martedì 12 maggio 2015

Eventi LOCOMOTIV CLUB

Mercoledì13.05.2015
AGNOSTIC FRONT + ED + KIDS INSANE live 

> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso 15 euro
> tessera AICS obbligatoria 

Il nuovo album degli AGNOSTIC FRONT si intitolerà “The American Dream Died” e uscirà il 4 aprile 2015 per Nuclear Blast Records. Sul lavoro saranno presenti in veste di ospitiFreddy Cricien (MADBALL), Toby Morse (H2O) e Lou Koller (SICK OF IT ALL). Il disco è stato prodotto da Freddy Cricien e masterizzato da Paul Miner (H2O, TERROR).

Gli Agnostic Front vennero formati da Vinnie Stigma e Roger Miret (fratellastro maggiore del cantante dei Madball Freddy Cricien) nel 1982, agli albori del movimento hardcore. Presto si aggiunsero Ray Barbieri e Adam Moochie. Il loro EP di debutto, United Blood, venne pubblicato nel 1983 su un'etichetta indie.
Il successore fu Victim in Pain, pubblicato nel 1984 con il contributo di Peter Steeledei Carnivore per quanto riguarda i testi[3]. Poco dopo Dave Jones sostituì Ray Barbieri alla batteria mentre l'album fece divenire il gruppo i veri e propri portabandiera dell'hardcore newyorkese insieme ai Cro-Mags ed i Murphy's Law.
Nel 1986 venne pubblicato Cause for Alarm, disco che ebbe una gestazione molto difficoltosa visti i continui cambi di formazione. Pubblicato dalla Combat Records,Cause for Alarm aggiunse influenze thrash metal, creando un nuovo genere conosciuto come crossover thrash. Molti dei fan degli Agnostic Front ritennero l'album un flop, ma in realtà aumentò la loro audience, rendendoli molto celebri anche nella scena metal. Il secondo chitarrista Alex Kilton lasciò dopo la pubblicazione del disco, venendo sostituito da Gordon Ancis, ex-NYC Mayhem[3]. Poco dopo Ancis lasciò per formare gli Zero Hour assieme a Joe Haggerty, T.J. Scaglione dei Whiplash, Robbie Goodwin dei Massacre e Pat Burns dei Deathrash[3].
Dopo un nuovo cambio di formazione, il gruppo pubblicò, nel 1987, Liberty & Justice. Nel frattempo la scena hardcore era saturata, ed il disco fu un vero e proprio fallimento se comparato ai due precedenti. Inoltre poco dopo la pubblicazione lo storico chitarrista Vinnie Stigma, unico componente originale assieme a Roger Miret, lasciò il gruppo causando un brusco cambiamento di formazione, con l'aggiunta di Alan Peterson al basso, Whill Sheplar alla batteria e Steve Martin, ex Straw Dogs, alla chitarra[3]. Poco dopo il rilascio di un live, Miret venne arrestato per possesso di droga, e spese il suo tempo in carcere scrivendo nuove canzoni, mentre Stigma ed il resto del gruppo iniziò un lungo tour in Europa. Le canzoni scritte in carcere costituirono una larga parte di One Voice (1992), che conteneva anche membri di Madball eSick of It All. Il disco vendette poco e segnò la fine della carriera del gruppo. Il loro ultimo disco venne registrato al CBGB nel 1993 e si intitolava Last Warning. Venne pubblicato insieme con l'EP United Blood. Vinnie Stigma dichiarò in seguito che lui odiava Last Warning.
Stigma e Miret riformarono gli Agnostic Front nel 1997, firmando un contratto con la Epitaph Records e reclutando Jim Colletti alla batteria e Mike Gallo al basso. Il loro primo parto fu Somethings Gotta Give, che venne pubblicato nel Regno Unito col titolo Today, Tomorrow, Forever. Nel 1999 venne pubblicato Riot, Riot Upstart che venne accolto molto bene dalla critica. Questi due dischi vendettero abbastanza bene e vennero acclamati anche dai vecchi fan. Nel 2001 pubblicarono Dead Yuppies. Le canzoni di questo disco vennero raramente riproposte in sede live, dato che il gruppo lo considerava più un prodotto dei Loved and Hated, il progetto parallelo di Jim Colletti. Nel 2002, Miret cominciò a lavorare su un side project, Roger Miret and the Disasters, ispirato soprattutto alla vecchia scuola del punk rock e dell'Oi!.
Nel 2005 uscì Another Voice. Il disco venne considerato il vero seguito di One Voice. L'album, comunque, ricevette parecchie critiche dai fan e dalla stampa per gli apparenti mutamenti verso un sound più commerciale. Musicalmente il disco si ispirava ai gruppi che a loro volta si erano ispirati agli Agnostic Front, come ad esempio gliHatebreed.
Il 7 marzo 2006, gli Agnostic Front hanno pubblicato un DVD, Live at CBGB's.
Il 6 novembre 2007 esce per la Nuclear Blast Warriors, album che comprende quattordici tracce.

More info:
https://www.facebook.com/agnosticfront
https://www.facebook.com/EDx40033?fref=ts
https://www.facebook.com/kidsinsane?fref=ts

Venerdì 15.05.2015
Arena 051 e Locomotiv Club presentano
MEZZOSANGUE live

> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso 10€
> tessera AICS obbligatoria (8€)

MEZZOSANGUE - presentazione "SOUL of a SUPERTRAMP" - live
Open act:
- Reperto Mc aka Razza40
- XN Elementi Nocivi
Dj set: Dima - Shawa - MG - Django
Hosted by Bargeman

Giovane rapper di scuola romana, classe 1991, si è presentato sulla scena italiana con un video su YouTube nel 2012, con il quale partecipava ad un contest ideato dal rapper Esa ("Capitan Futuro Rap Contest"), dove cantava una potentissima strofa indossando un passamontagna (che è diventato uno dei suoi simboli). La stessa traccia è stata inserita nel suo primo mixtape (Musica Cicatrene) con il nome di "Capitan Presente". Il 22 Novembre 2013 viene rilasciato in freedownload "Hurricane Mixtape" hostato da Mezzosangue, in cui presenta giovani artisti e inserisce anche una sua traccia ("Soliloquio"). 
Il 23 Maggio 2014 comunica l'imminente rilascio del suo primo album ufficiale "Soul of a Supertramp" (previsto il 23 Settembre) che viene preceduto ogni 23 del mese dai singoli "Circus", "Sangue", "De Anima" e "Verità". Il rapper, pochi giorni prima dell'uscita del disco comunica la sua decisione di prendersi una pausa di riflessione riguardo al rilascio. Spinto dai propri fan fissa una nuova data, il 23 Gennaio 2015, quando esce in freedownload sul sito personale dell'artista.

More Info:
http://www.mezzosangue.com/

Sabato 16.05.2015
ZU + STROMBOLI

> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso 12€
> tessera AICS obbligatoria (8€)

ZU
A distanza di 6 anni dal precedente "Carboniferous" e dopo una pausa di 3 anni, gli Zu tornano con un nuovo album intitolato "Cortar Todo" , che in spagnolo significa più o meno "tagliare con tutto". È, come si diceva un tempo, un "concept album" e chiude una trilogia iniziata neo 2014 con l'ep "Goodnight Civilization" seguita da "The Left Hand Path", collaborazione con Eugene Robinson degli Oxbow.
Da 15 anni gli Zu spingono avanti la loro musica, incuranti delle mode e delle tendenze che vedono passare come il famoso cadavere sul fiume di Siddharta. La pausa dalla band ha portato nuova linfa vitale ed ispirazione, oltre che un nuovo batterista nella persona di Gabe Serbian, già conosciuto per essere il mostro dietro le pelli dei mutanti californiani The Locust.
Per il loro album ufficiale gli Zu tornano quindi alla casa madre, la Ipecac Recordings di Mike Patton, e ad una nuova distribuzione europea con la Pias / Play It Again Sam.
La loro amalgama sperimentale di metal, math, no-wave, noise ed elettronica, ha portato John Zorn a descrivere il loro sound come "una musica potente ed espressiva che spazza totalmente via ciò che la maggior parte delle band fa in questi giorni".
In corsa per il dubbio titolo di 'band più lavoratrice del mondo', gli ZU hanno effettuato oltre 2000 show in tutta Europa, Stati Uniti, Canada, Asia, Russia, Messico e anche in Africa, in tour con Mike Patton, condividendo il palco con Faith No More, Fantomas, The Melvins, Lightning Bolt, Sonic Youth, The Ex, ed innumerevoli altri.
Hanno inoltre collaborato con un gran numero di musicisti tra cui Mike Patton, The Melvins, Dälek, Jim O 'Rourke, FM Einheit (Einsturzende Neubauten), Peter Brötzmann, Nobukazu Takemura, Eugene Robinson (Oxbow), Steve MacKay (The Stooges), The Ex, Thurston Moore, Jimmy O Rourke (Sonic Youth) Stephen O Malley (Sunn O), Damo Suzuki (Can), Mats Gustafsson, NoMeansNo, Joe Lally (Fugazi), Brian Chippendale (Lightning Bolt), etc...
Nel mese di marzo 2015, gli ZU pubblicheranno il loro nuovo album intitolato "Cortar Todo", e registrato da Lorenzo Stecconi al Vacuum Studio, nella campagna vicino Bologna, nell'estate del 2014.
L'album contiene alcuni ospiti molto speciali tra cui il tastierista Joey Karam (The Locust), Stefano Pilia (che suona regolarmente con artisti del calibro di Mike Watt, David Grubbs e Rokia Traore, e in Italia con Massimo Volume ed Afterhours) e forse più inaspettatamente, una registrazione sul campo di uno sciamano indigeno Shipibo, effettuata da Luca e Massimo in Amazzonia.
"Cortar Todo" rivela nuove dinamiche della band, l'album è più diretto, tagliente, focalizzato, è più intenso e musicale di ogni altra cosa che gli Zu abbiano registrato finora.

More info:
https://www.facebook.com/vajrazu

STROMBOLI
Stromboli è il nome d'arte di Nico Pasquini già chitarrista di Buzz Aldrin e bassista per His Clancyness. Il suo debutto per Maple Death Records è un viaggio tra ambient, kraut, ritmi ossessivi e isolazionismo noise. In pochi giorni è stato osannato dalla stampa estera con recensioni su The Quietus, No Fear Of Pop, Decoder, 20JazzFunkGreats e addirittura dal blog di Simon Reynolds, uno dei giornalisti musicali più influenti al mondo.

More info:
https://www.facebook.com/sstromboli

Domenica 17.05.2015
ZENI GEVA + TESTA DE PORCU + DISUMANA RES

> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso 10€
> tessera AICS obbligatoria (8€)

L’entità Zeni Geva è il power-trio bassless col quale KK Null ha dato sfogo – in compagnia dell’altro chitarrista Mitsuru Tabata e del drummer Eito – alla sua anima più strettamente “rock”. Un trio protagonista con una serie di album editi nei ’90 dello scoperchiamento oltreoceano del vaso di pandora del japanoise.

Complici di quella che, specie nella seconda metà dei ’90 fu una sorta di semi-colonizzazione dei mercati (e palchi) occidentali, furono principalmente due personaggi: il primo è mr. Steve Albini che, oltre a considerare ZG uno dei suoi gruppi preferiti, ha spesso condiviso col trio giapponese palchi, dischi e soprattutto studio di registrazione. Sono infatti 5 su 12 i dischi che l’ex Big Black ha registrato per conto della band di KK Null. L’altra personalità fondamentale per lo sdoganamento di ZG in occidente è senza dubbio Jello Biafra: fu infatti il punk più discusso d’America a pubblicare col celebre marchio della sua Alternative Tentacles i due album più importanti dell’intera discografia dei tre nipponici: Desire For Agony e Freedom Bondage.
La saga “occidentale” di ZG prese il via però alcuni anni prima, esattamente nel 1990 quando la Pathological, etichetta di Kevin Martin (God, Techno Animal, The Bug e mille altre cose ancora), diede alle stampe Maximum Money Monster. Non un esordio, dato che a precedere l’attacco all’occidente erano state altre release made in japan: una serie di ormai introvabili cassette e un paio di lp, How To Kill (1987) e Maximum Love & Fuck (1988), tutti editi per la casalinga Nux Organization e poi confluiti nell’esordio occidentale. Nonostante sia una sorta di compilation dei momenti migliori dei suddetti lp, MMM è un disco di importanza capitale perché contribuì in maniera sostanziosa ad aprire le orecchie degli ascoltatori occidentali al rumore di un mercato altro rispetto all’asse Usa-Uk ma che di lì a breve avrebbe dimostrato di poter competere a suon di efferatezze sonore coi mostri sacri della musica estrema. I 16 minuti dell’iniziale Slam King mettono alla prova l’ascoltatore con paludi sludgy reiterate e stranianti, in cui l’urlo frustrato e ferino di Null riscrive il concetto stesso di ossessività assumendo i toni marziali che caratterizzeranno le prove successive. Notevole anche la conclusiva nenia paranoide di On Suicide su testi di Bertold Brecht, in cui i 3 – ad alternarsi alla batteria sono Ikuo Taketani e Tatsuya Yoshida – mostrano di sapersi muovere in maniera disturbante anche privi di eccessiva elettricità.
Nel 1991 esce per l’americana Public Bath Total Castration, album che non solo attraversa l’oceano ma segna anche altri eventi fondamentali: la stabilizzazione della formazione nel power trio suddetto con l’ingresso in pianta stabile di Eito dietro le pelli e l’inizio del lungo sodalizio con Albini dietro il mixer. Il mini Nai-Ha – anticipato da Live In America (Nux, 1992) – segna poi la partecipazione attiva di Albini, che aggiunge la sua chitarra alle due degli axemen nipponici inAngel, cosa che si ripeterà nell’album condiviso All Right, You Little Bastards dell’anno successivo. Le coordinate del mini sono quelle già sperimentate in Total Castration: un doom-noise catramoso e materico che in mezzora sciorina tutto l’armamentario rumoroso del trio, ovvero drumming rovinoso e massiccio, chitarre plumbee e insieme violente, aperture stranianti e paranoiche.
È la comparsa di Desire For Agony però a rappresentare lo snodo cruciale nella divulgazione del suono ZG. Una sintesi compiuta e definita di un sound che è in grado di ovviare a qualsiasi forma espressiva nota e riconoscibile tanta è l’omogeneità del mood catastrofista e disperato del trio. Un vero e proprio monolite in cui il caleidoscopio delle sfaccettature è irrimediabilmente tendente al nero: incubi da Swans primigeni e sfuriate death-grind, industrial godfleshiano e sferragliate d’ascendenza Big Black si fondono in un magma obliquo e stordente in grado di condensare 15 anni di musiche estreme occidentali aggiungendovi quel tocco di alterità tipica del japanoise. Null è ormai a pieno titolo un samurai che sfida il mondo sulla scorta di una integrità guadagnata sul campo e della sua figura ieratica. Inutile citare un pezzo piuttosto che un altro. Desire For Agony è un blocco unico di granito livido. Non c’è catarsi, tanto meno possibilità di fuga o redenzione.
Il groviglio di filo spinato della copertina di Freedom Bondage (Alternative Tentacles, 1995) è la migliore rappresentazione grafica possibile per i 9 pezzi del comeback. Disco ancor più denso del predecessore, Freedom Bondage inserisce nella trama nero-pece ormai classica disturbanti elementi altri: spunti prog, latente tendenza psych-spacey, retaggi della tradizione giapponese. Ad una prima parte più compatta che culmina nell’umorale grind-jazz (?) di Interzona, fa da contraltare un lato b mai così sperimentale, malato e deviante: gli arpeggi acustici di Shi No Umi ma soprattutto la lunga, ondivaga e mestamente profetica Ground Zero sfruttano il nulltron di Null, vocals mai così espressive e stordenti intrecci sperimentali di Eito e Tabata per disegnare paesaggi sonori realmente alieni.
La band di Null ha ormai raggiunto lo zenith creativo, ergo la parabola non può che essere discendente. Nel 1996 i cattivi presagi si manifestano sotto forma di defezione del batterista Eito e per ZG inizia uno iato piuttosto silenzioso a livello discografico che si interromperà solo nel 2001 con 10,000 Light Years. A pubblicare è la Neurot, a testimonianza della credibilità guadagnata da ZG nel sottobosco delle musiche estreme americane. Dietro le pelli torna l’originario drummerMasataka Fujikake, ma l’album sembra fiacco e non più in grado di accendere l’immaginazione dell’ascoltatore come i primi incendiari album. La cover di Luglio, Agosto, Settembre Nero degliArea – disponibile solo nell’edizione giapponese – è stupenda (se volete sentire Null cantare in italiano sono disponibili online numerosi video live del pezzo) ma non rialza un album che è privo di qualsiasi intento sperimentale o di ricerca, che non osa avventurarsi in soluzioni inattese ma che piuttosto appare come una parodia, una riproposizione “rassicurante” di ciò che furono gli Zeni Geva.
Al momento attuale l’ultimo lascito discografico di ZG è Last Nanosecond disco che si inserisce nella tradizione dei numerosi live ufficiali, quasi che Null volesse fermare il tempo ad ogni stadio dell’evoluzione della sua creatura. Prima di questo Live In Geneva del 2002, in rigoroso ordine cronologico, c’erano già stati il Live In Amerika (Nux, 1992), il citato disco con Albini All Right…(catturato tra Osaka e Tokyo) e il Trance Europe Experience. Se il primo fotografava il trio all’altezza del suo primo tour americano, il terzo è la testimonianza del tour europeo del 1994. Dischi adatti a fan sfegatati e a chi non ha avuto modo di provare l’ebbrezza del wall of sound on stage del trio.
(scritto da Stefano Pifferi per sentireascoltare.com)

In apertura si esibiranno i Testa De Porcu, che presenteranno in anteprima brani tratti dal nuovo disco.

www.zenigeva.jpn.org
www.facebook.com/zenigeva
http://soundcloud.com/zenigeva
www.kknull.com
www.facebook.com/null.official
http://soundcloud.com/kknull

Ufficio Stampa LOCOMOTIV CLUB
Giovanni Gandolfi
giovanni@locomotivclub.it

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