venerdì 17 febbraio 2012

Eventi Museo Del Patrimonio Industriale


Sabato 18 febbraio alle 15,30, sarà proposto il laboratorio "La fata
elettricità", dedicato ai ragazzi dagli 8 ai 12 anni.

Alla fine del XIX secolo si diffuse in Europa e in America il fenomeno
della “fisica popolare” col quale si mostravano al grande pubblico le
curiosità del mondo scientifico, percepito allora come invisibile e
misterioso e che suscitava sorpresa e meraviglia. È proprio in quel
contesto che il fenomeno elettrico assunse il curioso nome di fata
elettricità.
Traendo spunto da questa antica tradizione divulgativa, il Museo ha pensato
un laboratorio in cui svolgere prove, verifiche e giochi per mostrare ai
ragazzi in maniera divertente che cos'è l'elettricità e come e perché si
manifestano i fenomeni elettrici ed elettromagnetici.
Un affascinante percorso che dai primi esperimenti di Talete di Mileto
sull'elettricità statica passando dagli studi di Gilbert sulle proprietà
delle cariche elettriche, fino alla costruzione delle prime macchine
elettrostatiche in grado di produrre scintille, all'invenzione della pila
di Volta nel 1799 e agli esperimenti di Faraday sull'induzione
elettromagnetica, condurrà i ragazzi alla scoperta dei principali fenomeni
elettrici ed elettromagnetici e delle loro applicazioni, sfruttando
divertenti giochi come “la danza dei forzati”, “il pendolino elettrico”,
“la pila con le mani” e “il fulmine in bottiglia”.
Il laboratorio e l’ingresso al Museo sono gratuiti per i ragazzi e un
accompagnatore.
L’ingresso al Museo è – per tutti gli altri – a pagamento, secondo il
tariffario dell’Istituzione Musei del Comune di Bologna.

Domenica 19 febbraio, alle 16, si terrà il percorso guidato “Vivere a
Bologna nell’Ottocento”,un approfondimento sui cambiamenti avvenuti a
Bologna nel corso del XIX secolo.

Il XIX secolo ha rappresentato per Bologna un'epoca di profondi mutamenti
sociali, urbanistici, economici e storici che hanno modificato radicalmente
l’aspetto della città, le abitudini e i modi di vita dei bolognesi.
L'occupazione napoleonica e la successiva restaurazione pontificia portano
al collasso definitivo l'industria della seta, per secoli punto di forza
dell'economia cittadina, costringendo la città a ripiegarsi in un'economia
legata alla trasformazione di prodotti agricoli e a ricercare nuove forme
di produzione sul modello della Rivoluzione Industriale.
I primi importanti segnali di rinascita si avvertono intorno agli anni
Cinquanta quando vengono organizzate alcune importanti Mostre artigiane e
industriali di respiro regionale e nazionale, mentre comincia ad operare
con sempre maggiore efficacia l'Istituzione Aldini-Valeriani, il cui
modello educativo si rifà alle più importanti scuole tecniche europee.
L'unificazione nazionale, nel 1860-’61, fa assumere all'appena edificata
stazione ferroviaria il ruolo di nodo commerciale strategico tra Nord e Sud
della penisola.
Contemporaneamente, il Comune promuove lavori pubblici destinati a
modificare l'assetto del centro storico, aprendo – ad esempio – la
spaziosissima Via Indipendenza, abbellendo i palazzi del governo e altri
luoghi di pubblico decoro. La città affida in gestione a concessionarie
private la rete di illuminazione a gas, avvia le prime tramvie a cavalli e
ripristina l'antico acquedotto romano nel 1881. Altri interventi
interessano gli impianti fognari, le nuove sedi del macello e dei mercati
alimentari.
Nascono le prime grandi officine meccaniche dislocate fuori dalla cerchia
muraria trecentesca: Calzoni, De Morsier e Barbieri a Castel Maggiore,
antesignane del futuro distretto meccanico del XX secolo.

La visita guidata è gratuita mentre l’ingresso al Museo è a pagamento
secondo il tariffario dell'Istituzione Musei Civici del Comune di Bologna.

Info:
tel 051.6356611; mail: museopat@comune.bologna.it
www.comune.bologna.it/patrimonio industriale
È possibile raggiungere il Museo del Patrimonio Industriale, via della
Beverara 123 dal centro e dall'autostazione con l'autobus n° 17 (festivi
11A), fermata Beverara e dalla tangenziale uscita n° 5 con possibilità di
ampio parcheggio.

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