sabato 28 novembre 2015

#ALPOSTOGIUSTO #


Il  1  dicembre Bologna partecipa alla campagna #alpostogiusto promossa dal
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per ricordare i
60 anni dal “No” di Rosa Parks su un autobus dell’Alabama.
Il  pomeriggio  del  1  dicembre  Bologna ricorderà la storia di Rosa Parks
realizzando, all'interno di 4 autobus di linea – 14, 19, 20, 27 - una serie
di  performance  tra  teatro e narrazione, ispirate ai testi Rosa Parks: My
story  di Rosa Parks e Jim Haskins e The rebellious  life of Mrs Rosa Parks

di  Jeanne   Theoharis (orari: dalle ore 13 alla ore 19 sino al termine del
percorso di andata e ritorno con partenza dal centro).
L'iniziativa,  promossa dal Comune  di Bologna in collaborazione con Tper –
Trasporto   passeggeri  Emilia-Romagna,  sarà  realizzata  dalla  compagnia
Cantieri  Meticci  che  da diversi anni lavora nel campo del teatro e delle
arti   performative,   coinvolgendo   direttamente  cittadini  stranieri  e
rifugiati  politici.
La campagna #AlPostoGiusto del MIBACT
Il  Ministero  dei  beni  e  delle  attività culturali e del turismo con la
campagna  #AlPostoGiusto,  realizzata  in  collaborazione  con Miur, Unar e
Anci,  ricorda i 60 anni dal “no” di Rosa Parks su un autobus dell’Alabama,
quel fermo diniego a cedere il posto a sedere riservato ai bianchi che il 1
dicembre  del 1955 cambiò per sempre la storia dei diritti civili. In molte
città  italiane  verranno  realizzate iniziative tra martedì 1 e domenica 6
dicembre.
Tema  centrale  dell’iniziativa  sarà  proprio  l’autobus. Le città saranno
attraversate  da  autobus  e  tram dedicati che ospiteranno al loro interno
artisti,  attori,  scrittori  stranieri,  migranti  di  prima  o di seconda
generazione che parleranno di discriminazione e racconteranno ai passeggeri
la figura di Rosa Parks.

La storia di Rosa Parks


Montgomery.  Alabama.  E’ il primo dicembre del 1955. Rosa Parks, figlia di
James  e Leona McCauley e moglie di Raymond Parks, attivo nel movimento dei
diritti civili, torna a casa dopo il suo lavoro. Rosa lavora da sarta in un
grande magazzino della sua città. Quel freddo giovedì di dicembre non trova
altri  posti liberi nella parte riservata ai negroes e decide di sedersi al
primo  posto  dietro  alla  fila riservata i bianchi, nel settore dei posti
‘comuni’.
Subito  dopo  di  lei  sale  un  uomo  bianco, che rimane in piedi, essendo
terminati  i  posti a sedere. Dopo poche fermate l’autista chiede a Rosa di
alzarsi e lasciare il suo posto all’uomo bianco.
Rosa  non  si  scompone  e rimane al suo posto, rifiutandosi di alzarsi con
dignitosa fermezza.
L’autista  ferma  il  mezzo e chiama due poliziotti. Rosa viene arrestata e
portata  in  carcere  per  condotta  impropria e per non aver rispettato il
divieto che obbliga i neri a cedere il proprio posto ai bianchi nei settori
cosiddetti comuni.
Un atto coraggioso, determinato, possente, in seguito al quale si avvia una
protesta che poi diventa storica quanto il gesto di Rosa.
Quella  stessa notte, Martin Luther King, insieme ad altre decine di leader
delle  comunità  afroamericane,  dà vita a una serie di azioni di protesta.
Tra  queste,  il  boicottaggio  dei  mezzi pubblici di Montgomery, affinché
fosse  cancellata  una  norma  odiosa  e  discriminatoria che comprometteva
persino la normale possibilità quotidiana di sedersi, come gli altri, su un
autobus.
Rosa  muore  a  Detroit  lunedì 24 ottobre 2005. Passa alla storia come The
Mother  of the Civil Rights movement e la Casa Bianca ospita le sue spoglie
con tutti gli onori.

Cantieri Meticci
Compagnia  teatrale  che  riunisce artisti provenienti da oltre venti paesi
differenti,   nell'intento  di  rendere  tale  diversità  un  caleidoscopio
attraverso  cui  interpretare  artisticamente  i  cambiamenti  della nostra
contemporaneità.  Sviluppa  sia  in Italia che all'estero percorsi teatrali
che  intrecciano  i  linguaggi  della  narrazione  a  quelli  della  danza,
dell'installazione  e della videoarte. Sul fronte della pedagogia teatrale,
dal  2004,  ha  avviato  percorsi dedicati a richiedenti asilo e rifugiati.
Cantieri  Meticci  fa  parte  della rete europea Migrating Theater, rete di
giovani  artisti che promuove workshops e spettacoli sui temi dell'incontro
tra  culture.  Ha  inoltre  preso  parte  a  numerosi  progetti  finanziati
dall'Unione   europea,  dando  vita  a  spettacoli  in  svariati  paesi  di
provenienza  dei  propri  attori,  quali, ad esempio, Palestina, Giordania,
Brasile, Bolivia, Iran, Marocco e Senegal.

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