giovedì 7 novembre 2019

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Gli appuntamenti dal 8 al 14 novembre
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni. Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 8 a giovedì 14 novembre.


IN EVIDENZA

sabato 9 novembre

ore 16: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2
“Quando ai Giardini Margherita c’erano i leoni”
Presentazione del restauro di una scultura etrusca a cura di Federica Guidi, Museo Civico Archeologico di Bologna, e Cristina Del Gallo, restauratrice.
Dopo le operazioni di restauro "aperto", svoltosi sotto gli occhi del pubblico durante l'estate 2019, il leone etrusco in arenaria è finalmente pronto a mostrarsi nella sua nuova veste.
Durante l'incontro saranno presentate le operazioni di restauro effettuate e il leone funerario sarà "ricollocato" (metaforicamente) nel suo contesto di rinvenimento storico archeologico: la necropoli etrusca dei Giardini Margherita.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico


PER I BAMBINI

sabato 9 novembre

ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

In occasione della rassegna The Best of “Mamamusica III” (I incontro)
Laboratorio in 4 incontri per bambini da 0 a 36 mesi e genitori.
Alle ore 10 per bambini da 0 a 18 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 25 a 36 mesi.
Un progetto del Museo della Musica. Con Luca Bernard, Linda Tesauro e Enrico Farnedi.
Uno spazio musicale speciale, emozionante ed inclusivo per grandi e piccolissimi in cui l'attenzione si concentra esclusivamente sui suoni. Canti e ritmi provenienti da repertori molto diversi, un avvolgente abbraccio di suoni scandito anche da intensi silenzi, in cui adulti e bambini costruiscono una relazione comunicativa unica, per scoprire e riscoprire l' incanto di esprimersi attraverso la musica.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“La favola della tecnologia” Laboratorio per bambini da 4 a 6 anni.
Bico è un piccolo bruco che vuole imparare a volare. Per farlo scoprirà che la tecnologia può essergli di molto aiuto. Prima una catapulta costruita con semplici materiali e una ruota di un mulino fatta con le palette del gelato lo solleveranno senza però ancora farlo davvero volare.
Poi riuscirà a costruire un ascensore con materiali facilmente reperibili e infine, armato di nastro adesivo, filo di nylon e palloncini, fabbricherà un razzo con cui riuscirà a spiccare il volo!
Questo laboratorio interattivo, attraverso gli sforzi di Bico, avvicina i più piccoli al mondo della meccanica, illustrando come sono fatte macchine anche complesse e utilizzando materiali semplici per rendere possibile anche a casa la replica degli esperimenti proposti.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 7 novembre).
Ingresso: € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale


GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 8 novembre

ore 17: Palazzo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
“Palazzo Davia Bargellini: una dimora riscoperta”
Visita guidata al Palazzo Davia Bargellini a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza titolo, ASTER e Tecnoscienza.
Per l'occasione il Museo Davia Bargellini effettuerà un'apertura continuata dalle ore 14 alle 18.30.
Il palazzo - uno degli esempi più significativi di architettura barocca bolognese - è tornato al suo splendore grazie ad un restauro integralmente eseguito dalla Fondazione Opera Pia Da Via Bargellini, proprietaria dell'intero edificio.
In occasione della progettazione dei recenti restauri al piano nobile del palazzo, è emerso come l'adattamento dell'edificio a fini scolastici avesse comportato importanti modificazioni all'assetto distributivo delle stanze. Eliminate numerose sovrastrutture, è tornato alla luce il salone con l'affaccio su Piazza Aldrovandi.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 17.30-18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Stefano W. Pasquini. As if there was nothing to say”
Il MAMbo ospita una presentazione triplo-performativa, intitolata “As if there was nothing to say” (Come se non ci fosse nulla da dire), di Untitled Book, volume retrospettivo su Stefano W. Pasquini, appena pubblicato da Diogene Multimedia.
Gli interventi del direttore artistico del museo Lorenzo Balbi, che aprirà l’evento, e dell’artista, che lo chiuderà, saranno inframmezzati da quelli del filosofo Mario Trombino, direttore della casa editrice, che con Roberta Pazi e Marina Degano metterà in scena, in chiave teatrale, un dialogo filosofico, di sua libera interpretazione, sull’idea di arte orizzontale praticata dall’artista bolognese e sulle metodologie di pensiero che ne accompagnano da sempre l’intera opera.
L’azione performativa sarà completata da due interventi con Diana Nicotri e Zhao Zhenzhi, curati per l’occasione dall’artista stesso.
Stefano W. Pasquini, artista, curatore e scrittore, ha esposto alla National Portrait Gallery e all'ICA di Londra, all’Art in General e al Newhouse Center for Contemporary Art di New York e alla Casco di Utrecht; è stato curato da Renato Barilli, Edward Winkleman e Fabio Cavalucci; ha scritto d’arte su New York Arts, su Collezioni Edge e altre riviste internazionali; insegna all’Accademia Albertina di Torino e alla Fondazione Modena Arti Visive, conduce Coxo Spaziale su Radio Città Fujiko di Bologna, ed è stato curatore dello Studio Cloud 4 di Bologna.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

sabato 9 novembre

ore 10.30: Museo Medievale - via Manzoni 4
“Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e… 110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club”
Visita guidata alla mostra a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza titolo, ASTER e Tecnoscienza.
A seguire sarà possibile partecipare ad un percorso guidato, che illustrerà le opere più significative della collezione permanente del museo.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 14-18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
In occasione della mostra  Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose / A Certain Number of Things
“Cesare Pietroiusti. Contro-scacco. Torneo aperto al pubblico”
Il pubblico è invitato a partecipare al torneo di scacchi che si terrà al MAMbo, durante il quale sarà chiamato a sfidare giocatori professionisti.
Il torneo si prefigge di concludere la partita iniziata nel 1963 da Cesare Pietroiusti con il padre Guido: la disposizione dei pezzi nell’opera Una partita persa costituirà lo schema iniziale di ogni sfida.
Ingresso: biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto)
Info: www.mambo-bologna.org

ore 16.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
“Un passato presente. L’Antica Compagnia dei Lombardi in Bologna”
Visita guidata alla mostra a cura di Angela Lezzi, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza. A seguire sarà possibile partecipare ad un percorso guidato, che illustrerà le  opere più significative della collezione permanente del museo.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna #novecento
“Wizard of the vibes” Narrazione musicale con Emiliano Pintori (pianoforte). Special guest Pasquale Mirra (vibrafono). Nell’ambito di “Jazz Insight” a cura di Emiliano Pintori, in collaborazione con Bologna Jazz Festival.
Dedicato a Milt Jackson e ai grandi vibrafonisti.
A partire dal ventennale della scomparsa di uno dei padri del vibrafono jazz, Milt Jackson (Detroit, 1 gennaio 1923-New York, 9 ottobre 1999), Emiliano Pintori  racconta le vicende di questo particolare strumento e sui suoi maggiori interpreti, dalla classicità fino alle ultime frontiere: da Lionel Hampton (emerso nei gruppi di Benny Goodman) al leggendario Red Norvo, da Milt Jackson (uno dei massimi solisti bebop, e elemento insostituibile del Modern Jazz Quartet) fino ai protagonisti emersi negli anni ’60, come Gary Burton e Bobby Hutcherson.
Un viaggio per orientarsi in un suono che è ancora estremamente attuale e fecondo di nuove soluzioni, come testimonia la presenza di Pasquale Mirra.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell'evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 5,00
Info: www.museibologna.it/musica

ore 17: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
“Fogli delicati di libri di pietra. Viaggiare e fluttuare tra anime e schegge di memoria”
Partendo dal libro “Viaggionauta - guida per luoghi curiosi” di Valeria Copperi (Yume edizioni, Torino) si assisterà ad una chiacchierata tra l’autrice e Manuela Capece, responsabile del blog “Fluttuando sulle Linee”. Accompagnate da tè e biscotti ed alcune letture con Roberto Martorelli.
Ritrovo all’ingresso principale della Certosa (Cortile chiesa).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Domenica 10 novembre

ore 9-13: Museo Ebraico - via Valdonica 1/5 / Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
Nell’ambito di Jewish Trekking
“Gli ebrei, l’acqua e la seta a Bologna” Un trekking alla scoperta della presenza ebraica a Bologna tra Medioevo e Rinascimento, periodo in cui la città si afferma nel mercato tessile internazionale grazie alla raffinata tecnologia del mulino da seta e ad una rete di canalizzazione diffusa utilizzata come energia e come via di trasporto per i preziosi veli e filati che renderanno Bologna celebre in tutta Europa sino al XVIII secolo.
Ritrovo presso il Museo Ebraico di Bologna.
Ingresso: gratuito
Info e prenotazioni: Museo Ebraico di Bologna: tel. 051 2911280 - info@museoebraicobo.it
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 10.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
"Alessandro Guardassoni (1819-1888). Un pittore bolognese tra Romanticismo e devozione"
Visita guidata alla mostra, a cura di Claudia Collina, IBC Emilia-Romagna.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 10.30-13 e 15-17.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
"Musica da vedere… di domenica"
Visite guidate "a domanda aperta" alle collezioni del museo con Giuseppe Ayroldi Sagarriga, Museo della Musica.
Mozart sbagliava i compiti? La tastiera perfetta è insuonabile? Wagner era bolognese? Nell'orchestra di Respighi c'era un giradischi?
Non lo sapete? Allora non potete perdere le speciali visite guidate domenicali "a rilascio prolungato" in cui lo staff del museo sarà a vostra disposizione per rispondere a queste domande e a tutte quelle che vi saltano in mente sulle collezioni esposte: un percorso guidato (ma non troppo) attraverso sei secoli di storia della musica parlando di libri, dipinti, strumenti a partire da Palazzo Sanguinetti, splendida sede del museo.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/musica

ore 16-17.15: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
Nell’ambito della rassegna Il lavoro: ieri, oggi e domani
“Lavorare nella Fabbrica del Futuro” Approfondimento con Annalisa Bugini, Museo del Patrimonio Industriale.
Una visita guidata alla nuova area laboratoriale del Museo del Patrimonio Industriale dedicata alla Fabbrica del Futuro, uno spazio che, con le caratteristiche di un laboratorio interattivo e multimediale, documenta le linee di sviluppo che stanno modificando l’ambiente e l’assetto produttivo e organizzativo delle aziende del nostro territorio.
Si tratta di un luogo di interconnessione dove è possibile mettere in comunicazione il livello fisico delle cose con il livello digitale delle informazioni. La Fabbrica del Futuro consente di riflettere su alcuni processi produttivi e allo stesso tempo offrire simulazioni e contenuti per attrarre nuove generazioni e renderle consapevoli del valore e delle potenzialità del settore industriale bolognese.
L’attività prevede la visione di filmati, l’uso di postazioni interattive ed exhibit per approfondire i temi legati alla fabbrica contemporanea e provare l’emozione dell’interazione con le principali tecnologie “abilitanti”: simulazione, realtà virtuale, stampa 3D, Big Data e robotica.
La rassegna “Il lavoro: ieri, oggi e domani” propone un ciclo di incontri, nato, nell’ambito del progetto SOCIETY, in occasione delle iniziative legate alla “Notte dei Ricercatori”, dalla collaborazione tra Museo del Patrimonio Industriale, Cineca, Trekking Italia e CNR-ISMAR (Istituto di Scienze Marine) per ricostruire, documentare e approfondire, da più punti di vista, come il mondo del lavoro sta evolvendo sia dal punto di vista degli ambienti che dei processi produttivi.
Prenotazione obbligatoria 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 8 novembre).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
“Rime lapidarie: glottologia di Reno River”
I testi e le poesie di Gianfranco Parmiggiani si confrontano con i Burattini di Riccardo Pazzaglia. Storie di fluttuazioni, sospiri, fuochi fatui e spettralità varie. Per riflettere con un poco di ironia sulla nostra esistenza e sull’oltretomba.
Prenotazione obbligatoria allo 051 225583 (lunedì-venerdì, mattina) oppure a museorisorgimento@comune.bologna.it.
Ritrovo all’ingresso principale della Certosa (Cortile chiesa).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose / A Certain Number of Things” Visita guidata alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (mercoledì ore 10-17 e giovedì ore 13-17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org

ore 16.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
"L'iconografia dell'Immacolata, attraverso una matrice xilografica del Museo Davia Bargellini" Conferenza a cura di Giovanni Paltrinieri.
Il Museo Davia Bargellini conserva una preziosa matrice xilografica dell'Immacolata risalente alla fine del '700. La Beata Vergine è posta al centro, mentre all'intorno sono rappresentati graficamente tutti gli attributi a lei spettanti, secondo le Sacre Scritture, le Litanie Lauretane.
La matrice serviva da "clichet" per la stampa, di cui sembra non esistano riproduzioni cartacee originali.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

martedì 12 novembre

ore 15, 16 e 17: Museo Medievale - via Manzoni 4
“Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e… 110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club” Visita guidata alla mostra (min 6 partecipanti).
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

giovedì 14 novembre

ore 9-18: Dipartimento di Storia Culture Civiltà - Piazza San Giovanni in Monte 2 (Aula Prodi)
“Genere, lavoro e cultura tecnica tra passato e futuro”
Prima giornata del convegno promosso da promosso da Unione Donne in Italia - UDI di Bologna e dal Museo del Patrimonio Industriale. Con il sostegno della Regione Emilia-Romagna (Assessorato al Bilancio, Riordino istituzionale, Risorse umane e Parti opportunità) e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Con il patrocinio dell’Ufficio per l’Italia e San Marino dell’Organizzazione internazionale del lavoro.
La sessione del 14 novembre è incentrata sulle origini e sull'evoluzione dell'istruzione professionale in Emilia-Romagna e in Italia.
La seconda sessione, che si svolgerà venerdì 15 novembre dalle 9 alle 13.30 presso il Museo del Patrimonio Industriale, si concentrerà invece su didattica, public history, percorsi formativi e laboratori di storia tra archivi e territorio.
Il convegno ha l’obiettivo di promuovere una riflessione che coniughi la ricostruzione storica dei caratteri peculiari del lavoro e dell’istruzione tecnico-professionale femminile con proposte didattico-formative utili a promuovere una cultura positiva del lavoro delle donne.
Si vuole approfondire il rapporto tra genere, lavoro e cultura tecnica a partire dal contesto emiliano-romagnolo, e bolognese, per promuovere un approccio anti-discriminatorio e gender-mainstream nell’orientamento e formazione scolastica.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale


MOSTRE

Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5


“Arrigo Armieri tra sacro e profano. Dalla Certosa all'atelier dello scultore”, fino al 1° dicembre 2019
Il Museo civico del Risorgimento rende omaggio allo scultore Arrigo Armieri, uno degli artisti che più incisivamente hanno segnato il volto del Cimitero Monumentale della Certosa negli ultimi decenni con la realizzazione di monumenti commemorativi di rilevante valore per qualità espressiva e sensibilità materica.
La mostra, a cura di Ornella Chillè è un invito ad addentrarsi nel cosmo dell’artista, abitato da opere intrise di densi significati simbolici, attraverso schizzi, disegni e fotografie che ripercorrono un arco temporale dai primi anni Cinquanta fino a oggi. Sia nelle maestose composizioni per la Certosa che nelle più recenti creature miniaturizzate di altrettanti piccoli mondi, la ricerca poetica di Armieri indaga la condizione umana attraverso una continua reinvenzione di metafore plastiche in cui la luce si posa sulle figure e vivacizza le diverse cromie, creando un effetto mistico in grado di animare la materia e di renderne a pieno il respiro custoditovi all’interno.
A partire dai bozzetti realizzati per la cappella Dal Canton (Campo 1971) nella Certosa di Bologna, da ritrovarsi anche nel meraviglioso album di schizzi proveniente dal suo atelier, per poi passare ai diversi disegni preparatori per la chiesa di Sant'Ambrogio ad Ozzano dell’Emilia, frutto di un appassionato studio e testimonianza della sua grande abilità per arrivare agli studi di volti policromi di tenere Madonne realizzate su carta e vere e proprie formelle, come quella rappresentante Gesù sulla croce realizzata per la via Crucis nella chiesa di Santa Maria del Suffragio dei Padri Dehoniani a Bologna o come l'Angelo della cappella Manunza presente in Certosa.
L'esposizione è inoltre accompagnata da una documentazione fotografica di Angelo Scaramagli che racconta alcuni momenti salienti in grado di catapultarci indietro nel tempo per meglio restituire la narrazione della vita e delle opere di un grande scultore bolognese.
Info: www.museibologna.it/risorgimento


MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don
Minzoni 14

“Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose / A Certain Number of Things”, fino al 6 gennaio 2020
“Un certo numero di cose / A Certain Number of Things” è un progetto di Cesare Pietroiusti, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì, promosso dal MAMbo, vincitore della IV edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.
L’idea dell’esposizione - la prima antologica dell’artista italiano in un’istituzione museale - prende avvio da una riflessione sul concetto stesso di mostra retrospettiva e sulla effettiva possibilità di rappresentare un percorso di ricerca artistica in tale formato. Da questa indagine nasce l’idea-provocazione di Cesare Pietroiusti: autonarrarsi non solo attraverso le opere prodotte ma anche tramite oggetti, suggestioni, episodi, gesti, azioni, comportamenti, ricordi riferiti alla propria vita, a partire dall’anno di nascita, il 1955.
Il percorso di visita nella Sala delle Ciminiere si articola attraverso l’esposizione di quelli che l’artista definisce “oggetti-anno” allestiti in ordine non rigorosamente cronologico.
Si inizia dalla foto del piccolo Cesare in braccio alla balia proteso verso un grappolo d’uva (1955) per proseguire fino al 1976 con documenti, foto, dischi, cassette (con i relativi supporti d’epoca per la riproduzione) lettere, album di disegni, temi scolastici, storie, pagelle, tessere, libri, ricordi di viaggio, poesie che tracciano una linea lungo la crescita del bambino, adolescente e giovane Cesare. A partire dal 1977 gli oggetti si spostano prevalentemente dalla sfera personale all’attività artistica, con lavori di Pietroiusti realizzati nell’arco di quarant’anni: disegni, fotografie, video, riviste, documentazione di diverse performance, pubblicazioni, i siti web www.pensierinonfunzionali.net / www.nonfunctionalthoughts.net e documenti legati a mostre, lezioni e conferenze.
Ogni oggetto-anno è accompagnato da un racconto che lo inquadra e lo contestualizza in rapporto ai precedenti e ai successivi.
Gli oggetti che rappresentano gli anni dal 1955 al 2018 sono allestiti intorno all’ultimo oggetto-anno, relativo al 2019, che è collocato al centro della sala, in una struttura paragonabile a un “ring” completamente visibile e in alcune occasioni accessibile al pubblico: si tratta di un’opera in fieri, che si realizza grazie a un laboratorio condotto da Pietroiusti su due sedi, al MAMbo e al Grazer Kunstverein di Graz (Austria). Il workshop coinvolge studenti e giovani artisti, con l’obiettivo di riprodurre insieme all’artista in forma fisica, performativa e narrativa, secondo un meccanismo di mise en abyme della mostra stessa, gli oggetti esposti, in una forma di co-autorialità fin dalla fase ideativa. Gioca un ruolo importante lo scambio visivo tra gli originali allestiti intorno e le riproduzioni all’interno del “ring”.
L’opera scaturente dal workshop avrà come istituzione di destinazione il Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli.
Info: www.mambo-bologna.org


“Spectral city”, fino al 24 novembre 2019
Mostra fotografica di Stephanie Syjuco . Stephanie Syjuco combina nei suoi lavori fotografia, video e nuovi media digitali.
Americana di origine filippina, ha esposto in alcuni dei più importanti musei internazionali. “Spectral City” è un video realizzato con immagini scaricate da Google Earth che ricostruisce il percorso compiuto dal “cable car” di San Francisco nel film “A Trip Down Market Street” del 1906, per realizzare il quale i Miles Brothers avevano montato una cinepresa sulla parte anteriore di un “cable car”. Pochi giorni dopo le riprese il grande terremoto di San Francisco avrebbe cancellato gran parte degli edifici documentati dalla pellicola. Parallelamente, nel video di Stephanie Syjuco l’algoritmo di Google cancella ogni presenza umana. Completamente deserta, la città appare proprio come dopo un enorme cataclisma. Spectral City è una riflessione sui limiti e le distorsioni della visione delle macchine, sullo spazio pubblico e sul continuo processo di costruzione e ricostruzione della città.
Info: www.mambo-bologna.org - www.fotoindustria.it


Museo Morandi - via Don Minzoni 14


“Bertozzi & Casoni, Elogio dei fiori finti”, fino al 6 gennaio 2020
Il Museo Morandi prosegue il percorso di valorizzazione della propria collezione grazie a un programma di progetti espositivi temporanei tesi ad accostare il lavoro di Giorgio Morandi all’opera di artisti che si sono a lui ispirati a vario titolo, facendone propria la visione e restituendola attraverso i più diversi linguaggi.
Dopo le personali di Alexandre Hollan, Wayne Thiebaud, Tacita Dean, Rachel Whiteread, Brigitte March Niedermair, Joel Meyerowitz, Catherine Wagner e la collettiva Attualità di Morandi (2017) a confrontarsi con l'opera del maestro bolognese è il duo artistico Bertozzi & Casoni.
In “Elogio dei fiori finti” la lezione del grande pittore è stata filtrata e riproposta attraverso il mezzo di cui i due artisti sono maestri, ovvero la ceramica.
La loro attenzione si è rivolta ad alcuni celebri dipinti raffiguranti vasi di fiori e ai relativi modelli che ancora oggi si possono ammirare a Casa Morandi in via Fondazza 36 a Bologna. Morandi infatti guardava preferibilmente non al fiore fresco, caduco e destinato a modificarsi giorno dopo giorno (e quindi a creare varianti indipendenti dalla sua volontà), ma al fiore di seta o a quello essiccato che mantiene il suo stato inalterato e, al pari degli altri oggetti, raccoglie la polvere, creando effetti tonali per nulla sgraditi e forse volutamente ricercati.
Bertozzi & Casoni interessati da sempre al tema floreale, sembrano invece voler concedere nuova vita a quelle rose che hanno scelto di realizzare a gambo volutamente lungo sulle cui foglie si aggirano presenze insettiformi dalla colorazione cangiante.
Nei tre lavori proposti in mostra assistiamo a una rivisitazione attenta e personale da cui nascono veri e propri “d’aprés Morandi” dopo quelli celeberrimi, firmati Gio Ponti, che più di settant’anni fa riproponevano bottiglie trafitte, ingioiellate, mascherate e addirittura abbottonate.
Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi


Museo della Musica - Strada Maggiore 34


“A certain collector B”, fino al 24 novembre 2019
I rifiuti sono un inevitabile oggetto di attenzione e dibattito nel contesto della Tecnosfera.
Per via della loro natura in gran parte tecnologica e artificiale, minacciano l’umanità con tempi di smaltimento sempre più lunghi: decenni, secoli, a volte addirittura millenni. Il fotografo giapponese li mette al centro del proprio lavoro che costituisce insieme una riflessione estetica e filosofica. Per le sue immagini, egli raccoglie una serie di rifiuti e altri materiali trovati e ne fa una serie di sculture minime e fragili, che durano il tempo di una ripresa fotografica. Il risultato sono immagini insieme attraenti, misteriose e disturbanti, fuori scala, frutto di un attento processo di revisione in cui gli oggetti di partenza, pure rimanendo del tutto riconoscibili, sono completamente trasformati.
Info: www.museibologna.it/musica - www.fotoindustria.it


"Tributo a Freak Antoni", fino al 12 gennaio 2020
In occasione di “Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979. Finissage”, un tributo che Vitruvio Virtual Museum ha dedicato a uno degli artisti italiani più sovversivi e destabilizzanti della storia musicale del nostro paese.
L’opera di realtà virtuale immersiva, esperibile attraverso il visore Oculus Go, dialoga direttamente con la scultura in marmo di Carrara realizzata dello scultore Daniele Rossi che ritrae Freak Antoni all’interno di un water dotato di razzi.
Attraverso la realtà virtuale i razzi vengono attivati e il fruitore dell’esperienza compie un viaggio su Bologna fra le note di Ludovico Einaudi e i versi di Leggero, delicata e sorprendente poesia dello stesso Antoni.
L’opera è visibile nella Sala 7 del museo.
Info: www.museibologna.it/musica


Padiglione de l’Esprit Nouveau - Piazza della Costituzione 11


“Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta”, fino al 5 gennaio 2020
A quasi due anni dalla sua riapertura al pubblico dopo l’intervento di restauro finanziato da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, il Padiglione de l’Esprit Nouveau ospita “Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta”.
La mostra, a cura di Lorenza Pignatti, con l’art direction di Alessandro Jumbo Manfredini, raccoglie le testimonianze della scena underground degli anni ’80 in Italia che ha visto Bologna come centro propulsore. Anni d’invenzione e creazione di nuovi linguaggi - in perfetta sintonia con ciò che stava accadendo a Londra, New York o Berlino - che però non hanno ancora avuto il giusto riconoscimento a livello nazionale e internazionale.
Schiacciato da semplificazioni e luoghi comuni, descritto come il periodo dell’edonismo e del disimpegno politico, del boom economico, del synth pop commerciale, dei paninari e della Milano da bere, è stato invece un decennio ricco di intuizioni e mutamenti, un laboratorio di forme innovative, caratterizzate a livello visivo da pratiche DIY (Do It Yourself) che hanno permesso il delinearsi di originali sperimentazioni grafiche, musicali e artistiche che hanno influenzato intere generazioni e che ancora oggi suscitano grande interesse.
Di alcune di queste situazioni sono rimaste tracce, mentre di altre sperimentazioni sono rimaste solo “memorie del sottosuolo”, racconti orali di chi ha vissuto quegli anni in prima persona.
La mostra si sviluppa come un racconto, una cartografia sulla cultura visuale di quegli anni, attraverso una selezione di materiali d’archivio, poster, riviste, vinili, dipinti, disegni e documenti riguardanti la musica, l’arte, il design, il fumetto.
La mostra delinea un atlante ecclettico composto da alcuni protagonisti di quegli anni come Francesca Alinovi, Giovanotti Mondani Meccanici, CCCP Fedeli alla linea, Pier Vittorio Tondelli, Movimento Bolidista, gruppo Valvoline, Massimo Osti, e la fucina creativa di WP Lavori in corso.
L’esposizione si realizza grazie al contributo di Regione Emilia-Romagna e alla sponsorizzazione di Slam Jam, WP Lavori in corso e C.P Company, in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, Associazione Culturale StòFF, Radio Città Fujiko e Spazio Gerra di Reggio Emilia.
Orari di apertura: sabato e domenica ore 14-18.
Info: www.facebook.com/dilettantigeniali/


Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2- Museo Medievale - via Manzoni 4

“Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e… 110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club”, fino al 6 gennaio 2020
Due mostre celebrative dei 110 anni di storia del Bologna Football Club.
All’interno del Museo Archeologico è visitabile "Lo sport nell'antichità", a cura di Federica Maria Riso, Laura Bentini, Paola Giovetti. Un percorso che abbraccia cinque tematiche che fanno da filo conduttore tra il vivere lo sport in epoca antica e in epoca moderna: l’ideale atletico, la cura del corpo, le manifestazioni sportive, i simboli che definiscono la vittoria e la dimensione pubblica e privata dell’attività sportiva.
Presso il Museo Medievale è visitabile un percorso dedicato al gioco guerresco in epoca medievale e moderna. Nati per mantenere in allenamento i nobili cavalieri nei periodi di pace e soprattutto per esibire il potere, le giostre e i tornei furono sempre molto apprezzati dalle diverse classi sociali. Lance, armature, elmi, cimieri e sproni accompagneranno il visitatore nel mondo cavalleresco bolognese.
Info: www.museibologna.it/arteantica - www.museibologna.it/archeologico - www.bfc110.it


Villa delle Rose - via Saragozza 228/230


“Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e… 110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club”, fino al 6 gennaio 2020
La splendida e maestosa cornice di Villa delle Rose, a due passi dallo Stadio Renato Dall’Ara, ospita una delle quattro mostre organizzate dal Bologna FC per celebrare i 110 anni del club. Un’inedita collezione di cimeli, memorabilia, maglie e trofei tutta da scoprire. Tre mesi di mostra, da ottobre a inizio gennaio, per un racconto del passato capace di proiettare l’entusiasmo dei tifosi verso il futuro.
Info: www.mambo-bologna.org - www.bfc110.it


Casa Morandi - via Fondazza 36


“Morandi-esque”, fino al 1 dicembre 2019
L’universo poetico di Giorgio Morandi con i suoi complessi equilibri compositivi torna a ispirare il mondo del design contemporaneo. Nell’ambito della quinta edizione di Bologna Design Week, la manifestazione dedicata alla cultura del design in partnership con Cersaie, il Museo Morandi presenta nella sede di Casa Morandi il progetto espositivo “Morandi-esque”.
Nell'originale dimora atelier dove il maestro ha vissuto e lavorato dal 1910 al 1964, sono esposti i modelli in 3D ispirati a nove sue nature morte. Lo sviluppo iniziale delle rappresentazioni è stato realizzato in forma di workshop dedicato alla relazione fra le tecniche architettoniche e l'arte di Morandi, ideato e condotto nel 2018 da Zaid Kashef Alghata, fondatore di House of ZKA, una piattaforma per la ricerca in architettura. La mostra Morandi-esque, a cura di House of ZKA, è organizzata da Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi. Il progetto espositivo è reso possibile grazie al generoso supporto di Tamkeen, Bahrain.
Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi


Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza
Maggiore 6

“Alessandro Guardassoni (1819-1888). Un pittore bolognese tra Romanticismo e devozione”, fino al 19 gennaio 2020
In occasione del bicentenario della nascita, la città di Bologna rende omaggio con un ampio programma di iniziative ad Alessandro Guardassoni (1819-1888), personalità tra le più interessanti emerse dalla scuola pittorica felsinea del XIX secolo, cui si deve un originale percorso di rinnovamento dei linguaggi figurativi.
Curata da Silvia Battistini e Claudia Collina, con la collaborazione di Chiara Sanfelici, Patrizia Tamassia e Valentina Volta, l’iniziativa è resa possibile grazie alla sinergia di varie istituzioni pubbliche e private del territorio: Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica e Fondazione Gualandi a favore dei sordi, in collaborazione con Arcidiocesi di Bologna | Ufficio Amministrativo e Beni Culturali e Associazione Arte e Fede e con il patrocinio del Dipartimento di Architettura, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
Le Collezioni Comunali d’Arte accolgono una mostra dedicata alla pittura di storia sacra e profana composta da 40 dipinti di Guardassoni e di altri artisti, provenienti dalla Fondazione Gualandi a favore dei sordi, dalle raccolte del museo e da altri prestatori privati e pubblici, tra i quali il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, le Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il Convento dei Frati Minori Cappuccini dell’Emilia Romagna e la Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Le opere dell’artista sono poste in dialogo con quelle di maestri che ne influenzarono la formazione (Clemente Albéri, Adeodato Malatesta), di pittori a lui coevi, non solo di area bolognese (Pietro Montebugnoli, Antonio Muzzi, Giulio Cesare Ferrari, Francesco Hayez) e dei giovani che svilupparono in un nuovo linguaggio i suoi insegnamenti sull’uso della materia pittorica in rapporto alla fedele elaborazione del vero (Raffaele Faccioli e Luigi Serra).
Info: www.museibologna.it/arteantica


“Un passato presente. L’Antica Compagnia dei Lombardi in Bologna”, fino al 9 febbraio 2020
Grazie ad un accordo siglato tra Compagnia dei Lombardi e Istituzione Bologna Musei, un prezioso nucleo di otto tavole di epoca medievale appartenenti a due perduti polittici di Simone di Filippo detto “dei Crocifissi” e di Giovanni di Pietro Falloppi detto da Modena, di proprietà dell’antica compagnia d’armi felsinea, viene concesso in comodato d’uso gratuito ai Musei Civici d’Arte Antica.
Per assicurare adeguate condizioni ambientali sotto il profilo della conservazione, oltre che di una più agevole lettura nel contesto del tessuto storico-culturale in cui sono state realizzate, come sede più idonea per il trasferimento e l’esposizione delle opere sono state individuate le Collezioni Comunali d’Arte.
Per presentare alla città questa importante azione congiunta di tutela e valorizzazione di un patrimonio per secoli precluso a chiunque non fosse aggregato alla Compagnia, si è ritenuto di promuovere un progetto espositivo che consentisse al pubblico di ripercorrere le vicende legate alle origini della Compagnia dei Lombardi - una delle antiche società d'armi sorte in età comunale a Bologna, l’unica ancora oggi attiva nella sede attigua al complesso monumentale della Basilica di Santo Stefano - e alla formazione di una prestigiosa, seppure quantitativamente esigua, collezione di opere d’arte.
Nella mostra “Un passato presente. L’Antica Compagnia dei Lombardi in Bologna”, a cura di Massimo Medica e Silvia Battistini e allestita in Sala Urbana, è così possibile ammirare in anteprima le opere generosamente offerte in comodato, affiancate da una selezione di documenti storici provenienti dall’Archivio della Compagnia e dall’Archivio di Stato di Bologna, che illustrano le ritualità di una storia che la tradizione vuole iniziata nel 1170 con la fondazione di un’alleanza di mutuo soccorso tra esuli trasferitisi dalla Lombardia a causa delle lotte tra le fazioni Guelfe e Ghibelline e delle barbarie di Federico I Barbarossa.
Al termine dell’esposizione, le opere resteranno visibili nella Sala 6 del percorso espositivo del museo, dove sono testimoniati momenti della cultura figurativa del Cinquecento, non solo bolognese.
Info: www.museibologna.it/arteantica


Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123


"Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna: 1946-1970", fino al 17 novembre 2019
La mostra, ideata e prodotta da Museo del Patrimonio Industriale e Unione Donne in Italia (sede di Bologna) in collaborazione con Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) - Ufficio per l’Italia e San Marino, costituisce il primo appuntamento di un progetto triennale promosso dal Museo del Patrimonio Industriale e dall'Unione Donne in Italia di Bologna dedicato al tema "Lavoro, formazione e cultura tecnica femminile".
Le immagini esposte nel percorso espositivo documentano il tema dell’istruzione professionale e del lavoro femminile nei contesti industriali, con un focus sul territorio bolognese.
Negli anni del miracolo economico (1958-1963) Bologna, e l'Emilia-Romagna nel suo complesso, conobbero un’impetuosa espansione industriale, della quale le donne furono protagoniste, contribuendo in maniera sostanziale allo sviluppo del Made in Italy. All’importante crescita quantitativa dell’occupazione femminile industriale, non corrispose tuttavia una qualificazione del lavoro delle donne.
L’istruzione professionale divenne così un tema di discussione e azione politica per le associazioni femminili, impegnate a promuovere l’ingresso delle donne in istituti tecnico-industriali, come l’Aldini Valeriani, per offrire nuove opportunità di lavoro qualificato e una formazione non orientata solo ai lavori tradizionalmente identificati come femminili.
Le fotografie in mostra abbracciano l'arco cronologico compreso tra la seconda metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta del Novecento e provengono dagli Archivi fotografici dell’UDI di Bologna, del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna (Fondi Aldini Valeriani e Fototecnica Bolognese) e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (Fondo dello Studio fotografico Villani).
Nella parte iniziale spiccano due nuclei principali: le immagini relative ai corsi di cucito e sartoria, in particolare per ragazze disoccupate, e quelle dell’Istituto Tecnico Industriale Femminile, una nuova scuola afferente all’Aldini Valeriani. Nella seconda parte, dedicata al lavoro in fabbrica, si distinguono alcune serie relative ad ambienti e reparti di aziende storiche bolognesi, come Farmac-Zabban, Weber, Ducati Elettronica e Arco.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale



L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l'accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.


INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; giovedì: ore 10-22

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
aperto: giovedì e venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 9-18; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 - 2193930
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - venerdì: ore 9-14; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
aperto: venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30

Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato, domenica e festivi: ore 10-14

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