lunedì 1 marzo 2010

A R C H I G I N N A S I O






Lunedì 1° marzo, ore 13, si apre la mostra Donne nell’arte: Le vrai et le faux chicnella Belle Époque. Immagini femminili da album e periodici illustrati dell’Archiginnasio. A cura di Valeria Roncuzzi e Sandra Saccone - Biblioteca dell’Archiginnasio, Quadriloggiato superiore, 1° marzo- 10 aprile 2010 - INGRESSO LIBERO. Un fil rouge ricollega idealmente il soggetto dell’esposizione a quello della mostra già realizzata in Archiginnasio nel marzo 2008: «Donne nell'arte:Robes et femmes nella Belle Époque. Mostra di opere grafiche dalle raccolte dell'Archiginnasio». La nuova mostra punta maggiormente l’attenzione sull’evoluzione epocale dell’immagine della donna, quale viene delineandosi fra il secondo Impero e la prima Guerra Mondiale, e appare documentata nelle illustrazioni proposte sia dalle riviste specializzate per un pubblico femminile da quelle di carattere più generale, di informazione, letterarie, artistiche, satiriche ..., che nascono e si diffondono proprio in quel periodo. Non è un caso, infatti, che la moltiplicazione delle testate sia uno dei fenomeni più tipici dell’età delle rivoluzioni. A sostenere lo sviluppo della stampa periodica è, da un lato, la crescita del livello di istruzione che favorisce la corrispondente crescita del numero dei lettori e delle lettrici, dall’altro alcune innovazioni tecniche che riducono i costi editoriali: il passaggio alla fabbricazione meccanica della carta, la stereotipia, la rotativa a vapore, la litografia e, alla fine del secolo XIX, la stampa delle immagini fotografiche. Dai figurini di moda, rigorosamente parigina, ai periodici italiani, inizialmente di imitazione francese, dedicati alla donna sotto i due aspetti – conflittuali – della tradizionale dimensione domestica e della nuova vita sociale, è un fiorire di rappresentazioni solo apparentemente frivole e oleografiche, ma spesso ironiche e qualche volta sarcastiche, opera, fra l’altro, di artisti e illustratori di vaglia: accanto ai ricordati Dudovich e Kirchner, troviamo Baruffi (Barfredo), Augusto Majani (Nasìca), Eugenio Colmo (Golia), Duilio Cambellotti, Luigi Bompard, Aleandro Terzi ...Chiave di volta per comprendere i due secoli che si fronteggiano, ‘il buon gusto’ che il francese Georges Goursat (alias Sem) rivendica nel proprio album Le faux et le vrai Chic, contraltare visivo del mondo messo in scena da Proust, dove si delineano alcuni personaggi di donne anziane assurde e appariscenti che aspirano ad essere eleganti ma riescono solo parodie degli stili esagerati del periodo, e, all’opposto, signore giovani e aggraziate che comunicano anche attraverso l’abbigliamento i caratteri di forza, agilità, moto e rapidità, icone del Novecento.Entrambe le esposizioni ricollegano al tema «Donna e Arte» con cui il Ministero per i Beni e le Attività Culturali intende di anno in anno valorizzare – attraverso una serie di manifestazioni organizzate a livello nazionale – la figura femminile, sia nelle sue diverse rappresentazioni nel tempo e nelle varie forme di arte, sia nella sua partecipazione alla produzione artistica attuale, ed esaltare connubio ispiratore per pittori, scultori, musicisti e tutti coloro che nei secoli hanno individuato nella donna una musa per la loro opera. APERTURA: Lunedì-venerdì 9-19; sabato e prefestivi 9-14; chiuso domenica e festivi - info: 051 276811 - Lunedì 1 marzo 2010 ore 17.30, Sala dello Stabat Mater Andrea Battistini parla di letteratura e passioni con Giulio Ferroni, che presenta il suo ultimo libro La passion predominante. Perché la letteratura (Liguori editore, 2009). Questo libro di Giulio Ferroni prende avvio da vicende personali, dal primo sorgere di una passione per la letteratura negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza: erano gli anni di un’Italia appena uscita dalla tragedia della guerra mondiale, presa nel vortice della ricostruzione, in cui i libri e la letteratura potevano presentarsi ad un ragazzo ingenuo e appassionato come oggetto di desiderio, apertura verso il mondo, promessa di conoscenza. Al percorso personale si accompagna una riflessione sullo stato attuale della letteratura, sui tanti pericoli che attualmente gravano su di essa, tra dominio dei media e della pubblicità, incontrollabile proliferazione della produzione: di fronte a questi pericoli, intrecciati ai più radicali pericoli che minacciano il mondo, si riafferma la sua funzione di coscienza, di difesa della memoria, di responsabilità per il futuro: e si prospetta la necessità di una vera e propria “ecologia della letteratura”. In collaborazione con La Società di Lettura http://www.lafeltrinelli.it/products/9788820746704/%20La_passion_predominante/Giulio_Ferroni.html - Redazione di "Archinews" - Promozione delle attività culturali della Biblioteca dell’Archiginnasio tel. 051 276.813 fax 051 261.160

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