venerdì 25 febbraio 2011

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE


Gli appuntamenti del fine settimana al Museo del Patrimonio Industriale, in
via della Beverara 123:

Sabato 26 febbraio alle ore 15.30 attività “Come funziona?” per ragazzi
dai 6 ai 10 anni.

Conoscere il funzionamento di oggetti di uso quotidiano o di leggi fisiche
che trovano applicazione nella vita di tutti i giorni può trasformarsi in
un viaggio di scoperta ed approfondimento di alcune leggi della meccanica,
elettricità, ottica. Attraverso esperimenti semplici ma significativi,
ribattezzati con nomi suggestivi e divertenti, il laboratorio “Come
funziona?” si propone di fornire informazioni, curiosità ed approfondimenti
sul mondo che ci circonda, stimolando nei ragazzi la voglia di conoscere e
capire.
Aiutati da un operatore e sollecitati dalla loro curiosità, i partecipanti
potranno scoprire come funzionavano i meccanismi nascosti nel “Tempio di
Erone”, come far funzionare una pila con le mani, come non ustionarsi
immergendo la mano nell’acqua che bolle, come gonfiare un palloncino senza
toccarlo e come ottenere una “colla magica”.
Il filo conduttore degli esperimenti è la voglia di conoscere e scoprire
cose nuove. Idee e ipotesi da verificare saranno più che ben venute in
un'attività che vuole coinvolgere in prima persona i ragazzi (e gli adulti)
presenti.


Domenica 27 febbraio alle ore 16 incontro dedicato a Il mercante di seta
a Bologna in età moderna.

Tra XV e XVIII secolo Bologna, grazie al suo poderoso sistema di
canalizzazione e all'alta tecnologia del mulino da seta, raggiunse un certo
predominio nella produzione di tessuti e in particolare di veli di seta.
Tale industria fu sino alla fine del Settecento il motore economico della
città; i veli – celebri in tutta Europa – attraverso il Canale Navile, il
Po e l’Adriatico, raggiungevano le maggiori piazze europee: Amsterdam,
Sanpietroburgo, Londra e Parigi.
All'interno del complesso sistema produttivo il ruolo imprenditoriale e
organizzativo principale era svolto dal mercante, figura tutelata dalla
potente corporazione dell'Arte della Seta.
I suoi compiti erano diversi e si svolgevano su molteplici piani:
l’acquisto dei bozzoli al mercato del Pavaglione, il controllo della
qualità, l’organizzazione della manifattura (con l’affidamento ad
artigiani e lavoratori indipendenti delle diverse fasi del ciclo
produttivo) e il collocamento dei prodotti finiti sul mercato
internazionale.
Nel XVIII secolo alcune di queste famiglie mercantili divennero tra le più
importanti della città ottenendo prestigiosi riconoscimenti sociali e
titoli nobiliari.

Ingresso al Museo, laboratorio e incontro sono gratuiti.

Informazioni:
telefono 051.6356611
museopat@comune.bologna.it
www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

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