sabato 18 dicembre 2010

MOSTRA...

Inaugurerà venerdì 7 gennaio 2011, alle 17.30, presso la Sala d’Ercole di
Palazzo d’Accursio, e resterà aperta fino a domenica 23 gennaio, la mostra
I dipinti del Salone del Risorgimento di Luigi Pizzardi, a cura
dell’Istituzione Musei Civici del Comune di Bologna e del Museo Civico del
Risorgimento.

In seguito alle sconfitte subite ad opera delle truppe franco-piemontesi a
Palestro e Magenta, come è noto la notte del 12 giugno 1859 gli Austriaci,
che con alcune migliaia di soldati sostenevano il traballante governo
pontificio, dovettero sgomberare anche Bologna. Ne seguì un clima di
positiva novità ed ansia di progresso che portò la città ad eleggere, come
«primo sindaco di Bologna libera», il marchese Luigi Pizzardi, eccellente
esempio di quella moderna nobile borghesia nata da una costola
dell'aristocrazia locale più progressista. Pizzardi ricoprì la carica di
primo cittadino dal 1860 fin sul finire dell'anno successivo, quando
rassegnò le proprie dimissioni, ufficialmente per ragioni di salute.

In questo frangente fece realizzare per il suo sontuoso palazzo (situato
nell’attuale via D’Azeglio 38, oggi sede giudiziaria di Bologna) un Salone
del Risorgimento che celebrasse degnamente il passaggio alla nuova autorità
statale e la gloria del nuovo Regno.
Per il salone, di amplissime dimensioni, si progettarono i dipinti seguendo
il filo della celebrazione della gloria italica: dagli uomini illustri del
passato, che avevano contribuito alla cultura, alla scienza e alla
politica, sino agli artefici “istituzionali” della recentissima
unificazione. Nel decennio 1861-1871 vennero così commissionati e
realizzati i ritratti di Galileo Galilei, Pier Capponi (risultato disperso
nel 1959), Dante, Michelangelo Buonarroti e Cristoforo Colombo da una
parte, e dall'altra Vittorio Emanuele II, Vittorio Emanuele II e le
annessioni (anch’esso risultato disperso nel 1959), Napoleone III, Carlo
Alberto ad Oporto e, unici contemporanei non di stirpe regale, Cavour e
Minghetti.

Luigi Pizzardi scelse pittori noti anche a livello nazionale, ma di area
bolognese: Carlo Arienti, Alessandro Guardassoni, Giulio Cesare Ferrari,
Andrea Besteghi, Gaetano Belvederi, Luigi Busi, Antonio Muzzi e il toscano
Antonio Puccinelli.

Alla morte di Luigi, avvenuta nel 1871, la quadreria passò agli eredi e,
alla vendita del Palazzo, intervenuta di lì a poco, venne trasferita a
Palazzo Ratta in via Castiglione.
Nel 1920 l'ultimo proprietario, Carlo Alberto Pizzardi (figlio di Luigi)
effettuò una donazione parziale della quadreria al Comune di Bologna, da
destinarsi al Museo del Risorgimento; alla morte del marchese Carlo
Alberto, avvenuta nel 1922, il Comune ereditò la seconda parte.

Da decenni i dipinti, che a seguito di diverse vicissitudini sono stati
separati fra il Museo del Risorgimento e le Collezioni storiche
dell’Istituzione Galleria d’Arte Moderna di Bologna, non sono visibili al
pubblico, anche per ragioni legate al loro stato di conservazione.

La loro esposizione oggi, dopo un accurato restauro reso possibile dal
contributo congiunto di Fondazione CittàItalia e Fondazione del Monte di
Bologna e Ravenna, è dunque tanto più significativa perché i dipinti
tornano ad essere visibili insieme in coincidenza con il 150° anniversario
dell'Unità d'Italia.

La mostra:
titolo
I dipinti del Salone del Risorgimento di Luigi Pizzardi
sede
Palazzo d’Accursio, Sala d’Ercole | Piazza Maggiore 6

inaugurazione venerdì 7 gennaio 2011, ore 17.30.
Alla presenza di:
Annamaria Cancellieri, Commissario straordinario del Comune di Bologna
Marco Cammelli, Presidente Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Ledo Prato, Segretario Generale Fondazione CittàItalia
Otello Sangiorgi, Responsabile Museo civico del Risorgimento

date e orari
dall’8 al 23 gennaio 2011
tutti i giorni: ore 10-18

Ingresso gratuito

info
www.comune.bologna.it/cultura/

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