Ne discutono Marco Bertozzi, Università Iuav di Venezia; Bruno Di Marino, Accademia di Belle Arti di Frosinone; Sandra Lischi, Università di Pisa; Fabiola Naldi, Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Moderano Giulia Simi e Paolo Simoni (Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia) curatori del progetto “I had nowhere to go. Dedicated to Jonas Mekas”.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna #novecento
“NonsoloWoodstock: cosa (quasi) tutti dimenticano quando ricordano le musiche del 1969?” Narrazione musicale di Franco Fabbri, per “Suoni in rivolta”.
Live dall’opera rock “Tommy” degli Who di Silvia Tomesani, Federica Minarelli, Silvia Testoni (voci), Carlo Facondini (chitarra), Matia Fini (basso), Alberto Zapparoli (batteria).
Del festival di Woodstock in Italia non si seppe quasi nulla, per tutto il 1969 e anche per alcuni mesi del 1970, fino all’uscita dell’album e poi del film. Quindi la “presenza” di Woodstock nel 1969 può essere vista su diversi piani: la musica che realmente circolava in Italia in quell’anno; la musica di artisti presenti a Woodstock, che circolava in Italia a dispetto e all'insaputa di Woodstock; la musica degli artisti di Woodstock non presenti nell’album né nel film, e la cui partecipazione al festival è rimasta sconosciuta in Italia per molto tempo; la musica del 1969 che fu popolare in quell’anno, ma che per varie ragioni è dimenticata oggi.
“Suoni in rivolta” propone quattro incontri a cura di Luca Marconi e Silvia Testoni, dedicati a “1969/1979: dalla rivolta a John Travolta”.
Il 1969 è un anno cruciale per la musica non solo per Woodstock, ma anche per l‘esordio di vari gruppi entrati nell’immaginario collettivo: King Crimson, Led Zeppelin, Crosby, Stills and Nash, nonché per la nascita dell’opera rock con Tommy degli Who e la svolta elettrica di Miles Davis. Dieci anni dopo il clima - musicale e non - è molto cambiato: nel biennio 78-79 l’Italia, stanca dell’”impegno” e sazia di politica, scopre il piacere del ballo in discoteca e accorre in massa ai grandi concerti nei palazzetti e negli stadi, a partire dalle trionfali tournée di De André con la PFM e di Dalla e De Gregori.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell'evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 5,00
Info: www.museibologna.it/musica

Domenica 27 ottobre

ore 10.30-12: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 34
“Due nunzi apostolici a confronto: Giovanni Antonio Davia e Nicolò Pietro Bargellini”
Visita guidata a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 11: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Aboccaperta. Incontro”
Nell'ambito di Gender Bender,  un’occasione di incontro e di dialogo orizzontale tra il pubblico, gli artisti e le artiste, operatori e operatrici sulle opere mostrate presenti nel programma di questa edizione del festival.
È un’opportunità di scambio di punti di vista e considerazioni sui temi e i linguaggi che escono dalla visione dei lavori. È la possibilità di condividere visioni e pensieri con chi ha visto gli spettacoli e le opere insieme e con chi quei lavori li ha realizzati o, invece, scelti.
Incontro con Shuli Enosh, Ofir Yudilevitch, Mattia Russo, Antonio de Rosa, Giuseppe Vincent Giampino, Nicoz Balboa.
Conducono Giulio Sonno e Peggy Olislaegers.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

ore 15: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
“Antichi affreschi di un museo dimenticato”
Scoprire la pittura bolognese dal Medioevo all’età moderna attraverso le pitture e gli affreschi della Certosa. Un incrocio di saperi tra storia, restauro e tecniche artistiche: perché il cimitero è stato il primo “museo” moderno di Bologna.
A cura di RestAuriamo.

Prenotazione consigliata al 348 7407119 - girottif.restauro@gmail.com.
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
ore 17: “Carlo Maver presenta Eremi Urbani | Strani Incontri”
Nella suggestiva cornice della Certosa si svolge lo strano incontro tra William Piana, speaker radiofonico di Radio Fujiko con la passione dei cimiteri ed un passato da elettricista nei camposanti, e le note dei flauti e del bandoneon di Carlo Maver, che presenterà il suo album Volver. Ricordi, racconti di vita ed echi musicali.
A cura di Associazione Musica e Nuvole.
Prenotazione obbligatoria al 339 2393432 (ore 14-16) - musicaenuvole2010@gmail.com.
Con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo Morandi - via Don Minzoni 14
“Visita guidata al Museo Morandi”
L'allestimento ripercorre le diverse fasi della vicenda artistica di Giorgio Morandi, proponendo anche accostamenti tra i suoi lavori e quelli di altri autori contemporanei. Il percorso include anche una sezione specificamente dedicata all'Incisione.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì, mercoledì e giovedì ore 9-13) oppure a mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.mambo-bologna.org

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna #novecento e nell’ambito di Voci dall’aldilà
Joni Mitchell” Proiezione di “A Woman of Heart and Mind” di Susan Lacy (USA 2003 - v.o. sott. it., 120’) - prima italiana - con Joni Mitchell, David Crosby, James Taylor, Wayne Shorter, Eric Andersen, Herbie Hancock, Graham Nash.
Joni Mitchell è stata guidata nella sua carriera da un'integrità artistica che è un esempio per tutti. Traversando con disinvoltura le barriere tra generi musicali, qualunque rotta abbia scelto di seguire è stata acclamata tra i risultati più alti della produzione musicale americana, dalla cover della sua giovanile “Woodstock” portata al successo dai Crosby Stills Nash & Young, fino alle collaborazioni con giganti del jazz come Wayne Shorter, Pat Metheny, Jaco Pastorius e Charles Mingus, fino ai suoi lavori più recenti.
“Voci dall'aldilà” è una rassegna di film, un “viaggio nella memoria” su compositori scomparsi che continuano a rimanere tra noi. Un progetto di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale in collaborazione con il Museo della Musica, a cura di Walter Rovere.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell'evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 5,00
Info: www.museibologna.it/musica

martedì 29 ottobre

ore 17: Museo Medievale - via Manzoni 4
Nell’ambito della rassegna Ming (1368-1644). La Dinastia Splendente
“La calligrafia cinese in epoca Ming” Conferenza di Giovanni Gamberi.
Nel corso della storia la calligrafia si è affermata in Cina come una delle arti maggiori, ancora oggi viva e praticata da innumerevoli persone. Essa ha avuto anche un’influenza non trascurabile in Occidente sulla pittura del ventesimo secolo. Per la calligrafia l’epoca Ming fu un periodo cruciale, durante il quale si affermarono nuove tendenze e grandi personalità; molti artisti iniziarono a incidere i propri sigilli, consolidando il legame fra pittura, calligrafia e sigillografia.
Ultimo appuntamento della rassegna “Ming (1368-1644). La Dinastia Splendente”, a cura del Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

giovedì 31 ottobre

ore 15 e ore 20: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Nell’ambito di Scie Festival
“Opere Aperte” Edizione speciale di “Opere Aperte”, realizzata appositamente per il Festival: il critico Michele Pascarella condurrà un percorso attraverso autori e opere di arte contemporanea e realizzerà piccoli esercizi di sguardo per riflettere sul modo in cui osserviamo, a partire dalle parole chiave del festival corpo-amore-tecnologia.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org - www.sciefestival.com


MOSTRE

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose/A Certain Number of Things”, fino al 6 gennaio 2020
“Un certo numero di cose / A Certain Number of Things” è un progetto di Cesare Pietroiusti, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì, promosso dal MAMbo, vincitore della IV edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.
L’idea dell’esposizione - la prima antologica dell’artista italiano in un’istituzione museale - prende avvio da una riflessione sul concetto stesso di mostra retrospettiva e sulla effettiva possibilità di rappresentare un percorso di ricerca artistica in tale formato. Da questa indagine nasce l’idea-provocazione di Cesare Pietroiusti: autonarrarsi non solo attraverso le opere prodotte ma anche tramite oggetti, suggestioni, episodi, gesti, azioni, comportamenti, ricordi riferiti alla propria vita, a partire dall’anno di nascita, il 1955.
Il percorso di visita nella Sala delle Ciminiere si articola attraverso l’esposizione di quelli che l’artista definisce “oggetti-anno” allestiti in ordine non rigorosamente cronologico.
Si inizia dalla foto del piccolo Cesare in braccio alla balia proteso verso un grappolo d’uva (1955) per proseguire fino al 1976 con documenti, foto, dischi, cassette (con i relativi supporti d’epoca per la riproduzione) lettere, album di disegni, temi scolastici, storie, pagelle, tessere, libri, ricordi di viaggio, poesie che tracciano una linea lungo la crescita del bambino, adolescente e giovane Cesare. A partire dal 1977 gli oggetti si spostano prevalentemente dalla sfera personale all’attività artistica, con lavori di Pietroiusti realizzati nell’arco di quarant’anni: disegni, fotografie, video, riviste, documentazione di diverse performance, pubblicazioni, i siti web www.pensierinonfunzionali.net / www.nonfunctionalthoughts.net e documenti legati a mostre, lezioni e conferenze.
Ogni oggetto-anno è accompagnato da un racconto che lo inquadra e lo contestualizza in rapporto ai precedenti e ai successivi.
Gli oggetti che rappresentano gli anni dal 1955 al 2018 sono allestiti intorno all’ultimo oggetto-anno, relativo al 2019, che è collocato al centro della sala, in una struttura paragonabile a un “ring” completamente visibile e in alcune occasioni accessibile al pubblico: si tratta di un’opera in fieri, che si realizza grazie a un laboratorio condotto da Pietroiusti su due sedi, al MAMbo e al Grazer Kunstverein di Graz (Austria). Il workshop coinvolge studenti e giovani artisti, con l’obiettivo di riprodurre insieme all’artista in forma fisica, performativa e narrativa, secondo un meccanismo di mise en abyme della mostra stessa, gli oggetti esposti, in una forma di co-autorialità fin dalla fase ideativa. Gioca un ruolo importante lo scambio visivo tra gli originali allestiti intorno e le riproduzioni all’interno del “ring”.
L’opera scaturente dal workshop avrà come istituzione di destinazione il Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli.
Info: www.mambo-bologna.org


“Spectral city” 24 ottobre-24 novembre 2019
Mostra fotografica di Stephanie Syjuco.
Stephanie Syjuco combina nei suoi lavori fotografia, video e nuovi media digitali.
Americana di origine filippina, ha esposto in alcuni dei più importanti musei internazionali. “Spectral City” è un video realizzato con immagini scaricate da Google Earth che ricostruisce il percorso compiuto dal “cable car” di San Francisco nel film “A Trip Down Market Street” del 1906, per realizzare il quale i Miles Brothers avevano montato una cinepresa sulla parte anteriore di un “cable car”. Pochi giorni dopo le riprese il grande terremoto di San Francisco avrebbe cancellato gran parte degli edifici documentati dalla pellicola. Parallelamente, nel video di Stephanie Syjuco l’algoritmo di Google cancella ogni presenza umana. Completamente deserta, la città appare proprio come dopo un enorme cataclisma. Spectral City è una riflessione sui limiti e le distorsioni della visione delle macchine, sullo spazio pubblico e sul continuo processo di costruzione e ricostruzione della città.
Info: www.mambo-bologna.org - www.fotoindustria.it


Museo Morandi - via Don Minzoni 14

“Bertozzi & Casoni, Elogio dei fiori finti”, fino al 6 gennaio 2020
Il Museo Morandi prosegue il percorso di valorizzazione della propria collezione grazie a un programma di progetti espositivi temporanei tesi ad accostare il lavoro di Giorgio Morandi all’opera di artisti che si sono a lui ispirati a vario titolo, facendone propria la visione e restituendola attraverso i più diversi linguaggi.
Dopo le personali di Alexandre Hollan, Wayne Thiebaud, Tacita Dean, Rachel Whiteread, Brigitte March Niedermair, Joel Meyerowitz, Catherine Wagner e la collettiva Attualità di Morandi (2017) a confrontarsi con l'opera del maestro bolognese è il duo artistico Bertozzi & Casoni.
In “Elogio dei fiori finti” la lezione del grande pittore è stata filtrata e riproposta attraverso il mezzo di cui i due artisti sono maestri, ovvero la ceramica.
La loro attenzione si è rivolta ad alcuni celebri dipinti raffiguranti vasi di fiori e ai relativi modelli che ancora oggi si possono ammirare a Casa Morandi in via Fondazza 36 a Bologna. Morandi infatti guardava preferibilmente non al fiore fresco, caduco e destinato a modificarsi giorno dopo giorno (e quindi a creare varianti indipendenti dalla sua volontà), ma al fiore di seta o a quello essiccato che mantiene il suo stato inalterato e, al pari degli altri oggetti, raccoglie la polvere, creando effetti tonali per nulla sgraditi e forse volutamente ricercati.
Bertozzi & Casoni interessati da sempre al tema floreale, sembrano invece voler concedere nuova vita a quelle rose che hanno scelto di realizzare a gambo volutamente lungo sulle cui foglie si aggirano presenze insettiformi dalla colorazione cangiante.
Nei tre lavori proposti in mostra assistiamo a una rivisitazione attenta e personale da cui nascono veri e propri “d’aprés Morandi” dopo quelli celeberrimi, firmati Gio Ponti, che più di settant’anni fa riproponevano bottiglie trafitte, ingioiellate, mascherate e addirittura abbottonate.
Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi


Museo della Musica - Strada Maggiore 34

“A certain collector B” 24 ottobre-24 novembre 2019
I rifiuti sono un inevitabile oggetto di attenzione e dibattito nel contesto della Tecnosfera.
Per via della loro natura in gran parte tecnologica e artificiale, minacciano l’umanità con tempi di smaltimento sempre più lunghi: decenni, secoli, a volte addirittura millenni. Il fotografo giapponese li mette al centro del proprio lavoro che costituisce insieme una riflessione estetica e filosofica. Per le sue immagini, egli raccoglie una serie di rifiuti e altri materiali trovati e ne fa una serie di sculture minime e fragili, che durano il tempo di una ripresa fotografica. Il risultato sono immagini insieme attraenti, misteriose e disturbanti, fuori scala, frutto di un attento processo di revisione in cui gli oggetti di partenza, pure rimanendo del tutto riconoscibili, sono completamente trasformati.
Info: www.museibologna.it/musica - www.fotoindustria.it


"Tributo a Freak Antoni", fino al 3 novembre 2019
In occasione di “Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979. Finissage”, un tributo che Vitruvio Virtual Museum ha dedicato a uno degli artisti italiani più sovversivi e destabilizzanti della storia musicale del nostro paese.
L’opera di realtà virtuale immersiva, esperibile attraverso il visore Oculus Go, dialoga direttamente con la scultura in marmo di Carrara realizzata dello scultore Daniele Rossi che ritrae Freak Antoni all’interno di un water dotato di razzi.
Attraverso la realtà virtuale i razzi vengono attivati e il fruitore dell’esperienza compie un viaggio su Bologna fra le note di Ludovico Einaudi e i versi di Leggero, delicata e sorprendente poesia dello stesso Antoni.
L’opera è visibile nella Sala 7 del museo.
Info: www.museibologna.it/musica


Padiglione de l’Esprit Nouveau - Piazza della Costituzione 11

“Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta”, fino al 5 gennaio 2020
A quasi due anni dalla sua riapertura al pubblico dopo l’intervento di restauro finanziato da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, il Padiglione de l’Esprit Nouveau ospita “Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta”.
La mostra, a cura di Lorenza Pignatti, con l’art direction di Alessandro Jumbo Manfredini, raccoglie le testimonianze della scena underground degli anni ’80 in Italia che ha visto Bologna come centro propulsore. Anni d’invenzione e creazione di nuovi linguaggi - in perfetta sintonia con ciò che stava accadendo a Londra, New York o Berlino - che però non hanno ancora avuto il giusto riconoscimento a livello nazionale e internazionale.
Schiacciato da semplificazioni e luoghi comuni, descritto come il periodo dell’edonismo e del disimpegno politico, del boom economico, del synth pop commerciale, dei paninari e della Milano da bere, è stato invece un decennio ricco di intuizioni e mutamenti, un laboratorio di forme innovative, caratterizzate a livello visivo da pratiche DIY (Do It Yourself) che hanno permesso il delinearsi di originali sperimentazioni grafiche, musicali e artistiche che hanno influenzato intere generazioni e che ancora oggi suscitano grande interesse.
Di alcune di queste situazioni sono rimaste tracce, mentre di altre sperimentazioni sono rimaste solo “memorie del sottosuolo”, racconti orali di chi ha vissuto quegli anni in prima persona.
La mostra si sviluppa come un racconto, una cartografia sulla cultura visuale di quegli anni, attraverso una selezione di materiali d’archivio, poster, riviste, vinili, dipinti, disegni e documenti riguardanti la musica, l’arte, il design, il fumetto.
La mostra delinea un atlante ecclettico composto da alcuni protagonisti di quegli anni come Francesca Alinovi, Giovanotti Mondani Meccanici, CCCP Fedeli alla linea, Pier Vittorio Tondelli, Movimento Bolidista, gruppo Valvoline, Massimo Osti, e la fucina creativa di WP Lavori in corso.
L’esposizione si realizza grazie al contributo di Regione Emilia-Romagna e alla sponsorizzazione di Slam Jam, WP Lavori in corso e C.P Company, in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, Associazione Culturale StòFF, Radio Città Fujiko e Spazio Gerra di Reggio Emilia.
Orari di apertura: sabato e domenica ore 14-18.
Info: www.facebook.com/dilettantigeniali/


Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2 Museo Medievale - via Manzoni 4

“Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e… 110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club”, fino al 6 gennaio 2020
Due mostre celebrative dei 110 anni di storia del Bologna Football Club.
All’interno del Museo Archeologico è visitabile "Lo sport nell'antichità", a cura di Federica Maria Riso, Laura Bentini, Paola Giovetti. Un percorso che abbraccia cinque tematiche che fanno da filo conduttore tra il vivere lo sport in epoca antica e in epoca moderna: l’ideale atletico, la cura del corpo, le manifestazioni sportive, i simboli che definiscono la vittoria e la dimensione pubblica e privata dell’attività sportiva.
Presso il Museo Medievale è visitabile un percorso dedicato al gioco guerresco in epoca medievale e moderna. Nati per mantenere in allenamento i nobili cavalieri nei periodi di pace e soprattutto per esibire il potere, le giostre e i tornei furono sempre molto apprezzati dalle diverse classi sociali. Lance, armature, elmi, cimieri e sproni accompagneranno il visitatore nel mondo cavalleresco bolognese.
Info: www.museibologna.it/arteantica - www.museibologna.it/archeologico - www.bfc110.it

Villa delle Rose - via Saragozza 228/230

“Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e… 110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club”, fino al 6 gennaio 2020

La splendida e maestosa cornice di Villa delle Rose, a due passi dallo Stadio Renato Dall’Ara, ospita una delle quattro mostre organizzate dal Bologna FC per celebrare i 110 anni del club. Un’inedita collezione di cimeli, memorabilia, maglie e trofei tutta da scoprire. Tre mesi di mostra, da ottobre a inizio gennaio, per un racconto del passato capace di proiettare l’entusiasmo dei tifosi verso il futuro.
Info: www.mambo-bologna.org - www.bfc110.it


Casa Morandi - via Fondazza 36

“Morandi-esque”, fino al 1 dicembre 2019
L’universo poetico di Giorgio Morandi con i suoi complessi equilibri compositivi torna a ispirare il mondo del design contemporaneo. Nell’ambito della quinta edizione di Bologna Design Week, la manifestazione dedicata alla cultura del design in partnership con Cersaie, il Museo Morandi presenta nella sede di Casa Morandi il progetto espositivo “Morandi-esque”.
Nell'originale dimora atelier dove il maestro ha vissuto e lavorato dal 1910 al 1964, sono esposti i modelli in 3D ispirati a nove sue nature morte. Lo sviluppo iniziale delle rappresentazioni è stato realizzato in forma di workshop dedicato alla relazione fra le tecniche architettoniche e l'arte di Morandi, ideato e condotto nel 2018 da Zaid Kashef Alghata, fondatore di House of ZKA, una piattaforma per la ricerca in architettura. La mostra Morandi-esque, a cura di House of ZKA, è organizzata da Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi. Il progetto espositivo è reso possibile grazie al generoso supporto di Tamkeen, Bahrain.
Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi


Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

“Alessandro Guardassoni (1819-1888). Un pittore bolognese tra Romanticismo e devozione”, fino al 19 gennaio 2020
In occasione del bicentenario della nascita, la città di Bologna rende omaggio con un ampio programma di iniziative ad Alessandro Guardassoni (1819-1888), personalità tra le più interessanti emerse dalla scuola pittorica felsinea del XIX secolo, cui si deve un originale percorso di rinnovamento dei linguaggi figurativi.
Curata da Silvia Battistini e Claudia Collina, con la collaborazione di Chiara Sanfelici, Patrizia Tamassia e Valentina Volta, l’iniziativa è resa possibile grazie alla sinergia di varie istituzioni pubbliche e private del territorio: Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica e Fondazione Gualandi a favore dei sordi, in collaborazione con Arcidiocesi di Bologna | Ufficio Amministrativo e Beni Culturali e Associazione Arte e Fede e con il patrocinio del Dipartimento di Architettura, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
Le Collezioni Comunali d’Arte accolgono una mostra dedicata alla pittura di storia sacra e profana composta da 40 dipinti di Guardassoni e di altri artisti, provenienti dalla Fondazione Gualandi a favore dei sordi, dalle raccolte del museo e da altri prestatori privati e pubblici, tra i quali il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, le Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il Convento dei Frati Minori Cappuccini dell’Emilia Romagna e la Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Le opere dell’artista sono poste in dialogo con quelle di maestri che ne influenzarono la formazione (Clemente Albéri, Adeodato Malatesta), di pittori a lui coevi, non solo di area bolognese (Pietro Montebugnoli, Antonio Muzzi, Giulio Cesare Ferrari, Francesco Hayez) e dei giovani che svilupparono in un nuovo linguaggio i suoi insegnamenti sull’uso della materia pittorica in rapporto alla fedele elaborazione del vero (Raffaele Faccioli e Luigi Serra).
Info: www.museibologna.it/arteantica


“Un passato presente. L’Antica Compagnia dei Lombardi in Bologna”, fino al 9 febbraio 2020
Grazie ad un accordo siglato tra Compagnia dei Lombardi e Istituzione Bologna Musei, un prezioso nucleo di otto tavole di epoca medievale appartenenti a due perduti polittici di Simone di Filippo detto “dei Crocifissi” e di Giovanni di Pietro Falloppi detto da Modena, di proprietà dell’antica compagnia d’armi felsinea, viene concesso in comodato d’uso gratuito ai Musei Civici d’Arte Antica.
Per assicurare adeguate condizioni ambientali sotto il profilo della conservazione, oltre che di una più agevole lettura nel contesto del tessuto storico-culturale in cui sono state realizzate, come sede più idonea per il trasferimento e l’esposizione delle opere sono state individuate le Collezioni Comunali d’Arte.
Per presentare alla città questa importante azione congiunta di tutela e valorizzazione di un patrimonio per secoli precluso a chiunque non fosse aggregato alla Compagnia, si è ritenuto di promuovere un progetto espositivo che consentisse al pubblico di ripercorrere le vicende legate alle origini della Compagnia dei Lombardi - una delle antiche società d'armi sorte in età comunale a Bologna, l’unica ancora oggi attiva nella sede attigua al complesso monumentale della Basilica di Santo Stefano - e alla formazione di una prestigiosa, seppure quantitativamente esigua, collezione di opere d’arte.
Nella mostra “Un passato presente. L’Antica Compagnia dei Lombardi in Bologna”, a cura di Massimo Medica e Silvia Battistini e allestita in Sala Urbana, è così possibile ammirare in anteprima le opere generosamente offerte in comodato, affiancate da una selezione di documenti storici provenienti dall’Archivio della Compagnia e dall’Archivio di Stato di Bologna, che illustrano le ritualità di una storia che la tradizione vuole iniziata nel 1170 con la fondazione di un’alleanza di mutuo soccorso tra esuli trasferitisi dalla Lombardia a causa delle lotte tra le fazioni Guelfe e Ghibelline e delle barbarie di Federico I Barbarossa.
Al termine dell’esposizione, le opere resteranno visibili nella Sala 6 del percorso espositivo del museo, dove sono testimoniati momenti della cultura figurativa del Cinquecento, non solo bolognese.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

"Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna: 1946-1970", fino al 17 novembre 2019
La mostra, ideata e prodotta da Museo del Patrimonio Industriale e Unione Donne in Italia (sede di Bologna) in collaborazione con Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) - Ufficio per l’Italia e San Marino, costituisce il primo appuntamento di un progetto triennale promosso dal Museo del Patrimonio Industriale e dall'Unione Donne in Italia di Bologna dedicato al tema "Lavoro, formazione e cultura tecnica femminile".
Le immagini esposte nel percorso espositivo documentano il tema dell’istruzione professionale e del lavoro femminile nei contesti industriali, con un focus sul territorio bolognese.
Negli anni del miracolo economico (1958-1963) Bologna, e l'Emilia-Romagna nel suo complesso, conobbero un’impetuosa espansione industriale, della quale le donne furono protagoniste, contribuendo in maniera sostanziale allo sviluppo del Made in Italy. All’importante crescita quantitativa dell’occupazione femminile industriale, non corrispose tuttavia una qualificazione del lavoro delle donne.
L’istruzione professionale divenne così un tema di discussione e azione politica per le associazioni femminili, impegnate a promuovere l’ingresso delle donne in istituti tecnico-industriali, come l’Aldini Valeriani, per offrire nuove opportunità di lavoro qualificato e una formazione non orientata solo ai lavori tradizionalmente identificati come femminili.
Le fotografie in mostra abbracciano l'arco cronologico compreso tra la seconda metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta del Novecento e provengono dagli Archivi fotografici dell’UDI di Bologna, del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna (Fondi Aldini Valeriani e Fototecnica Bolognese) e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (Fondo dello Studio fotografico Villani).
Nella parte iniziale spiccano due nuclei principali: le immagini relative ai corsi di cucito e sartoria, in particolare per ragazze disoccupate, e quelle dell’Istituto Tecnico Industriale Femminile, una nuova scuola afferente all’Aldini Valeriani. Nella seconda parte, dedicata al lavoro in fabbrica, si distinguono alcune serie relative ad ambienti e reparti di aziende storiche bolognesi, come Farmac-Zabban, Weber, Ducati Elettronica e Arco.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale


L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l'accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.


INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; giovedì: ore 10-22

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
aperto: giovedì e venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 9-18; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 - 2193930
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - venerdì: ore 9-14; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
aperto: venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30

Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato, domenica e festivi: ore 10-14

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