giovedì 17 gennaio 2013

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI


GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 18 A GIOVEDI' 24
GENNAIO
Conferenze,  laboratori,  concerti,  visite guidate, visite in lingua: ogni
settimana  i  Musei  Civici  di  Bologna  propongono un ricco calendario di
appuntamenti,  un  racconto  che  prende  tante  forme,  per raggiungere il
pubblico più vasto possibile, naturalmente senza dimenticare i più piccoli,
che sono sempre fra gli ospiti più graditi.

Di  seguito  gli  appuntamenti  in  programma  da  venerdì  18 a giovedì 24
gennaio.
Si  ricorda  che, in occasione di ART CITY Bologna, accanto alle collezioni
permanenti,  le  sedi  dell'Istituzione  Bologna  Musei accolgono una ricca
proposta  artistica  in cui progetti appositamente prodotti si integrano al
patrimonio   preesistente,   generando  inattese  relazioni  tra  antico  e
contemporaneo.  Ne  sono un esempio le mostre “Marino Marini: l'arcaico” al
Museo  Archeologico - un percorso monografico in cui una selezione di opere
di  uno dei massimi scultori del Ventesimo secolo è posta in dialogo con le
collezioni  del  museo - e "Giorgio De Chirico e i libri" - che accosta una
selezione  di  dipinti  rappresentativi  dei  temi più cari all'artista con
alcuni tesori della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio.

IN EVIDENZA

mercoledì 23 gennaio

ore 16: Museo Medievale (Sala del Lapidario) - via Porta di Castello 3
Per il ciclo Finale Emilia, un paese nel terremoto
“Un guasto monumentale e culturale”
Conferenza  di  Carlo  De  Angelis  (Presidente  del  “Comitato per Bologna
storica  e  artistica”),  Massimiliano  Righini (Assessore alla Cultura del
Comune  di  Finale Emilia), Alessandro Pisa (architetto) e Galileo Dallolio
(storico).
La conferenza analizzerà gli effetti che il sisma ha avuto sulla comunità e
sul  patrimonio  storico  artistico  di  Finale,  dove grazie all'approccio
multidisciplinare  gli studiosi dialogheranno tracciando un profilo attuale
della  città e del suo paesaggio in un continuo confronto con la sua storia
e il panorama urbano del passato.
La  rassegna  “Finale Emilia, un paese nel terremoto” è a cura del Comitato
per  Bologna  storica  e  artistica  e  del Gruppo di studio - Fluttuanti -
Finale - 2012.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici


PER I BAMBINI

sabato 19 gennaio


ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Per il ciclo The best of 2013
Costruisci il tuo strumento alieno” (primo incontro)
Laboratorio di circuit bending in tre incontri con Andrea Serrapiglio
Il  Circuit  Bending è un’arte scoperta per caso, mentre un papà cercava di
aggiustare  un  giocattolo  elettronico del figlio. Non essendo un genio di
elettronica mise le mani dove teoricamente non si dovevano mettere e...
Così nasce l’Anti-Teoria di Reed Ghazala, diventato poi un guru del circuit
bending,  che  si  basa  sul  riciclo  di  un  gadget  o  di  un giocattolo
elettronico che finirebbe probabilmente nella spazzatura dopo il suo comune
utilizzo,  trasformandolo  in  uno  strumento musicale unico e... alieno! E
senza sapere nulla di elettronica...
Prenotazione obbligatoria allo 051 2757711 oppure a
prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it
Ingresso:  €  3,00  a  bambino  + € 3,00 ad adulto (per i laboratori in più
appuntamenti, il pagamento è anticipato)
Info: www.museomusicabologna.it

ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“La fata elettricità”
Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Alla  fine  del  XIX  secolo  si diffuse in Europa e in America il fenomeno
della  “fisica  popolare”  col  quale  si  mostravano al grande pubblico le
curiosità  del  mondo  scientifico,  percepito  allora  come  invisibile  e
misterioso  e  che  suscitava  sorpresa  e  meraviglia.  È  proprio in quel
contesto  che  il  fenomeno  elettrico  assunse  il  curioso  nome  di fata
elettricità.
Traendo spunto da questa antica tradizione divulgativa, il museo ha pensato
di  ripercorrere  con  piccole  verifiche  e  giochi  (come  “la  danza dei
forzati”,  “il pendolino elettrico”, “la pila con le mani” e “il fulmine in
bottiglia”)    le   tappe   più   significative   delle   scoperte   legate
all'elettricità: dai primi esperimenti di Talete di Mileto sull’elettricità
statica,  fino  alla  costruzione  delle  prime macchine elettrostatiche in
grado  di produrre scintille, all’invenzione della pila di Volta nel 1799 e
agli esperimenti di Faraday sull’induzione elettromagnetica.
Prenotazione  obbligatoria  allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 18
gennaio)
Ingresso: € 3,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

Domenica 20 gennaio


ore 16: Museo Medievale - via Manzoni 4
Per il ciclo Per i bambini e le loro famiglie
In  occasione  della  mostra “Invincibili” Ottomani. Armi ed insegne turche
nelle raccolte del Museo Civico Medievale
“Le avventure di Luigi Ferdinando Marsili!”
Laboratorio per bambini da 6 a 10 anni con Angela Lezzi e Ilaria Negretti.
Prenotazione obbligatoria presso la biglietteria del Museo Civico Medievale
(tel. 051 2193916)
Ingresso:   €   3,00   a   bambino  (ingresso  gratuito  al  museo  per  un
accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Per il ciclo Domenica al museo
"faccia a faccia" di Mario Ceroli
Visita e laboratorio dedicati alla mostra "faccia a faccia” di Mario Ceroli
per bambini da 8 a 12 anni.
In  laboratorio,  bambini  e  ragazzi  potranno  rielaborare  l'immaginario
dell'artista  costruendo  creativi  manufatti  tridimensionali.  A cura del
Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione     obbligatoria     allo    051    6496628/611    oppure    a
mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso: € 5,00 a bambino
Info: www.mambo-bologna.org


GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 18 gennaio

ore 17.30: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
In occasione di ART CITY Bologna 2013
“Marino Marini: l'arcaico”: inaugurazione della mostra
In esposizione una selezione di opere di Marino Marini (1901-1980), uno dei
massimi scultori del Ventesimo Secolo.
La  verità della rappresentazione come elemento fondante della sua scultura
e come tema cardine della grande tradizione della storia dell’arte italiana
del  Novecento trova importanti radici in una classicità che vede nell’arte
egizia  e in quella etrusca gli appigli più profondi. Su questo presupposto
si   danno   le  ragioni  della  presenza  dell’artista  toscano  al  Museo
Archeologico.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 21: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Per il ciclo Rewind live
“Giorgio Cavalli Blue Trio in concerto”
In occasione della mostra "Rewind. 50 anni di Fender in Italia" concerto di
Giorgio  Cavalli Blue Trio: Giorgio Cavalli, chitarre, voce; Ezio Bruzzese,
basso elettrico, contrabbasso; Sergio Picinnini, batteria.
Giorgio  Cavalli  suona:  Fender  Stratocaster  American Standard97; Fender
Stratocaster89 Made in
Japan;  Fender  Telecaster  Custom62;  Fender T-bucket 300 Ce Acustica Folk
Elettrificata.
Ingresso: € 6,00 fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.it/rewindeventi.htm

sabato 19 gennaio

ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
Per il ciclo Il Museo Nella musica
“Le collezioni del Museo della Musica”
Visita guidata con Enrico Tabellini (Museo della Musica)
Ingresso: € 3,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero - € 3,00 ridotto)
Info: www.museomusicabologna.it

ore 16: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
“Il Presepe barocco tra Bologna e Napoli”
Visita  guidata  alla mostra con Antonella Mampieri. Apertura straordinaria
del museo dalle ore 15.30 alle 18.30.
La  mostra, dedicata al confronto tra le le tradizioni presepiali delle due
città,  espone  una  parte  della  collezione  delle  statuette del Sette e
Ottocento  appartenenti  al  museo,  sia  ambientandole con scenari dipinti
antichi  e  moderni, sia collocandoli all’interno di “scarabattoli”, vere e
proprie scatole prospettiche dipinte e chiuse da vetri. Accanto ad essi, lo
scarabattolo  della  chiesa  di  San  Benedetto di Bologna, che contiene un
presepe  in  terracotta di Giovanni Putti, firmato e datato 1824. Il “pezzo
forte”  dell'esposizione  è la “scarabattola” con il presepe settecentesco,
di  scuola  napoletana, solitamente conservato nella celebre collezione del
bolognese Gianfranco Bordoni.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

ore   16:   Museo   Archeologico  -  via  dell'Archiginnasio  2  (Sala  del
Risorgimento)
Per il ciclo Italia antica, di molte genti
“La  storia prima della scrittura: territorio, società, politica e leader a
Roma e nel Lazio antico verso il 1000 a.C.”
Conferenza di Anna Maria Bietti Sestieri (Università di Lecce).
I  prossimi  appuntamenti del ciclo si terranno sabato 26 gennaio, sabato 2
febbraio, sabato 9 febbraio.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico

Domenica 20 gennaio

ore 10.30: Collezioni Comunali d’Arte - Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
Per il ciclo Misurare il tempo
“L’antico orologio di piazza”
Visita   guidata   con  Giovanni  Paltrinieri,  che  illustrerà  la  storia
dell’antico  orologio  di  Piazza  Maggiore, dal suo nascere, alla metà del
Quattrocento,  sino  ai  giorni nostri. Si racconteranno dunque le secolari
vicende  di  uno  strumento  che  ha battuto il Tempo ufficiale della città
suonandone con la campana i momenti tristi e quelli gioiosi.
La  visita  guidata  sarà  accompagnata  dalla  proiezione  di immagini che
mostreranno anche le modificazioni del Quadrante e la presenza degli Automi
che  ad ogni ora sfilavano esternamente in carosello, inchinandosi dinnanzi
alle immagini della Vergine e del Bambino.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero - € 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

ore 15: Cimitero della Certosa - via della Certosa
Per il ciclo Certosa di Bologna. Visite guidate 2012-2013
“La Chiesa di San Girolamo: gloria e splendore del barocco bolognese”
Testimone   intatto   della   ricchezza  del  monastero  soppresso  in  età
napoleonica,  conserva il più importante ciclo di pittura barocca bolognese
ancora  nel  luogo  originario.  Tra  Cinque e Seicento vennero chiamati ad
operarvi  i più importanti pennelli della città: Cesi, Pasinelli, i Sirani,
Gessi, Canuti e molti altri. Nel percorso di visita sarà possibile ammirare
molte  opere  recentemente  restaurate.  A cura dell'Associazione Culturale
Didasco.
Prenotazione obbligatoria allo 348 1431230 (pomeriggio - sera).
Appuntamento  alle  ore  14.45  presso  l'ingresso  principale del Cimitero
(Chiesa).
La   visita  si  terrà  anche  in  caso  di  maltempo.  Iniziativa  rivolta
esclusivamente  ai  soci. Sarà possibile associarsi al momento della visita
guidata;  la  quota associativa è di 10 euro e la prima visita guidata è in
omaggio.
Ingresso: € 8,00  (due euro verranno devoluti per i restauri del cimitero)
Info: www.didasconline.it – www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Sul filo dell’acqua. La Bologna medievale tra chiuse, canali e chiaviche”
Visita guidata.
Fin  dal  XII  secolo  Bologna  si  dotò  di un complesso sistema idraulico
artificiale  composto  da  chiuse  (sul  fiume Reno e sul torrente Savena),
canali  (tra  cui  quello  di  Reno,  di  Savena,  delle Moline e Navile) e
chiaviche,  condotte sotterranee, che distribuivano a rete l’acqua in molte
zone  della città.  L’acqua veniva prevalentemente utilizzata come fonte di
energia  per  il  funzionamento  di numerosi opifici tra cui i 15 mulini da
grano  lungo  il  canale  delle  Moline e centinaia di mulini da seta. Sarà
proprio  l’abbondanza  della  risorsa  idrica,  unita  all’alta  tecnologia
raggiunta  dai mulini da seta alla bolognese, a permettere ad una città non
dotata  di  significativi corsi d’acqua naturali né di uno sbocco sul mare,
di  recitare  un  ruolo  da protagonista nel panorama della proto-industria
europea  e del grande commercio internazionale per oltre quattro secoli.  A
valle del sistema infine, un porto canale costruito nel 1548 su disegno del
celebre   architetto   Jacopo   Barozzi,   detto  il  Vignola,  nei  pressi
dell’attuale  via  Don  Minzoni,  ed  un  canale  navigabile, detto appunto
Navile,  permettevano a merci e passeggeri di raggiungere il Po e il grande
porto di Venezia.
Questo  sistema,  perfezionato e gestito nei secoli con grande lungimiranza
dal governo cittadino è rimasto funzionale ai bisogni della città fino alla
fine del XIX secolo.
Prenotazione  obbligatoria  allo  051  6356611  (entro  le 13 di venerdì 18
gennaio)
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero - € 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: Museo per la Memoria di Ustica - via di Saliceto 3/22
Visita  guidata  al  luogo  che  l'artista  francese Christian Boltanski ha
creato  per  la  città  in  ricordo delle vittime della tragedia di Ustica.
Un'occasione  per  riflettere  sulla memoria e sull'identità di ciascuno di
noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria.
Ingresso: € 4,00 a persona (max 30 persone)
Info: www.mambo-bologna.org

ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Visita guidata alla Collezione Morandi
All'interno  delle sale le opere di Giorgio Morandi sono accostate talvolta
a  quelle  di artisti internazionali, a testimonianza di quanto sia attuale
l’influenza dell'artista bolognese sulla cultura visiva contemporanea.
Ingresso:  € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero - € 4,00 ridotto) (per i
convenzionati: € 3,00 + € 4,00 per l'ingresso al museo)
Info: www.mambo-bologna.org

mercoledì 23 gennaio

ore 18: Villa delle Rose - via Saragozza 228/230
In occasione di ART CITY Bologna 2013
“Bas Jan Ader. Tra due mondi”: inaugurazione della mostra
"Bas Jan Ader. Tra due mondi" è la prima retrospettiva che viene dedicata a
Bas  Jan  Ader  in Italia, a cura di Javier Hontoria. La mostra costituisce
una  straordinaria  opportunità per conoscere e approfondire l'opera di una
tra le più carismatiche personalità creative degli anni Sessanta e Settanta
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

giovedì 24 gennaio

ore 18: Collezioni Comunali d’Arte - Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
“La  fortuna  della  pittura  bolognese  del  Seicento  in  Francia.  Dalle
Collezioni Reali al Grande Louvre”
Conferenza  a  cura  di  Stéphane  Loire,  conservatore  al Dipartimento di
Pittura  del Museo del Louvre, promossa da Alliance Francaise di Bologna in
collaborazione con Istituzione Bologna Musei - Musei Civici d'Arte Antica.
Stéphane Loire è autore di numerosissimi studi sulla pittura italiana, e in
particolare  del  monumentale catalogo ragionato della pittura italiana del
Seicento  conservata  nel  grande museo della capitale francese. L’incontro
rientra  nel  tema  più  generale  del rapporto fra critica e collezionismo
connesso alla formazione dei grandi musei.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
Visita guidata alla mostra "faccia a faccia" di Mario Ceroli
L'ampia  rassegna  antologica,  a cura di Gianfranco Maraniello, ripercorre
l'intera vicenda creativa dell'artista di fama internazionale, configurando
una ricognizione rappresentativa della sua inesauribile vocazione inventiva
nella  sperimentazione  della  materia  e  nell'esplorazione di un universo
concettuale costantemente riferito alla tradizione della storia dell'arte.
Il  percorso  espositivo  comprende  alcune delle più celebri installazioni
ambientali   di   grandi  dimensioni,  oltre  a  nuovi  lavori,  presentati
appositamente  in questa occasione, in un confronto dialettico che sfugge a
criteri cronologici e storiografici.
A cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Ingresso:  € 4,00 + ingresso mostra (€ 6,00 intero - € 4,00 ridotto) (per i
convenzionati: € 3,00 + € 4,00 per l'ingresso in mostra)
Info: www.mambo-bologna.org


MOSTRE

Museo  Civico  Archeologico,  dal  19  gennaio  al  10  febbraio 2013 - via

dell'Archiginnasio 2
Marino Marini: l'arcaico
A cura di Gianfranco Maraniello e Alberto Salvadori
In esposizione una selezione di opere di Marino Marini (1901-1980), uno dei
massimi scultori del Ventesimo Secolo.
La  verità  della rappresentazione come elemento fondante della scultura di
Marino  Marini  e  come  tema  cardine della grande tradizione della storia
dell’arte  italiana del Novecento trova importanti radici in una classicità
che  vede nell’arte egizia e in quella etrusca gli appigli più profondi. Su
questo  presupposto si danno le ragioni della presenza dell’artista toscano
al  Museo  Archeologico  di  Bologna: le opere non alterano la disposizione
della collezione permanente, ma in essa trovano il proprio teatro ideale.
In  questa prospettiva si possono così osservare la “Venere” del 1942 con i
suoi  tratti  delineati  dalla  elegante  figura  che  esprime tutta la sua
evocazione  mitologica  nelle morbide fattezze, la “Pomona” del 1945 con la
grazia  di  un antica divinità che incede nel tempo presente, arrivando poi
al  “Cavaliere”  del  1949 che ci immette nella fase più matura della serie
dei  famosi  cavalli  e cavalieri. Marino Marini non mancava di frequentare
gli artisti a lui coevi e in molti casi - com’è successo per Kokoscha, Mies
van  der Rohe e altri grandi del ‘900 - ne realizzò splendidi ritratti. Tra
questi  uno  dei  più  importanti  e precoci è quello dello scultore Fausto
Melotti  del  1937,  presente  in  mostra,  elegantemente  plasmato e dagli
evidenti  richiami  a  quell’idea  di  classicità  che affonda nella grande
cultura  figurativa  italiana  dal  XV  secolo, con riferimenti a Francesco
Laurana  e  alla statuaria rinascimentale tanto amata dall’artista toscano.
Infine  le  forme geometriche di “Composizione” (1956) paiono muovere verso
una    primitiva   astrazione,   quasi   un   geroglifico   tridimensionale
nell'immaginazione  di  un cavallo che, nell'arte di Marino Marini, di lì a
poco   si  disgregherà  per  sempre  assumendo  la  più  nota  plastica  di
composizioni di elementi e figure astratte.
Info: www.museibologna.it/archeologico

Villa delle Rose, dal 24 gennaio al 17 marzo 2013 - via Saragozza 228/230
Bas Jan Ader. Tra due mondi
A cura di Javier Hontoria
“Bas Jan Ader. Tra due mondi” è la prima retrospettiva che viene dedicata a
Bas Jan Ader in Italia. La mostra costituisce una straordinaria opportunità
per  conoscere  e  approfondire  l'opera  di  una  tra  le più carismatiche
personalità  creative  degli  anni Sessanta e Settanta e di evidenziarne la
forte   influenza   sugli  artisti  delle  generazioni  successive,  grazie
all'attualità della sua ricerca.
Il titolo allude alla condizione di costante movimento che l'artista stesso
sperimentò  vivendo  tra  Europa  e Stati Uniti, tra il Vecchio e  il Nuovo
mondo.
Nato  nel 1942 vicino a Groninga, nei Paesi Bassi, Bas Jan Ader è stato uno
dei  più  singolari  artisti  attivi  negli  anni  '60  e '70. Il carattere
leggendario  che  distingue  la  sua  vita  e  la  sua  opera  e la valenza
emblematica  di molti suoi lavori lo hanno reso, ad oggi, una figura chiave
nello  scenario  dell'arte  contemporanea.  Ader è morto annegato nel 1975,
mentre  stava  tentando  di  raggiungere  l'Irlanda  a bordo di una piccola
imbarcazione  di  4  metri  di  lunghezza.  Era  partito  dalle  coste  del
Massachussets  per  un  viaggio  che doveva fare parte del suo progetto “In
search  of  the  miraculous”, mai portato a termine. La relazione dell’uomo
con  la  natura,  interpretata  in  una prospettiva romantica, la revisione
personale  del  concetto  di  melanconia,  che  affonda  le  sue radici nel
pensiero  rinascimentale  europeo,  nella  figura  di  Dürer e nel pensiero
umanista  fiorentino del Quattrocento, caratterizzano costantemente l'opera
dell'artista  olandese  così  come  i numerosi riferimenti al suo maestro e
compatriota  Mondrian  o   la  ricorrente  materializzazione di una visione
esistenzialista.  Da  questa prospettiva nascono le sue famose “cadute” che
traggono  origine  dalla  letteratura  di Camus, dal Teatro dell’Assurdo di
Beckett  e dalla commedia cinematografica statunitense degli anni '20. Ader
è,  inoltre, una delle figure che con maggior originalità ha rielaborato le
linee    essenziali    dell'arte   concettuale,    rifuggendo   dalla   sua
caratteristica  aridità formale in favore di un linguaggio più personale ed
evocativo.
Il  percorso  espositivo  a  Villa delle Rose comprende una selezione delle
opere  più  significative  di  Bas  Jan  Ader e si articola in sei aree che
riprendono i temi ricorrenti della sua ricerca.
Info: www.mambo-bologna.org

MAMbo  -  Museo d'Arte Moderna di Bologna, fino al 1° aprile 2013 - via Don
Minzoni 14
faccia a faccia” di Mario Ceroli
A cura di Gianfranco Maraniello
Il  MAMbo  -  Museo  d'Arte Moderna di Bologna presenta la mostra “faccia a
faccia   “   di   Mario   Ceroli,  rendendo  omaggio  all'artista  di  fama
internazionale,  protagonista di primo piano di quella nuova generazione di
autori  che  a  partire  dai  primi  anni  Sessanta  ha avviato sulla scena
italiana  una  stagione  irripetibile  di  rinnovamento negli indirizzi del
linguaggio artistico.
Le  47  opere presentate comprendono alcune delle più celebri installazioni
ambientali   di   grandi   dimensioni,  oltre  a  nuovi  lavori  presentati
appositamente in questa occasione.
L'artista  ha  pensato  la  mostra  come  un  unico  progetto,  scultoreo e
architettonico  al  contempo.  Capovolgendo il principio ideativo della sua
celebre opera-ambiente del 1966 Cassa Sistina, Mario Ceroli ha fatto propri
gli straordinari volumi della Sala delle Ciminiere del museo e a partire da
quella  condensata  introflessione di elementi architettonici ha proiettato
la  sua  arte  nello  spazio estroflesso, esaltandone l'impatto visivo e la
forza espressiva.
La  mostra  di  Bologna  diventa  così  un  solo corpo in cui attraverso un
attento  gioco  di rimandi e connessioni le opere costituiscono la versione
“esplosa”  di  uno spazio inventato dall’artista: nel percorso espositivo i
lavori storici dialogano e si confrontano dialetticamente con i più recenti
sfuggendo a criteri cronologici e storiografici.
Il  titolo  “faccia  a faccia” fa riferimento al confronto tra l'umano e il
divino  che  proprio il grande salone centrale del MAMbo, così simile a una
cattedrale, ha ispirato.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo Davia Bargellini, fino al 20 gennaio 2013 - Strada Maggiore 44
Il Presepe barocco tra Bologna e Napoli
A  cura di Silvia Battistini, Mark Gregory D'Apuzzo e Antonella Mampieri in
collaborazione con il Centro studi per la cultura popolare
La mostra è dedicata al confronto tra la tradizione del presepe bolognese e
di quello napoletano.
In  esposizione  una  parte  della  collezione  delle statuette del Sette e
Ottocento  appartenenti  al  museo,  che  sono  sia  ambientate con scenari
dipinti  antichi  e  moderni,  sia collocate all’interno di “scarabattoli”,
vere  e  proprie scatole prospettiche dipinte e chiuse da vetri. Accanto ad
essi è presentato lo scarabattolo della chiesa di San Benedetto di Bologna,
che  contiene  un presepe in terracotta di Giovanni Putti, firmato e datato
1824.
Questa  tipologia  di  contenitore  era  utilizzata  in  tutta  Italia  per
l’ambientazione   di   scene   e   immagini   sacre  (dalla  Natività  alla
Resurrezione,  dal  Compianto ad episodi delle Vite dei santi) e proprio in
uno scarabattolo dell’Ottocento è esposto un magnifico gruppo presepiale di
scuola  napoletana del XVIII secolo, appartenente alla prestigiosa raccolta
bolognese  di  Gianfranco Bordoni, una delle più importanti e significative
dedicate a questo specifico genere artistico, esistenti “lontano dall’ombra
del Vesuvio”.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

Museo della Musica, fino al 3 febbraio 2013 - Strada Maggiore 34
Rewind. 50 anni di Fender in Italia
A cura di Luca Beatrice
Un progetto di Casale Bauer in collaborazione con il Museo internazionale e
biblioteca della musica di Bologna
La  mostra  analizza  l’ultimo  mezzo  secolo  di cultura musicale e visiva
italiana,  attraverso  il  confronto  fra il mondo dell’arte e quello della
musica.   Il  punto  di  partenza  consiste  nelle  Fender  customizzate  e
reinterpretate  da  ventidue  artisti  italiani e internazionali chiamati a
dare  una loro lettura del mito attraverso stili e linguaggi molto diversi,
dalla     pittura    figurativa    all’arte    concettuale,    dall’oggetto
all’installazione, dalla street painting alla sound art.
Nelle  sale  storiche del Museo della Musica queste inedite Fender d’autore
dialogano,  in  un allestimento ricco di spunti e memoria, con gli elementi
visivi  e  scenografici di una microstoria della musica italiana, a partire
dall’inizio  degli  anni  ’60  fino  ad  arriva a oggi, ma senza seguire un
ordine  cronologico  bensì  stilistico: abbiamo così il Rock degli inizi di
Adriano  Celentano e dei seguaci di Elvis e quello contemporaneo di Vasco e
Ligabue,  dei  Litfiba e degli Afterhours, ma anche il rock che si incontra
con  il pop nelle canzoni degli Stadio o di Cesare Cremonini; le “voci” dei
grandi  interpreti  italiani,  da Gianni Morandi a Tiziano Ferro, da Mina a
Laura  Pausini;  la  lunga tradizione del pop melodico che parte da Claudio
Baglioni   e  giunge  fino  a  Biagio  Antonacci;  una  serie  di  fenomeni
alternativi, il Beat (dal Piper alla contestazione del ’68), la psichedelia
e  il pop sinfonico, l’indie rock e la canzone d’autore, dalla prima scuola
di  Genova  (Paoli, Tenco, Lauzi, Bindi) a quella di Milano (con Gaber), da
Roma  alla  "via  Emilia"  di  Guccini, Dalla, Carboni, Ron fino ai giovani
Dente  e  Vasco  Brondi  e  le culture giovanili, capaci di trasformarsi in
fenomeni  di  moda  e  di  massa,  come  la  dance,  l’electropop, il rap e
l’hip-hop.
La  storia  degli  ultimi  cinquanta anni è infine ripercorsa attraverso la
fotografia,  con  una  serie  di  scatti  di  Guido Harari, Efrem Raimondi,
Caterina  Farassino e Paolo Proserpio, a disegnare una sorta di time line a
partire dal 1962, debutto di Fender in Italia.
Info: www.museomusicabologna.it/rewind.htm
www.museomusicabologna.it/rewinddownload.htm (press area)

Museo Medievale - via Manzoni 4
fino al 3 febbraio 2013
“’Invincibili’  Ottomani.  Armi  ed insegne turche nelle raccolte del Museo
Civico Medievale
Realizzata  in  occasione  delle celebrazioni per il terzo centenario della
fondazione dell'Istituto delle Scienze, ad opera del celebre generale Luigi
Ferdinando  Marsili  (1658-1730),  la mostra espone importanti pezzi ancora
sconosciuti  al  pubblico,  quali scimitarre, pugnali, pistole e moschetti,
anche preziosamente decorati.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

fino al 3 marzo 2013
Simone e Jacopo: due pittori bolognesi al tramonto del Medioevo
In  mostra  due  preziose tavole raffiguranti la "Madonna con Bambino" e la
"Crocifissione", rispettivamente di Jacopo di Paolo e di Simone di Filippo,
detto dei Crocefissi. Le due opere sono esposte insieme ad altri dipinti su
tavola ed a miniature provenienti da musei e collezioni private.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

Museo  del  Patrimonio  Industriale,  fino  al  30  giugno 2013 - via della
Beverara 123
"Giordani:  costruire giocattoli. Auto, carrozzine, biciclette per bambini,
1915-1961"
In  esposizione  37  giocattoli  tra i più rappresentativi della produzione
Giordani,  alcuni dei quali rari o particolari, costruiti in ferro, legno e
lamiera stampata: tricicli, biciclette con e senza ruotine, ciclo side-car,
automobili   a   pedali,  automobile  elettrica,  reattore,  autoareoplano,
ciclopattino, carrettino, carrozzine per bambino e per bambola.
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

Collezioni  Comunali  d’Arte, fino al 27 gennaio 2013 - Palazzo d’Accursio,
Piazza Maggiore 6
La tipografia di Colle Ameno: libri da una collezione privata
A cura di Piero Paci, Antonella Mampieri e Carla Bernardini
In collaborazione con Artelibro
Da  una  collezione  privata vengono esposti oltre una ventina tra volumi e
pubblicazioni  d’occasione  stampati  presso la settecentesca tipografia di
Colle  Ameno  -  vicino  a  Bologna  -, che studi recenti hanno permesso di
collocare a pieno titolo nella più generale storia della stampa.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici

L'Istituzione  Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici  bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e  dell'inquadramento  di  un  notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato  e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale  policentrico,  fortemente  coordinato,  in  cui  le  specificità
museali   esprimono  una  chiara  identità  e  un  determinato  settore  di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I  Musei  civici,  con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della   città,   soprattutto   in  riferimento  alla  salvaguardia  e  alla
valorizzazione  di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni  sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e  del  suo  territorio,  dai  primi  insediamenti  preistorici  fino  alle
dinamiche    economiche   e   produttive   della   società   contemporanea.
Parallelamente   sono   documentati   aspetti   importanti  dello  sviluppo
culturale,  artistico,  scientifico  e  tecnologico  del nostro territorio:
dalla  stagione  del  collezionismo  erudito  del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti  più  significativi  del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna,  Museo  Morandi,  Casa  Morandi,  Villa  delle  Rose, Museo per la
Memoria  di  Ustica,  Museo  Civico  Archeologico,  Museo Civico Medievale,
Collezioni  Comunali  d'Arte,  Museo  Civico  d'Arte Industriale e Galleria
Davia  Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.


INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto:  martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo  Civico  d’Arte  Industriale  e  Galleria  Davia Bargellini (ingresso
gratuito)
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto:  martedì  -  venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18

Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592aperto: martedì - domenica: ore 9-13

Rotonda della Madonna del Monte di Villa Aldini
via dell’Osservanza 35/a
tel. 051 2193930 (biglietteria Museo Civico Medievale)

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