GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 7 A GIOVEDI' 13
DICEMBRE
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua: ognisettimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di
appuntamenti, un racconto che prende tante forme, per raggiungere il
pubblico più vasto possibile, naturalmente senza dimenticare i più piccoli,
che sono sempre fra gli ospiti più graditi.
Si ricorda che i musei civici, ad eccezione del Museo del Risorgimento
resteranno aperti, con orario festivo, sabato 8 dicembre.
IN EVIDENZA
Domenica 9 dicembre
ore 11 Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"Garibaldi fu ferito.... A 150 anni dallo scontro in Aspromonte"
In occasione dell'ultimo giorno di apertura, visita guidata alla mostra con
Mirtide Gavelli,
La mostra ripercorre le vicende “chirurgiche”, sempre coronate da un esito
felice, che videro coinvolto Giuseppe Garibaldi e, in parallelo, la storia
dell’evolversi della chirurgia, specie militare, nel corso del XIX secolo.
Ingresso: biglietto museo
Info: www.museibologna.it/risorgimento
giovedì 13 dicembre
ore 21 Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
In occasione della mostra Il Presepe barocco tra Bologna e Napoli
“Concerto di Natale al museo”
Con il Coro Spore e introduzione di Giulia Berlingozzi.
Il Coro Spore ha origine nel 2009. Uniti dal comune amore per la musica,
frutto di precedenti e durature esperienze in campo corale, i giovani
artisti decidono di dare vita ad un nuovo gruppo vocale a cappella,
ponendosi come obiettivo la diffusione della musica corale, dall’antico al
moderno, dal popolare al colto, ricercando il giusto stile esecutivo per
composizioni di ogni epoca storica e area geografica.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
PER I BAMBINI
sabato 8 dicembre
ore 15.30 Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“La fata elettricità”
Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni. Apertura straordinaria del museo
dalle 15 alle 18.
Alla fine del XIX secolo si diffuse in Europa e in America il fenomeno
della “fisica popolare” col quale si mostravano al grande pubblico le
curiosità del mondo scientifico, percepito allora come invisibile e
misterioso e che suscitava sorpresa e meraviglia. È proprio in quel
contesto che il fenomeno elettrico assunse il curioso nome di fata
elettricità.
Traendo spunto da questa antica tradizione divulgativa, il museo ha pensato
di ripercorrere con piccole verifiche e giochi (come “la danza dei
forzati”, “il pendolino elettrico”, “la pila con le mani” e “il fulmine in
bottiglia”) le tappe più significative delle scoperte legate
all'elettricità: dai primi esperimenti di Talete di Mileto sull’elettricità
statica, fino alla costruzione delle prime macchine elettrostatiche in
grado di produrre scintille, all’invenzione della pila di Volta nel 1799 e
agli esperimenti di Faraday sull’induzione elettromagnetica.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 7
dicembre)
Ingresso: € 3,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
Domenica 9 dicembre
ore 15.30 Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Archimede e le macchine”
Laboratorio per ragazzi dai 6 ai 10 anni.
Archimede di Siracusa, matematico, ingegnere e fisico greco è soprattutto
ricordato come inventore di ingegnose macchine. Secondo la tradizione
contribuì alla difesa della sua città costruendo alcune macchine belliche
come la “manus ferrea”, un artiglio meccanico in grado di ribaltare le
imbarcazioni nemiche, e gli specchi ustori, lamiere metalliche concave in
grado di riflettere la luce solare, concentrandola sulle imbarcazioni
nemiche che così venivano incendiate.
Il laboratorio evidenzierà le conoscenze scientifiche dell'epoca di
Archimede attraverso giochi, piccole verifiche ed alcuni esperimenti che lo
hanno reso celebre sino ai giorni nostri.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le 13 di venerdì 7
dicembre)
Ingresso: € 3,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 7 dicembre
ore 17.30 Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
Per il ciclo Palazzo Davia Bargellini: una dimora riscoperta. Il restauro
del palazzo e del ciclo di dipinti del salone
Visita guidata al Palazzo Davia Bargellini e ai dipinti del XVII secolo
ricollocati nel salone del Piano Nobile
In occasione dei recenti restauri ad uno degli appartamenti del piano
nobile, è tornato alla luce il salone con l'affaccio su Piazza Aldrovandi.
Questo spazio alla fine del XVII secolo faceva parte dell'appartamento del
senatore Giacomo Filippo Bargellini, proprietario dell’ala destra
dell’edificio, che per la restante parte era abitato dal nipote Vincenzo.
Da quanto si può ricostruire dai documenti e dalle fonti, il salone era
ornato da cinque grandi dipinti, ora ricollocati nel loro luogo d’origine,
che raffigurano episodi biblici e di storia antica: “Rebecca e il servo di
Abramo al pozzo”, “Mosè salvato dalle acque”, “Congedo di Tolomeo da
Berenice”, “Morte di Tito Tazio”, “Muzio Scevola”.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
sabato 8 dicembre
ore 16 Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
“Il Presepe barocco tra Bologna e Napoli”
Visita guidata alla mostra con Silvia Battistini. Apertura straordinaria
del museo dalle ore 15.30 alle 18.30.
La mostra, dedicata al confronto tra le le tradizioni presepiali delle due
città, espone una parte della collezione delle statuette del Sette e
Ottocento appartenenti al museo, sia ambientandole con scenari dipinti
antichi e moderni, sia collocandoli all’interno di “scarabattoli”, vere e
proprie scatole prospettiche dipinte e chiuse da vetri. Accanto ad essi, lo
scarabattolo della chiesa di San Benedetto di Bologna, che contiene un
presepe in terracotta di Giovanni Putti, firmato e datato 1824. Il “pezzo
forte” dell'esposizione è la “scarabattola” con il presepe settecentesco,
di scuola napoletana, solitamente conservato nella celebre collezione del
bolognese Gianfranco Bordoni.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
ore 16.30 Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Per il ciclo Il Museo Nella musica
“Piano Liszt”
Presentazione del documentario “Piano Liszt. Un secolo di cinema con Franz
Liszt” di Francesco Leprino e Luigi Verdi (Al Gran Sole, Milano, 2012).
Introduce Rossana Dalmonte(musicologa), intervervengono gli autori.
Circa 300 i film che utilizzano la musica di Franz Liszt nella colonna
sonora, tra gli albori del cinema e il 2011 Questa documentazione ci
permette di avere un quadro esaustivo sulla ricezione della figura e
dell’opera di Liszt, uno dei compositori classici più “saccheggiati” dal
grande schermo. Noteremo anzitutto come elementi comuni e nessi di una
stessa composizione riescono a stabilire esiti molto differenti, nel loro
associarsi all’immagine, in film diversi. In questo senso lo stretto
confronto mette in evidenza come la “colonna sonora”, specie quando si
tratta di “icone” musicali, condiziona e calamita il senso di una sequenza,
trasfigurandola.
I temi lisztiani che appaiono più di frequente come leitmotive
caratterizzanti vari personaggi e situazioni costituiscono un corpus
d’osservazione molto interessante, come il caso della “Rapsodia ungherese
n. 2”, decisamente il brano più utilizzato, soprattutto nella musica per
cartoni animati, in particolare il finale, generalmente legato a situazioni
festose se non comiche o grottesche. Il tema di “Sogno d’amore n. 3” appare
in una cinquantina di film, quasi sempre eseguito da un attore-pianista,
legato a situazioni romantiche, di struggimento amoroso o durante
matrimoni, molto utilizzato agli inizi del cinema sonoro.
Frammenti di “Les Préludes” appaiono in circa trenta film: il carattere
guerresco del finale è utilizzato come leitmotiv in serie di fantascienza o
a sottolineare scene eroiche o di guerra. Fra gli altri brani lisztiani
molto usati abbiamo il “Concerto n. 1”, “Consolation n. 3”, “Un Sospiro”,
“Fantasia su temi ungheresi”, “Mefisto valzer n.1”, “La campanella”. Vi
sono poi almeno una decina i film dedicati alla vita di Liszt, a
testimonianza della sua popolarità presso il grande pubblico. A questi
titoli se ne aggiungono un’altra trentina in cui Liszt appare come
personaggio secondario, in film dedicati alla vita di altri compositori, ad
esempio Wagner o Chopin.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.it/visiteguidate.htm#guidate20122013
Domenica 9 dicembre
ore 10.30: Collezioni Comunali d’Arte - Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
Per il ciclo Testimoni dell’arte sacra
“La croce dipinta nel Medioevo”
Visita guidata con Paolo Cova
Ingresso: biglietto museo
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
ore 16 Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
“Felsina: alle origini di Bologna”
Visita guidata con Marco Mengoli (Fe.Bo.Archeologica)
Ingresso: € 3,00 + biglietto museo
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 16.30 Museo Medievale - via Manzoni 4
Per il ciclo Spettacoli al museo
“Progetto in-Comune. Quadro I”
Interventi a cura di Danzatori Indipendenti
“in-Comune” è la prima tappa di un percorso nel corpo e nel tempo. Nasce
dalla collaborazione tra il Museo Civico Medievale e un gruppo di danzatori
e musicisti indipendenti: in comune la volontà di aprire spazi di bene
pubblico alla ricerca e sperimentazione artistica, in comune la volontà di
mettere in relazione attraverso i progetti le istituzioni e i cittadini.
Danzano: Miriam Costa, Laura Londrillo, Ilaria Orlandini, Nuvola Vandini.
Musiche di e con: Vincenzo Grande, Luca Nutricati, Oscar Serio
Il percorso è stato arricchito e sostenuto dalla partecipazione di: Paolo
Cova, Andrea Sassoli, Alice Ruggero, Patrizia Capitanio, Chiara Zompa,
Letizia Torelli, Antonella Errico, Maria Raveggi, palestrina libera xm24.
Ingresso: biglietto museo
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
martedì 11 dicembre
ore 17 Museo Medievale (Lapidario) - via Porta di Castello 3
Nell'ambito del ciclo Le arti a Bologna tra Medioevo e Rinascimento
“Jacopo di Paolo, pittore di Francesco Arcangeli”
Conferenza di Fabio Massacesi
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
ore 18 Fondazione CaRisBo (Casa Saraceni) - via Farini 15
Per il ciclo Certosa di Bologna. Le forme del passato, la scoperta del
presente
“Bartolomeo Cesi e la pittura in Certosa tra Cinque e Seicento”
Conferenza di Vera Fortunati ed Armanda Pellicciari.
I monaci certosini di Bologna commissionarono a Bartolomeo Cesi un
imponente apparato decorativo di affreschi e dipinti tra la fine del '500 e
l'inizio del '600. Vera Fortunati ed Armanda Pellicciari esaminano una
delle figure chiave della pittura bolognese attraverso i restauri già
compiuti e quelli in programma.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
mercoledì 12 dicembre
ore 15.30-18.30 Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
In occasione della mostra Il Presepe barocco tra Bologna e Napoli
Apertura straordinaria solo delle prime tre sale del museo.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
MOSTRE
Museo Davia Bargellini, fino al 20 gennaio 2013 - Strada Maggiore 44
“Il Presepe barocco tra Bologna e Napoli”
A cura di Silvia Battistini, Mark Gregory D'Apuzzo e Antonella Mampieri in
collaborazione con il Centro studi per la cultura popolare
La mostra è dedicata al confronto tra la tradizione del presepe bolognese e
di quello napoletano.
In esposizione una parte della collezione delle statuette del Sette e
Ottocento appartenenti al museo, che sono sia ambientate con scenari
dipinti antichi e moderni, sia collocate all’interno di “scarabattoli”,
vere e proprie scatole prospettiche dipinte e chiuse da vetri. Accanto ad
essi è presentato lo scarabattolo della chiesa di San Benedetto di Bologna,
che contiene un presepe in terracotta di Giovanni Putti, firmato e datato
1824.
Questa tipologia di contenitore era utilizzata in tutta Italia per
l’ambientazione di scene e immagini sacre (dalla Natività alla
Resurrezione, dal Compianto ad episodi delle Vite dei santi) e proprio in
uno scarabattolo dell’Ottocento è esposto un magnifico gruppo presepiale di
scuola napoletana del XVIII secolo, appartenente alla prestigiosa raccolta
bolognese di Gianfranco Bordoni, una delle più importanti e significative
dedicate a questo specifico genere artistico, esistenti “lontano dall’ombra
del Vesuvio”.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
Museo della Musica, fino al 3 febbraio 2013 - Strada Maggiore 34
“Rewind. 50 anni di Fender in Italia”
A cura di Luca Beatrice
Un progetto di Casale Bauer in collaborazione con il Museo internazionale e
biblioteca della musica di Bologna
La mostra analizza l’ultimo mezzo secolo di cultura musicale e visiva
italiana, attraverso il confronto fra il mondo dell’arte e quello della
musica. Il punto di partenza consiste nelle Fender customizzate e
reinterpretate da ventidue artisti italiani e internazionali chiamati a
dare una loro lettura del mito attraverso stili e linguaggi molto diversi,
dalla pittura figurativa all’arte concettuale, dall’oggetto
all’installazione, dalla street painting alla sound art.
Nelle sale storiche del Museo della Musica queste inedite Fender d’autore
dialogano, in un allestimento ricco di spunti e memoria, con gli elementi
visivi e scenografici di una microstoria della musica italiana, a partire
dall’inizio degli anni ’60 fino ad arriva a oggi, ma senza seguire un
ordine cronologico bensì stilistico: abbiamo così il Rock degli inizi di
Adriano Celentano e dei seguaci di Elvis e quello contemporaneo di Vasco e
Ligabue, dei Litfiba e degli Afterhours, ma anche il rock che si incontra
con il pop nelle canzoni degli Stadio o di Cesare Cremonini; le “voci” dei
grandi interpreti italiani, da Gianni Morandi a Tiziano Ferro, da Mina a
Laura Pausini; la lunga tradizione del pop melodico che parte da Claudio
Baglioni e giunge fino a Biagio Antonacci; una serie di fenomeni
alternativi, il Beat (dal Piper alla contestazione del ’68), la psichedelia
e il pop sinfonico, l’indie rock e la canzone d’autore, dalla prima scuola
di Genova (Paoli, Tenco, Lauzi, Bindi) a quella di Milano (con Gaber), da
Roma alla "via Emilia" di Guccini, Dalla, Carboni, Ron fino ai giovani
Dente e Vasco Brondi e le culture giovanili, capaci di trasformarsi in
fenomeni di moda e di massa, come la dance, l’electropop, il rap e
l’hip-hop.
La storia degli ultimi cinquanta anni è infine ripercorsa attraverso la
fotografia, con una serie di scatti di Guido Harari, Efrem Raimondi,
Caterina Farassino e Paolo Proserpio, a disegnare una sorta di time line a
partire dal 1962, debutto di Fender in Italia.
Info: www.museomusicabologna.it/rewind.htm
www.museomusicabologna.it/rewinddownload.htm (press area)
Museo Medievale - via Manzoni 4
fino al 3 febbraio 2013
“’Invincibili’ Ottomani. Armi ed insegne turche nelle raccolte del Museo
Civico Medievale”
In occasione delle celebrazioni per il terzo centenario della fondazione
dell'Istituto delle Scienze, ad opera del celebre generale Luigi Ferdinando
Marsili (1658-1730)
In esposizione importanti pezzi ancora sconosciuti al pubblico, quali
scimitarre, pugnali, pistole e moschetti, anche preziosamente decorati.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
fino al 3 marzo 2013
“Simone e Jacopo: due pittori bolognesi al tramonto del Medioevo”
In mostra due preziose tavole raffiguranti la "Madonna con Bambino" e la
"Crocifissione", rispettivamente di Jacopo di Paolo e di Simone di Filippo,
detto dei Crocefissi. Le due opere sono esposte insieme ad altri dipinti su
tavola ed a miniature provenienti da musei e collezioni private.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
Museo del Patrimonio Industriale, fino al 30 giugno 2013 - via della
Beverara 123
"Giordani: costruire giocattoli. Auto, carrozzine, biciclette per bambini,
1915-1961"
In esposizione 37 giocattoli tra i più rappresentativi della produzione
Giordani, alcuni dei quali rari o particolari, costruiti in ferro, legno e
lamiera stampata: tricicli, biciclette con e senza ruotine, ciclo side-car,
automobili a pedali, automobile elettrica, reattore, autoareoplano,
ciclopattino, carrettino, carrozzine per bambino e per bambola.
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
Collezioni Comunali d’Arte, fino al 20 gennaio 2013 - Palazzo d’Accursio,
Piazza Maggiore 6
“La tipografia di Colle Ameno: libri da una collezione privata”
A cura di Piero Paci, Antonella Mampieri e Carla Bernardini
In collaborazione con Artelibro
Da una collezione privata vengono esposti oltre una ventina tra volumi e
pubblicazioni d’occasione stampati presso la settecentesca tipografia di
Colle Ameno - vicino a Bologna -, che studi recenti hanno permesso di
collocare a pieno titolo nella più generale storia della stampa.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
Museo del Risorgimento, fino al 9 dicembre - Piazza Carducci 5
"Garibaldi fu ferito.... A 150 anni dallo scontro in Aspromonte"
La mostra ripercorre le vicende “chirurgiche”, sempre coronate da un esito
felice, che videro coinvolto Giuseppe Garibaldi e, in parallelo, la storia
dell’evolversi della chirurgia, specie militare, nel corso del XIX secolo.
In esposizione diversi “cimeli” originali: i ferri chirurgici appartenuti a
Ferdinando Zannetti, il medico che estrasse il proiettile dal piede di
Garibaldi, prestati dalla Fondazione “Giovanni Spadolini” di Firenze; uno
stivale che fu portato da Garibaldi durante il lungo periodo della
convalescenza e i ferri che vennero utilizzati invece dopo la ferita di
Monte Suello nel 1866, di proprietà del Museo del Risorgimento, oltre che
diversi strumenti chirurgici d’epoca prestati dal Museo della Clinica
Chirurgica della Facoltà di Medicina di Bologna.
Arricchiscono il percorso le edizioni originali delle memorie pubblicate
dai tre medici garibaldini che curarono la ferita di Aspromonte e ne resero
possibile la guarigione e una serie di fotografie all’albumina – ritraenti
Garibaldi infermo, il suo stivale, la palla di piombo che gli venne
estratta... – che divennero all’epoca veri e propri oggetti di collezione,
se non di culto.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
L'Istituzione Musei Civici è lo strumento per la gestione coordinata, la
valorizzazione e la promozione di sette istituti museali del Comune di
Bologna: il Museo Civico Archeologico, i Musei Civici d’Arte Antica (Museo
Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte
Industriale e Galleria Davia Bargellini), il Museo del Patrimonio
Industriale, il Museo e Biblioteca del Risorgimento e il Museo
Internazionale e Biblioteca della Musica.
INDIRIZZI E RECAPITI
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18
Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13
Rotonda della Madonna del Monte di Villa Aldini
via dell’Osservanza 35/a
tel. 051 2193930 (biglietteria Museo Civico Medievale)
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