giovedì 2 dicembre 2010

ARCHIGINNASIO

Giovedì 2 dicembre, ore 17.30, nella Sala dello Stabat Mater
Chi fa politica perché?
Carlo Galli, Maria Giuseppina Muzzarelli, Luigi Pedrazzi presentano il volume di Giancarla Codrignani
Ottanta, gli anni di una politica (Ed. Servitium, 2010)
Saranno presenti l’autrice e l’editore. Presiede Luisa Marchini


Giancarla è una vera combattente o, se si vuole evitare il linguaggio bellico che ha sempre detestato, uno spirito indomito”. L’introduzione di Stefano Rodotà, subito alle prime righe, porge in un colpo lo stile di una vita e il clima di un’epoca. Il libro mette insieme scritti pubblicati a partire dal 1954 fino ad oggi sui temi più svariati: dalla religione alla bioetica, dalla guerra al costume. La Politica - con la maiuscola - è il filo conduttore che cuce il tutto, con l’imprescindibile sguardo di genere e con la capacità di esprimersi su tutto. È un regalo a tutti per condividere gli 80 anni, appunto, di una Politica, intesa come vissuto e come donna. (http://www.noidonne.org/articolo.php?ID=03320)
Uno sguardo poco attento potrebbe pensare che i problemi del secolo scorso, a partire dagli anni Cinquanta, non siano gli stessi di quelli che lasciano con il fiato sospeso il nuovo millennio. Una lettura acuta e interessata al mondo d’oggi, invece, sottolinea la presenza di un filo rosso che si snoda nel corso della storia e si alimenta sempre delle medesime problematiche, noncurante del tempo che scorre. Gli occhi sono puntati ancora sulle stesse aree di disagio: la condizione della donna, l’immigrazione, una pace sempre a rischio e la necessità di difendere i diritti propri del genere umano, la situazione precaria, non solo a livello politico, dell’Italia e di tutto il mondo. Per festeggiare il suo ottantesimo compleanno l’autrice propone una rassegna dei suoi più significativi articoli che abbracciano le vicende degli ultimi cinquant’anni, focalizzando l’attenzione su temi a lei cari, oggetto di strenue battaglie parlamentari e di profonde riflessioni intellettuali.Tra le righe si scorge un’intensa sensibilità verso il problema della discriminazione in tutte le sue sfaccettature e della perversa incoerenza di alcune scelte umane e politiche, sensibilità che non si ferma a un piano puramente teorico ma che da sempre cerca una soluzione concreta. (http://www.servitium.it)


Giancarla Codrignani è una scrittrice, giornalista, politica e intellettuale, impegnata nel movimento per la pace e più volte parlamentare della Repubblica.
In collaborazione con La Società di Lettura
Ingresso libero - INFO: tel. 051 331976



Venerdì 3 dicembre ore 20.30, nella Sala dello Stabat Mater
In occasione della pubblicazione del libro di Fabiola Giancotti
Per ragioni di salute: San Carlo Borromeo nel quarto centenario della canonizzazione 1610-2010  
si terrà il Convegno: Bologna, San Carlo Borromeo e la modernità
Interventi di: Maria Chiara Bassi, presidente Lions Club Bologna Archiginnasio; Gabriele Canè, condirettore ed editorialista di "QN", Resto del Carlino, la Nazione, il Giorno; Fabiola Giancotti, presidente del Club di Milano, scrittrice; Marco Costanzo Goletti, poeta e scrittore; Umberto Mazzone, presidente del Corso di Laurea in Scienze Antropologiche, Università di Bologna, Marco Poli, storico e scrittore.
Dirige l'incontro: Caterina Giannelli, cifrematico, avvocato, presidente dell'Istituto Culturale "Centro Industria"

Il santo milanese per eccellenza è stato importante anche per la città di Bologna, di cui fu Legato pontificio proprio negli anni della costruzione del palazzo dell'Archiginnasio fra il 1562 e il 1563: sullo scalone dei Legisti, lo ricorda un monumento affrescato negli anni 1610-1612 da Giovanni Luigi Valesio, che ne celebra le virtù mediante quattro figure femminili indentificabili con Fede, Speranza, Carità e Temperanza . A lui si deve, inoltre, l'edificazione della fontana monumentale con la scultura bronzea del Nettuno del Giambologna, considerata fra le più belle fontane del Cinquecento.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili. Info e prenotazioni: 051/248787 - secondo.rinascimento@fastwebnet.it


Venerdì 10 dicembre, ore 17.30, nella Sala dello Stabat Mater
Presentazione del volume
MALIBRAN. Storia e leggenda, canto e belcanto nel primo Ottocento italiano
Atti del Convegno a cura di Piero Mioli (Bologna, Pàtron, 2010, )
Intervengono Gianfranco Lelj, Mario Ruffini, Piero Mioli

Figlia e allieva del tenore spagnolo Manuel García, sorella del contralto Pauline Viardot, Maria Felicia García, ma, dal cognome del primo marito, sempre chiamata Malibran (Parigi, 1808 – Manchester, 1836) cantò con enorme successo in Europa e anche in America, morendo giovanissima e già in piena aura di romantica leggenda. Avventurosa, versatile (si dilettava di composizione e di pittura), sensibile al richiamo del Risorgimento, è diventata il simbolo di un’epoca, di uno stile vocale, di una drammaturgia operistica. A lei e al cosiddetto belcanto è stato dedicato un convegno di studi che ha inteso studiare l’origine del mito e il mistero della morte, ricercare la qualità della magnifica voce, indagare su alcuni titoli ritenuti suoi “cavalli di battaglia”, affrontare temi generali di prassi e nomenclatura nonché costume, aprirsi anche ad altri cantanti precisamente o variamente collegati con la Divina. Il volume che ora raccoglie i testi ha un’impostazione documentaria e critica che non va mai a discapito della leggibilità, della godibilità, dell’attualità.

Piero Mioli insegna al Conservatorio di Bologna, è consigliere d’arte dell’Accademia Filarmonica di Bologna, svolge attività di conferenziere. Ha curato un manuale di storia della musica, diversi atti di convegno ed edizioni integrali dei libretti di Mozart, Bellini, Rossini e Wagner. Recentemente ha pubblicato un Dizionario di musica classica in due volumi e Il Teatro d’opera italiano: Il Novecento e Il Seicento.

Evento in collaborazione con l'Accademia Filarmonica di Bologna
Ingresso libero - INFO: tel. 051 276811

Sabato 11 dicembre ore 11.30, nella Sala dello Stabat Mater
Presentato da Formicablue Ethnos
proiezione del filmato
Non chiamarmi Terremoto.Una docufiction sulla riduzione del rischio
Mediometraggio, 30’; Bologna - L’Aquila 2010
Saranno presenti gli autori

Non chiamarmi Terremoto” è una docufiction che nasce dall’idea di fare prevenzione con uno strumento audiovisivo di qualità. L’obiettivo è raggiungere i giovani, i giovanissimi, le loro famiglie e le comunità con un messaggio chiaro e corretto dal punto di vista scientifico: ridurre i danni da terremoto è possibile. Attraverso la tecnica narrativa della fiction, coinvolgente dal punto di vista emotivo, presenta i concetti chiave su come comportarsi in caso di terremoto e come ridurne gli effetti rispettando le norme sismiche. Con un occhio di riguardo all’efficienza energetica.
Marta, 12 anni, vive a L’Aquila, dove tutti la conoscono con il soprannome “Terremoto” . Dopo la notte del 6 aprile 2009 nessuno riesce a chiamarla più così. Il terremoto l’ha trasformata e non solo nel nome. Un anno dopo l’evento, Marta e la sua classe si dedicano all’allestimento di una mostra sul terremoto in occasione del primo anniversario del sisma che ha colpito la sua città. Attraverso una serie di esperienze e incontri, la protagonista si trasforma da ragazzina in giovane adulta diventando sempre più consapevole. Impara a non essere fatalista, ma nemmeno terrorizzata, apprende come comportarsi quando la terra trema e a conoscere le regole per la costruzione di case antisismiche.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili - INFO: tel. 051 276811
Biblioteca dell’Archiginnasio, piazza Galvani 1 - Bologna
Redazione di "Archinews" - Promozione delle attività culturali della Biblioteca dell’Archiginnasio
tel. 051 276.813 fax 051 261.160; e-mail: archinews@comune.bologna.it

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