venerdì 8 ottobre 2010

"VAPEURS DE SON" - Concerto




Sabato 9 ottobre, alle 18, in Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio, in Piazza Maggiore 6, Vapeurs de Son, concerto di musica per corno naturale e arpa.
Il concerto, organizzato dai Musei Civici di Arte Antica, dal
BCLA-Délégation Culturelle/Alliance Française di Bologna e
dall’Associazione Bologne Accueil, vede protagonista il duo “De
Beauharnais
” (Luca Delpriori, corno naturale, e Paola Perrucci, arpa), accompagnati dalla voce recitante dell'attore Alain Leverrier. Il concerto sarà preceduto alle 16.45 da Francesi a Bologna in età napoleonica, visita guidata alle Collezioni Comunali d'Arte a cura della storica dell'arte
Francesca Lui.

Il programma del concerto:
F. A. BOIELDIEU (1775 - 1834)
Solo
F. DUVERNOY (1765 - 1836)
Nocturne Nr. 2
F.J. NADERMAN - F.DUVERNOY
Notturno I
F.J. NADERMAN (1772 - 1835)
Sonatina n° 3 per arpa sola. Prelude - Allegro Moderato - Andantino con
Spirito – Rondoletto anglaise
G. PAISIELLO (1740 - 1816)
Andante écrit pour la fête de l'Impératrice
G. SPONTINI (1774 - 1851)
Airs de ballet (dall'opera La Vestale)

Paola Perrucci suona un’arpa Erard d’epoca.

Alain Leverrier leggerà estratti di:
Mémoires de Mademoiselle Avrillion, première femme de chambre de
l'Impératrice;
Mémoires de Constant, Premier Valet de Chambre de l’Empereur;
Mémoires historiques et secrets de l’Impératrice Joséphine, première épouse
de Napoléon Bonaparte par M.A. Le Normand;
Cherubini, sa vie, ses travaux, leur influence sur l’art par René-Dieudonné
Denne-Baron;
Les soirées de l’orchestre par Hector Berlioz;
Correspondance de Napoléon Ier;
Mémoires anecdotiques sur l’Intérieur du Palais et sur quelques événements
de l’Empire par L.F.J. De Bausset

Il duo “De Beauharnais” (Luca Delpriori e Paola Perrucci) nasce in seguito
ad una ricerca di Luca Delpriori sulla musica della nuova corte napoleonica
per corno che spesso vedeva protagonisti Naderman e Duvernoy (arpista e
cornista che rinnovarono al loro tempo la scrittura dei loro strumenti), e
dall’interesse di Paola Perrucci sulla prassi esecutiva arpistica
dell’epoca.
Presenti alla corte di Josephine, il duo Naderman - Duvernoy ebbe una
straordinaria fortuna nonostante l’accostamento insolito e diede vita ad un
repertorio di grande rilievo di brani originali da Spontini, Boieldieu,
Paisiello, Naderman, Bochsa e Duvernoy.

Luca Delpriori si è diplomato in corno nel 1984 presso il conservatorio di
Pesaro sotto la guida del M° Riccio, perfezionandosi successivamente con
Jan Schroeder e Jonathan Williams. Ha inoltre seguito corsi di corno e
musica da camera con H, Pizka, Zisman, Capicchioni. Dal 1982 ha iniziato la
collaborazione con varie orchestre lirico-sinfoniche italiane ricoprendo
dall’anno successivo il posto di primo corno ed effettuando diverse
esecuzioni solistiche. E’ membro dell’Orchestra Regionale delle Marche con
la quale ha partecipato a tutte le stagioni liriche e sinfoniche dal 1996 a
tutt’oggi e a numerose incisioni discografiche. All’attività orchestrale ha
sempre affiancato un’intensa attività cameristica con diverse formazioni,
in particolare con l’ensemble “Rimskij-Korsakov” e col quintetto “Reicha”,
con il quale ha ottenuto vari successi in concorsi internazionali, quali
Cento, Stresa, “premio 900 musicale europeo”, Capri. Dal 2006 si dedica
particolarmente all’approfondimento del repertorio classico attraverso
l’esecuzione su strumenti d’epoca.
L’arpa di Paola Perrucci è rivolta alla ricerca di un potenziale sonoro e
virtuosistico inespresso. La sua attenzione per la musica contemporanea
spinge molti compositori a scrivere per lei, tra cui Giacomo Manzoni e
giovani compositori. Un altro aspetto della sua ricerca riguarda il
repertorio antico in collaborazione con Maria Pia Jacoboni e il recupero di
brani solistici. Nel 1986 ha vinto il concorso per “prima arpa”
dell’Orchestra Giovanile Italiana e il Concorso Internazionale di Musica
Contemporanea di Udine. Successivamente a Roma ha conseguito il
perfezionamento presso l’Accademia di S. Cecilia. Nel ’90 si diploma in
Musica Corale e Direzione di coro sotto la guida del M° Tito Gotti e studia
Analisi e Composizione con il Maestro Cesare Grandi. Dal 2000 suona in duo
con la flautista Annamaria Morini e collabora con la Soprano Daniela
Uccello. E’ prima arpa dell’Orchestra Mozart per la prima esecuzione di “
Tierkreise” di K. Stochkausen. Ha partecipato a varie trasmissioni della
R.AI. Incide per Rugginenti e Bongiovanni. Insegna presso il Conservatorio
di Pesaro.
Alain Leverrier, autore, attore e regista teatrale. Risiede in Italia dal
1996, e dal 2002 a Bologna. Pedagogista e formatore nelle scuole e nelle
imprese in tutta Europa.
Attualmente direttore artistico dell’Associazione «Il Grande Pratello» e
del «Teatro Subito» (atelier di creazione teatrale gratuito). Animatore su
asteriscoradio.com della trasmissione « Enchanté » (La storia mondiale
della canzone francese).
Attraverso le varie epoche e i vari stili compositivi, l’arpa ha sempre
rappresentato una parte importante della storia della musica; tuttavia nei
secoli XVIII e XIX si intreccia alla straordinaria evoluzione organologica
dell’arpa moderna, che vede l’inserimento dei pedali per i cromatismi, una
produzione musicale di tutto rilievo tra musica solistica e cameristica.
L’apice del suo splendore fu quando la regina Maria Antonietta la elesse
come proprio strumento eseguendo musiche di compositori a lei contemporanei
e scrivendo lei stessa per arpa. Dopo il declino della nobiltà francese
anche Josephine, moglie di Napoleone, usò l’arpa che divenne strumento di
corte per eccellenza.
Guardando l'intero percorso storico e musicale del corno probabilmente non
si troverà alcun periodo in cui è stato riconosciuto a questo strumento un
fascino e un ruolo da protagonista come nella Francia dell’Impero
napoleonico. Il rilievo che conobbe determinò una grande proliferazione di
pagine solistiche. Nessun cornista di alcuna epoca può vantare come
Frédéric Duvernoy di essere divenuto un vero e proprio divo, conosciuto da
tutta Parigi tanto da essere identificato spesso col solo nome di battesimo
e da essere citato perfino in pubblicazioni di stampo turistico come una
delle principali attrazioni della città. E proprio intorno alla figura di
Duvernoy, alla sua tecnica del cor mixte e all'influenza che questa ebbe
nella scrittura cornistica del XIX secolo ruota questo incontro.
A questo momento di protagonismo e popolarità del corno non fu estraneo lo
stesso Napoleone, con la sua attenzione al teatro musicale e le sue precise
preferenze per determinati generi e artisti. Merito precipuo della scuola
francese fu quello di esaltare e valorizzare le caratteristiche proprie
dello strumento al punto da trasformare in pregi quelli che sembravano i
suoi limiti naturali.
La felice intuizione di Duvernoy di abbinare il corno all'arpa strumento
che dal canto suo conosceva in quegli stessi anni le sue più importati fasi
di sviluppo) portò alla grande popolarità di questa formazione che finì per
costituire una sorta di moda seguita anche da numerosi amatori e
dilettanti. All'interno dell'opera inoltre la parte del corno solista
divenne un momento atteso e un’importante caratteristica della performance.

Ingresso gratuito

Info
www.comune.bologna.it/cultura/ - tel. 051 219 39 98
www.france-bologna.it tel. 051 33 28 28
eventi@mfbologne.fastwebnet.it

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