lunedì 5 ottobre 2015

"GLI SPECCHI DI MATILDE. LA CONTESSA NELLE FONTI EPISTOLARI, NARRATIVE E TRATTATISTICHE"


Nell'ambito  delle  celebrazioni  per  il  IX  centenario  della nascita di
Matilde  di Canossa (1115) e della fondazione del Comune di Bologna (1116),
martedì  6  ottobre  alle 17, in Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio, il
docente  dell'Università  di  Bonn  Eugenio Riversi terrà la conferenza dal
titolo  "Gli  specchi  di  Matilde.  La  contessa  nelle  fonti epistolari,
narrative e trattatistiche
".
Introdurrà la conferenza il professor Rolando Dondarini, dell'Università di
Bologna,  delegato dal sindaco Virginio Merola a coordinare le celebrazioni
del  IX  centenario  del Comune di Bologna (1116-2016), un anniversario che
rappresenta  l'occasione per valorizzare l'identità della città e delle sue
istituzioni.
Il tema della conferenza: Il complesso di testi (lettere, opere storiografi
che,  vite  dei santi e commenti biblici), che furono composti per Matilde,
ci  offre  delle eloquenti immagini ‘scritte’ della contessa. Matilde viene
rappresentata come donna religiosa, guerriera, ‘giustiziera’, benefattrice.
Queste  rappresentazioni  non  sono  però  dei  riflessi  diretti della sua
persona,  bensì  il  risultato di proiezioni di modelli esemplari in cui la
contessa  avrebbe  dovuto  riconoscersi.  Proprio  le  tensioni presenti in
questi  testi  tra  i  tratti  ideali  del  principe  cristiano  e  il loro
adattamento  ‘sperimentale’  alla  destinataria  ci forniscono una preziosa
testimonianza dell’eccezionalità dell’esperienza storica di Matilde.
La  figura  di  Matilde: merita un'attenzione particolare nei suoi rapporti
con  la  comunità  bolognese, poiché influì indirettamente sulla genesi del
Comune  e  di  un'altra importante istituzione civile bolognese, lo Studio,
ovvero  l'Università.  Infatti,  nel  1115  la  notizia  della sua morte fu
probabilmente  la  causa  principale  di una ribellione contro i funzionari
imperiali  da  parte  dei bolognesi che giunsero a distruggerne il castello
(nel sito del palazzo Ghisilardi, attuale sede del Museo Civico Medievale).
Quando  nove  mesi dopo Enrico V si presentò di nuovo al di qua delle Alpi,
la  comunità  cittadina  decise  di inviargli una delegazione incaricata di
chiedere  il  perdono  per  l'offesa arrecata con la rivolta e una serie di
concessioni.
Poiché  il  diploma  che  l'imperatore  EnricoV elargì il 15 maggio 1116 ai
bolognesi venne consegnato alla prima rappresentanza civile della città che
appaia  in  un  atto,  venne  poi  considerato  la  base  di legittimazione
dell'organizzazione  comunale:  in  pratica l'atto di nascita del Comune di
Bologna.  Sottoscritto  da  Irnerio,  vi si concedevano privilegi fiscali e
amministrativi,  oltre  che il perdono per l'offesa arrecata all'Imperatore
con  l'assalto  al  palazzo dei suoi funzionari. Una copia di questo atto è
conservata  nell'Archivio  di  Stato  di  Bologna,  ed è il primo documento
riportato  nel Registro Grosso, il volume in cui nel Duecento si raccolsero
tutti  i  documenti  che  attestavano i diritti del Comune. Si può pertanto
affermare  -  e su questo c'è la convergenza di tutti i medievisti - che la
data della fondazione del Comune è convenzionalmente il 1116.

Il prossimo appuntamento:

giovedì 17 dicembre
Rossella Rinaldi, Archivio di Stato di Bologna
"I Canossani e le città. Dal X al XII secolo"

Introduce le conferenze il prof. Rolando Dondarini, Università di Bologna

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