giovedì 25 febbraio 2010

BIOGRAFILM FESTIVAL




Biografilm Festival annuncia il primo evento della prossima edizione (9-14 giugno 2010): Massimo D’Azeglio, commissario a Bologna nel 1859. Il focus sul grande statista ed intellettuale piemontese, inizialmente progettato per l’edizione 2011 e sviluppato in collaborazione con il Comitato per le celebrazioni dell’Unità d’Italia (Italia 150), è volto a riscoprire una grande figura del Risorgimento cui Bologna ha dedicato la sua via più centrale.

Il particolare momento istituzionale che la città sta vivendo, ha dato la spinta al festival delle biografie e dei racconti di vita per anticipare l’omaggio al 2010, anche per riscoprire che la città ebbe già un commissario: Massimo D’Azeglio. Fu quando le guarnigioni pontificie ripiegarono su Forlì (11 giugno 1859), costringendo il Governo di Torino a designare il 14 luglio Massimo D’Azeglio come Commissario Regio.
Il focus dedicato a Massimo D’Azeglio, ne ripercorrerà la vita anche attraverso il suo lavoro autobiografico “I miei ricordi”, avventuroso e modernissimo quaderno di memorie in cui lo statista, scrittore e pittore racconta anni di grande fermento culturale in un’Italia ancora solo sognata.

Bologna ospita fin dalla nascita Biografilm Festival (a giugno festeggerà la sesta edizione) che ogni anno racconta la vita di cinque personaggi che meritano di essere narrati e riscoperti: vite diverse fra loro ma allo stesso modo affascinanti, che hanno segnato la storia. Ogni giornata del Festival è infatti dedicata ad uno dei Focus che propone documenti audiovisivi, incontri, mostre e spettacoli.

Massimo D'Azeglio (Massimo Taparelli D'Azeglio 1798-1866) nasce a Torino ma vive prima a Firenze e poi a Milano dove diventa famoso come autore di romanzi storici e patriottici ("Ettore Fieramosca" nel 1833, "Niccolò de’ Lapi" nel 1841 e l’incompiuto "La lega lombarda" opere animate da spirito patriottico) e dove incontra Manzoni di cui sposa la figlia Giulia. Dal 1845 inizia la sua avventura politica, con la pubblicazione di vari opuscoli polemici e antiaustriaci e partecipa attivamente alle giornate del 1848. Esempio di moderato liberale, legalitario e federalista, espresse le sue idee nello scritto "Gli ultimi casi di Romagna" (1846), in cui denunciò il malgoverno papale, disprezzando i tentativi insurrezionali del 1845 e "I lutti di Lombardia" (1848). Il 7 maggio 1849, per ordine di Vittorio Emanuele II, forma un ministero col compito di porre fine alla guerra con l'Austria, in questo ministero entrò anche Cavour. Il 14 Luglio 1859 giunge a Bologna in veste di Commissario straordinario del re per Bologna e le Romagne. Nel 1860 ricopre la carica di governatore di Milano e, assistito dalle due figlie, dedica i suoi ultimi anni alla sua autobiografia "I miei ricordi".






Ufficio Stampa Biografilm Festival
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