sabato 22 maggio 2010

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO




Da domenica 23 maggio fino al 27 giugno, (con inaugurazione il 22 maggio alle 17.00), il Museo Civico Archeologico ospita due ampie esposizioni retrospettive, organizzate dall'Accademia di Belle Arti di Bologna in onore dei suoi docenti e illustri artisti recentemente scomparsi Carlo Gajani e Riccardo Camoni. Le mostre, rispettivamente a cura di Renato Barilli e di Roberto Daolio, sono accompagnate ciascuna da un ricco catalogo edito da Alma Etertainment. L’allestimento è a cura di Mauro Mazzali, docente dell’Accademia, e di una squadra di allievi, la cura grafica dei cataloghi è di Chiara Casarin, Paolo Granata e Beppo Zuccheri. Carlo Gajani ha dedicato la sua vita all'arte ed in particolare alla fotografia toccando le vette della ricerca contemporanea e distinguendosi per la serietà e l'originalità del lavoro compiuto. Artista di fama internazionale, è stato invitato ad esporre alla Biennale di Venezia, al Photomuseum di Monaco, alla Bertha Urdang Gallery di New York, in gallerie e musei italiani e stranieri ottenendo un grande consenso critico ancora oggi testimoniato da voci autorevoli come quelle di Renato Barilli,curatore della mostra, Italo Zannier, Roberto Pasini e Giuliano Scabia il cui ricordo viene restituito nei testi del catalogo a cura di Chiara Casarin ed edito da Alma Entertainment. Resa possibile grazie alla collaborazione dell'Accademia di Belle Arti di Bologna e del Museo Civico Archeologico, la mostra si rivela come un'importante occasione per conoscere da vicino, mediante una selezione a base cronologica ma comprensica di ogni fase, l'opera del maestro bolognese: le prime incisioni e le pitture degli anni Settanta in cui informale e divisionismo si contendevano soggetti autobiografici e paesaggistici, le fotografie della campagna emiliana del decennio successivo, New York con le sue luci, i suoi riflessi e negli anni Novanta i ritratti, sia pittorici che puramente fotografici in cui amici, amori, maestri e compagni di vita davano ai suoi scatti la personalità di uno sguardo attento e introspettivo, per giungere infine alle immagini delle colline di Zocca in cui Gajani ha trascorso i suoi ultimi momenti. ******* Riccardo Camoni ha iniziato poco più che ventenne prendendo spunto dal Minimalismo, evitandone però la rigidità e la pesantezza metallica, ricorrendo piuttosto a blocchi più leggeri, riposti su una soluzione cromatica bipartita, di rossi e neri, poi mai più abbandonata. Ma soprattutto, Camoni non ha tardato ad articolare la compattezza dei monoblocchi scindendoli in unità più articolate, e andando anche a proiettarle sulle pareti occupandole con i loro segmenti rettilinei. Accanto al rigore del linguaggio geometrico, egli si è pure ispirato a un più libero organicismo, usando in tal caso degli sfondi di un nero misterioso, simili alle profondità dei cieli notturni o degli abissi oceanici, in cui è andato a prelevarle come i barbagli di stelle lontane o le fosforescenze di mostri marini. Accanto a un sapiente ricorso alle tinte acriliche e all’acquerello, egli ha saputo valersi con grande maestria anche del collage, andando in questi casi a estrarre dei frammenti simili a curiosi e quasi illeggibili residui di sostanze organiche. Tanta agilità di mezzi grafici si è pure tradotta nel linguaggio del video in cui ha saputo riprenderli accresciuti e potenziati con i doni del movimento e della colonna musicale. Mostre di CARLO GAJANI 1929-2009 RICCARDO CAMONI 1950-2008 Bologna, Museo Civico Archeologico, Via Dell'Archiginnasio 2 / 23 maggio - 27 giugno 2010 / Inaugurazione 22 maggio ore 17.00 Martedì-Venerdì 10.00 - 14.00 - Sabato, Domenica 10.00 - 18.30 - chiuso il lunedì. Ingresso gratuito www.comune.bologna.it/museocivicoarcheologico/ 051 2757211

Nessun commento:

Posta un commento