giovedì 14 ottobre 2010

CERTOSA


Oggi 14 ottobre, alle 17, si svolgerà la presentazione alla città degli
ultimi restauri dei monumenti della Certosa con una visita guidata di
Eugenio Riccòmini, l’intervento di Mauro Felicori, Capo Area Cultura del
Comune di Bologna e Fabio Roversi Monaco, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. L'appuntamento è al Pantheon della Certosa, la visita proseguirà poi nei chiostri dove sono collocati i monumenti. L'ingresso è aperto a tutta la
cittadinanza.
Il recupero delle tombe ottocentesche della Certosa rappresenta
l’operazione fondamentale del piano di recupero e valorizzazione del
complesso monumentale avviato dal Comune di Bologna e sostenuto dalla
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Sei monumenti, ormai abbandonati
a causa dell’estinzione delle famiglie, sono stati restaurati e saranno
disponibili per nuove famiglie. Il processo ha una fortissima rilevanza
storico-artistica, in quanto l'insieme dei monumenti restaurati costituisce
un vero e proprio unicum europeo per le tecniche utilizzate (dipinti,
scagliole, stucco) e per epoca di esecuzione.
Tra i sepolcri che verranno inaugurati segnaliamo il raffinato marmo
dedicato all’esploratore Pellegrino Matteucci, morto a Londra nel 1881 dopo
una spedizione di 4.600 km in Africa; ma anche la tomba dipinta dedicata a
Giovanni Atti, compiuta verso il 1813, altamente rappresentativa della
prima fase neoclassica della Certosa, in cui prevalgono tombe affrescate a
tema naturalistica è stata restaurata restituendo gran parte dell'accesa
policromia che permette di apprezzare lo sfondo arboreo colto all'ora del
tramonto.
I monumenti recuperati coprono un ampio arco cronologico che parte dall’età
neoclassica di inizio Ottocento e si chiude con il gusto Liberty di inizio
Novecento della Cella Rizzi, vero capolavoro bolognese dell’epoca in cui
arte e artigianato raggiungono esiti di altissimi livello.
Da segnalare anche l’importanza storica dei manufatti dedicati ad esponenti
della nobiltà, dell’Università e della nascente borghesia. La fama
internazionale della Certosa si ricava infatti non solo dalla vasta
letteratura ad essa dedicata (Lord Byron, Charles Dickens, Jules Janin,
Giosue Carducci, Giovanni Pascoli...), ma anche dalla presenza di memorie
dedicate ad esponenti dell’aristocrazia europea quali Barbara Fieschi Doria
(moglie dell’ultimo Doge genovese), i principi russi Galitzin (rifugiati a
Roma per motivi politici ma che scelsero di essere sepolti in Certosa), il
primo ministro polacco Taddeo Matuszewic.

I monumenti, tutti di grandi dimensioni (2.50x 4 metri ca.) sono:

Monumento di Giovanni Fabbri, 1811, Chiostro Terzo, arco 31, da dipinto da
Giuseppe Querzola per gli ornati e da Vincenzo Armani per le figure.
http://certosa.cineca.it/chiostro/scheda_artistica.php?ID=105

Monumento di Barbara Fieschi Doria, 1822, Chiostro Terzo, arco 41, progetto
di Antonio Bolognini Amorini; scolpito da Giacomo De Maria per il ritratto
e Pietro Trifogli per gli ornati.
http://certosa.cineca.it/chiostro/scheda_artistica.php?ID=119

Monumento di Francesco Tartagni Marvelli, 1815, Chiostro Terzo, arco 52,
dipinto dai fratelli Pietro e Giuseppe Fancelli.
http://certosa.cineca.it/chiostro/scheda_artistica.php?ID=64

Monumento di Giovanni Atti, 1814, Chiostro Terzo, arco 57, dipinto da
Giuseppe Muzzarelli per gli ornati e Vincenzo Rasori per le figure.
http://certosa.cineca.it/chiostro/scheda_artistica.php?ID=90

Monumento di Giovanni Cattaneo De Volta, Chiostro Terzo, arco 91, dipinto
da Francesco Stagni.
http://certosa.cineca.it/chiostro/scheda_artistica.php?ID=116

Monumento di Pellegrino Matteucci, 1882, Chiostro Maggiore, arco 53,
scolpito da Carlo Parmeggiani. Il marmo rimarrà di proprietà comunale in
quanto dedicato all’esploratore dai municipi di Bologna e Ravenna.
http://certosa.cineca.it/chiostro/scheda_artistica.php?ID=841

Cella Rizzi, 1908, Ingresso nord alla Sala del Colombario dal Campo
Carducci, eseguito per le pitture da Roberto Franzoni.

Già consegnato alla nuova famiglia che ha curato e portato a compimento i
lavori di restauro, il raffinatissimo monumento al principe Teodoro
Galitzin, del 1851.
http://certosa.cineca.it/chiostro/scheda_artistica.php?ID=115
E’ in corso anche il restauro del monumento dedicato al principe Michele
Galitzin (1861), fratello di Teodoro. Il sepolcro già consegnato alla nuova
famiglia, ha ora aperto il cantiere.
http://certosa.cineca.it/chiostro/scheda_artistica.php?ID=113

Al via nei prossimi mesi i lavori per altri recuperi, tra cui:
Monumento ad Andrea Nicoli, 1807, Chiostro Terzo, arco 29, dipinto da
Giuseppe Ramenghi e Ludovico Lambertini
http://certosa.cineca.it/chiostro/scheda_artistica.php?ID=91

Monumento a Taddeo Matuszewic, Chiostro Terzo, arco 40, scolpito da Sandro
Litowski verso il 1820
http://certosa.cineca.it/chiostro/scheda_artistica.php?ID=54

Il recupero di questi sepolcri si aggiunge ai dodici già recuperati negli
ultimi anni, di cui segnaliamo:
Monumento a Gaetano Uttini, 1818, Chiostro Terzo, arco 37, eseguito da
Giovanni Putti
http://certosa.cineca.it/chiostro/scheda_artistica.php?ID=106

Monumento a Ercole Orsi, 1804, Chiostro Terzo, arco 9, dipinto da Antonio
Basoli
http://certosa.cineca.it/chiostro/scheda_artistica.php?ID=48

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