giovedì 14 novembre 2019

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI

Gli appuntamenti dal 15 al 21 novembre
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 15 a giovedì 21 novembre.


IN EVIDENZA

mercoledì 20 novembre

ore 10: Biblioteca Salaborsa (Auditorium Enzo Biagi) - Piazza Nettuno 3 (ingresso riservato ai possessori del biglietto online: via Ugo Bassi 2/A)
“Children. Erwitt - McCurry - Mitidieri” Apertura della mostra fotografica.
Il gioco, il divertimento, lo studio, ma anche i diritti negati, la povertà, lo sfruttamento, la guerra. Promossa da Legacoop Bologna e da Legacoopsociali e curata da Monica Fantini e Fabio Lazzari in collaborazione con Biba Giacchetti di Sudest57, la mostra presenta per la prima volta insieme gli scatti di Steve McCurry, Elliott Erwitt e Dario Mitidieri: tre autori profondamente diversi dal punto di vista espressivo, ma accomunati dalla volontà di testimoniare in prima persona la partecipazione emotiva alle vicende dei bambini che hanno incontrato negli angoli più remoti del mondo, laddove il diritto primario all’esistenza e quelli irrinunciabili all’uguaglianza, alla giustizia, alla libertà e alla pace vengono calpestati nel silenzio e nell’oblio.
Il biglietto della mostra dà diritto anche all’ingresso gratuito alle Collezioni Comunali d’Arte al secondo piano di Palazzo d’Accursio, previo ritiro di biglietto all’ingresso della mostra. Il museo potrà essere visitato anche nei giorni successivi all’acquisto del biglietto e alla visita della mostra “Children”, fino al 6 gennaio 2020.
Ingresso: € 10,00 intero / € 9,00 ridotto Socio Coop / € 8,00 ridotto
Info: www.childrenbologna.it - www.museibologna.it/arteantica


PER I BAMBINI

sabato 16 novembre

ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Mamamusica III” (II incontro) Laboratorio in 4 incontri per bambini da 0 a 36 mesi e genitori.
Alle ore 10 per bambini da 0 a 18 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 25 a 36 mesi.
Un progetto del Museo della Musica. Con Luca Bernard, Linda Tesauro e Enrico Farnedi.
Uno spazio musicale speciale, emozionante ed inclusivo per grandi e piccolissimi in cui l'attenzione si concentra esclusivamente sui suoni. Canti e ritmi provenienti da repertori molto diversi, un avvolgente abbraccio di suoni scandito anche da intensi silenzi, in cui adulti e bambini costruiscono una relazione comunicativa unica, per scoprire e riscoprire l' incanto di esprimersi attraverso la musica.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica

ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Isole remote” (I incontro)
Laboratorio di arti visive e movimento creativo in 3 incontri  per bambini da 3 a 5 anni e genitori. Ideato e condotto da Alessandro Carboni e Chiara Castaldini. A cura di PINGELAP – FORMAZIONE Bambini e Ragazzi.
Liberamente tratto dal testo di Judith Schalansky “L’Atlante delle Isole Remote”, il laboratorio si propone di scoprire e collezionare dettagli geografici, ricchezze, letterature sulle storie di alcune tra le isole più piccole e lontane del mondo. Gli elementi cartografici e le caratteristiche degli abitanti diventano materiale dal grande potenziale narrativo e le isole stesse diventano uno spazio teatrale, dove i bambini potranno ricostruire le storie attraverso gli oggetti, il movimento e la musica.
N.B. È richiesto abbigliamento e scarpe comode.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“La fata elettricità” Laboratorio per ragazzi da 8 a 14 anni.
Alla fine del XIX secolo si diffuse in Europa e in America il fenomeno della “fisica popolare” col quale si mostravano al grande pubblico le curiosità del mondo scientifico, percepito allora come invisibile e misterioso e che suscitava sorpresa e meraviglia. È proprio in quel contesto che il fenomeno elettrico assunse il curioso nome di “Fata elettricità”.
Traendo spunto da questa storica tradizione divulgativa, il museo ha pensato di ripercorrere con piccole verifiche e giochi (come “la danza dei forzati”, “il pendolino elettrico” e “la pila con le mani”)  le tappe più significative delle scoperte legate all'elettricità: dagli esperimenti di Talete di Mileto sull’elettricità statica, fino alla costruzione delle prime macchine elettrostatiche in grado di produrre scintille, all’invenzione della pila di Volta nel 1799 e agli esperimenti di Faraday sull’induzione elettromagnetica.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 15 novembre).
Ingresso: € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Domenica 17 novembre

ore 16: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
“Un pic-nic artistico in boschereccia” Laboratorio per bambini da 4 a 9 anni a cura di Angela Lezzi, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza.
Prenotazione obbligatoria, entro le ore 14 di venerdì 15 novembre allo 051 2193933 oppure a musarteanticascuole@comune.bologna.it (martedì e giovedì ore 12-16).
Ingresso: € 5,00 a bambino (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 16-18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
In occasione della Settimana dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e di BilBOlBul
“Diana sottosopra” Visita alla mostra e laboratorio inaugurale per bambine e bambini da 6 a 11 anni.
A cura di Dipartimento educativo MAMbo e di Associazione Culturale Canicola in collaborazione con Comune di Bologna - U.I. Pari Opportunità, Tutela delle Differenze, Contrasto violenza genere.
“Diana sottosopra” è la mostra dedicata all’omonimo libro a fumetti di Kalina Muhova, sesto titolo della collana di fumetto per l’infanzia a cura di Canicola. Tavole, disegni originali e uno speciale allestimento condurranno i visitatori in un viaggio fra due mondi, quello di Diana e quello del Piccolo Popolo, un paradiso decaduto da quando approda lì tutto l’inquinamento causato dagli esseri umani nel “mondo di sopra”.
A partire dall’avventura di Diana, bambine e bambini vivranno un'esperienza di laboratorio incentrata sul tema dell'incontro con la diversità e della cura dell'ambiente in cui viviamo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (mercoledì ore 10-17 e giovedì ore 13-17) oppure allo 051 6496611 (sabato e domenica ore 10-18.30) oppure a mamboedu@comune.bologna.it (max 25 bambini).
Segue, alle ore 18, l’inaugurazione della mostra aperta a tutti.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.mambo-bologna.org


GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 15 novembre

ore 9-13.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Genere, lavoro e cultura tecnica tra passato e futuro”
Seconda e ultima giornata del convegno promosso da promosso da Unione Donne in Italia - UDI di Bologna e dal Museo del Patrimonio Industriale. Con il sostegno della Regione Emilia-Romagna (Assessorato al Bilancio, Riordino istituzionale, Risorse umane e Parti opportunità) e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Con il patrocinio dell’Ufficio per l’Italia e San Marino dell’Organizzazione internazionale del lavoro.
La sessione del 15 novembre si concentrerà su didattica, public history, percorsi formativi e laboratori di storia tra archivi e territorio.
Il convegno ha l’obiettivo di promuovere una riflessione che coniughi la ricostruzione storica dei caratteri peculiari del lavoro e dell’istruzione tecnico-professionale femminile con proposte didattico-formative utili a promuovere una cultura positiva del lavoro delle donne.
Si vuole approfondire il rapporto tra genere, lavoro e cultura tecnica a partire dal contesto emiliano-romagnolo, e bolognese, per promuovere un approccio anti-discriminatorio e gender-mainstream nell’orientamento e formazione scolastica.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 17: Museo Davia Bargellini - Strada Magiore 44 / La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili - via Marsala 7
Per la rassegna A zonzo per i musei: percorsi tra i patrimoni civici e delle antiche Opere Pie
“Visita guidata al Museo Davia Bargellini e a La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili con Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza.
Per l'occasione il museo effettua un'apertura straordinaria dalle ore 16.30 alle 18.30.
La rassegna "A zonzo per i musei", realizzata dai Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, propone un ciclo di visite guidate che vede coinvolte opere presenti all'interno delle collezioni del Museo Civico Medievale, delle Collezioni Comunali d'Arte, del Museo Davia Bargellini e de La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, di proprietà dell'ASP Città di Bologna.
Le visite guidate si svolgono fino al 20 dicembre, il terzo venerdì di ogni mese, alle ore 17.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

sabato 16 novembre

ore 14-18: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
In occasione della mostra  Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose / A Certain Number of Things
“Cesare Pietroiusti. Contro-scacco. Torneo aperto al pubblico”
Il pubblico è invitato a partecipare ad un torneo di scacchi a prendere parte ad un “torneo” di scacchi, riattivazione dell’opera/oggetto “Una partita persa” (1963).
I partecipanti avranno la possibilità di sfidare quattro piccoli campioni a partire da una sola regola: ogni partita avrà inizio con le pedine disposte come nella foto del 1963 e lo scopo sarà quello di portare i bianchi alla vittoria. I giovani giocatori che il pubblico potrà sfidare si sono formati presso la Scuola di Scacchi le Due Torri, estensione del Circolo Scacchistico Bolognese, uno dei più prestigiosi del Nord Italia, insignito di numerosi premi e i cui studenti hanno già partecipato a tornei di rilevanza nazionale e internaziona le.
L’evento è stato realizzato grazie alla gentile collaborazione di Giulio Michele Calavalle, presidente del Circolo, che ha selezionato i giovani sfidanti: Filippo De Martino (under 8), Dario Brini e Laura Montanari (under 12) e Mattia Pizzoferrato (under 14).
Ingresso: biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto)
Info: www.mambo-bologna.org

ore 16: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2
“L’agonismo dai miti greci al mondo romano”
Visita guidata a cura di ASTER, in occasione della mostra “Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e.…110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club” per la sezione “Lo sport nell’antichità” visibile presso il Museo Civico Archeologico (max 40 partecipanti).
Lo sport e l'agonismo non erano, per gli antichi Greci, solo una pratica "igienica", ma fondamenti della morale intorno a cui ruotava l'intera società ellenica, e trovava grandiosa espressione sia nella sfera mitologica, in particolare nelle figure di Achille, Pelope ed Eracle, sia in quella politica e identitaria, con i giochi panellenici. Gare atletiche erano organizzate anche in occasione dei funerali, in continuità con la tradizione omerica dei giochi funebri organizzati da Achille in onore di Patroclo, come mostrano le pitture delle tombe etrusche. Sport quindi nella statuaria monumentale, sulla ceramica, sulle monete, nei bronzetti, nei luoghi e negli oggetti della cura quotidiana del corpo, a ribadire una ritualità che, dal mondo greco, passando attraverso quello etrusco e romano, dura fino ai nostri giorni.
Ingresso: € 4,00 per la visita guidata + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16 e replica ore 17.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
“Corpi e sguardi” Spettacolo prodotto dall'Associazione Teatro-Storia.
Con Silvia Bruni, Luca Comastri, Alessandra Cortesi, Sonila Kaceli, Luca Mazzamurro e la partecipazione di Silvia Battistini, conservatrice delle Collezioni Comunali d'Arte.
Il fuoco, la peste, l’amore e l’acqua sono i temi e le energie che muovono questa messa in scena, incrociando simbolicamente la storia della nostra città e i percorsi del museo
Gli artisti, cercando la bellezza anche nei suoi lati più oscuri, chiederanno però qualcosa in più agli spettatori presenti: di osservare tagli, scorci limitati, piccoli segni, attraversamenti, di ascoltare suoni, spesso lontani, fuggevoli, di confondere le opere esposte con gli attori dello spettacolo, esposti essi stessi, di avvicinare corpi ed ombre secondo un disegno parziale ma trasversale che scorre per piccoli frammenti lungo l'intero museo.
Prenotazione obbligatoria, entro le ore 12 di venerdì 15 novembre allo 051 2193933 oppure a musarteanticascuole@comune.bologna.it (lunedì ore 9-13, martedì e giovedì ore 12-16).
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

E.PINTORI
ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna #novecento
G.PAGNOZZI
“Treat it gentle” Narrazione musicale con Emiliano Pintori (pianoforte). Special guest Guglielmo Pagnozzi (clarinetto).  Nell’ambito di “Jazz Insight” a cura di Emiliano Pintori, in collaborazione con Bologna Jazz Festival
Dedicato a Sidney Bechet.
Un viaggio alle origini del jazz con un omaggio al leggendario Sidney Bechet (New Orleans, 14 maggio 1897 - Garches, 14 maggio 1959) a sessant’anni dalla morte.
Uno dei primi grandi improvvisatori, erede della cultura creola di New Orleans, Bechet da subito conoscerà l’Europa, divenendo uno dei primi ponti che fecero diventare il jazz un fenomeno globale.
Nato polistrumentista (sarà uno dei primi a sperimentare le tecnica delle sovraincisioni) prima al clarinetto e poi al sax soprano definirà uno stile intesto e lirico, romantico ed evocativo, che nelle testimonianze dei suoi ultimi anni francesi raggiunge il potere evocativo delle grandi avventure musicali.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell'evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 5,00
Info: www.museibologna.it/musica

ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
“Tableaux vivants” Una passeggiata che diventa spettacolo. Due speciali attrici-guida accompagnano il pubblico in un percorso itinerante all’interno della Certosa, seguendo le orme e gli sguardi dei viaggiatori stranieri che nei secoli l’hanno attraversata. Con Silvia Lamboglia e Gloria Gulino.
A cura di Istantanea Teatro.
Prenotazione obbligatoria: 347 4088539 (solo messaggi) - istantanea.teatro@gmail.com - www.istantaneateatro.com.
Ritrovo all’ingresso principale della Certosa (Cortile chiesa)
Ingresso: € 10,00 (€ 7,00 minori di anni 12) più € 1,00 di tessera associativa (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Domenica 17 novembre

ore 10: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Nell’ambito del programma Jewish Trekking
“Jewish Trekking - La casa della Vita. Ori e Storie intorno all’antico cimitero ebraico di Bologna”
I reperti del cimitero ebraico di via Orfeo esposti all’interno del Museo Ebraico, gli spartiti di Salomone Rossi al Museo della Musica, Palazzo Bocchi, l’ex ghetto e le lapidi del Museo Medievale costituiscono le tappe di un racconto che parla di ebraismo a Bologna.
Conducono Enza Maugeri e Giuseppe Ayroldi Sagarriga.
Prenotazione consigliata.
Ingresso: gratuito
Info: Museo Ebraico di Bologna: tel. 051 2911280 - info@museoebraicobo.it o www.museibologna.it/musica

ore 10.30: Museo Medievale - via Manzoni 4
“I capolavori della ceramica rinascimentale al Museo Medievale” Visita guidata a cura di Alessandro Paolo Lena.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 11: Museo per la Memoria di Ustica - via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (mercoledì ore 10-17 e giovedì ore 13-17) oppure a mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00
Info: www.mambo-bologna.org

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Lo spuntino elegante. Storia e tradizione della Mortadella a Bologna” incontro per famiglie.
Sin dal Medioevo a Bologna si produceva un insaccato di carni suine macinate, cotte lentamente per garantirne un gusto particolare e una prolungata conservazione. Era la mortadella il cui nome deriva dall'espressione latina murtatum farcimen che indicava un alimento ottenuto da carni suine farcite con bacche di mirto.
Si trattava di un prodotto di lusso che nel Seicento costava nove volte più del pane, tre volte e mezzo più del prosciutto, due volte e mezzo più dell'olio. Il potere politico ne imponeva la lavorazione solo all'interno delle mura cittadine per trarne cespiti tributari, controllarne le fasi di produzione e la qualità. La mortadella veniva prodotta dai “salaroli”, artigiani della lavorazione delle “carni porcine salate” che nel 1788 dirigevano 67 botteghe specializzate.
Nel corso dell'Ottocento le nuove dinamiche industriali impongono anche a questo prodotto la meccanizzazione della sua lavorazione; in particolare l'impacchettamento e la conservazione in scatole di latta permettono la sua esportazione sul mercato internazionale, rendendo la mortadella un prodotto ampiamente popolare, ancora oggi conosciuto in molte parti del mondo sotto il nome di Bologna.
Prenotazione obbligatoria 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 15 novembre).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna #novecento
“Tappabuchi” Visita sonata da Elisa Cozzini (flauto) per “Il Museo (ri)Suona”. Semplici visite guidate né classici concerti frontali: le visite sonate sono piuttosto una traduzione del museo, attraverso l’uso e l’ibridazione dei linguaggi musicali antichi e contemporanei.
Per fare questo, tre eclettici musicisti si sono “immersi” nelle collezioni e negli archivi della biblioteca, per realizzare questi tre speciali percorsi musicali, in cui le visite degli esperti saranno da loro sonorizzate dal vivo, mescolando brani d’epoca e composizioni originali.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell'evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 5,00
Info: www.museibologna.it/musica

martedì 19 novembre

ore 15, 16 e 17: Museo Medievale - via Manzoni 4
“Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e… 110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club”
Visita guidata alla mostra (min 6 partecipanti).
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

giovedì 21 novembre

ore 17: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
"Alessandro Guardassoni (1819-1888). Un pittore bolognese tra Romanticismo e devozione"
Visita guidata, a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“IMAGONIRMIA. I primi quattro anni del premio, gli artisti, le edizioni”
La Sala conferenze MAMbo ospita un incontro dedicato alla presentazione del “Premio IMAGONIRMIA”.
L'Associazione IMAGONIRMIA di Elena Mantoni nasce per volontà della famiglia Mantoni che, con la scomparsa della figlia Elena (Treviso, 1986 - Berlino, 2014), s’impegna a ereditare il giovane lascito intellettuale e a svilupparlo in percorsi di sostegno al pensiero e alla produzione artistica e culturale contemporanea. L'Associazione mutua il proprio nome dal titolo che Elena ha dato alla Tesi di Laurea Magistrale “IMAGONIRMIA: processi di decostruzione dell'immaginario e nuove pratiche di riappropriazione creativa” conseguita nell'Anno Accademico 2011-2012 e individua nella parola immaginario la matrice dei progetti che sostiene e promuove, volti a stimolare un rinnovato sguardo sul presente.
L’Associazione ha creato nel 2016 il Premio “IMAGONIRMIA spostamento variabile” - con la direzione artistica e la cura di Isabella Bordoni - e nel 2019 si sposta dall’ambito rurale di Chiaravalle (MI) e sceglie il Villaggio Artigiano Modena Ovest, come materia e sguardo della quarta edizione del Premio.
Individuare questa realtà come spazio di innesto per la residenza artistica ha significato dare seguito a una collaborazione già in corso con le associazioni Amigdala e Archivio Architetto Cesare Leonardi, che nel 2015 hanno dato vita con OvestLab fabbrica civica alla riattivazione partecipata del territorio. È in questa prospettiva che la commissione del Premio, composta dai membri di tutte le associazioni coinvolte, ha individuato ne “Il Museo del tempo perso” di Roberto Fassone l’idea-progetto vincitrice dell'edizione 2019.
Alla presentazione interverranno gli artisti delle quattro edizioni del premio, Alessandro Perini, Luca Berardi, Franco Ariaudo, Claudio Beorchia e Roberto Fassone, con la curatrice Isabella Bordoni e Lorenzo Balbi, direttore artistico MAMbo.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org


MOSTRE

Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5

“Arrigo Armieri tra sacro e profano. Dalla Certosa all'atelier dello scultore”, fino al 1° dicembre 2019
Il Museo civico del Risorgimento rende omaggio allo scultore Arrigo Armieri, uno degli artisti che più incisivamente hanno segnato il volto del Cimitero Monumentale della Certosa negli ultimi decenni con la realizzazione di monumenti commemorativi di rilevante valore per qualità espressiva e sensibilità materica.
La mostra, a cura di Ornella Chillè è un invito ad addentrarsi nel cosmo dell’artista, abitato da opere intrise di densi significati simbolici, attraverso schizzi, disegni e fotografie che ripercorrono un arco temporale dai primi anni Cinquanta fino a oggi. Sia nelle maestose composizioni per la Certosa che nelle più recenti creature miniaturizzate di altrettanti piccoli mondi, la ricerca poetica di Armieri indaga la condizione umana attraverso una continua reinvenzione di metafore plastiche in cui la luce si posa sulle figure e vivacizza le diverse cromie, creando un effetto mistico in grado di animare la materia e di renderne a pieno il respiro custoditovi all’interno.
A partire dai bozzetti realizzati per la cappella Dal Canton (Campo 1971) nella Certosa di Bologna, da ritrovarsi anche nel meraviglioso album di schizzi proveniente dal suo atelier, per poi passare ai diversi disegni preparatori per la chiesa di Sant'Ambrogio ad Ozzano dell’Emilia, frutto di un appassionato studio e testimonianza della sua grande abilità per arrivare agli studi di volti policromi di tenere Madonne realizzate su carta e vere e proprie formelle, come quella rappresentante Gesù sulla croce realizzata per la via Crucis nella chiesa di Santa Maria del Suffragio dei Padri Dehoniani a Bologna o come l'Angelo della cappella Manunza presente in Certosa.
L'esposizione è inoltre accompagnata da una documentazione fotografica di Angelo Scaramagli che racconta alcuni momenti salienti in grado di catapultarci indietro nel tempo per meglio restituire la narrazione della vita e delle opere di un grande scultore bolognese.
Info: www.museibologna.it/risorgimento


MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Cesare Pietroiusti. Un certo numero di cose / A Certain Number of Things”, fino al 6 gennaio 2020
“Un certo numero di cose / A Certain Number of Things” è un progetto di Cesare Pietroiusti, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì, promosso dal MAMbo, vincitore della IV edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.
L’idea dell’esposizione - la prima antologica dell’artista italiano in un’istituzione museale - prende avvio da una riflessione sul concetto stesso di mostra retrospettiva e sulla effettiva possibilità di rappresentare un percorso di ricerca artistica in tale formato. Da questa indagine nasce l’idea-provocazione di Cesare Pietroiusti: autonarrarsi non solo attraverso le opere prodotte ma anche tramite oggetti, suggestioni, episodi, gesti, azioni, comportamenti, ricordi riferiti alla propria vita, a partire dall’anno di nascita, il 1955.
Il percorso di visita nella Sala delle Ciminiere si articola attraverso l’esposizione di quelli che l’artista definisce “oggetti-anno” allestiti in ordine non rigorosamente cronologico.
Si inizia dalla foto del piccolo Cesare in braccio alla balia proteso verso un grappolo d’uva (1955) per proseguire fino al 1976 con documenti, foto, dischi, cassette (con i relativi supporti d’epoca per la riproduzione) lettere, album di disegni, temi scolastici, storie, pagelle, tessere, libri, ricordi di viaggio, poesie che tracciano una linea lungo la crescita del bambino, adolescente e giovane Cesare. A partire dal 1977 gli oggetti si spostano prevalentemente dalla sfera personale all’attività artistica, con lavori di Pietroiusti realizzati nell’arco di quarant’anni: disegni, fotografie, video, riviste, documentazione di diverse performance, pubblicazioni, i siti web www.pensierinonfunzionali.net / www.nonfunctionalthoughts.net e documenti legati a mostre, lezioni e conferenze.
Ogni oggetto-anno è accompagnato da un racconto che lo inquadra e lo contestualizza in rapporto ai precedenti e ai successivi.
Gli oggetti che rappresentano gli anni dal 1955 al 2018 sono allestiti intorno all’ultimo oggetto-anno, relativo al 2019, che è collocato al centro della sala, in una struttura paragonabile a un “ring” completamente visibile e in alcune occasioni accessibile al pubblico: si tratta di un’opera in fieri, che si realizza grazie a un laboratorio condotto da Pietroiusti su due sedi, al MAMbo e al Grazer Kunstverein di Graz (Austria). Il workshop coinvolge studenti e giovani artisti, con l’obiettivo di riprodurre insieme all’artista in forma fisica, performativa e narrativa, secondo un meccanismo di mise en abyme della mostra stessa, gli oggetti esposti, in una forma di co-autorialità fin dalla fase ideativa. Gioca un ruolo importante lo scambio visivo tra gli originali allestiti intorno e le riproduzioni all’interno del “ring”.
L’opera scaturente dal workshop avrà come istituzione di destinazione il Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli.
Info: www.mambo-bologna.org

“Spectral city”, Mostra fotografica di Stephanie Syjuco fino al 24 novembre 2019
Stephanie Syjuco combina nei suoi lavori fotografia, video e nuovi media digitali.
Americana di origine filippina, ha esposto in alcuni dei più importanti musei internazionali. “Spectral City” è un video realizzato con immagini scaricate da Google Earth che ricostruisce il percorso compiuto dal “cable car” di San Francisco nel film “A Trip Down Market Street” del 1906, per realizzare il quale i Miles Brothers avevano montato una cinepresa sulla parte anteriore di un “cable car”. Pochi giorni dopo le riprese il grande terremoto di San Francisco avrebbe cancellato gran parte degli edifici documentati dalla pellicola. Parallelamente, nel video di Stephanie Syjuco l’algoritmo di Google cancella ogni presenza umana. Completamente deserta, la città appare proprio come dopo un enorme cataclisma. Spectral City è una riflessione sui limiti e le distorsioni della visione delle macchine, sullo spazio pubblico e sul continuo processo di costruzione e ricostruzione della città.
Info: www.mambo-bologna.org - www.fotoindustria.it


Museo Morandi - via Don Minzoni 14


“Bertozzi & Casoni, Elogio dei fiori finti”, fino al 6 gennaio 2020
Il Museo Morandi prosegue il percorso di valorizzazione della propria collezione grazie a un programma di progetti espositivi temporanei tesi ad accostare il lavoro di Giorgio Morandi all’opera di artisti che si sono a lui ispirati a vario titolo, facendone propria la visione e restituendola attraverso i più diversi linguaggi.
Dopo le personali di Alexandre Hollan, Wayne Thiebaud, Tacita Dean, Rachel Whiteread, Brigitte March Niedermair, Joel Meyerowitz, Catherine Wagner e la collettiva Attualità di Morandi (2017) a confrontarsi con l'opera del maestro bolognese è il duo artistico Bertozzi & Casoni.
In “Elogio dei fiori finti” la lezione del grande pittore è stata filtrata e riproposta attraverso il mezzo di cui i due artisti sono maestri, ovvero la ceramica.
La loro attenzione si è rivolta ad alcuni celebri dipinti raffiguranti vasi di fiori e ai relativi modelli che ancora oggi si possono ammirare a Casa Morandi in via Fondazza 36 a Bologna. Morandi infatti guardava preferibilmente non al fiore fresco, caduco e destinato a modificarsi giorno dopo giorno (e quindi a creare varianti indipendenti dalla sua volontà), ma al fiore di seta o a quello essiccato che mantiene il suo stato inalterato e, al pari degli altri oggetti, raccoglie la polvere, creando effetti tonali per nulla sgraditi e forse volutamente ricercati.
Bertozzi & Casoni interessati da sempre al tema floreale, sembrano invece voler concedere nuova vita a quelle rose che hanno scelto di realizzare a gambo volutamente lungo sulle cui foglie si aggirano presenze insettiformi dalla colorazione cangiante.
Nei tre lavori proposti in mostra assistiamo a una rivisitazione attenta e personale da cui nascono veri e propri “d’aprés Morandi” dopo quelli celeberrimi, firmati Gio Ponti, che più di settant’anni fa riproponevano bottiglie trafitte, ingioiellate, mascherate e addirittura abbottonate.
Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi


Museo della Musica - Strada Maggiore 34

“A certain collector B”, fino al 24 novembre 2019
I rifiuti sono un inevitabile oggetto di attenzione e dibattito nel contesto della Tecnosfera.
Per via della loro natura in gran parte tecnologica e artificiale, minacciano l’umanità con tempi di smaltimento sempre più lunghi: decenni, secoli, a volte addirittura millenni. Il fotografo giapponese li mette al centro del proprio lavoro che costituisce insieme una riflessione estetica e filosofica. Per le sue immagini, egli raccoglie una serie di rifiuti e altri materiali trovati e ne fa una serie di sculture minime e fragili, che durano il tempo di una ripresa fotografica. Il risultato sono immagini insieme attraenti, misteriose e disturbanti, fuori scala, frutto di un attento processo di revisione in cui gli oggetti di partenza, pure rimanendo del tutto riconoscibili, sono completamente trasformati.
Info: www.museibologna.it/musica - www.fotoindustria.it

"Tributo a Freak Antoni", fino al 12 gennaio 2020
In occasione di “Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979. Finissage”, un tributo che Vitruvio Virtual Museum ha dedicato a uno degli artisti italiani più sovversivi e destabilizzanti della storia musicale del nostro paese.
L’opera di realtà virtuale immersiva, esperibile attraverso il visore Oculus Go, dialoga direttamente con la scultura in marmo di Carrara realizzata dello scultore Daniele Rossi che ritrae Freak Antoni all’interno di un water dotato di razzi.
Attraverso la realtà virtuale i razzi vengono attivati e il fruitore dell’esperienza compie un viaggio su Bologna fra le note di Ludovico Einaudi e i versi di Leggero, delicata e sorprendente poesia dello stesso Antoni.
L’opera è visibile nella Sala 7 del museo.
Info: www.museibologna.it/musica


Padiglione de l’Esprit Nouveau - Piazza della Costituzione 11

“Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta”, fino al 5 gennaio 2020
A quasi due anni dalla sua riapertura al pubblico dopo l’intervento di restauro finanziato da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, il Padiglione de l’Esprit Nouveau ospita “Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta”.
La mostra, a cura di Lorenza Pignatti, con l’art direction di Alessandro Jumbo Manfredini, raccoglie le testimonianze della scena underground degli anni ’80 in Italia che ha visto Bologna come centro propulsore. Anni d’invenzione e creazione di nuovi linguaggi - in perfetta sintonia con ciò che stava accadendo a Londra, New York o Berlino - che però non hanno ancora avuto il giusto riconoscimento a livello nazionale e internazionale.
Schiacciato da semplificazioni e luoghi comuni, descritto come il periodo dell’edonismo e del disimpegno politico, del boom economico, del synth pop commerciale, dei paninari e della Milano da bere, è stato invece un decennio ricco di intuizioni e mutamenti, un laboratorio di forme innovative, caratterizzate a livello visivo da pratiche DIY (Do It Yourself) che hanno permesso il delinearsi di originali sperimentazioni grafiche, musicali e artistiche che hanno influenzato intere generazioni e che ancora oggi suscitano grande interesse.
Di alcune di queste situazioni sono rimaste tracce, mentre di altre sperimentazioni sono rimaste solo “memorie del sottosuolo”, racconti orali di chi ha vissuto quegli anni in prima persona.
La mostra si sviluppa come un racconto, una cartografia sulla cultura visuale di quegli anni, attraverso una selezione di materiali d’archivio, poster, riviste, vinili, dipinti, disegni e documenti riguardanti la musica, l’arte, il design, il fumetto.
La mostra delinea un atlante ecclettico composto da alcuni protagonisti di quegli anni come Francesca Alinovi, Giovanotti Mondani Meccanici, CCCP Fedeli alla linea, Pier Vittorio Tondelli, Movimento Bolidista, gruppo Valvoline, Massimo Osti, e la fucina creativa di WP Lavori in corso.
L’esposizione si realizza grazie al contributo di Regione Emilia-Romagna e alla sponsorizzazione di Slam Jam, WP Lavori in corso e C.P Company, in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, Associazione Culturale StòFF, Radio Città Fujiko e Spazio Gerra di Reggio Emilia.
Orari di apertura: sabato e domenica ore 14-18.
Info: www.facebook.com/dilettantigeniali/

Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2 Museo Medievale - via Manzoni 4

“Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e… 110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club”, fino al 6 gennaio 2020
Due mostre celebrative dei 110 anni di storia del Bologna Football Club.
All’interno del Museo Archeologico è visitabile "Lo sport nell'antichità", a cura di Federica Maria Riso, Laura Bentini, Paola Giovetti. Un percorso che abbraccia cinque tematiche che fanno da filo conduttore tra il vivere lo sport in epoca antica e in epoca moderna: l’ideale atletico, la cura del corpo, le manifestazioni sportive, i simboli che definiscono la vittoria e la dimensione pubblica e privata dell’attività sportiva.
Presso il Museo Medievale è visitabile un percorso dedicato al gioco guerresco in epoca medievale e moderna. Nati per mantenere in allenamento i nobili cavalieri nei periodi di pace e soprattutto per esibire il potere, le giostre e i tornei furono sempre molto apprezzati dalle diverse classi sociali. Lance, armature, elmi, cimieri e sproni accompagneranno il visitatore nel mondo cavalleresco bolognese.
Info: www.museibologna.it/arteantica - www.museibologna.it/archeologico - www.bfc110.it


Villa delle Rose - via Saragozza 228/230

“Atleti, cavalieri e goleador. 3000 e… 110 anni di sport da Felsina al Bologna Football Club”, fino al 6 gennaio 2020
La splendida e maestosa cornice di Villa delle Rose, a due passi dallo Stadio Renato Dall’Ara, ospita una delle quattro mostre organizzate dal Bologna FC per celebrare i 110 anni del club. Un’inedita collezione di cimeli, memorabilia, maglie e trofei tutta da scoprire. Tre mesi di mostra, da ottobre a inizio gennaio, per un racconto del passato capace di proiettare l’entusiasmo dei tifosi verso il futuro.
Info: www.mambo-bologna.org - www.bfc110.it


Casa Morandi - via Fondazza 36

“Morandi-esque”, fino al 1 dicembre 2019
L’universo poetico di Giorgio Morandi con i suoi complessi equilibri compositivi torna a ispirare il mondo del design contemporaneo. Nell’ambito della quinta edizione di Bologna Design Week, la manifestazione dedicata alla cultura del design in partnership con Cersaie, il Museo Morandi presenta nella sede di Casa Morandi il progetto espositivo “Morandi-esque”.
Nell'originale dimora atelier dove il maestro ha vissuto e lavorato dal 1910 al 1964, sono esposti i modelli in 3D ispirati a nove sue nature morte. Lo sviluppo iniziale delle rappresentazioni è stato realizzato in forma di workshop dedicato alla relazione fra le tecniche architettoniche e l'arte di Morandi, ideato e condotto nel 2018 da Zaid Kashef Alghata, fondatore di House of ZKA, una piattaforma per la ricerca in architettura. La mostra Morandi-esque, a cura di House of ZKA, è organizzata da Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi. Il progetto espositivo è reso possibile grazie al generoso supporto di Tamkeen, Bahrain.
Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6

“Alessandro Guardassoni (1819-1888). Un pittore bolognese tra Romanticismo e devozione”, fino al 19 gennaio 2020
In occasione del bicentenario della nascita, la città di Bologna rende omaggio con un ampio programma di iniziative ad Alessandro Guardassoni (1819-1888), personalità tra le più interessanti emerse dalla scuola pittorica felsinea del XIX secolo, cui si deve un originale percorso di rinnovamento dei linguaggi figurativi.
Curata da Silvia Battistini e Claudia Collina, con la collaborazione di Chiara Sanfelici, Patrizia Tamassia e Valentina Volta, l’iniziativa è resa possibile grazie alla sinergia di varie istituzioni pubbliche e private del territorio: Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica e Fondazione Gualandi a favore dei sordi, in collaborazione con Arcidiocesi di Bologna | Ufficio Amministrativo e Beni Culturali e Associazione Arte e Fede e con il patrocinio del Dipartimento di Architettura, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
Le Collezioni Comunali d’Arte accolgono una mostra dedicata alla pittura di storia sacra e profana composta da 40 dipinti di Guardassoni e di altri artisti, provenienti dalla Fondazione Gualandi a favore dei sordi, dalle raccolte del museo e da altri prestatori privati e pubblici, tra i quali il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, le Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il Convento dei Frati Minori Cappuccini dell’Emilia Romagna e la Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Le opere dell’artista sono poste in dialogo con quelle di maestri che ne influenzarono la formazione (Clemente Albéri, Adeodato Malatesta), di pittori a lui coevi, non solo di area bolognese (Pietro Montebugnoli, Antonio Muzzi, Giulio Cesare Ferrari, Francesco Hayez) e dei giovani che svilupparono in un nuovo linguaggio i suoi insegnamenti sull’uso della materia pittorica in rapporto alla fedele elaborazione del vero (Raffaele Faccioli e Luigi Serra).
Info: www.museibologna.it/arteantica

“Un passato presente. L’Antica Compagnia dei Lombardi in Bologna”, fino al 9 febbraio 2020
Grazie ad un accordo siglato tra Compagnia dei Lombardi e Istituzione Bologna Musei, un prezioso nucleo di otto tavole di epoca medievale appartenenti a due perduti polittici di Simone di Filippo detto “dei Crocifissi” e di Giovanni di Pietro Falloppi detto da Modena, di proprietà dell’antica compagnia d’armi felsinea, viene concesso in comodato d’uso gratuito ai Musei Civici d’Arte Antica.
Per assicurare adeguate condizioni ambientali sotto il profilo della conservazione, oltre che di una più agevole lettura nel contesto del tessuto storico-culturale in cui sono state realizzate, come sede più idonea per il trasferimento e l’esposizione delle opere sono state individuate le Collezioni Comunali d’Arte.
Per presentare alla città questa importante azione congiunta di tutela e valorizzazione di un patrimonio per secoli precluso a chiunque non fosse aggregato alla Compagnia, si è ritenuto di promuovere un progetto espositivo che consentisse al pubblico di ripercorrere le vicende legate alle origini della Compagnia dei Lombardi - una delle antiche società d'armi sorte in età comunale a Bologna, l’unica ancora oggi attiva nella sede attigua al complesso monumentale della Basilica di Santo Stefano - e alla formazione di una prestigiosa, seppure quantitativamente esigua, collezione di opere d’arte.
Nella mostra “Un passato presente. L’Antica Compagnia dei Lombardi in Bologna”, a cura di Massimo Medica e Silvia Battistini e allestita in Sala Urbana, è così possibile ammirare in anteprima le opere generosamente offerte in comodato, affiancate da una selezione di documenti storici provenienti dall’Archivio della Compagnia e dall’Archivio di Stato di Bologna, che illustrano le ritualità di una storia che la tradizione vuole iniziata nel 1170 con la fondazione di un’alleanza di mutuo soccorso tra esuli trasferitisi dalla Lombardia a causa delle lotte tra le fazioni Guelfe e Ghibelline e delle barbarie di Federico I Barbarossa.
Al termine dell’esposizione, le opere resteranno visibili nella Sala 6 del percorso espositivo del museo, dove sono testimoniati momenti della cultura figurativa del Cinquecento, non solo bolognese.
Info: www.museibologna.it/arteantica


Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

"Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna: 1946-1970", fino al 17 novembre 2019
La mostra, ideata e prodotta da Museo del Patrimonio Industriale e Unione Donne in Italia (sede di Bologna) in collaborazione con Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) - Ufficio per l’Italia e San Marino, costituisce il primo appuntamento di un progetto triennale promosso dal Museo del Patrimonio Industriale e dall'Unione Donne in Italia di Bologna dedicato al tema "Lavoro, formazione e cultura tecnica femminile".
Le immagini esposte nel percorso espositivo documentano il tema dell’istruzione professionale e del lavoro femminile nei contesti industriali, con un focus sul territorio bolognese.
Negli anni del miracolo economico (1958-1963) Bologna, e l'Emilia-Romagna nel suo complesso, conobbero un’impetuosa espansione industriale, della quale le donne furono protagoniste, contribuendo in maniera sostanziale allo sviluppo del Made in Italy. All’importante crescita quantitativa dell’occupazione femminile industriale, non corrispose tuttavia una qualificazione del lavoro delle donne.
L’istruzione professionale divenne così un tema di discussione e azione politica per le associazioni femminili, impegnate a promuovere l’ingresso delle donne in istituti tecnico-industriali, come l’Aldini Valeriani, per offrire nuove opportunità di lavoro qualificato e una formazione non orientata solo ai lavori tradizionalmente identificati come femminili.
Le fotografie in mostra abbracciano l'arco cronologico compreso tra la seconda metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta del Novecento e provengono dagli Archivi fotografici dell’UDI di Bologna, del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna (Fondi Aldini Valeriani e Fototecnica Bolognese) e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (Fondo dello Studio fotografico Villani).
Nella parte iniziale spiccano due nuclei principali: le immagini relative ai corsi di cucito e sartoria, in particolare per ragazze disoccupate, e quelle dell’Istituto Tecnico Industriale Femminile, una nuova scuola afferente all’Aldini Valeriani. Nella seconda parte, dedicata al lavoro in fabbrica, si distinguono alcune serie relative ad ambienti e reparti di aziende storiche bolognesi, come Farmac-Zabban, Weber, Ducati Elettronica e Arco.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale


L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l'accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.


INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; giovedì: ore 10-22

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
aperto: giovedì e venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 9-18; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 - 2193930
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - venerdì: ore 9-14; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
aperto: venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie

Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato e domenica: ore 10-18.30

Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato, domenica e festivi: ore 10-14

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