martedì 24 novembre 2015

Eventi LOCOMOTIV CLUB

Mercoledì 25.11.2015

BIANCA CASADY & THE C.I.A.
in apertura PHILL REYNOLDS

Prevendite disponibili sul circuito TicketOne
> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 21:30
> ingresso 15 euro + d.d.p.
> tessera AICS obbligatoria (8€)

Bianca Casady, metà del celebre duo delle Cocorosie, porta in Italia il suo acclamato nuovo progetto/spettacolo in cui mette in scena canzoni meravigliosamente costruite con una band, un danzatore e una bellissima parte video, dando vita ad un universo suggestivo, misterioso ed incredibilmente affascinante, sospeso tra teatro, musica e danza.

Insieme alla sorella Sierra, nel progetto comune delle CocoRosie, Bianca Casady ha dato vita ad un grande surreale mondo Pop Art.
Oltre agli acclamati album e ai concerti in tutto il mondo, le CocoRosie hanno scritto il brano da balletto "Night Shift – A FeedleFeeble" nel 2012 al Kampnagel e da allora hanno realizzato due progetti teatrali con il grande regista Robert Wilson. Adesso - dopo diversi progetti solisti - Bianca Casady ancora una volta esce fuori del contesto familiare delle CocoRosie per raccogliere i partner di lungo tempo (la CIA) per un progetto musicale –artistico- teatrale.
Insieme con il ballerino Bino Sauitzvy, il video artista Jean Marc Ruellan e i musicisti Lacy Lancaster, Takuya Nakamura e Doug Wieselman, Bianca porta nuove canzoni sul palco, che saranno contenute in un album che verrà pubblicato in autunno.
Casady disegna un mondo parallelo misterioso e suggestivo partendo da un pianoforte scordato, una macchina da scrivere polverosa e pile di poesie. Le sue canzoni sono gemme che nascono da una strana musica che rimanda ad un immaginario da paese delle meraviglie e che ora può essere vissuto in una performance concerto. 
Dopo la prima mondiale al Summer Festival Kampnagel di Amburgo, questo spettacolo, che è stato presentato tra gli altri al Melt Down di Londra e al Pop-Kultur di Berlino, farà tappa al Locomotiv Club.
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Phill Reynolds, al secolo Silva Cantele, poliedrico musicista, esplosivo chitarrista nei Miss Chain & the Broken Heels e frontman dei leggendari Radio Riot Right Now, qui è alle prese con il suo progetto solista. A cavallo tra il delta del Mississippi e il Greenwich Village dei folk singer di protesta, Phill suona la chitarra, l’armonica, il cembalo, il banjo, la cassa. Il nuovo disco "Love & Rage" uscirà per l’etichetta Locomotiv Records.
Uscirà l’1 ottobre prossimo Love and Rage, primo album di Phill Reynolds che fa seguito a 2 EP e due split (quello con reelakes uscito ad inizio anno e quello con Veronica B. uscito nel 2013).Dopo una lunga serie di dischi confezionati a mano, in casa, con materiali riciclati, sarà la bolognese Locomotiv Records a pubblicare questo album, contenente 10 canzoni.“Love and Rage narra di Umanità, l' umanità dei vinti, degli ultimi. Sugge-risce la disperazione data dalla tossicodipendenza, lega i reietti su di un barcone alla deriva alle vittime del turbo-capitalismo nelle fabbriche india-ne, si infuria di onte all'angosciante potere che si usa dare per scontato, uncinando la speranza con punti interrogativi. Ma Love and Rage - prose-gue il musicista vicentino - cerca allo stesso tempo la luce nella sicità dei baci, nei legami sacri dell'amicizia, nel Tempo da anticipare e non da attendere, nei percorsi di liberazione personale e quindi collettiva.Phill Reynolds, all'anagrafe Silva Cantele, dopo più di 200 concerti alle spalle in tutta Europa e negli States si stacca con questo lavoro dalle sonorità strettamente blues del suo primo Mistakes Are e Stairs to Redemption (2011) per accostarsi a scorci vicini a e Tallest Man On Earth, Weakerthans, Bon Iver, Langhorne Slim, Micah P. Hinson. Love and Rage è stato registrato al T.U.P. Studio di Brescia e prodotto da Silva Cantele stesso, assieme a Bruno Barcella, dando nalmente spessore e profondità alle composizioni della one man band vicentina.

READ MORE:
https://www.facebook.com/Bianca-Casady-the-CiA-1867926130098250/timeline/
www.youtube.com/channel/UClVrbd1PNh_P3MstONk5FAg

Giovedì 26.11.2015

TODO MODO
in apertura CABRERA

> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso 7 €
> CABRERA on stage: 22:15
> TODO MODO on stage: 23:00
> tessera AICS obbligatoria (8€)

Todo Modo è il progetto di Paolo Saporiti, noto cantautore, Xabier Iriondo degli Afterhours e Giorgio Prette, ex batterista degli Afterhours (dove ha suonato dal 1990 al 2014). “...Questo progetto lo volevamo a tutti i costi...”, ecco come è iniziato tutto secondo Paolo Saporiti: "In Todo Modo, film di Elio Petri tratto dal romanzo omonimo di Sciascia, il nostro mondo, il Paese Italia, appare inchiodato a uno stato di immobilismo elitario di stampo prettamente democristiano, disposto a tutto, fino all’omicidio, pur di riuscire a conservare lo status quo. Un incontro di pure spartizioni di potere nella realtà, viene così ammantato di significati spirituali e filosofici che non ha e la mistificazione e la manipolazione dell’informazione, come della stessa esistenza dell’altro, inteso qui come essere umano sempre sacrificabile di fronte alle esigenze di potere, appaiono così tanto contemporanei e odierni ai nostri occhi, che il non voler ricordare col nome di questo progetto tale atmosfera, sarebbe stato un vero peccato".
Paolo, Xabier e Giorgio sono musicisti differenti tra loro, come ci tiene a precisare Saporiti: "Ognuno di noi arriva da esperienze toste e sta vivendo momenti enormi della propria esistenza come è normale che sia ... Giorgio è un delfino, nel senso della libertà e ne aveva fame, voleva lasciarsi andare e lo ha fatto ... Xabier è un integralista, in tutto e per tutto, preciso come una lama, tagliente come la sua chitarra ma ha una poetica che quando sceglie di sguinzagliare è devastante. Io sono quello che sono, uno che ama la musica e che ha avuto bisogno di scegliere e incontrare le persone giuste con cui lavorare, da sempre, per poter arrivare a dire che fare musica è il massimo della vita, con la calma e la dovuta sofferenza e che da sempre ama cantare e parlare di quello che prova e sente".
Tranne che per le tracce 'Togli Le Mani Da Lei' e 'L'Attentato', scritte dal solo Paolo Saporiti, i brani di Todo Modo sono frutto della collaborazione tra Paolo, Xabier e Giorgio. Il disco è stato registrato e mixato da Xabier Iriondo presso lo Zulo Gorria studio, esclusi i brani 'Togli le mani da lei', 'Come fossi Dio' e 'Puttane e miele' mixate da Marco "la nonna" Posocco presso Hollow Room.

Le esperienze pregresse dei tre musicisti si sentono all'interno dei 9 capitoli del loro esordio ma senza dare l'idea di trovarsi di fronte ad un nuovo lavoro di Paolo Saporiti o degli Afterhours, di Cagna Schiumante o dei Six Minute War Madness. I Todo Modosono un band a se stante, unica ed orginale, capace attraverso testi graffianti e un sound potente di attirare l'attenzione dell'ascoltatore.
'Todo Modo' gronda carisma come i tre artisti che lo hanno composto e registrato.

Venerdì 27.11.2015

DARGEN D’AMICO - HAPPY BIRTHJ TOUR
live set feat. Mamakass
in apertura Dutch Nazari & Sick et Sempliciter


Prevendita disponibile sul circuito TicketOne: http://goo.gl/qimvwd

> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso 10 euro + d.d.p.
> tessera AICS obbligatoria (8€)

I due concerti di Milano e Bologna sono stati organizzati in occasione del rientro diDARGEN dopo il viaggio, per festeggiare il suo compleanno con i suoi fan e per chiudere definitivamente questo tour andato replicando le due città dove i concerti sono andati alla grande!

Non è chiaro il momento preciso in cui Jacopo D’Amico, milanese di origini eoliane, trova sulla sua strada Dargen. Succede da qualche parte e in qualche tempo. Di sicuro su quella strada, a celebrare quell’incontro, c’era il fantasma del rap. Tanto rap ascoltato e imparato, il rap che diventa punto di partenza per tutta una serie di avventure esistenziali e sonore, le prime improvvisazioni, i primi virtuosismi, le prime sperimentazioni. 
Dargen D'Amico si materializza nella scena rap italiana militando nelle Sacre Scuole insieme ai futuri Club Dogo e ne Il Circolo con pionieri della scena hip-hop italiana come Zippo (Comitato) e Chief (Chief & soci). Siamo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000. Quando i suoi compagni e la scena seguono una loro evoluzione stilistica lineare, Dargen si tira fuori dal gioco. Per usare una metafora calzante, esce dal gruppo, esce da ogni idea di gruppo. Entra nel suo castello privato, e lo trova pieno di fantasmi. Da una parte Jacopo, dall’altra Dargen, la luce e il buio illuminano e oscurano a tratti l’uno, a tratti l’altro. È il posto giusto. Quando sembra ormai un desaparecido della scena, se ne esce con un album solista. 
Musica senza musicisti (autoproduzione, Giada Mesi - 2006) è uno shock. La strada ora non solo è marcatamente personale ma è anche molto distante dai cliché dell'hip-hop italiano. Se da un lato infatti tutte le energie sembrano far esplodere il rap alla sua intensità massima, intorno fioriscono le aperture creative dell'elettronica e strane forme che deviano i modelli della canzone italiana classica, la voce declinata in un'espressività nuova, testi capaci di giostrare quello spettro di umori che vanno dallo slancio poetico a un uso non banale dell'ironia, in un’alternanza ubriacante di registri, dal tragico al comico e con tutto quello che sta nel mezzo. 
Dargen nel frattempo ha nuove collaborazioni, tutte nate in contesti spontanei, di grande amicizia, come quella con i Two Fingerz, con i quali nel 2007 lavora in veste di autore dei testi all’album "Figli del Caos" (Sony-Bmg) o la prima importante jam con i Crookers: il pezzo ‘Nchlinez, contenuto nel “Crookers Mixtape” (2007) che diventa un culto. 
Nel 2008 arriva il secondo album da solista, un monumentale doppio CD, Di vizi di forma virtù (Giada Mesi/Talking Cat / distr. Universal), nel quale convivono in un gioco di tensioni spesso avventurose e sempre spiazzanti, le tante anime di D'Amico, quella dell'eretico hip-hop, quella del rapper che sa usare le sfumature del genere, e quella del cantautore freak da anni 2000, che gioca rispettando i propri fantasmi, in un ventaglio di colori veramente inedito per l’Italia. 
Nel 2009 c’è il primo duetto con Fabri Fibra, nel brano Via Vai. La collaborazione tra i due avrà felice prosecuzione nel 2010, parliamo della hit Festa Festa, singolo che i Crookers scelgono per presentare il loro album d'esordio “Tons Of Friends” al mercato italiano. E Dargen è l’unico italiano presente anche nella versione internazionale dell’album dei Crookers (nel brano Birthday Bash), disco che ospita insieme a Dargen, tra gli altri, Kelis, Will.i.Am, Soulwax, Mixhell, Roisin Murphy, Pitbull, Tim Burgess. 
Nello stesso anno escono due EP: D’ – parte prima e parte seconda, dall'unione dei quali nascerà l'album “CD'” (Giada Mesi). È il Dargen più sentimentale e più legato alla forma canzone - influenzato dai grandi modelli metropolitani milanesi che sempre lo hanno suggestionato, da Jannacci a Cochi & Renato passando per Camerini, così come dai neomelodici napoletani - capace di muoversi sulle più dirette basi elettro-rap e allo stesso tempo continuare nuove esplorazioni sonore, in una gamma di riferimenti che vanno dai Daft Punk e la dance italiana dei ’90 a un’etichetta come la Warp, sempre perso in quello straniamento tra Jacopo e Dargen, tra luce e buio, teatro e vita reale, in quel limbo dove sorrisi e lacrime fanno lo stesso gioco. 
L’amore per la canzone italiana sarà il canovaccio sempre nel 2011 del progetto Macrobiotics insieme allo storico dj e produttore milanese Nic Sarno, l’album in free-download dal titolo “Balerasteppin” sovrappone in un impensabile cut-up cover di classiche pop songs tricolori, da Fabrizio De André a Loredana Bertè passando per Vasco Rossi e Gianni Morandi, a basi elettroniche di artisti stranieri. 
Il 2012 arriva la cosa più pop fatta da Dargen finora, un duetto con Max Pezzali nella rilettura de Hanno ucciso l’uomo ragno. Contemporaneamente vede la luce il suo progetto più radicale: Nostalgia Istantanea (Giada Mesi), album in vinile con due uniche lunghe tracce di venti minuti l’una, due flussi di coscienza che avvicinano il rap alla psichedelia, il flow attraversato da immagini bibliche e visioni di ogni tipo qui definitivamente poesia. 
Nel 2013 esce su Universal “Vivere aiuta a non morire”, con un D’Amico sempre pronto a vestire di nuovi dettagli il suo stile, capace di unire il suo approccio più sensibile a una comunicativa mai così acuta e diretta, in un viaggio da antologia punteggiato da collaborazioni sempre interessanti, da Andrea Nardinocchi a Max Pezzali, da Fedez a Enrico Ruggeri, passando per Perurbazione e J-Ax. 
Il 2015 è l’anno di “D’iO”. Un lavoro discografico che contiene “un poco di tutto quello che ho fatto fino a qui” - racconta Dargen – e che come ovvia conseguenza nell’edizione limitata (rinominata edizione enciclopedica) “contiene interamente la mia discografia”. Ecco che qui, emerge la capacità di una scrittura mai così pop. L'iniziale La mia generazione, il singolo Amo Milano, la strepitosa Crassi. Poi tutto si svolge nella parte chiara dell' artista·uomo, che spesso sembra parlare direttamente, senza schermature, al cielo, stringendosi in questo a tutta l'umanità disponibile; messaggi nella bottiglia tra se e Dio, e ancora flash sempre più precisi di quella spiritualita insita nella poetica dargeniana.

Dutch Nazari nasce in provincia di Padova nel 1989. Verso i 15 anni la sua passione per ilgenere musicale rap lo porta a entrare a contatto con la scena hiphop di Padova. Nel 2006 entra a far parte della crew Massima Tackenza, con cui in quegli anni fa esperienza sui palchi a alle battle di freestyle e con cui collabora alla produzione di un mixtape (MT2 - 2007) e un album (Stai giù - 2009). In quegli anni lavora anche a un altro disco in collaborazione con Buzz (altro membro del collettivo Massima Tackenza). Si tratta del disco "10 kg in più", che contiene, tra le altre, la canzone "la borsa", il cui video (caricato su youtube sul canale di Dutch) è il frutto dello straordinario talento del regista Nicholas Nazari, realizzato interamente con la tecnica dello "stop motion" (per vedere il video: http://goo.gl/suuX81).
Nel 2011 l'ep "Non lo avevo calcolato" segna l'inizio del percorso solista. Nella sua parentesi solista inizia un progressivo allontanamento dagli stereotipi narrativi del rap, abbandona del 
tutto l'autocelebrazione e comincia a mescolare le metriche e i messaggi del rap alla poeticadei Poetry Slam ("poetry slam": http://goo.gl/oLwgGj), una realtà a cui Dutch si avvicina anche grazie alla forte amicizia con il poeta veneziano Alessandro Burbank. Dal punto di vista musicale comincia a prediligere sonorità elettroniche e sognanti, e a collaborare musicalmente con un grandissimo talento della musica elettronica, il padovano Luca Patarnello (membro del duo elettronico Sick et Simpliciter). Dopo avere estratto il singolo "Speculation" (http://goo.gl/RlPagd) Dutch viene notato da Dargen D'amico, un nome molto importante nel panorama italiano della musica rap e non solo, che a Settembre 2014 annuncia l'ingresso di Dutch nella propria etichetta discografica "Giada Mesi". Il 14 Ottobre 2014 esce per Giada Mesi l'ep Diecimila Lire, (scaricabile gratuitamente suwww.dutchnazari.tumblr.com). L'ep consacra la collaborazione tra Dutch e i Sick et Simpliciter, ai quali è affidata la produzione strumentale. Nel disco, oltre a un brano con Dargen D'Amico dal titolo "Genio Dentro" (video:http://goo.gl/NnW86I) , si trova anche una strofa del rapper torinese Willie Peyote nel brano "Falling Crumbs" (video: http://goo.gl/Eb8nrp).

Sabato 28.11.2015

MECNA - “TAXI TOUR”


Torna nei migliori club italiani il live show di MECNA tra rap ed elettronica.
Prevendite disponibili sul circuito TicketOne: http://bit.ly/1VBcjCi

> apertura porte ore 21:30
> ingresso 12 + d.d.p.
> ingresso riservato ai soci AICS
> costo tessera 8 euro

MECNA torna live da ottobre nei migliori club italiani con il nuovo “TAXI TOUR”, come sempre accompagnato daIamseife al live programming e Alessandro Cianci a synth e voci.

Uno show che ripropone nuove e vecchie hit oltre che vere e proprie chicche tratte da tutti gli album ed Ep del rapper foggiano,una scaletta completamente rinnovata e una nuova strumentazione sul palco con inediti arrangiamenti e raffinate rivisitazioni elettroniche per uno spettaoclo che non ha né precedenti né paragoni in Italia. La struttura dello show si discosta infatti dal classico concerto rap per avvicinarsi ad un vero e proprio live set dove le strumentali vengono costruite, dilatate e riarrangiate per accompagnare i testi suggestivi di MECNA.
Ufficio Stampa LOCOMOTIV CLUB
Giovanni Gandolfi

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