giovedì 16 dicembre 2010

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE



Sabato 18 dicembre alle 15.30, il Museo del Patrimonio Industriale propone
il laboratorio “La magia dell'acqua” dedicato ai ragazzi dai 6 ai 10 anni.
L'acqua è una sostanza “speciale” dalle proprietà chimiche e fisiche
uniche, grazie alle quali la vita sulla Terra ha potuto svilupparsi. Il
laboratorio propone di approfondire la conoscenza di questa sostanza
integrando l'approccio scientifico con una serie di affascinanti
esperimenti.
Col “Rubinetto magico” si tenterà di creare l'acqua... o meglio si scoprirà
che questa sostanza non nasce dal nulla ma è una risorsa limitata. I
ragazzi, trasformandosi in piccoli scienziati, assisteranno ad alcuni
esperimenti spettacolari come l'elettrolisi, grazie alla quale si
scopriranno le sostanze che compongono l'acqua e le loro caratteristiche.
La molecola dell'acqua potrà così essere rappresentata in un modello e dal
suo studio si potrà capire cosa significano parole complesse come stato di
aggregazione, polarità, miscibilità, solubilità e tensione superficiale. Lo
studio di queste proprietà permetterà di evidenziare il ruolo essenziale
che l'acqua svolge per la vita sulla Terra e l'importanza della sua
salvaguardia.
I ragazzi verranno coinvolti nell'attività svolgendo semplici prove,
verifiche ed esperimenti anche allo scopo di giungere ad un uso consapevole
e razionale di questa risorsa fondamentale.

Domenica 19 dicembre alle 16.00 Alimentazione e industria tra Ottocento e
Novecento,una visita guidata per approfondire i rapporti tra industria e
abitudini alimentari a Bologna tra XIX e XX secolo.
Il XIX secolo rappresenta per Bologna un'epoca di profondi mutamenti
sociali, urbanistici, economici e storici che hanno modificato radicalmente
l’aspetto della città, le abitudini e i modi di vita dei Bolognesi.
L’occupazione napoleonica e la successiva restaurazione pontificia portano
al collasso definitivo l’industria della seta, per secoli punto di forza
dell’economia cittadina, costringendo la città a ripiegarsi in un’economia
legata alla trasformazione di prodotti agricoli e a ricercare nuove forme
di produzione sul modello della Rivoluzione Industriale.
I processi industriali modificano nel tempo anche le abitudini alimentari
dei Bolognesi, mentre nuove tecnologie consentono la diffusione di prodotti
prima riservati solo a una stretta cerchia. È il caso della mortadella, per
secoli prodotto di lusso, che – grazie a diverse innovazioni brevettate –
viene lavorata e inscatolata con costi contenuti e spedita in grandi
quantità anche all’estero rendendo il prodotto economico e disponibile ad
un largo pubblico.
Altre aziende cittadine recepiscono le novità tecnologiche come nel caso
della Zamboni che costruisce macchine per paste alimentari in grado di
produrre e confezionare a prezzi contenuti prelibatezze alimentari locali
come i tortellini. O come nel caso dell’antica cioccolateria Majani, tra le
prime fabbriche in città a dotarsi di macchina a vapore e a dotarsi di un
locale-rivenditoria, la palazzina Majani in via Indipendenza, che diventa
punto di incontro obbligato per la cultura e la società di inizio
Novecento.

L'ingresso al Museo, il laboratorio e la visita guidata sono gratuiti.

Info:
051.6356611
www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
È possibile raggiungere il Museo del Patrimonio Industriale, via della
Beverara 123 dal centro e dall’autostazione con l’autobus n° 17 (festivi
11A), fermata Beverara e dalla tangenziale uscita n° 5.

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