giovedì 3 settembre 2015

"JEWISH JAZZ. DAGLI STATI UNITI ALL'ITALIA PASSANDO PER BERLINO"


Nei  giorni  58 e 10 settembre alle 21 nel Cortile del Museo Ebraico, in
via  Valdonica  1/5,  MEB estateduemilaquindici presenta, nell'ambito di bè
bolognaestate 2015,  JEWISH JAZZ
Dagli Stati Uniti all’ Italia passando per Berlino.

Torna il Jazz Festival al Meb di Bologna; Jamie Saft, Gabriele Coen, Enrico
Fink  e  Zeno de Rossi saranno i grandi protagonisti dell’estate al Cortile
del Museo Ebraico, interpretando la  musica ebraica come crocevia tra jazz,
rock e tradizione colta, in un pentagramma unico da New York a Berlino.
Tre  serate di grande impatto con: Jamie Saft, polistrumentista newyorkese,
virtuoso  di  piano  e tastiere, produttore e compositore, una delle figure
più in vista della nuova scena del jazz innovativo che si è formata intorno
a  John Zorn; per la prima volta in Italia Jamie Saft si esibirà con il suo
Trio;  Gabriele  Coen  che, alla testa del suo nuovo quintetto, propone una
produzione  originale  per  il  festival  di  Bologna  in  cui rielabora il
repertorio  di  Kurt  Weill,  il  grande collaboratore di Bertolt Brecht; e
ancora,  il  cantante e flautista Enrico Fink e il batterista Zeno de Rossi
guidano  alcuni  dei  più importanti jazzisti italiani nella rielaborazione
della grande tradizione sinagogale italiana e ferrarese in particolare.

Le  serate  del  MEBestateduemilaquindici, organizzate dal Museo Ebraico di
Bologna  nell’ambito  di  bè  bolognaestate  2015 il cartellone di attività
promosso  e  coordinato  dal  Comune  di  Bologna,  si  realizzano  con  il
contributo  di  G.D  spa,  Unicredit  Banca,   Banca  Popolare  dell’Emilia
Romagna,  Fondazione  Cassa  di  Risparmio e con il patrocinio di Comune di
Bologna  /Città  Metropolitana  di  Bologna  e  Quartiere S.Vitale, Regione
Emilia-Romagna,  Regione  Emilia-Romagna  - Assemblea Legislativa, Comunità
Ebraica di Bologna, UCEI

Il programma

sabato 5 settembre ore 21


GABRIELE COEN QUINTET
Plays Kurt Weill


Gabriele Coen, sax e clarinetto
Benny Penazzi, violoncello
Luca Venitucci, fisarmonica, pianoforte
Danilo Gallo, contrabbasso
Zeno De Rossi, batteria

Un  viaggio  affascinante  attraverso la musica e le passioni di Kurt Weill
(1900-1950),  il grande compositore tedesco, figlio del primo cantore della
sinagoga  di  Dessau,  uno  dei  maestri indiscussi del teatro musicale del
Novecento, grazie alla sua collaborazione con Bertolt Brecht.
Tra  cabaret, jazz, tango, tradizione colta e musica ebraica, un affresco a
tutto  tondo  dell’intellettuale  Weill. Oltre alle composizioni più famose
tratte dalla celeberrima “Opera da tre
soldi”  e dalle successive collaborazioni con Brecht (“Happy End” e “Ascesa
e  caduta della città di Mahagonny”), il quintetto omaggia il repertorio di
Weill del suo soggiorno francese (Marie Galante) e del suo esilio americano
(Lost in the Stars), riportando alla luce pagine importanti  di The Eternal
Road  (1937), la sua opera oratorio di ambientazione ebraica, terribilmente
premonitrice di quello che sarebbe avvenuto di lì a poco. Nel quintetto, di
recente  costituzione,  alcuni  dei più importanti esponenti del nuovo jazz
italiano   accanto   al   suono  raffinato  ed  inedito  di  violoncello  e
fisarmonica.

martedì 8 settembre ore 21

ENRICO FINK JEWISH ITALIAN JAZZ ENSEMBLE
haTzel PROJECT


Enrico Fink, voce, flauto
Zeno de Rossi, batteria e percussioni
Gabriele Coen, ance
Francesco Bigoni, ance
Alfonso Santimone, piano

Un  sogno  in  musica  ambientato  nell'Italia ebraica, nella sua memoria e
tradizione.  Termine  migliore  di  “sogno” forse non c'è: questa di Enrico
Fink  e del suo gruppo non vuole essere una ricerca etnomusicologica, anche
se  di  ricerca  ce  n’è  molta.  Il desiderio è raccontare l'anima ebraica
presente  in  modo  spesso  nascosto  nella storia del nostro paese come un
mondo  a  parte,  caratterizzato  da una varietà sorprendente: dai poemi in
musica  del  rabbino  di  origine bolognese Shmuel Archivolti, alle melodie
tradizionali degli ebrei livornesi accompagnate alle parole del poeta ebreo
di  Spagna  Shlomo Ibn Gabirol, o ancora alle influenze centroeuropee nelle
melodie di Gorizia, Venezia, Ferrara.
In  questo  progetto  Enrico  Fink,  uno  dei  pochissimi  interpreti della
tradizione  ebraica  italiana  al di fuori dello stretto ambito sinagogale,
con  all'attivo  ormai  innumerevoli  progetti dall'ambito più filologico a
quello più contaminato con il contemporaneo, è affiancato da Gabriele Coen,
sassofonista  romano  che  pubblica per la prestigiosa etichetta newyorkese
“Tzaddik”,  diretta  da  John  Zorn;  Zeno  de Rossi, celebre in Italia per
essere  batterista  di  Vinicio  Capossela e uno dei nomi ormai celebri del
jazz  italiano, ma anche autore, insieme al pianista Alfonso Santimone e al
sax  di  Francesco  Bigoni  di  riletture  del  materiale ebraico in chiave
jazzistica.

giovedì 10 settembre ore 21

THE JAMIE SAFT TRIO
Plays Great Jewish Music: Zorn, Dylan, and beyond

Jamie Saft, piano
Trevor Dunn, bass
Ben Perowsky, drums

Jamie  Saft  virtuoso  di  piano  e  tastiere,  produttore  e  compositore,
polistrumentista,  vive  a  New  York, dove è una delle figure più in vista
della nuova scena del jazz innovativo che si è formata intorno a John Zorn.
Figura  chiave  della  scena  Downtown legata alla nuova musica ebraica, ha
lavorato  con grandi artisti, senza limitarsi all’ambito jazz, al contrario
spaziando  tra  i generi: Beastie Boys, Bad Brains, B-52’s, John Zorn, John
Adams, Laurie Anderson, Donovan, Antony and the Johnsons, Mike Patton.
Fa  parte  di  vari acclamati ensemble: Grizzly Adamz, Electric Masada, The
Dreamers,  Kingston Yard, Whoopie Pie, OV, Swami LatePlate, The Shakers and
Bakers,  The  Spanish  Donkey,  Kalashnikov.  Ha  composto numerose colonne
sonore  per  il  cinema,  tra queste Murderball (nomination agli Oscar come
miglior  documentario)  e  God  Grew  Tired  Of  Us  (vincitore al Sundance
Festival del 2006).
Per  questa  occasione bolognese si esibirà in un repertorio che spazia dal
songbook  di  John  Zorn a Bob Dylan e alcune sue composizioni originali di
ispirazione   ebraica.   Completano  il  trio  due  musicisti  eccezionali,
collaboratori  da  sempre di John Zorn: Trevor Dunn al basso e Ben Perowsky
alla batteria.

Tutte le serate sono ad ingresso gratuito

Per informazioni:
Museo Ebraico di Bologna Via Valdonica 1/5 - tel. 051 2911280

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