sabato 20 febbraio 2010

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE


Questi gli appuntamenti del Museo del Patrimonio Industriale per il fine
settimana.

Sabato 20 febbraio alle 15.30, il museo propone l'attività Come funziona?
dedicata ai ragazzi dai 6 ai 14 anni.

Conoscere il funzionamento di oggetti di uso quotidiano o di leggi fisiche
che trovano applicazione nella vita di tutti i giorni può trasformarsi in
un curioso viaggio di scoperta ed approfondimento di alcune leggi della
meccanica, elettricità, ottica. Attraverso esperimenti semplici ma
significativi, ribattezzati con nomi suggestivi e divertenti, il
laboratorio “Come funziona?” si propone di fornire informazioni, curiosità
ed approfondimenti sul mondo che ci circonda, stimolando nei ragazzi la
voglia di conoscere e capire.
Aiutati da un operatore e sollecitati dalla loro curiosità, i partecipanti
potranno scoprire come funzionavano i meccanismi nascosti nel “Tempio di
Erone”, come far funzionare una pila con le mani, come non ustionarsi
immergendo la mano nell’acqua che bolle, come gonfiare un palloncino senza
toccarlo e come ottenere una “colla magica”.
Il filo conduttore degli esperimenti è la voglia di conoscere e scoprire
cose nuove. Idee e ipotesi da verificare saranno più che ben venute in
un'attività che vuole coinvolgere in prima persona i ragazzi (e gli adulti)
presenti.

Domenica 21 febbraio alle 16.00 visita guidata dedicata alle Storie di
imprese nella Bologna del Novecento

Tra il XIX e il XX secolo Bologna ha conosciuto una lenta e profonda
metamorfosi industriale, divenendo un centro di eccellenza nel settore
meccanico prima, elettromeccanico e meccatronico poi. Il tessuto produttivo
si è a mano a mano configurato come un sistema di medie e piccole imprese
capaci di realizzare prodotti competitivo sul grande mercato
internazionale.
Tale sviluppo si è reso possibile grazie alla presenza di
“Istituzioni” (modelli d'istruzione tecnica, banche, associazioni di
imprenditori e produttori, enti di pianificazione e governo del territorio)
che hanno agito in sinergia per lo sviluppo locale.
Determinante è risultata l'opera svolta dall'Istituzione Aldini-Valeriani
del Comune di Bologna che, dalla prima metà del secolo XIX fino agli anni
1960, ha praticato forme di istruzione tecnica avanzate, sull'esempio di
quelle europee, ad artigiani, maestranze di vario livello, anche a ceti
imprenditoriali, che hanno rilanciato l'economia della città fiaccata dalla
Seconda Guerra Mondiale.
I protagonisti di queste vicende verranno ricordati nel corso della visita
al Museo: dall'ACMA, azienda capostipite del comparto packaging con la
mitica figura di Bruto Carpigiani, capo ufficio tecnico poi – a sua volta –
affermato imprenditore nel settore delle macchine da gelato, alla G.D di
Ariosto Seragnoli; da aziende leader nel settore meccanico come Calzoni e
Technofrigo o Maccaferri sino ad arrivare ai nomi gloriosi di Ducati e
Maserati.

L'ingresso al Museo e il laboratorio sono gratuiti.
Per informazioni: telefono 051.6356611; mail museopat@comune.bologna.it
Il sito internet del Museo è: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

È possibile raggiungere il Museo del Patrimonio Industriale, via della
Beverara 123 dal centro e dall'autostazione con l'autobus n° 17 (festivi
11A), fermata Beverara e dalla tangenziale uscita n° 5.

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