OTTOBRE AL 2 NOVEMBRE
Con l’approsimarsi della data dell’anniversario della morte di Pier PaoloPasolini, il 2 novembre, si intensificano gli appuntamenti del progetto
speciale "Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna", il progetto
speciale promosso da Comune di Bologna e Fondazione Cineteca di Bologna
nell'ambito delle iniziative Pasolini 1975/2015 riconosciute dal MiBACT
Ministero Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Il
programma completo è disponibile su piumodernodiognimoderno.it
27 ottobre ore 19
Scuola di lettere e beni culturali, Aula III, via Zamboni 38, Bologna
Da Bologna a Casarsa: il Partito comunista e l’“indegnità morale”
Con Anna Tonelli, docente di Storia contemporanea all'Università di Urbino
e autrice del recente "Gli irregolari. Amori comunisti al tempo della
guerra fredda" edito da Laterza. La studiosa, che in diverse pubblicazioni
ha affrontato il rapporto fra politica e sentimenti, nell'ottica della
definizione di una morale funzionale anche a fini politici, ragionerà su
questi temi a partire dall'episodio controverso che nel 1949 vide Pasolini,
dopo che da Bologna si era stabilito in Friuli a Casarsa della Delizia,
subire l'espulsione dal PCI per "indegnità morale.
L’incontro si svolge nell’ambito di Pasolini dentro l´università: Bologna
1942/1950/1973: un ciclo su temi legati a Pasolini e al suo rapporto con
Bologna, coordinato da Marco Antonio Bazzocchi.
Ingresso libero
28 ottobre ore 17
Biblioteca dell’Archiginnasio, piazza Galvani 1, Bologna
La camminata malandrina. Ragazzi di strada nella Roma di Pasolini
Presentazione del libro di Fulvio Pezzarossa e Michele Righini (Stam Mucchi
Editore, Modena 2015), con Marco Antonio Bazzocchi, Giulio Iacoli e Davide
Papotti.
La figurazione della camminata è assunta a indizio tematico sovraordinato
dalle ricerche su Pasolini narratore dell’anello borgataro (soprattutto ma
non solo in Ragazzi di vita e Una vita violenta), nelle quali le certezze
acquisite intorno alle storie romane vengono sparigliate, discusse e
ridefinite. Una lettura congiuntiva dei due romanzi, richiama la
raffigurazione «narrabonda» di Roma, in un raffronto geocritico e
interdisciplinare, visualizzando le direzioni centro-periferia o
periferia-centro nella metropoli. Dalla centralità dell’indagine tematica,
deriva la visione delle mosse dei personaggi, il loro situarsi sullo
scacchiere dei rapporti di forza sul piano delle tattiche, mobili e
antagonistiche, e delle strategie, che orientano comportamenti sociali,
permanendo una traccia «selvaggia», legata a cerimonie di passaggio, e al
sostrato folklorico-magico friulano. Il lavoro attua una torsione
significante sulla forma della camminata – modalità di attraversamento
obliquo, delinquenziale, dello spazio disegnato dalla narrazione – e il
vagabondaggio emerge con tratti premoderni dalla vasta significazione
antropologica, con motivi iniziatici che sovrappongono i profili del
Nord-Est remoto e il magmatico paesaggio sociale romano.
Fulvio Pezzarossa è Professore Associato presso l'Ateneo Bolognese, dove
insegna Sociologia della Letteratura
Michele Righini ha conseguito il Dottorato di Ricerca presso il
Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di
Bologna. È responsabile della Biblioteca Casa di Khaoula | Istituzione
Biblioteche di di Bologna e ne cura le attività culturali.
28 - 31 ottobre, ore 21 + 1 novembre, ore 17
Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485, Bologna
Is, is oil
Ispirato all’opera incompiuta di Pasolini "Petrolio", lo spettacolo di
Andrea Adriatico è una riflessione sulle trasformazioni sociali dagli anni
'50 a oggi, su ciò che invece non è cambiato, su ciò che potrebbe
travolgere il nostro futuro, sulle perturbazioni della coscienza e
dell’eros. Una Visione per Appunti, come il poema interrotto, che ci
conduce tra l’Italia, il Medio Oriente e altri orizzonti, seguendo la puzza
di petrolio e di sesso…
Adriatico torna così a confrontarsi con Pier Paolo Pasolini, dopo oltre 10
anni dall’acclamato allestimeno della tragedia Orgia, con una personale
rilettura della sua opera incompiuta. Petrolio è un vastissimo e folgorante
affresco simbolico dell’attualità, nel quale Pasolini racconta la grande
trasformazione antropologica degli italiani fra gli anni 50 e gli anni 70,
così come le grandi manovre occulte che intrecciano affarismo, mafia e
politica.Petrolio è l’intreccio di diverse narrazioni. E’ la storia
dell’ingegnere Carlo, che si sdoppia nel sociale Carlo di Polis e nel
sensuale Carlo di Tetis, ciascuno dei quali modifica la propria anatomia
sessuale assumendo i caratteri femminili e inoltrandosi in una riscoperta
oltraggiosa del sesso. Ed è la storia dell’Eni, il colosso petrolifero
italiano, che gestisce la principale fonte di energia, tra gli intrallazzi
politici e la grande criminalità. Ma è anche la serie di visioni esoteriche
o mitologiche, che interpretano in grandi affreschi visionari le
metamorfosi epocali.
Lo spettacolo, prodotto da Teatri di Vita, ricuce alcuni dei mille fili di
cui è intessuto il romanzo, ponendosi al tempo stesso come una riflessione
sulle trasformazioni sociali e antropologiche dell’Italia, una analisi
delle dinamiche di potere, un attraversamento delle mitologie, uno scavo
nei meandri dell’eros, e un omaggio a Pasolini a 40 anni dalla morte del
più lucido intellettuale italiano del dopoguerra.
Posti limitati: prezzo del biglietto (19 € intero, 18 € ridotto, 9 €
giovani).
31 ottobre ore 16
La Bologna di Pasolini. Ritrovo e partenza dalla Chiesa di Santa Maria dei
Servi (Strada Maggiore 43) e luoghi vari
Passeggiate alla scoperta dei luoghi della città legati al vissuto e alla
poetica di Pasolini. Dal Portico dei Servi, in cui gira l’Edipo Re, alla
Libreria Nanni, nel cosiddetto Portico della Morte (il suo più bel ricordo
di Bologna), fino al Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini in cui
sono conservati documenti originali relativi alle sue opere. Promosso da
Cineteca di Bologna con cadenza mensile. In occasione del Trekking urbano
2015, la partecipazione è gratuita.
Numero di posti limitato, prenotazione obbligatoria su:
www.bolognawelcome.com/trekkingurbano
Durata: 3,5 km / 2 ore
1 novembre
Maratona Pilade/Pasolini
Lo spettacolo ripropone in un’unica giornata il complesso lavoro teatrale
sul Pilade di Pasolini realizzato dalla compagnia Archivio Zeta che, nel
corso del 2015, ha messo in scena in luoghi e momenti differenti la
tragedia pasoliniana, frammentandola in quattro diversi episodi. I tre
episodi si ricostituiscono per la prima volta in forma unitaria per un
evento unico con la partecipazione di oltre cento persone che sono state
coinvolte nell’arco del 2015 tra Bologna e Volterra.
Si inizia alle ore 10 con PILADE/PARLAMENTO da Villa Aldini, in Via
dell’Osservanza, 35/A, luogo che fu set del film Salò, l’ultimo film
scritto e diretto da Pasolini. Villa Aldini è anche un centro di
accoglienza per richiedenti asilo e lo spettacolo vedrà proprio la
partecipazione degli ospiti della Villa, in un momento di grande attualità.
La compagnia, attraverso le parole del poeta-regista, ha lavorato con gli
ospiti del centro, in cerchio, cercando di creare un “Parlamento”, un luogo
capace di favorire il dialogo e il racconto.Un tentativo concreto di
confronto e di apertura all’altro, alla ricerca di una comunione, partendo
dalla lingua.
Si prosegue al Poligono di tiro nazionale alle ore 14, in via Agucchi, 98,
con PILADE/MONTAGNE. Il luogo fortemente evocativo (al suo interno furono
fucilati 300 partigiani) diventa scenografia perfetta per l’episodio
MONTAGNE nel quale Pilade, esiliato va alla ricerca delle Eumenidi,
incontrando nel suo percorso nuovi compagni, mettendo insieme il suo
esercito di contadini/partigiani stabilendo alleanze e nuove necessità.
Da lì ci si sposta alla Pensilina Nervi, accanto alla Piazza Liber
Paradisus, per assistere alle ore 17 a PILADE/CAMPO DEI RIVOLUZIONARI.
Questo episodio ha visto il debutto al Festival di Volterra con la
partecipazione dei operai licenziati della Smith Bitz in un luogo
particolare come le Saline, ne condivide la firma dell’architetto Pier
Luigi Nervi
Biglietti:
interi singolo episodio 15€ cumulativo maratona 40€
studenti e under 18 singolo episodio 10€ - cumulativo maratona 25€
prenotazione obbligatoria www.archiviozeta.eu
info 334/9553640
2 novembre
Cineteca di Bologna
"Salò o le 120 giornate di Sodoma"
L'ultimo lascito di PPP, opera postuma, controversa, urticante, destinata
ad ammantarsi di un’aura del tutto particolare che le ha conferito la morte
drammatica di Pasolini. Nel giorno del 40° anniversario della morte di
Pasolini, lunedì 2 novembre, la Cineteca di Bologna distribuirà nelle sale
italiane e in DVD il nuovo restauro di "Salò o le 120 giornate di Sodoma",
osteggiato per quarant’anni e ora finalmente tornato a vivere grazie al
restauro, realizzato dalla Cineteca di Bologna e da CSC – Cineteca
Nazionale, in collaborazione con Alberto Grimaldi, e al coraggioso Leone
per il Miglior Film Restaurato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia,
primo riconoscimento mai ricevuto dal film.
Titolo tra i più attesi del progetto della Cineteca di Bologna Il Cinem \a
Ritrovato. Al cinema, per la distribuzione nelle sale dei classici
restaurati, Salò si arricchirà della preziosissima intervista a Pasolini –
conservata e messa a disposizione da Cinemazero di Pordenone – che il
giornalista e amico Gideon Bachmann gli fece durante le riprese di questa
cruciale ultima opera, di cui dà una fondamentale chiave di lettura.
Tutte le proiezioni in sala di Salò saranno precedute da un breve montaggio
dell’intervista a Pasolini sul set, che potremo invece trovare in versione
estesa tra i contenuti extra dell’edizione in DVD.
A partire da lunedì 2 , "Salò o le 120 giornate di Sodoma" sarà in
programma ogni lunedì e martedì di novembre alle 17. 45, 20 e 22.30 al
Cinema Lumière, in Piazzetta Pasolini, 2/b.
E proprio per il primo giorno di proiezioni al Cinema Lumière, lunedì 2
novembre, sono stati organizzati alcuni eventi speciali: alle ore 18, sarà
proprio Gideon Bachmann a incontrare il pubblico del Cinema Lumière in
biblioteca Renzo Renzi; alle ore 20, invece al Lumière, prima della
proiezione del film, si raccoglieranno molte figure che hanno lavorato con
Pier Paolo Pasolini: la segretaria di edizione di Salò Beatrice Banfi,
l’assistente alla regia Fiorella Infascelli, lo scrittore e addetto stampa
del film Nico Naldini, il fotografo Ivano Davoli e, naturalmente, Gideon
Bachmann.
Le proiezioni di Salò al Cinema Lumière sono promosse in collaborazione con
il festival Gender Bender.
Fino al 15 novembre, Biblioteca Salaborsa, Piazza del Nettuno 3
Una strategia del linciaggio e delle mistificazioni
La storia della violenta persecuzione diffamatoria che Pier Paolo Pasolini,
lungo quasi vent’anni della sua vita, ha subìto da una parte della stampa,
la crudeltà accanita e gli oltraggi feroci scatenati da quella stessa
stampa sulla sua morte e infine alcune mistificazioni orchestrate negli
ultimi quindici anni. In un magma di articoli, pagine, copertine di
giornali, fotografie, schede segnaletiche esposto come un’inquietante
cartografia. Completano l’esposizione alcune tele di Gianluigi Toccafondo
ispirate dai ‘referti’ giornalistici, che mostrano l’intensità dell’impatto
emotivo che quei documenti e la loro ferocia razzista hanno avuto
sull’artista.
A cura di Cineteca di Bologna in collaborazione con Biblioteca Salaborsa |
Istituzione Biblioteche di Bologna.
Martedì - venerdì: dalle 10 alle 20, sabato: dalle 10 alle 19. Chiuso il
lunedì
Più moderno di ogni moderno.
Pasolini a Bologna
settembre 2015 - marzo 2016
Progetto speciale promosso da Comune di Bologna e Fondazione Cineteca di
Bologna nell'ambito delle iniziative Pasolini 1975/2015 riconosciute dal
MiBACT - Ministero Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo
con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna
in collaborazione con Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
grazie al sostegno di
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Gruppo HERA e Gruppo Unipol
media partner www.doppiozero.com
Info
piumodernodiognimoderno.it
#piumodernodiognimoderno
Nessun commento:
Posta un commento