giovedì 21 gennaio 2010

A R C H I G I N N A S I O



SECONDO INCONTRO organizzato dal Comitato Nazionale per il IV centenario della morte di Giulio Cesare Croce, in chiusura dell'anno crociano

giovedì 21 gennaio 2010, ore 17
Sala conferenze della Società Medica Chirurgica al pian terreno del Palazzo dell’Archiginnasio
ANGELO MAZZA parlerà di Il grottesco in pittura al tempo di Giulio Cesare Croce. Giulio Cesare Croce non è solo il poeta popolare inurbato, l'autore del Bertoldo e Bertoldino, il cantinbanco che conquista il pubblico di piazza con rime e facezie al suono della lira e dà voce alle aspirazioni dei poveri, l'appassionato cantore delle feste del calendario e delle ricorrenze stagionali legate alla produzione agricola; è anche l'astuto intrattenitore delle classi colte e dell'aristocrazia bolognese, l'apprezzato sostenitore della classe al potere, il cristiano osservante che si commuove davanti alla Madonna di san Luca, il viaggiatore che sosta con curiosità davanti ai dipinti nelle città di Ferrara, Parma, Mantova e Venezia, il frequentatore dei palazzi senatori decorati dai fregi affrescati con storie romane, miti classici, grottesche e allegorie, le cui pareti si rivestivano allora di dipinti dai soggetti più svariati, da quelli sacri a quelli profani, dai paesaggi alle scene di genere con episodi di vita quotidiana.
Giulio Cesare Croce si fa ritrarre da Lavinia Fontana, la celebre pittrice nei cui confronti nutre un'autentica devozione; ammira i tratti decisi dei disegni a penna di Bartolomeo Passerotti; stravede per i paesaggi di Jacopo Bassano con i lavori nei campi. La sua inesauribile vena popolare, la verve irrefrenabile e l'incedere incalzante dei suoi versi accomunano le sue composizioni alle pitture coeve di Bartolomeo Passerotti, di Camillo Procaccini e dei giovani Carracci, caricate fino all'eccesso tanto nelle forme espressive quanto nei temi affrontati, ai limiti della tolleranza dell'autorità religiosa.



Angelo Mazza, storico dell'arte presso la Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico di Modena e Reggio Emilia, svolge da oltre vent'anni ricerche sulla pittura emiliana tra Cinque e Settecento, con particolare riferimento all'area bolognese e all'antico ducato estense.
Ha collaborato alla principali mostre realizzate dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e alla stesura dei cataloghi dei più importanti musei della Regione. Ha diretto numerosi interventi di restauro di opere appartenenti al patrimonio artistico di Modena e Reggio Emilia, curando, fra l'altro, nel 1999 il volume L'esercizio della tutela. Continuano fino al 30 gennaio 2010 le visite guidate gratuite,organizzate per le scuole medie superiori,alla mostra Le Stagioni di un Cantimbanco.Vita quotidiana a bologna nelle opere di Giulio Cesare Croce. Le visite si prenotano presso la Bibliotecadell'Archiginnasio:tel.051-276802 (ore 08.30/13.30)-archiginnasio@comune.bologn.it Redazione di "Archinews" - Promozione delle attivita'culturali della Biblioteca dell'Archiginnasio.

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