martedì 2 dicembre 2014

Eventi al LOCOMOTIV CLUB

mercoledì 3.12.2014 BPM ITALIAN FIGHTERS: RONIN + DADAMATTO + MARIA ANTOIETTA live

Una serata da incorniciare, al Locomotiv di Bologna, con tre nuovi tour, in partenza per una serie di combattimenti su e giù per la penisola. Si comincia subito forte, con Tra Me e Tutte Le Cose, il nuovo tour elettro-acustico di Maria Antonietta, che rielabora in una versione differente i brani del fortunato “Sassi”, uscito qualche mese fa per La Tempesta. Il secondo round è affidato ai Dadamatto, tra psichedelia e la consueta botta live, che presenteranno dal vivo i pezzi del nuovissimo “Rococò”, uscito il 4 novembre sempre per La Tempesta. Ultima ripresa affidata ai Ronin, ormai una corazzata che, con l’ultimo album “Adagio Furioso” realizzato con Tommaso Colliva e uscito per Santeria/Tannen, ci delizieranno con le atmosfere misteriose che contraddistinguono ogni loro live.

> apertura porte ore 21:00
> inizio live ore 22:30
> ingresso 5€
> tessera AICS obbligatoria (8€)

RONIN

Adagio Furioso! Quando i Ronin annunciano un nuovo disco c’è sempre bisogno di un “previously on…”, come si trattasse di una serie tv. E infatti, prima di immergersi nel loro quinto album, si deve fare un passo indietro: eravamo rimasti allo splendido “Fenice”, cui era seguito un tour monstre tra l’Italia e l’Europa, così lungo, serrato e stremante da lasciare svariati pezzi per strada, con l’eccezione del deus ex machina e titolare del progetto Bruno Dorella. Ma nessuna catastrofe, perché fa parte dello spirito dei Ronin il reinventarsi continuamente, come un samurai senza padrone, come pirati e gentiluomini che oggi ci sono, domani chissà. Ci vuole ben altro a fermare Dorella, che tra OvO, Bachi da Pietra e Ronin (appunto) è sempre più un totem tra gli indipendenti italiani: si è preso il tempo necessario per scegliersi dei nuovi coprotagonisti, strumento per strumento, e ora (ri)comincia con Diego Pasini (Action Men e Cacao) al basso, Matteo Sideri (Ex Above The Tree And The E-Side) alla batteria e Cristian Naldi (Fulkanelli) alla chitarra, una formazione giovane ma già potentissima, nell’attitudine come nella tecnica musicale.! Con queste premesse è nato “Adagio Furioso”, un titolo più che mai rappresentativo ed evocativo nell’unire i sentimenti contrastanti che da sempre costituiscono l’anima di Dorella e dei Ronin, la tradizione classica e melodica con l’urgenza espressiva del punk, le carezze con le sferzate. Sentimenti che si manifestano tutti nella lunghissima “La Cinese”, che apre il disco e che acquista epicità e spessore con gli archi di Nicola Manzan, mentre le tre successive “Ravenna”, “Gilgamesh” (con il flauto di Claudia Muratori) e “Caligula” danno un saggio delle diverse velocità in cui questi rinnovati Ronin amano tessere le proprie trame sonore, che partono dalle sei corde di Dorella ma che prendono tangenti differenti, si immergono, diventano giochi, si appoggiano sul basso o sui tantissimi colpi di batteria, rimangono nude o si stratificano fino alla saturazione. “Far Out” divide a metà il disco, ed è l’unico episodio cantato: Francesca Amati torna a collaborare con i Ronin
prestando la propria voce e, insieme a Glauco Salvo (ovvero l’altra metà dei Comaneci) e all’ex Nicola Ratti, contribuisce a dare liquidità e respiro al pezzo; quasi un paradosso, visto che è l’unico brano suonato in sette. La traccia che dà il nome all’album, a cui ha contribuito Matt Howden (in arte Sieben) con il suo violino, è cadenzata e complessa, a volte sembra chiudersi su se stessa a volte si apre improvvisamente, mentre “Catfish” all’apparenza è più lineare ma nasconde giochi percussivi delicatissimi e chitarre che si arrampicano le une sulle altre. Idem per la nervosa “Preacher Man”, che sfoggia degli inserti quasi rock. Serra le fila “Ex”, inizialmente più dilatata e maggiormente nei canoni che hanno reso lo stile dei Ronin inconfondibile, subito prima di impazzire ed esplodere per un finale di disco da togliere il fiato.! Il tutto è stato preso e portato a Londra da Tommaso Colliva (Calibro 35, Muse), che ha mixato “Adagio Furioso” giocando sull’immaginario dei Ronin e restituendo un disco che è dolcemente macabro, eroicamente perdente, epicamente morbido. Esattamente come sono i Ronin, che nonostante gli anni e gli avvicendamenti hanno un’identità granitica, uno stile multiforme ma sempre riconoscibile, che si sviluppa come i movimenti della musica classica ma che strizza l’occhio alla Londra del 1975. E con “Adagio Furioso” lo dimostrano dal primo all’ultimo secondo!

DADAMATTO

Dadamatto nasce nel 2003 dall’unione di tre amici che si conoscono dai tempi degli scout e del super- nintendo. Dopo un demo auto-prodotto su nastro con un Fostex a 8 tracce, nel 2005 generano un ep omonimo grazie all’incontro con Mattia Coletti, amico con il quale intraprendono un lungo percorso di crescita e personalità condivisa.! Nel 2007 partorisce il primogenito “Ti tolgo la vita” licenziato dalle marchigiane BloodySound Fucktory, Marinaio Gaio e Sweet Teddy Records. Voglia di urlare al mondo piccolo e intimo la sua ipotetica via vera e autentica da sperimentare, attitudine che si porterà dietro sino ad oggi. Nell’estate dello stesso anno, tra le tante, suonano con Uzeda e Three Second kiss nel decennale del Six Day Sonic Madness a Guardia Sanframondi (Bn) e alla seconda edizione dell’Here I Stay a Guspini (Ca), festival tanto amato. Nel 2008 un parto precoce: “Il derubato che sorride” (Records S’il Vous Plait / About a Boy / Self). Il secondogenito più felice e spensierato, tanto amato quanto il primo, anche se omosessuale lui… come gli ultimi spasimi dell’adolescenza. Giusto il tempo di portare a spasso i figli per l’Italia e l’ormai papà dadamatto trascorre due anni a casa con la famiglia, per evitare di far crescere i due con i complessi di un padre inesistente.! Nel 2011, dall’incontro con Manuele Fusaroli, compie un lavoro diverso su di sé, nei confronti della sua espressione, ed ecco il terzo gene “Anema e core” (Face Like a Frog/ Infecta Suoni & Affini/ Venus). Quest’ultimo, come gli altri due, è nato figlio del suo tempo. Un po’ stressato, un po’ sognante, un po’ drogato. Porterà una grande verità all’interno della famiglia, la consapevolezza dell’esperienza con il buio e la necessità di ripresa e resurrezione.! Dalla collina si vede il mare, ma una mattina di Aprile lo sfarzo della primavera invade la prospettiva e si accorge che il punto di fuga, nascosto tra i rovi è piacevole da subire. Dopo esser sceso per un po‘ nella comunità cittadina, aprendo diversi concerti per i Massimo Volume, nel 2014 si riaccende in lui l’istinto di procreare e, riproducendosi con la terra, mette al mondo il quarto e ultimo panico: “Rococò” (La Tempesta dischi). Grazie alla super-visione stilistica di Marco Caldera e allo stupore del giorno, avverte la morbidezza del mattino, l’armonia delle curve, delle spirali e delle forme scomposte.! C’è il caos, ma è ordinato. Dalla decadenza della sua nobiltà d’animo sorge la lentezza e l’eleganza del mattino progressivo!

MARIA ANTONIETTA

Maria Antonietta è una ragazza con la chitarra e litri di sangue versato.
 Maria Antonietta, al secolo Letizia Cesarini, nasce a Pesaro nel 1987. Dopo aver autoprodotto il suo primo disco nel luglio 2010 “Marie Antoinette wants to suck your young blood” e dopo aver fondato il progetto shoegaze Young Wrists nella sua Pesaro confeziona l’esordio (omonimo) in italiano registrato e prodotto da Dario Brunori nel 2012.  Un lungo tour che dura quasi un anno e mezzo, un brano come “Animali” (con inclusa una cover di Gigliola Cinquetti) e finalmente il suo ultimo lavoro Sassi, prodotto insieme ai fratelli Imparato, che esce nel marzo di quest’anno per la Tempesta Dischi. Un disco minimale e sincero, sincero come tutte le cose che sono uscite dalla sua bocca. Un disco descritto così bene da Gino Castaldo su Repubblica come “Notevole, ribollente, post punk, ben scritto e pieno di oblique passioni”. Così dopo 60 date in in poco più di sette mesi e molti abbracci ricevuti Maria Antonietta decide che suonerà questi brani solo con la chitarra partendo per un tour acustico…!

More info:
www.bpmconcerti.com

giovedì 4.12.2014 LENE LOVICH BAND + SABRINA NAPOLEONE BAND

Lene Lovich, artista di culto della scena new wave mondiale: lo show che sta portando in giro per l’Europa e il live con la nuova band che l’accompagna stanno soddisfacendo appieno le attese per il ritorno di una grande performer, la cui influenza è stata riconosciuta da una schiera di artisti tra i più trasgressivi e innovativi, tra cui Madonna, Boy George, Nina Hagen, Dresden Dolls. È stata descritta come una “Kate Bush in acido” o una “Maria Callas New Wave”.

Ospite molto speciale di questo tour invernale della Lene Lovich Band sarà Sabrina Napoleone, autrice definita dalla critica “ iconoclasta”, “potente” e “qualcosa di totalmente diverso”, Sabrina, coniuga nel momento creativo la canzone d’autore, intesa nel senso elettroacustiche di matrice rock.

Prevendite disponibili su Bookingshow.

> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:00
> ingresso 15€
> tessera AICS obbligatoria (8€)

LENE LOVICH

Nata a Detroit, la leggenda del post-punk pop Lene Lovich nel 1979 è arrivata in cima alle classifiche inglesi con la sua canzone “Lucky Number”. Incoronata “Regina del Bizzarro”, ha influenzato una generazione di artisti alternativi e pop, da Nina Hagen a Boy George, passando per Madonna e i Dresden Dolls.
Assecondando un naturale bisogno di ritiro dalle scene, Lene abbandona le luci della ribalta dopo l’uscita del terzo album “No Man’s Land” del 1982. Risalgono ad allora e si fanno sempre più accesi i contrasti con la casa discografica a causa del rifiuto di Lene di adeguare il suo stile visionario ai canoni imposti dalla nuova estetica dettata dall’emergente MTV. Da allora Lene Lovich ha registrato due soli album in trent’anni. Il suo stile musicale particolare, le canzoni indimenticabili sebbene sperimentali hanno esercitato un’influenza enorme sulla cultura pop, ricevuto apprezzamenti e suscitato una curiosità che dura tuttora. È stata descritta come una “Kate Bush in acido” piuttosto che una “Maria Callas New Wave”.
Le sue hits “Lucky Number”, “Say When”, “Bird Song” e “New Toy” sono regolarmente trasmesse da molti club e radio di Europa, Giappone, Australia e Stati Uniti. Nel maggio 2012, Lene ha avviato una collaborazione con Jude Rawlings, frontman del gruppo Subterraneans in occasione di una celebrazione del compositore tedesco Kurt Weill. Durante questo tour è nato il progetto di formare una nuova band per portare di nuovo on the road la musica ricercata di Lene.
Nel giro di pochissimo tempo, a giugno, Jude ha reclutato la bassista francese Lydia Fischer e il batterista Morgan King e in seguito, a luglio, la tastierista Kirsten Morrison. È il battesimo di fuoco della nuova band. Dopo uno show di lancio al tanto amato 12 Bar Club di Londra, la loro successiva performance li vede direttamente headliner dell’annuale “Drop Dead FestivaL” di Berlino. Da quel momento, vengono “festeggiati con metaforici bouquets”, come ha detto un critico, in tutto il Regno Unito e in Europa. Il tour britannico culmina nella data sell-out al Cargo di Londra, un successo ripetuto qualche settimana dopo presso il celebre locale “Wild at Heart” a Kreuzberg. Con la nuova bassista Valkyrie, il gruppo torna on the road a partire da maggio 2014

www.lenelovich.net
www.facebook.com/LeneLovichBand

SABRINA NAPOLEONE

Nata a Genova, Sabrina, fin dall’età di 7 anni dimostra un evidente talento per la scrittura . Durante i primi anni di liceo, grazie all’amicizia con un coetaneo musicista, comincia a scrivere testi di canzoni, dapprima per altri, e poi, in breve, acquisite alcune nozioni di chitarra classica, prosegue componendo testi e musiche per sé stessa. Nel 1995, con alcuni amici, fonda la band “Aut-Aut” in cui gioca il ruolo di compositrice e cantante. In quello stesso anno, con gli Aut-Aut autoproduce l’EP Aria di Vetro. Tra il 1998 e il 2000 compone, registra e autoproduce l’album Anacronismi. L’ attività musicale con gli Aut-Aut, sia in studio di registrazione che live, prosegue con alcuni cambi di musicisti fino a tutta l’università. Nel 2003 Sabrina si laurea con lode in Filosofia presso l’Università degli Studi di Genova. Dal 1999 affianca la sua attività musicale al teatro entrando a far parte della Compagnia Teatrale Personae di Genova fino al 2006. Nel 2003 Gli Aut-Aut si sciolgono Sabrina continua a comporre da sola senza esibirsi dal vivo, fino al ritorno sulla
scena musicale nell’agosto 2007 come finalista per il concorso nazionale per cantautrici;
UN MARE DI DONNE. Nel Maggio 2008 è stata semifinalista al concorso nazionale
JUST LIKE A WOMAN. PREMIO JANIS JOPLIN. Da allora è seguita un’intensa attività live tra concerti di brani originali e lo show tributo a Patti Smith, “Night at Chelsea Hotel”.
Nell’aprile 2013, con Toast Records di Torino, pubblica il singolo “E’ Primavera” brano selezionato anche dal MEI per la compilation Best of Festival 2013. Ad aprile 2014 esce con Orange Home Records il suo nuovo album, “La Parte Migliore” con la produzione artistica di Giulio Gaietto.

More info:
www.lenelovich.net
www.facebook.com/LeneLovichBand

www.sabrinanapoleone.it
www.facebook.com/sabrinanapoleonemusic

venerdì 5.12.2014 THE ZEN CIRCUS BUSKING TOUR + EUGENIO IN VIA DI GIOIA live
a seguire A Night With.. LEVON VINCENT

Tour speciale per gli Zen Circus, in cui il gruppo ripropone il suo repertorio pescando sia dai primi dischi che dalle produzioni più recenti e usando strumenti acustici e un set di percussioni particolare. Non aspettatevi un concerto unplugged da toni e atmosfere pacate, però: se cambia la strumentazione tutto il resto è infatti puro Circo Zen! In apertura si esibiranno gli Eugenio In Via Di Gioia. A seguire si balla con Levon Vincent!

Prevendite disponibili su TicketOne.

> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso 12 + d.p
> tessera AICS obbligatoria (8€)

THE ZEN CIRCUS
CANZONI CONTRO LA NATURA
Data di uscita: 21 Gennaio 2014
La Tempesta Dischi
“Canzoni contro la natura” è l’ottavo album in studio degli Zen Circus, il terzo interamente in lingua italiana. La band toscana aveva annunciato più volte che si sarebbe presa un periodo “sabbatico” e così è stato per tutto il 2013: nessun concerto durante quest’anno eccezion fatta peri progetti solisti del cantante Appino e del batterista Karim Qqru. L’album esce come sempre perla Tempesta Dischi.
In merito alla produzione dell’album gli Zen dichiarano:”Canzoni contro la natura” è un disco che ci rappresenta al 100%. Non c’è stato nessun produttore e nessun fonico a seguirci, per la prima volta abbiamo deciso di occuparci in prima persona di ogni fase della sua realizzazione. Il nostro obiettivo era inscatolare nella maniera più fedele possibile l’energia e la naturalezza che si respirano a pieni polmoni nei nostri live e che purtroppo raramente abbiamo ritrovato nei nostri dischi. Il risultato lo troviamo davvero esaltante, di gran lunga la cosa più energica e vicina ad un nostro concerto che abbiamo mai messo su album”.
Energia quindi. Quella stessa energia che nel corso degli anni ha fatto degli Zen Circus una delle band più credibili e seguite del panorama rock italiano. Un disco pieno contrasti: Dalla psichedelia visionaria di un dio che si manifesta sotto forma di pianta in “albero di tiglio” alla title track dove un “cameo” del grande poeta Giuseppe Ungaretti ci ricorda che “tutti gli uomini sono anormali, contro natura”, fino alla poesia realistica e urticante di “Viva” dove gli Zen cantano “Io lo so che sono in crisi, senza leggere i giornali, sono in crisi da una vita, forse è la mia natura, anzi penso vivamente che sia proprio una fortuna” brano che apre il disco e manifesto di un inquietudine, di una sensibilità “altra” che sfocia poi nella rabbia del finale dove vengono elencati uno ad uno tutti i “Viva!” urlati a squarciagola dagli Italiani, nessuno escluso. Italia che non è più al centro della narrativa come era accaduto con “Andate tutti affanculo” o “Nati per subire”: la band pisana canta di qui e ora come ha sempre fatto, ma questa volta usa la realtà intorno a noi per analizzare l’eterno scontro fra natura umana e madre natura.

ZEN CIRCUS
Il Circo Zen, da Pisa. Otto album ed un Ep all’attivo, quasi diciott’anni di onorata carriera e più di mille
concerti. Hanno riportato lo spirito padre del folk e del punk al moderno cantautorato con Andate Tutti
Affanculo (2009) un successo -vero- di pubblico e critica che li ha consacrati dopo anni di duro lavoro. Hanno collaborato con Violent Femmes, Pixies e Talking Heads in Villa Inferno (2008). Si sono costruiti una credibilità condivisibile da pochissimi altri artisti nostrani grazie all’attività live più incessante, urgente e di qualità che si possa immaginare. Hanno confermato e moltiplicato il proprio pubblico con Nati Per Subire (2011). Dopo un 2013 sabbatico che ha visto il cantante Appino portarsi a casa una Targa Tenco con l’album solista Il Testamento ed il batterista Karim Qqru alle prese col post punk e l’hard core del suo progetto La Notte Dei Lunghi Coltelli, oggi più che mai gli Zen si confermano come una certezza del rock indipendente Italiano, portabandiera indiscutibili della musica libera da vincoli: zero pose, zero hype ma solo tanto, tanto sudore. Questa attitudine è stata premiata nel tempo da un pubblico affezionato, sempre più transgenerazionale ed in esponenziale crescita: il terzo disco completamente in Italiano infatti, Canzoni contro la natura (2014) debutta in top ten nella classifica Fimi/Gfk ed al primo posto su quella di Itunes. Un altro tassello di una storia che non accenna a fermarsi e riparte per un’altro never ending tour.

In apertura si esibiranno gli Eugenio In Via Di Gioia.
More info:
http://thezencircus.com

dalle 00:30 A Night With 
LEVON VINCENT
warm up by IOMMI DJ

> apertura porte e inizio set ore 00:30
> ingresso 8 euro dalle 00:15 alle 1:00 – a seguire 10 euro
> tessera AICS obbligatoria (8€)

When it comes to house music there’s been something of a renaissance in New York City these past few years, and one of its main advocates is Levon Vincent. Born in Houston, Texas and raised on the East Coast; he now calls Berlin his home. From a close alliance with the NYC music community bridged via Halcyon records, Levon founded Deconstruct with Antony Parasole as well as his own label Novel Sound. His raw brand of dubbed out beats soon went onto find an audience in scene veterans Craig Richards and Berghain’s Marcel Dettmann and wider love from the scene at large.

Parliamo di House Music, e della città in cui è nata – NEW YORK CITY. Negli ultimi anni nella grande mela c’è stata una sorta di rinascita del suono house, e uno dei suoi principali sostenitori è sicuramente Levon Vincent. Nato a Houston, Texas, è cresciuto sulla East Coast, e ora la sua casa si chiama Berlino. Grazie alla stretta collaborazione artistica con membri della comunità musicale di New York, aiutata sicuramente dalla Halcyon Records, trade union della scena House di NYC, Levon ha fondato la label “Deconstruct” assieme all’ amico Antony Parasole così come la sua propria etichetta Novel Sound, con la quale ha prodotto brani per veterani come Craig Richards e Marcel Dettman.

“A night with ..”, the new format produced by Locomotiv Club dedicated to the highest quality Dj acts. The invitation is open to all true fans of electronic music, and especially to those who love and respect the art of DJing.

“A night with..”, nuovo format di serata prodotto dal Locomotiv Club dedicato al Djing di altissima qualità. L’invito a partecipare è rivolto a tutti i veri appassionati di musica elettronica e sopratutto a quanti amano e rispettano l’arte del Djing.

sabato 6.12.2014 MURATO in collaborazione con GOLDMINE FACTORY presenta:
SHARON VAN ETTEN + MARISA ANDERSON live, a seguire GENITALPANIK!

Il quarto appuntamento di Murato, rassegna organizzata da Unhip Records con la partecipazione di Radio Città Del Capo, è con i SHARON VAN. “Concerti sciabolati, concerti bellissimi.”
La cantante polistrumentista del New jersey, già collaboratrice di Bon Iver e The National, arriva in Italia a dicembre per presentare “Are We There” quarto album in studio e ad oggi la sua opera più matura e riuscita, pubblicata da JagJaguwar/Goodfellas. In aperura si esibirà Marisa Anderson, a seguire si balla con Genitalpanik!

Prevendite disponibili su TicketOne.

> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:30
> ingresso 15€ + d.p
> tessera AICS obbligatoria (8€)

SHARON VAN ETTEN

Nonostante la grande attenzione ricevuta con l’album del 2012 Tramp, Sharon Van Etten è la tipica artista che non conosce pause e che anzi ama stupire ad ogni nuova prova, mettendo in discussione le sue stesse credenziali. La sua musica appare vulnerabile: le discese abissali in cui vengono proiettati i suoi afflati melodici quasi una dichiarazione di intenti spoglia, senza filtri. E’ l’umanità a trionfare, una dimensione cui pochi artisti pop contemporanei possono minimamente accennare. Uno spirito ribelle che conosce anche strazianti pause e riflessioni, che arde comunque, mettendo seriamente in discussione ogni singola esibizione o performance su disco. Il risultato di questa strabiliante odissea è Are We There – ancora su Jagjaguwar ­ un disco prevalentemente autoprodotto, eccezionalmente intimo, generosamente sublime e i grande respiro.

La maggior parte dei musicisti è felice di cedere gli oneri della produzione ad una figura esterna, spesso il trasporto emotivo è sufficiente a convivere con il proprio spettro artistico. Non quanto accade con la Van Etten, intenzionata a realizzare un disco nei suoi termini, interamente. Il detto ‘la fortuna favorisce i coraggiosi’ sembra quanto meno appropriato. Ancor più se tale coraggio viene ulteriormente temperato. In questo Sharon incontra le sue esigenze nella figura di un veterano quale Stewart Lerman. Già collaboratori ai tempi della serie televisiva Boardwalk Empire (episodio 36 per la cronaca) , i due assumono ruoli diversi, abbracciando l’idea di un disco registrato assieme nello studio di Lerman, in New Jersey. Un’occasione per fornire a Sharon tutti gli strumenti necessari alla realizzazione del disco
perfetto. Corredato dagli interventi degli abitauli accompagnatori della nostra: Heather Woods Broderick, Doug Keith e Zeke Hutchins. Ai quali vanno affiancati i nomi di Dave Hartley ed Adam Granduciel (The War on Drugs), Jonathan Meiberg (Shearwater), Jana Hunter (Lower Dens), Peter Broderick, Mackenzie Scott (Torres), Stuart Bogie, Jacob C. Morris e Mickey Freeze.
E’ evidente sin dale prime note che siamo di fronte ad una nuova presa di coscienza. Un segno evidente della luminosità ed ispirazione che sorregge la Van Etten, che sembra ergersi in una dimensione quasi mitologica, abbracciando il ruolo multiplo di scrittrice/arrangiatrice e producer. Sempre e comunque diretta, senza mostrare segni di cedimento anche a fronte delle più intime confessioni, parti integranti della sua toccante narrativa. Dalla natura del desiderio alla memoria, dall’idea di smarrimento alle promesse di fedeltà, passando per la paura del cambiamento, toccando anche l’immaginario della cura e della salvezza. L’artista che usa questo tono confidenziale, ci sta invitando a guardare più profondamente nella nostra anima. Solo con questo spirito analitico sarà più logico affrontare le quotidiane avversità. Ricettivi a tutti i costi, respirando comunque profondamente. Anche nei moment più intimisti la Van Etten ci mostra che questioni di vita e di morte possono essere affrontate con il dovuto tatto. Puoi togliere l’elettricità, rimuovere i singoli strumenti, ma la voce di Sharon rimarrà, vivida, assieme ad ogni sua singola parola. Sublime ed eterna.

READ MORE:

http://www.sharonvanetten.com/
https://www.facebook.com/SharonVanEttenMusic

dalle 00:30 >> GenitalPanik!

Genital Panik! Il party per corpi performativi - Il party LGBTQ friendly.
Fatevi bell@, iniziate a lubrificare il ritmo con…Betty&Books il vostro sexshop per donne preferito.

♥ Quando? Il primo Sabato del mese!

L'8 novembre vi siete scatenat@ con Tue-Yards, avete regalato limoni in pista per poi tornare con dei brillantini tra i capelli. Ottimo! Sabato 6 dicembre il tutto si ripeterà. Con chi questa volta? Suspense....

♥ SABATO 6 DICEMBRE ♥ Live + Party ♥

In occasione della IX Edizione del Festival La violenza illustrata

★ SHARON VAN ETTEN live
La cantante polistrumentista del New jersey, già collaboratrice di Bon Iver e The National, arriva in Italia a dicembre per presentare “Are We There” quarto album in studio e ad oggi la sua opera più matura e riuscita, pubblicata da JagJaguwar/Goodfellas.

★ AFTERSHOW GENITALPANIK!
a cura di Betty & Books e La casa delle Donne

IN CONSOLLE:

- MARYLOU Dj (Criminal POP)
- BP Dj (Electro Dancing Queerfoot)
- LOUR DES Dj (Grrrl Issues & Dramadance)
- MIGHTY MAU Dj (No Gender Sound)

INFO LIVE
https://www.facebook.com/events/663577607068486/

IN PISTA:
Noialtr@ - Very important people ;)
Saremo colorate, fulminate, fluo e guerriere!

BENEFIT
Pesca super benefit a sostegno di associazioni, azioni e progetti per la lotta contro il tumore al seno.
a cura di:
Il Rosa di Marzia
Culinaria sexy Sapori
Betty&Books e Loco.

Per questa occasione sosterremo AFRODITE K.

Le parole chiave del party, da ripetere come un mantra: Sesso Sicuro + Consensualità + Usate il preservativo! + Desiderio+ Accoglienza + Genital Panik!

NON andate off topic ;)

AFTER SHOW // GENITAL PANIK!

Genital Panik! Pink Format per tutti i gusti e desideri, per chi vuole uscire e tornare presto e per chi ha il ritmo latino e prima di mezzanotte non si muove da casa. Potete arrivare da sol@ senza sentirvi sol@ (lovers da ritrovare?).

LAYOUT
A inizio serata Performance o Concertino e a seguire l'aftershow con Betty&Books Circus: amiche, alleat@, sisters…aggregatevi alla ciurma, performatevi! Saremo colorate, fulminate, fluo e guerriere! Porteremo (ma anche voi dateci una mano) visioni, triangoli impazziti, zucchine e patate, mutande in libertà!

Sarà un inverno freddo, ma con 2 sabati molto caldi: 8 novembre e 6 dicembre, e non è una metafora ;) al locomotiv club fa un caldo bestia, portatevi il costume da bagno, lasciate le giacche in macchina o a casa, usate il guardaroba così poi non vi lamentate si vi rubbbamo l’iphone 6 che state pagando a rate.

Genital Panik!
il nome della festina prende spunto da una performance del 1968 di Valie Export “Genital Panic”.

Ingresso 5 euro, tessera aics obbligatoria (8 euro), apertura porte ed inizio set ore 00:30.

Domenica 7.12.2014 DENTE + FRANKIE MAGELLANO live
a seguire AVANZI DI BALERA

Il nuovo disco di Dente, Almanacco del giorno prima (RCA/Sony) e il singolo “Invece tu” , usciti a gennaio, sono già dei classici della carriera del cantautore di Fidenza. Ad ottobre è uscito il nuovo singolo: “Chiuso dall’interno” mentre il giro live di questo disco si concluderà con una serie di date nei club tra novembre e dicembre. Lo spettacolo è completamente rinnovato e curato nei minimi dettagli, con nuova scaletta e formazione allargata da una sezione fiati. In apertura si esibirà Frankie Magellano.

Prevendite disponibili su TicketOne.

> apertura porte ore 21:30
> inizio live ore 22:00
> ingresso 12€ + ddp
> tessera AICS obbligatoria (8€)

DENTE:

http://www.amodente.com/

Il nuovo disco di Dente, Almanacco del giorno prima (RCA/Sony) e il singolo “Invece tu” , usciti a gennaio, sono già dei classici della carriera del cantautore di Fidenza.
Ad ottobre uscirà il nuovo singolo: “Chiuso dall’interno” mentre il giro live di questo disco si concluderà con una serie di date nei club tra novembre e dicembre. Lo spettacolo è completamente rinnovato e curato nei minimi dettagli, con nuova scaletta e formazione allargata da una sezione fiati.

In apertura si esibirà Frankie Magellano.

dalle 00:30 >> Avanzi di Balera!


ingresso al botteghino 5 euro, tessera aics obbligatoria (8 euro), apertura porte ed inizio set ore 00:30.

AVANZI DI BALERA
MUSICA CHE SA DI MUFFA, SUDORE E LUCI AL NEON
Se i rituali di corteggiamento nei night club moderni ti stancano mentre l’idea di un lento, cheek to cheek, ti stringe il cuore.

Se il ballo di coppia è sempre stato il tuo forte e vai pazzo per quella musica nostalgica fatta di fisarmoniche.

Se il tuo vestito buono riposa incelofanato nell’armadio dall’ultimo matrimonio a cui sei stato invitato. Se non ti fai una messa in piega dal battesimo del figlio di tua sorella.

Se sei un dritto, un duro, un uomo dal whisky facile. Se sei un pupa, una bambola e i tacchi ti slanciano.

Se alla frase “Ricchi premi e cottilon” i tuoi occhi si illuminano.

Torna alle origini, torna alla sala da ballo.

Avanzi di balera, la prima serata che piacerebbe anche a tua nonna.

Avanzi di balera, la prima serata al sapore muffa, sudore e luci al neon.

Avanzi di balera, e poi non dire che non trovi il fidanzato!

Per l’occasione:
IL GIOCO DELLA LOVE
Scopri chi sei, cerca chi sai, un bacio, un chupito

lunedì 8.12.2014 LABORATORIO SOCIALE AFROBEAT

Il Laboratorio è aperto anche a chi si occupa di teatro, poesia, danza, arti visive e qualunque altra attività creativa.
I “non musicisti” possono partecipare suonando piccole percussioni: il loro contributo in realtà viene valorizzato nell’insieme ritmico “corale”.
Gli incontri si articolano in momenti teorici di ascolto di materiale musicale e discussione di argomenti inerenti al mondo dell’afrobeat, e in lunghi momenti di pratica musicale.
Tramite la pratica diretta e il lavoro musicale su alcuni brani scelti del repertorio afrobeat classico di Fela Kuti verranno analizzate le ritmiche afrobeat per batteria e percussioni, gli intrecci ritmici per basso e due chitarre, il ruolo della voce solista e del coro, la sezione fiati e l’improvvisazione.
Gli incontri hanno cadenza settimanale, per informazioni e comunicazioni tenetevi in contatto tramite la Pagina Facebook del Laboratorio Sociale Afrobeat.

Nella Nigeria degli anni ’70, cannibalizzata da regimi militari e colonialisti i musicisti Fela Kuti e Tony Allen, ispirandosi al funky di James Brown e innestando ritmi tradizionali youruba hanno dato vita a un nuovo genere musicale, che era anche un grido di ribellione: l’Afrobeat.

Oltre ad essere una musica ballabile e festosa l’afrobeat si caratterizza per l’esplosiva carica politica e sociale, innescata dai testi di Fela Kuti che nelle sue canzoni denunciava le ingiustizie sociali e civili.

Ingresso gratuito, inizio laboratorio ore 19:00

Ufficio Stampa LOCOMOTIV CLUB
Giovanni Gandolfi 
giovanni@locomotivclub.it

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