
Nell'ambito delle celebrazioni per il IX centenario della nascita di
Matilde di Canossa (1115) e della fondazione del Comune di Bologna (1116),
martedì 6 ottobre alle 17, in Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio, il
docente dell'Università di Bonn Eugenio Riversi terrà la conferenza dal
titolo "Gli specchi di Matilde. La contessa nelle fonti epistolari,
narrative e trattatistiche".
Introdurrà la conferenza il professor Rolando Dondarini, dell'Università di
Bologna, delegato dal sindaco Virginio Merola a coordinare le celebrazioni
del IX centenario del Comune di Bologna (1116-2016), un anniversario che
rappresenta l'occasione per valorizzare l'identità della città e delle sue
istituzioni.
Il tema della conferenza: Il complesso di testi (lettere, opere storiografi
che, vite dei santi e commenti biblici), che furono composti per Matilde,
ci offre delle eloquenti immagini ‘scritte’ della contessa. Matilde viene
rappresentata come donna religiosa, guerriera, ‘giustiziera’, benefattrice.
Queste rappresentazioni non sono però dei riflessi diretti della sua
persona, bensì il risultato di proiezioni di modelli esemplari in cui la
contessa avrebbe dovuto riconoscersi. Proprio le tensioni presenti in
questi testi tra i tratti ideali del principe cristiano e il loro
adattamento ‘sperimentale’ alla destinataria ci forniscono una preziosa
testimonianza dell’eccezionalità dell’esperienza storica di Matilde.
La figura di Matilde: merita un'attenzione particolare nei suoi rapporti
con la comunità bolognese, poiché influì indirettamente sulla genesi del
Comune e di un'altra importante istituzione civile bolognese, lo Studio,
ovvero l'Università. Infatti, nel 1115 la notizia della sua morte fu
probabilmente la causa principale di una ribellione contro i funzionari
imperiali da parte dei bolognesi che giunsero a distruggerne il castello
(nel sito del palazzo Ghisilardi, attuale sede del Museo Civico Medievale).
Quando nove mesi dopo Enrico V si presentò di nuovo al di qua delle Alpi,
la comunità cittadina decise di inviargli una delegazione incaricata di
chiedere il perdono per l'offesa arrecata con la rivolta e una serie di
concessioni.
Poiché il diploma che l'imperatore EnricoV elargì il 15 maggio 1116 ai
bolognesi venne consegnato alla prima rappresentanza civile della città che
appaia in un atto, venne poi considerato la base di legittimazione
dell'organizzazione comunale: in pratica l'atto di nascita del Comune di
Bologna. Sottoscritto da Irnerio, vi si concedevano privilegi fiscali e
amministrativi, oltre che il perdono per l'offesa arrecata all'Imperatore
con l'assalto al palazzo dei suoi funzionari. Una copia di questo atto è
conservata nell'Archivio di Stato di Bologna, ed è il primo documento
riportato nel Registro Grosso, il volume in cui nel Duecento si raccolsero
tutti i documenti che attestavano i diritti del Comune. Si può pertanto
affermare - e su questo c'è la convergenza di tutti i medievisti - che la
data della fondazione del Comune è convenzionalmente il 1116.
Il prossimo appuntamento:
giovedì 17 dicembre
Rossella Rinaldi, Archivio di Stato di Bologna
"I Canossani e le città. Dal X al XII secolo"
Introduce le conferenze il prof. Rolando Dondarini, Università di Bologna
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