giovedì 4 marzo 2010

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE





Sabato 6 marzo alle 15.30 il Museo del Patrimonio Industriale, via della
Beverara 123, propone l'attività “Esplorando il Sistema Solare” dedicata
ai ragazzi dagli 8 ai 14 anni.
Il Sistema Solare è costituito dagli oggetti celesti che ruotano attorno
alla nostra stella: il Sole. È composto da 8 pianeti (e le loro 165 lune
conosciute), dai 3 pianeti “nani” (Cerere, Plutone, Eris e le loro 4 lune
conosciute), qualche decina di migliaia di asteroidi, un numero imprecisato
ma sicuramente enorme di comete e da miliardi di corpi minori. Durante il
percorso – con l'aiuto di un moderno tellurio a movimentazione elettronica
– sarà possibile spiegare i moti del Sole, della Terra e della Luna e le
loro conseguenze.
In seguito, un'affascinante e divertente simulazione laboratoriale aiuterà
a comprendere le problematiche e l'insieme delle valutazioni
tecnico-scientifiche ed economiche che un team scientifico deve affrontare
per organizzare missioni spaziali.
Sfruttando un programma interattivo e sotto la guida di un operatore, i
partecipanti potranno infine scegliere quale pianeta o satellite esplorare;
quale razzo vettore utilizzare, quali scopi scientifici perseguire tra
rilevazioni fotografiche, analisi del territorio, intensità dei venti,
campo magnetico e altro ancora. Il tutto rispettando il budget assegnato.


Domenica 7 marzo alle 16.00, il Museo propone invece la visita “Il velo di seta da Bologna all’Europa”.
Bologna si è distinta per circa quattro secoli (dalla fine del XIV sino
alla fine del XVIII secolo) quale capitale europea della produzione del
velo di seta: prodotto di lusso ampiamente commercializzato in tutta Europa
e spesso riprodotto nell’iconografia occidentale.
Il primato della città derivava dall’elevata qualità tecnologica del
processo produttivo, raggiunta grazie ad una straordinaria macchina,
denominata filatoglio o mulino da seta alla bolognese, di cui in Museo è
presente un modello in scala 1:2 funzionante, che rappresentò la tecnologia
più avanzata presente in Europa fino all’avvento della Prima Rivoluzione
Industriale.
Tale macchina era utilizzata per la torcitura del filo di seta dalla cui
lavorazione si otteneva il velo. La storia di questo prodotto sarà il filo
conduttore per ricostruire le vicende di una Bologna ormai scomparsa, in
cui l’acqua costituiva l’elemento dominante quale fonte di energia e via di
comunicazione.

L'ingresso al museo, il laboratorio e la visita guidata sono gratuiti.

Info
telefono 051.6356611
museopat@comune.bologna.it
www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

È possibile raggiungere il Museo del Patrimonio Industriale, via della
Beverara 123 dal centro e dall'autostazione con l'autobus n° 17 (festivi
11A), fermata Beverara e dalla tangenziale uscita n° 5.

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