sabato 13 febbraio 2010

CONCORSO LETTERARIO


XIII EDIZIONE DEL PREMIO “FRANCO FEDELI”




Sabato 13 febbraio alle ore 10.00, presso il Teatro S. Salvatore in Via Volto Santo n.5, all'interno del complesso storico che ospita anche il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, si svolgerà la premiazione del concorso letterario “Franco Fedeli”, che giunge quest'anno alla sua XIII edizione.


Alle ore 09.30, per gli appassionati del genere poliziesco che lo desiderano, sarà possibile effettuare una visita guidata all'interno dei locali della Polizia Scientifica.


Alle 10.30 Silio Bozzi, Vice Dirigente del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Ancona, condurrà un dibattito con gli scrittori cui parteciperanno anche il Vice Capo della Polizia Prefetto Francesco Cirillo, il Prefetto ar. Ansoino Andreassi, il Segretario Generale Nazionale del SIULP Felice Romano e lo scrittore Andrea Villani.


Alle ore 13.00 verrà proclamato il vincitore. I tre scrittori finalisti verranno quindi intervistati dal giornalista Luca Crovi che conduce su Radio RAI 2 la trasmissione “Tutti i colori del Giallo” e che già da qualche anno trasmette in diretta, da Bologna, la premiazione.


La giuria, di ventuno componenti, di cui dodici appartenenti alla Polizia di Stato, è tradizionalmente composta da lavoratori di Polizia, studenti e appassionati del genere poliziesco nonché da un Sottufficiale dell'Arma dei Carabinieri, Comandante della Stazione di Langhirano (PR) che da tempo collabora con le iniziative culturali organizzate dal SIULP mettendo anche a disposizione le sue grandi capacità di disegnatore di fumetti. La giuria è presieduta quest'anno dalla Dott.ssa Paola Villani, Funzionaria del Senato della Repubblica per cui segue il settore cultura ed allieva del grande italianista Tullio De Mauro.


Il premio “Franco Fedeli” nasce nel 1996 da un'idea del Segretario Nazionale del SIULP Luigi Notari, allora Segretario Provinciale di Bologna, e di Maurizio Matrone, allora appartenente alla Polizia di Stato e quadro sindacale del SIULP, come naturale sviluppo del “Police Film festival” la cui ultima edizione, nel 1994, ebbe come gradito ospite, oltre ad esponenti del mondo accademico e sindacale, l'attore Gian Maria Volontè .

L'obiettivo era e rimane la salvaguardia della memoria storica del movimento democratico dei lavoratori di Polizia per tenere sempre viva la capacità dei lavoratori di interfacciare con la società civile e combattere il rischio di separatezza cui è soggetto l'apparato.

Esplorare il mondo dei lavoratori della Polizia con gli occhi degli altri sembrò da subito un modo anche piacevole di promuovere e riprendere quel percorso di integrazione nella società civile in tutte le sue espressioni, che fu alla base della sindacalizzazione della Polizia di Stato. Questo fu il senso della partecipazione del giornalista Franco Fedeli a quell'ultima edizione del Police Film Festival. Dopo la sua morte nacque così l'idea di dedicare il premio alla sua figura, proprio per sottolineare il forte richiamo alla memoria storica che dovrebbe sempre sostenere l'impegno di noi tutti.

Nel corso degli anni il premio Franco Fedeli è stato ospitato all'interno dell'iniziativa “Bologna adaltavoce” ed ha avuto quale presidente di giuria il prof. Giuseppe Giliberti, dal 2001 docente di Diritti dell'Uomo presso la facoltà di Giurisprudenza di Urbino.


Ma chi era Franco Fedeli?

Nato a Roma nel 1922, Fedeli, a soli diciannove anni viene arrestato dall´Ovra per aver manifestato sentimenti antifascisti. Dopo una permanenza in carcere, partecipa attivamente alla lotta di liberazione. Vice comandante di una formazione partigiana, è stato componente del Comitato di Liberazione Nazionale. Dopo la Liberazione è inviato speciale dei più importanti giornali europei e americani. Fedeli gira tutto il mondo: Africa, Estremo e Medio Oriente, America. Negli anni Sessanta accetta la vicedirezione del mensile Ordine Pubblico. Qui si mette subito all´opera prefigurando (cosa impensabile per quegli anni) una riforma della Polizia che la smilitarizzi. Gli "irriducibili" del Ministero, con la cecità propria di taluni vertici della burocrazia ministeriale, con una manovra oscura e trasversale, ottennero dall´editore di Ordine Pubblico il licenziamento di Fedeli. Eravamo nel dicembre 1976. Dopo un solo mese di silenzio, Franco Fedeli, la sua redazione e tanti amici poliziotti che lo avevano sempre seguito diedero vita al periodico Nuova Polizia e riforma dello Stato, che in pochissimo tempo riconquistò, e anzi accrebbe, il numero dei sostenitori. E giunse così la storica data dell´aprile 1981, quando fu approvata la legge di riforma dell´Amministrazione della Pubblica Sicurezza e la nascita della Polizia di Stato. Ma Franco Fedeli non volle adagiarsi sugli allori. C´era ancora tanto da fare per la riforma in termini di efficienza degli apparati dello Stato. Ed eccoci all´importante tappa della nascita della rivista Polizia e Democrazia, una creatura a cui Fedeli era tenacemente affezionato e che oggi collabora al premio che porta il nome di Fedeli.



I FINALISTI


L'ULTIMA INDAGINE

di Alessandro Maurizi

(Ed. IL FILO 2008)

Trasferito in un commissariato della capitale - si legge nella presentazione - Marco Alfieri, il protagonista, o meglio uno dei protagonisti, Assistente della Polizia di Stato,è accolto da una città affascinante, maestosa, contraddittoria.

L'ultima indagine è un giallo appassionante che scava nei segreti dei delitti irrisolti:guerra, terrorismo, gelosia. Ma anche un doppio gioco sporco e pericoloso:il male non si annida in una bandiera o divisa ma è negli uomini stessi; il più delle volte separarlo non è semplice e la verità ha spesso più facce.

Grazie al suo punto di vista privilegiato, Alessandro Maurizi ricostruisce le indagini della sua storia secondo la prospettiva degli “sbirri” e mostra il volto umano di una Istituzione in un momennto “caldo” per il nostro paese, nel quale il tema della sicurezza è all'ordine del giorno.



Alessandro Maurizi nasce a Tuscania il 27 settembre del 1965 da una famiglia contadina. Si diploma in ragioneria, frequenta poi vari corsi di formazione professionale tra cui uno di “ripresa fotografica, sviluppo e stampa”. Lavora nell’azienda di famiglia fino al 1991, anno in cui decide di entrare nella Polizia di Stato. A Ventimiglia frequenta il corso di allievo per poi essere destinato al Nucleo Prevenzione Crimine della Lombardia con sede a Milano. In seguito alla morte di Paolo Borsellino, con i suoi colleghi di reparto, viene inviato in Sicilia in periodi alternati. Trasferito a Roma, sarà successivamente assegnato alla Sottosezione Polizia Stradale di Civitavecchia fino al 2001, quando viene trasferito a Viterbo dove vive e lavora con il grado di sovrintendente.Con la casa editrice il Filo ha pubblicato un romanzo di circa 420 pagine presentato per la prima volta all’interno della manifestazione culturale viterbese “Caffeina”, dove si sono alternati con i loro libri, grandi scrittori di rilevanza nazionale; tra loro, ha trovato uno spazio con il romanzo giallo intitolato (ovviamente non poteva essere altrimenti visto il suo lavoro) “L’Ultima Indagine”. Un'altra passione della sua vita è la fotografia.



SETTE FINE

di Andrea Ribezzi

(Ed. IBISKOS 2009)

Un romanzo poliziesco. Inizia sull'altipiano carsico, a pochi chilometri da Trieste, in un piccolo Commissariato di Pubblica Sicurezza. La vicenda si dipana presto ben oltre le quattro mura dell'ufficio di Polizia, scende in città, percorre le sue vie, valica i confini e guarda infine il mare,l'Adriatico, che lega diverse culture ed etnie. La storia si svolge a metà anni '90, in un periodo immediatamente successivo alle prime guerre balcaniche, momento in cui Trieste inizia ad accelerare la propria vocazione di città di frontiera. La caratteristica principale anche di questo romanzo, sta nella circostanza che la professione dell'autore è la stessa del protagonista:ispettore di polizia.




Andrea Ribezzi nasce il 13 giugno 1959 a Trieste dove è sempre vissuto. Diplomato, si arruola giovanissimo nel Corpo dei pompieri e vi rimane per dodici anni, metà dei quali passati nel reparto sommozzatori.

Agli inizi degli anni ’90 entra in polizia con il ruolo di ispettore, attualmente è sostituto commissario.
Ha lavorato in uffici diversi, tra i quali la squadra mobile, occupandosi quasi esclusivamente di polizia giudiziaria. Insegna tecnica criminale e delle investigazioni alla scuola allievi agenti di PS di Trieste.



IO TI PERDONO

di Elisabetta Bucciarelli

(Ed. KOWALSKI 2009)

Risate, voci allegre ai confini di un bosco in montagna. Un cagnolino scodinzola vicino alla piccola Arianna. Lei lo insegue nel labirinto degli alberi in una corsa malferma fino all'abbraccio di qualcuno. Scomparsa. A indagare sarà l'Ispettore Maria Dolores Vergani, richiamata nel paesino della Val D'Aosta dal sacerdote che la conosce fin da quando era bambina. Ma ci sono cose che il prete non vuole o non può dire:una leggenda antica, una richiesta di perdono, un senso di colpa che non trova pace. Intanto a Milano in un'area industriale dismessa vengono rinvenuti i resti di una donna. Nel percorso tortuoso delle indagini Maria Dolores avrà dalla sua il sensibile aiutante Funi e avrà contro le proprie emozioni:l'amore e il ricordo.



Elisabetta Bucciarelli

Vive a Milano, dove si è diplomata in Drammaturgia presso il Laboratorio di Scrittura Drammaturgica del Piccolo Teatro di Milano. Ha lavorato sui temi della scrittura partecipando a seminari presso il Piccolo Teatro di Milano con Giorgio Strehler e a San Marino con Tonino Guerra. Come giornalista ha collaborato con diverse testate occupandosi di attualità, cinema, arte, psicologia, nuove tendenze. Lavora per Booksweb.tv, televisione culturale on line. Ha collaborato alla stesura di testi teatrali (tra questi Ginepraio del 1992, selezionato da Franca Rame e A cura di tutti del 1994) e cinematografici (tra cui Amati Matti del 1996, Fame chimica del 1997), ed ha pubblicato i saggi Io sono quello che scrivo. La scrittura come atto terapeutico e Le professioni della scrittura. Autrice di saggi e di noir, ha pubblicato i romanzi Happy hour, Dalla parte del torto, Femmina de luxe e Io ti perdono, oltre a numerosi racconti su riviste e antologie.

Nel 2008, con Dalla parte del torto, è stata finalista al “Premio Azzeccagarbugli al Romanzo Poliziesco". Ha partecipato a numerose manifestazioni e festival letterari, tra cui “La passione per il delitto" di Monticello Brianza, “A qualcuno piace giallo” di Brescia ed al “Courmayeur Noir in festival". Femmina de luxe ha vinto il premio 'Bloody Mary Award' per il miglior thriller pubblicato nel 2008 in Italia e assegnato dal sito tematico Thriller Cafè con voti di una giuria di scrittori professionisti, traduttori, editor e webmaster del settore. Io ti perdono si è aggiudicato la Menzione speciale della giuria al premio “Scerbanenco 2009”, "per l'originalità della scrittura e l'indagine psicologica". E ancora una volta il "Bloody Mary Award" per il miglior noir pubblicato nel 2009.

SINDACATO ITALIANO UNITARIO LAVORATORI POLIZIA

Via Barberia 11 40123 BOLOGNA Tel 051/330437-051/ 330571 Fax 051334950

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