lunedì 11 ottobre 2010

ARCHIGINNASIO



Martedì 12 ottobre alle 17.30 nella sala dello Stabat Mater
dell' Archiginnasio, in Piazza Galvani 1, presentazione del volume di
Gianfrancesco Pico Compendio delle cose mirabili di Caterina da Racconigi.
Edizione critica a cura di Linda Pagnotta (Firenze, Olschki, 2010).

Interverranno:
Franco Bacchelli, Gian Carlo Garfagnini, Linda Pagnotta.

Negli ultimi anni della sua vita Gianfrancesco Pico, Signore di Mirandola
(Mirandola, 1469-1533) dimostrò un assiduo interesse per la figura della
mistica piemontese Caterina Mattei, monaca domenicana poi divenuta beata,
che Gianfrancesco protesse e poi ospitò a Mirandola. Dalla diretta
frequentazione con la religiosa e da preesistenti documenti agiografici
ricavò i materiali poi confluiti in questa sua ultima opera, che per la
ricchezza della casistica prodotta e la puntualità dei riferimenti
dottrinali si propone come una summa del pensiero di Pico sui temi a lui
più cari della profezia, del miracolo,delsovrannaturale.

Analizzando la vicenda e gli eccezionali carismi della terziaria domenicana
Caterina da Racconigi, egli torna a riflettere sui «sensibili segni» che
rendono manifesto l’intervento di Dio nel divenire della storia umana. I
ripetuti incontri con Caterina e lo studio delle memorie redatte dai
confessori della donna gli consentono di produrre una documentazione
estremamente ampia su fenomeni straordinari come rapimenti, visioni e
estasi, apparizioni demoniache e angeliche, viaggi aerei in corpo e in
spirito, e di soffermarsi su temi come la profezia e il discernimento degli
spiriti, da sempre centrali nella sua ricerca religiosa profondamente
segnata dalla figura e dalla predicazione di Girolamo Savonarola.
Il Compendio, finora noto solo attraverso un rifacimento approntato dopo la
morte di Pico dall’ultimo confessore di Caterina, è qui presentato per la
prima volta nella traduzione italiana coeva, fondata sull’originaria
stesura latina del testo. Vari indizi portano ad attribuire l’iniziativa di
tale traduzione allo stesso Pico, che sembra così volersi rivolgere non
solo a un pubblico di specialisti e di letterati ma a tutti i suoi
contemporanei, nel tentativo di dissipare le «tartaree tenebre» del dubbio
e dell’incredulità in un’epoca scossa da drammatici rivolgimenti religiosi
e sociali.

Linda Pagnotta si è occupata di letteratura italiana due-trecentesca (
Repertorio metrico della ballata italiana, secoli XIII-XIV, Milano-Napoli
1995; Tommaso di Giunta, Il Conciliato d’amore, rime, epistole, Firenze
2001), del rapporto fra agiografia e tradizione del libro a stampa (Le
edizioni italiane della Legenda aurea, 1475-1630, Firenze 2005) e di
lessicografia, collaborando con l’Accademia della Crusca al progetto di
Concordanze della lingua poetica italiana delle Origini e con il CNR nella
redazione del Tesoro della lingua italiana delle Origini.
(http://www.olschki.it/Prosp/SP/2009/59769.pdf)


Info
Biblioteca dell'Archiginnasio
Piazza Galvani 1,
tel. 051 276813
www.archiginnasio.it

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