venerdì 23 maggio 2014

"E LA VOLPE DISSE AL CORVO"


MUSICA, FILOSOFIA E PERFORMANCE ECCO I TRE
ATTI CONCLUSIVI DEL PROGETTO DEDICATO A ROMEO CASTELLUCCI
Il  progetto  e  la volpe disse al corvo. Corso di Linguistica Generale. Il
teatro  di  Romeo  Castellucci nella città di Bologna
– voluto e realizzato
dal  Comune  di  Bologna  con  la  Socìetas  Raffaello  Sanzio, e curato da
Piersandra Di Matteo – si avvia ad attraversare ancora nuovi territori, tra
musica  e  filosofia,  prima  di  concludersi  con  un atto finale dedicato
all’attore.

Quatro  appuntamenti  si  susseguono  nel  mese  di  maggio  a partire dal
concerto  inedito  del  musicista statunitense Scott Gibbons, "Unheard", 24
maggio
,  Centro  di  Ricerca  Musicale/Teatro San Leonardo, preceduto nella
stessa  giornata e sempre al Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo
il  confronto  pubblico  tra  Romeo  Castellucci e il regista e compositore
tedesco  Heiner Goebbels. Questi due primi appuntamenti si svolgono nel nel
contesto  di  "AngelicA  festival  Internazionale  di  Musica",  diretto da
Massimo  Simonini.  Con  questo passaggio il progetto mette a fuoco un nodo
specifico  del  teatro  contemporaneo,  che ha visto il dramma trasformarsi
sempre  più  in  dramma  degli elementi e della percezione, dove il ruolo e
l’espressività  del  suono si sono accresciuti d'importanza – come avvenuto
appunto  nella stretta relazione artistica tra Castellucci e Gibbons quanto
nelle opere di Goebbels.
Autore di un linguaggio d’arte totale, Castellucci sarà poi coprotagonista,
col  teorico  e critico Federico Ferrari del dialogo filosofico "Il ritmo è
tutto"  ,  27 maggio, DOM la cupola del Pilastro, a partire dal concetto di
una  ritmica  delle  immagini,  nel  contesto  del  programma  di Laminarie
"Insisto più forte".
A  riportare  lo sguardo sulla scena sarà infine la performance "Attore, il
tuo nome non è esatto". Questo appuntamento del 28 maggio,  precedentemente
annunciato  a  Palazzo  Re  Enzo  si  svolgerà  invece  a Palazzo Gnudi. La
performance mostra l’attore, nella sua natura occulta, come cavalcato dalle
forze di un altrove.
Il   dialogo   con  Heiner  Goebbels  "La  presenza  acustica  nelle  arti
performative"  sab 24 maggio Centro di Ricerca Musicale-Teatro San Leonardo
ore 17.30/in AngelicA
Ma la dimensione musicale del linguaggio scenico di Castellucci verrà anche
affrontata  da  un’altra  angolazione, grazie all’incontro con il regista e
Heiner Goebbels, direttore artistico della Ruhrtriennale e compositore, e a
sua  volta  regista,  tra  i  più  innovativi  della  scena  contemporanea.
Castellucci e Goebbels nell’incontro intitolato "La presenza acustica nelle
arti  performative"  (ingresso  libero)  si  confrontano  su  due  approcci
complementari  che, muovendo dal teatro alla musica e viceversa, consegnano
al loro spettatore una consistenza sempre aperta della presenza acustica.

Il  concerto  di  Scott  Gibbons  "Unheard"  24  maggio,  Centro di Ricerca
Musicale/Teatro  San  Leonardo,  via San Vitale 63-67, ore 21.30 e 23.30/in
AngelicA
Condiviso  con  AngelicA,  Festival  Internazionale  di Musica, il concerto
"Unheard"  rappresenta,  dopo Parsifal, un altro nodo musicale del progetto
dedicato  a  Romeo  Castellucci, nel segno di Scott Gibbons e del suo lungo
sodalizio  artistico  con  l’artista. Il musicista statunitense capta suoni
reali  dalle superfici delle cose, dai volumi e dai movimenti più nascosti,
fino  a  quelli  interiori  come il fluire del sangue o l’articolarsi delle
ossa.  E  poi rocce, incendi, carta, aria. Il punto di partenza è sempre un
dato  della  realtà  e  ciò rende ogni suono ottenuto aderente alla propria
radice e portatore del fondamento organico del linguaggio.
Per  questo  nuovo  concerto  – nel quale Castellucci interverrà in termini
visionari  –  Gibbons utilizza un apparecchio medicale capace di registrare
il grado più profondo della materia umana, quello atomico, cercando così di
penetrare  l’essenza  più  sottile  di cui siamo composti. “Si tratta di un
nuovo   tipo   di  microfono  attualmente  in  fase  di  studio  presso  il
Dipartimento  di  Fisica  e  Astronomia  e  il  Dipartimento  di Ingegneria
Elettronica dell’Università di Glasgow –
spiega il musicista –. In grado di
‘ascoltare’   i  suoni  a  livello  atomico  e  molecolare,  esso  utilizza
‘pinzette’  laser  per  cogliere  il  movimento di alcune perline minuscole
disposte  in  forma  circolare che ricevono degli urti dall’attività che li
circonda,  allo stesso modo in cui la membrana di un microfono o del nostro
timpano  è  mosso  dai  suoni  che  attraversano  l’aria
”. Lo scopo di tale
strumento  è  quello  di  osservare batteri e microorganismi parassiti, per
capire  il loro funzionamento e il modo in cui reagiscono ai farmaci. “Alla
sua  massima  sensibilità, questo microfono ‘micro-fonico’ rivela il rumore
costante che persiste a livello atomico attorno a noi, e al nostro interno,
in  ogni  momento.  È  il  suono  degli atomi che si urtano. Così le azioni
browniane  osservate sono le stesse che esistono nelle parti più piccole di
ognuno  di  noi,  e  nello  spazio  più  profondo.  Ora  possiamo ascoltare
l’universo al livello infinitesimale senza poter immaginare di penetrarlo –
aggiunge  Gibbons,  citando  infine  a  tal proposito il De rerum natura di
Lucrezio: “Osserva infatti, ogni volta che raggi trapelano / e infondono la
luce  del  sole  nell’oscurità delle stanze: / vedrai molti corpi minuscoli
vorticare  /  in molteplici modi […] / tali agitazioni rivelano che ci sono
movimenti
/ di materia anche al di sotto, segreti ed invisibili
”.
Produzione Socìetas Raffaello Sanzio in collaborazione con AngelicA
Ingresso 10 euro

L'incontro  con  Federico Ferrari "Il ritmo è tutto" martedì  27 maggio DOM
la cupola del Pilastro, via Panzini 1, ore 18.30/ /in Insisto di più
Romeo  Castellucci  incontra  Federico Ferrari intersecando questa volta il
programma  di  spettacoli  e  incontri  a  cura  di Laminarie, "Insisto più
forte",  il  progetto  presenta  a  DOM  la  cupola del Pilastro il dialogo
filosofico  tra  Romeo  Castellucci  e  il  teorico  Federico  Ferrari.  La
questione   di   una   ritmica   dell’immagine   è  il  punto  di  partenza
dell’incontro,  coordinato  da  Piersandra  Di  Matteo  (ingresso  libero).
Docente  di  Filosofia  dell’arte  e Fenomenologia delle arti contemporanee
all’Accademia  di  Belle  Arti  di  Milano,  visiting  professor in diverse
istituzioni  e università straniere, Ferrari è autore di numerosi libri che
intrecciano  nodi  problematici  cari  alle  domande  poste  dal linguaggio
artistico di Castellucci: l’enigma della creazione, lo sguardo e l’invisto,
la   comunità   degli  spettatori,  il  rapporto  tra  arte  ed  etica,  la
coappartenenza  di  forma  e materia. L’artista e il filosofo entreranno in
questi  nuclei ognuno dalla propria prospettiva singolare. Questo dialogo è
l’occasione per rivelare la forte dimensione teorica e filosofica che fonda
il   teatro   di   Castellucci  e  che  attraversa  una  scrittura  scenica
estremamente concreta, dove la centralità della tecnologia dell’occhio e la
pulsazione  delle  singole  immagini diventano cardine di orientamento. Per
dirla      con      Friedrich      Hölderlin:      "tutto     è     ritmo".
051.6242160, info@laminarie.it.
Ingresso gratuito

La  performance  "Attore,  il  tuo  nome  non è esatto" mercoledì 28 maggio
Palazzo  Gnudi, via Riva Reno 77, Quattro repliche consecuitive, ogni ora a
partire dalle 16.15
Voci  di  indemoniati,  di  posseduti, di stati isterici innescano presenze
corporee.  Così  si  mostra  l’attore  secondo  Romeo  Castellucci: non più
portatore  di  un  discorso  narrativo, spogliato da ogni atto di volontà o
scopo,  si  dà  come  corpo  agito  dalla  scena. Creata per la Biennale di
Venezia,  la  performance  registra  la  forza  esterna  che s’impadronisce
dell' attore e ne determina l’azione. La lingua che lo cavalca e lo invade è
quella  di  corpi  del passato, fatta di balbettii, borgorigmi, lallazioni,
glossolalie,  melopee,  conati  e  urla.  E  la  sua tecnica consiste nella
ricerca   di   una   necessaria   passività,  nella  capacità  fondamentale
d’interpretare,  attraverso  la  carne,  le  forze  e  le  potenze  che  lo
governano,  forse  da sempre. Accolta nel Salone di Palazzo Gnudi nelle ore
pomeridiane  –  tesa  tra elementi di estrema finzione e sospetto del reale
– Attore, il tuo nome non è esatto si accende della luce diurna proveniente
dalle  vetrate  virate  al  rosso.  Questo  cuore pulsante diviene il gesto
conclusivo  di  Castellucci  per il progetto e la volpe disse al corvo, che
riporta il teatro a infiammare il centro della città. La perfomance, frutto
di  un  laboratorio  condotto  dal regista nel 2010 alla Biennale Teatro di
Venezia,  vede  in  scena Mara Bertoni, Evelin Facchini, Giacomo Garaffoni,
Filippo  Pagotto,  Aglaia Mora, Ermelinda Pansini, Carlotta Pircher, Sergio
Policicchio
.  Produzione: Socìetas Raffaello Sanzio e La Biennale Teatro di
Venezia
.
Diversamente  da  quanto  annunciato in precedenza la perfomance si terrà a
Palazzo Gnudi , anziché a Palazzo Re Enzo,
quattro repliche consecutive mercoledì 28 maggio nei seguenti orari: 16.15;
17.15; 18.15; 19.15
Biblietteria  presso  Palazzo  Gnudi aperta a partire da un’ora prima della
prima replica.
Informazioni:  Cronopios, 051.224420 (lun-ven 9:30-13:00; 15:00-17:30); nei
giorni di spettacolo 338 2237327.
Ingresso 10 euro, posti limitati. Prevendita online su www.vivaticket.it.

Cenni biografici

Scott Gibbons
Originario di Chicago, ha esordito sotto il nome Lilith, progetto nato “per
esplorare come la musica si relazioni all’esperienza religiosa e (in questo
contesto) contribuisca a stati alterati di coscienza”, pubblicando dal 1992
al  2002 lavori elettroacustici basati prevalentemente su fonti sonore come
pietre, aria, voce e acqua, ma ha inciso anche dischi di elettronica a nome
Orbitronik  (‘98-‘99),  pop  a  nome Strawberry (2002), e con Golan Levin &
Gregory  Shakar  ha  realizzato  Dialtones  (2002),  documentazione  di una
performance  per  oltre  duecento  telefoni  cellulari.  Ha  creato musiche
originali  per  numerose produzioni teatrali e installazioni della Socìetas
Raffaello  Sanzio,  da  Genesi:  From  the  Museum  of  Sleep,  a  Tragedia
Endogonidia,  fino  a  The  Four  Seasons  Restaurant.  Con Chiara Guidi ha
realizzato  The  Cryonics  Chants  (2008). Ha lavorato inoltre a produzioni
multimediali con diversi altri artisti, tra cui Subterranean Sky (2001) con
lo  scultore George deMerle, lo spettacolo pirotecnico FireWorks (2003) con
il  Groupe  F,  e  Flame  Tornado  (2005) con le sculture di fuoco di Kevin
Binkert dei Survival Research Labs.

Heiner Goebbels
Nato  nel  1952,  Goebbels  ha  militato  nella  Sogenanntes Linksradikales
Blasorchester  (1976-81)  e  nel  quartetto  Cassiber  (1982-92) con Alfred
Harth,  Chris Cutler e Christoph Anders. Ha composto e diretto radiodrammi,
produzioni  teatrali,  composizioni  per ensemble e opere grande orchestra,
tra  cui:  Die  Befreiung  Des  Prometheus  (1986),  Der  Mann Im Fahrstuhl
(1988),   Ou  bien  le  débarquement  désastreux  (1993),  Black  on  White
(1996),          Max          Black          (1998),         Eislermaterial
(1998),  Hashirigaki  (2000),  Landschaft Mit Entfernten Verwandten (2002),
Eraritjaritjaka  (2004),  Stifters  Dinge  (2007),  Songs  of  Wars  I Have
Seen  (2007),  I  Went  to  the  House  but  Did not Enter (2008), When the
Mountain  Changed  its  Clothing (2012) e molti altri. Dal 2012 è direttore
della Ruhrtriennale - International Festival of the Arts.

Federico Ferrari
Filosofo  e  critico  d’arte  italiano, insegna presso l’Accademia di Belle
Arti  di  Brera  a  Milano  ed  è  corrispondente  per l'Italia del Collège
International de philosophie di Parigi. I suoi campi di ricerca vanno dalla
bioetica  alla  filosofia  politica,  dall'estetica  alla  teoria dell'arte
contemporanea.  Sulla  scia  della  riflessione svolta da Maurice Blanchot,
Jean-Luc  Nancy  e  Giorgio  Agamben,  ha sviluppato dapprima un lavoro sul
legame  sociale  in  bilico  tra  l'esperienza  comunitaria  e  le  società
atomizzate del mondo globalizzato, sviluppando una collaborazione con Nancy
che  ha portato, tra il 2000 e il 2005, alla stesura di due opere a quattro
mani  (La  pelle  delle immagini e Iconografia dell'autore). Nei primi anni
Novanta   si  è  occupato  di  bioetica  e  in  particolare  di  eutanasia,
individuando  il  concetto di distanasia nell’idea di una “buona morte” non
riducibile  né  a una strenua difesa della sacralità della vita a qualunque
costo  né  a  una  manipolazione  dei  corpi  in  una  logica  strettamente
medico-scientifica.  A  partire dalla fine degli anni Novanta si è occupato
maggiormente dei temi dell'immagine e dell'arte.

E LA VOLPE DISSE AL CORVO
PROGRAMMA DI MAGGIO

sab 24 maggio ore 17.30/in AngelicA
Centro di Ricerca Musicale-Teatro San Leonardo
La presenza acustica nelle arti performative (incontro)

sab 24 maggio ore 21.30 e 23.30/in AngelicA
Centro di Ricerca Musicale-Teatro San Leonardo
Unheard (concerto)

mar 27 maggio ore 18.30/in Insisto di più
DOM la cupola del Pilastro
Il ritmo è tutto (dialogo filosofico)

mer 28 maggio ore 16.15 - 17.15 - 18.15 e 19.15
Palazzo Gnudi
Attore, il tuo nome non è esatto (perfomance)


Immagini
https://www.dropbox.com/sh/0nul55882m50ucp/1euHNb3s0d

Info
elavolpedissealcorvo.it
www.comune.bologna.it/cultura

www.aaa-angelica.com
www.lacupola.bo.it

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