giovedì 10 febbraio 2011

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE

GLI APPUNTAMENTI DEL FINE SETTIMANA
Sabato 12 febbraio, alle 15.30, al Museo del Patrimonio Industriale, in Via
della Beverara 123, laboratorio "La fata elettricità"per ragazzi dagli
otto ai dodici anni.

Alla fine del XIX secolo si diffuse in Europa e in America il fenomeno
della “fisica popolare” col quale si mostravano al grande pubblico le
curiosità del mondo scientifico, percepito allora come invisibile e
misterioso e che suscitava sorpresa e meraviglia. È proprio in quel
contesto che il fenomeno elettrico assunse il curioso nome di fata
elettricità.
Traendo spunto da questa antica tradizione divulgativa, il Museo ha pensato
un laboratorio in cui svolgere prove, verifiche e giochi per mostrare ai
ragazzi in maniera divertente che cos’è l’elettricità e come e perché si
manifestano i fenomeni elettrici ed elettromagnetici.
Un affascinante percorso che dai primi esperimenti di Talete di Mileto
sull’elettricità statica, passando dagli studi di Gilbert sulle proprietà
delle cariche elettriche, fino alla costruzione delle prime macchine
elettrostatiche in grado di produrre scintille, nonchè all’invenzione della
pila di Volta nel 1799 e agli esperimenti di Faraday sull’induzione
elettromagnetica, condurrà i ragazzi alla scoperta dei principali fenomeni
elettrici ed elettromagnetici e delle loro applicazioni, sfruttando
divertenti giochi come “la danza dei forzati”, “il pendolino elettrico”,
“la pila con le mani” e “il fulmine in bottiglia”.


Domenica 13 febbraio, alle 16, visita guidata: "Terracotta a Bologna:
dall’argilla al mattone".

L'industria del laterizio ha a Bologna una lunghissima tradizione.
L'architettura cittadina ne reca tracce evidenti sia nei materiali di
costruzione che negli inserti decorativi di chiese e palazzi del centro
storico. Lo sviluppo della città al di fuori dell'antica cerchia muraria
trecentesca – tra XIX e XX secolo – avvenne in concomitanza con la nascita
di numerose e moderne fornaci lungo il canale Navile.
Il percorso proposto si articola proprio attorno alla storia della Fornace
Galotti del Battiferro (costruita nel 1887 e attuale sede del Museo), alla
tecnologia degli impianti, all'innovazione costituita dalla cottura
continua nel forno Hoffmann e al ciclo di lavorazione dei laterizi.
Quest'ultimo seguiva regole e rituali precisi: dalla scelta dell'argilla,
alla sua areazione, all’impasto, sino al processo di essiccazione che
precede la cottura e che avveniva al primo e al secondo piano della
fornace.
Le numerose sopravvivenze di archeologia industriale nell'area permettono
inoltre di approfondire le problematiche legate all'espansione urbanistica
della città e alla sua crescita industriale tra fine Ottocento e inizio
Novecento.


L'ingresso al Museo, il laboratorio e la visita guidata sono gratuiti.

Per informazioni:
www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
museopat@comune.bologna.it
telefono 051.6356611

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