martedì 29 gennaio 2013

Eventi Locomotivclub



Via Sebastiano Serlio 25/2 Bologna

 Programmazione della settimana:

Mer 30 Gennaio 
BETTY&BOOKS e MADE IN WOMAN presentano
MercoLady 
COMANECI live @ Club BenTiVoglio (La Scuderia)
Inizio live ore 22:30, ingresso 5 euro

Ven 01 Febbraio 
SPLATTERPINK + FUZZ ORCHESTRA live
a seguire ROBBI & SALO (FORTY WINKS) djset
Apertura porte ore 21:30, inizio ore 22:00, ingresso 8 euro, ingresso dopo il live (00:30) 5 euro, tessera AICS obbligatoria.

Sab 02 Febbraio 
NOTTE VIDAL SuperFUNK by rigatier&cOmper
HALFTONES live
Dj ZETA & Dj FONZIE set to dance
FILOMENA GUZZO PicassoFunk stile performance 
Apertura porte ore 21:30, inizio ore 22:30, ingresso 5 euro, tessera AICS obbligatoria.
  


Mercoledì 30 gennaio 2013

BETTY&BOOKS e MADE IN WOMAN presentano
MercoLady
COMANECI live @ Club BenTiVoglio (La Scuderia)

Comaneci, ovvero Francesca Amati e Glauco Salvo , presenteranno il loro nuovo lavoro “Uh!”, uscito il 9 dicembre per Madcap. Era il 2009 quando uscì “You a lie”, disco di esordio in casa Madcap per Comaneci. Da allora la band ha suonato il proprio lavoro dal vivo in quasi 300 date in tutta Italia, Europa e Stati Uniti. Se “You a lie” ha consacrato e perfezionato il “loro” suono, “UH!” si spinge oltre e introduce nell’immaginario della band nuove piste in cui gareggiare, fondendo e ricomponendo assieme i due interpreti, Francesca e Glauco, la cui intesa e complicità li ha fatti diventare una delle live band più apprezzate del panorama italiano.

L’impressione è che i Comaneci abbiano definitivamente trovato la loro strada e che sia questa la loro musica, quella dell’ultimo lavoro della band romagnola, “Uh!”, terzo sulla lunga distanza. Lunga si fa per dire, visto che anche in questo caso il minutaggio resta breve, dieci canzoni concentrate in una trentina di minuti di musica però davvero intensa, in grado di andare in profondità, e di lasciarci qualcosa, dentro, al termine dell’ascolto. Forse perché è il frutto di una band che è probabilmente al suo apice creativo, che dopo il cambio di formazione e un disco di assestamento, tanti live e un affiatamento che da osservatori esterni pare essere andato sempre in crescendo, ora ha abbandonato definitivamente il piacevole “pop da cameretta” degli esordi. Ad accomunare quello con il suono di questo nuovo disco resta solo la voce di Francesca Amati, che è però meno accomodante che mai e si lascia alle spalle i ripetuti paragoni con Cat Power e Hope Sandoval per andare a sperimentare verso nuovi lidi, grazie anche all’altra metà di questi Comaneci, Glauco Salvo, chitarrista con una lunga esperienza alle spalle che nel progetto ci mette molto del suo. E così può capitare di sentire The fall elevarsi con una lancinante chitarra dal sapore quasi post metal (e forse allora non è completamente un caso che il produttore artistico Mattia “Matta” Dallara venga proprio da quella scena) e subito dopo (sono questi i due pezzi che rappresentano il vero cuore del disco) una sentimentale steel guitar, o qualcosa di simile, chiudere We came when the frog started talking. Il suono dell’album resta vicino alla sensibilità del folk, soprattutto americano, quello di Smog e similari, nei pezzi più melodici, anche se dentro ci sono ispirazioni diverse, dal Richard Youngs più sciamanico fino addirittura a Nico, nell’austera Green lizard, ma non solo. C’è poi un abbozzo di un pezzo rock che saremmo curiosi di sentire approfondito, Democracy, e un esperimento elettronico, simil trip hop, che chiude il disco con tanto di vocoder a sfumare la voce di Francesca. Nel mezzo anche una ballata al pianoforte che ha la stoffa del classico e il crescendo di The flesh con tanto di fiati della scuola di musica popolare Ivan Illich di Bologna. Da segnalare infine (oltre al fatto che alcuni pezzi sono liberamente tratti dalle poesie di Harold Pinter) la collaborazione di Vittoria Burattini, strepitosa batterista dei Massimo Volume, che qui si presta a una sorta di cameo in un paio di episodi. Solito artwork di classe: dopo Ericailcane questa volta i Comaneci hanno scelto per la copertina del loro cd l’artista americana Allyson Mellberg. Un disco, in definitiva, che riesce nell’arduo compito di essere vario e allo stesso tempo molto personale. Perché ad emergere è soprattutto la personalità di questi “nuovi” Comaneci, ora chiara e limpida, quasi un punto di partenza in attesa di crescere ancora, magari soprattutto nel minutaggio degli album, perché arrivati in fondo la sensazione è quella di volerne ancora.

More info:
http://comaneci.bandcamp.com/ 
https://www.facebook.com/pages/comaneci/174410570492

MERCOLADY
Workshop, live, presentazione di libri e video, dj set e tanto altro con un taglio di “Genere” per dare spazio alle produzioni al femminile e creare un contesto di socialità accogliente per donne e lesbiche, studenti e non, in piena zona universitaria. La programmazione del MercoLady è a cura di due gruppi di donne Betty&Books e Made in Woman. Ogni MercoLady è costruito in collaborazione con altre realtà cittadine.

More info:
http://betty-books.com/
http://www.madeinwoman.org/

Venerdì 01 febbraio 2013

SPLATTERPINK + FUZZ ORCHESTRA live
a seguire ROBBI & SALO (FORTY WINKS) djset

Alfieri indiscussi del jazzcore italiano (furono loro i primi ad essere coniati con questo termine da un’appassionata recensione di Elio Bussolino apparsa su Rockerilla nel lontano 1994), fautori di un brutale connubio fra funk e hardcore, artefici di live incendiari in giro per l’italia e di tre album altrettanto destabilizzanti, tornano dopo 11 anni di stasi gli Splatterpink. Al pari della formazione, nulla è cambiato nella musica del quartetto che riprende tout court quell’opera di frammentazione e reimpasto di generi e stili che aveva contribuito a rendere questa band uno degli oggetti musicali meno classificabili all’interno del panorama italiano. Tutto ciò attraverso un largo uso di tempi dispari, stops and go, furiosi riffs di basso, una voce sgangherata e sofferente declamante testi apocalittici e, non ultimo, un sax che sembra letteralmente bucare questo muro di suono come un demone assetato di jazz. Tutto questo sono gli Splatterpink, risultati indenni al passaggio degli anni 00 e ora nuovamente pronti a riproporre la loro idea di punk sperimentale in giro per l’Italia. In apertura i Fuzz Orchestra.

SPLATTERPINK
Nel 1990 gli Splatterpink erano composti da Diego D’Agata (bassista e cantante), Metello Orsini (chitarrista) ed Alistair Brison (batterista). La musica è fin dall’inizio molto aggressiva ma povera di sperimentazione. Il loro primo demo si chiama “One”. Dopo un anno Brison torna in Scozia e, dopo una serie di batteristi, nel 1993 entra alla batteria Alberto Melega. Contemporaneamente, Alessandro Cavazza (Orange) sostituisce Orsini alla chitarra per un paio di mesi, fino all’arrivo del chitarrista definitivo, Federico Bernardi. L’ingresso nel gruppo del sax baritono di Alessandro Meroli colora lo stile della band di venature jazzistiche ed ampia di molto lo spettro della sperimentazione, richiedendo l’ennesima sostituzione alla batteria. Con l’arrivo di Leonardo Saracino, gli Splatterpink diventano una solida realtà, documentata nel dicembre 1994 dall’album “Industrie Jazzcore”. Lo stesso anno, vincono il Primo Concorso Nazionale “Omaggio a Demetrio Stratos”. Nel 1997, dopo quasi tre anni di concerti, registrano al Centro Musica di Modena “Nutrimi” per Underground Records, etichetta che lanciò i Massimo Volume. Grazie alle critiche ricevute, lo stesso anno vengono chiamati alla Biennale dei giovani Artisti a Torino. Oderso Rubini, storico produttore e discografico, collabora con gli Splatterpink aiutandoli nella registrazione di brani nuovi presso gli studi ex-Consorzio a Calenzano e nella produzione esecutiva del terzo album. La band effettua un gran numero di concerti e tra l’altro viene invitata come band di supporto a Ozric Tentacles (Leonkavallo Milano), No Means No (TPO Bologna), P.J.Harvey e Asian Dub Foundation (Parco Nord Bologna). Nel 1999 a Leonardo Saracino subentra un batterista professionista, con cui la band registrerà il suo terzo album (#3, 2001), prodotto da Oderso Rubini. Dopo l’ennesimo cambio di batterista (Ivano Zanotti), gli Splatterpink diradano le loro apparizioni dal vivo e, pur non comunicandolo esplicitamente, il progetto si spegne di lì a poco. Il primo demo dei Testadeporcu è infatti del 2002. Come solista Diego D’Agata ha portato sul palco “Diario di un operatore di merda”, reading su linee di basso ed elettronica. Nel 2009 ha inoltre collaborato nel disco EPYKS 1.0 degli Eterea Post Bong Band, improvvisando un monologo al telefono. Nel 2012 gli Splatterpink si riuniscono: l’amicizia è sempre rimasta, la spinta di vecchi fans, la situazione culturale è propizia per un risveglio dal letargo decennale. La maturità musicale e i percorsi individuali permettono un nuovo e poderoso amalgama, più vicino alla cattiveria e immediatezza del primo album ma con la solita e attenta precisione. Ivano Zanotti, talentuoso, solido e potente, è il batterista definitivo della band.

More info:
https://www.facebook.com/Splatterpink2012

FUZZ ORCHESTRA
Nata nel 2006 la Fuzz Orchestra ha al suo attivo 2 dischi ed oltre 200 concerti tra Italia, Europa e Stati Uniti. Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un sound basato su strutture di matrice heavy rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano flussi noise ed audio samples tratti da film, documentari e vecchi vinili. Nel Marzo 2007 esce il primo lavoro “Fuzz Orchestra” (Wallace Records – Bar la Muerte), 30 minuti di musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che raccontano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia dellʼItalia contemporanea. Febbraio 2009 vede lʼuscita del secondo disco “Comunicato n°2” (Wallace Records – Bar la Muerte – Escape from Today – Boring Machines): il sound diventa più oscuro e più brutale mentre le narrazioni ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che hanno attraversato la seconda metà del Novecento italiano. Nellʼestate 2011 a Luca Ciffo (chitarra) e Fabio Ferrario (audio samples e noise) si unisce Paolo Mongardi (batteria) già con ZEUS!, Fulkanelli, Ronin ed ex Jennifer Gentle: il suo contributo caratterizza fin da subito le registrazioni del nuovo materiale, arricchendo lʼoriginario sound heavy rock ʻ70s con il suo drumming futurista e metallurgico. Con questa nuova formazione il 4 Dicembre 2012 esce “Morire Per La Patria”, album co-prodotto e distribuito da un vero e proprio ensemble di etichette composto da Blinde Proteus, Bloody Sound Fucktory, Boring Machines, Brigadisco, Cheap Satanism, Escape from Today, fromSCRATCH, HysM?, Il Verso del Cinghiale, Offset, Tandori, To Lose La Track, Trasponsonic, Villa Inferno, Wallace. Il suono è impreziosito da alcuni ospiti dʼeccezione, nonché amici quali Xabier Iriondo, Enrico Gabrielli, Dario Ciffo ed Edoardo Ricci.

More info:
http://fuzzorchestra.blogspot.it/

Sabato 02 febbraio 2013

NOTTE VIDAL SuperFUNK by rigatier&cOmper
HALFTONES live
Dj ZETA & Dj FONZIE set to dance
FILOMENA GUZZO PicassoFunk stile performance

Notte Vidal nasce nel ’97, all’interno dello storico centro culturale Link a Bologna. Creato da rigatier&cOmper, collettivo di idee e persone con la passione e l’interesse per la musica del passato, come contenitore di eventi e ricerca di dettagli e tapezzerie culturali retrofuturisti. A 15 an­ni dal­la na­sci­ta, “sia­mo sem­pre in pi­sta! E scu­sa­te se è po­co, al­la no­stra e­tà”, in que­sto pe­rio­do di “vaf­fa” ge­ne­ra­le, an­che ri­ga­tier&cOmper vogliono dire la loro e lo vogliono fare nell’u­ni­ca ma­nie­ra che co­no­sco­no: a suon di cas­sa, bas­so e rul­lan­te.

NOTTE VIDAL SuperFunk!
Nello slang degli afroamericani, funk, indica un cattivo odore, come l’odore sprigionato dal corpo in stato di eccitazione, poteva significare “sexy”, “sporco”, “attraente” ma anche “autentico”, originale e libero da inibizioni. Fece la sua comparsa ufficiale nel rock in un brano del 1967 di Dyke and the Blazers “Funky Broadway”, poi James Brown, con Sex machine (1970), sdogano il genere. George Clinton con i Parliament e Funkadelic s’inventa il genere “P-Funk”, il Funk alla massima potenza, nella sua forma più pura. Negli anni settanta il Funk sviluppò linee di basso incalzanti e ripetitive esemplari quelle del bassista di Sly Stone, Larry Graham, riff di chitarra elettrica taglienti e sincopati, nutrite sezioni fiato e facile ballabilità. Infatti, sempre negli anni settanta e ottanta, il funk si mescolò con la disco music con gruppi come Earth, Wind and Fire, Kool & The Gang o i Jackson Five. Nel jazz a partire dalla fine degli anni sessanta il termine funky prese ad indicare l’hard bop di Horace Silver, o Blue Mitchell nonché Lee Morgan, in seguito divenne jazz-funk con Miles Davis, Herbie Hancock, George Duke, George Benson, Stanley Clarke. Le influenze funky della musica soul e della musica disco nel jazz hanno portato all’odierno acid jazz gruppi come Jamiroquai, James Taylor Quartet o Incognito. Unito alle prime sperimentazioni elettroniche degli anni settanta e alla disco music il funk ha dato vita al genere house con DJ produttori come Frankie Knuckles e Larry Levan. Ci son poi il rap e l’hip hop la deep house, deep funk, la drum’n'bass, l’Halftones, dj Zeta, dj Fonzie e l’influenza si allunga.

HALFTONES
sono una band di Reggio Emilia, da sempre alternano il prolifico lavoro di producer con un’ intensa attività live che li ha portati ad esibirsi in importanti club e festival su e giù per lo stivale, anche come support band di Fred Wesley and the JB’s, padrini indiscussi del Funk. Sicuramente il live è la dimensione a loro più congeniale, infatti sul palco la loro natura di musicisti sensibili e comunicativi trova lra massima espressione. Nel 2005 pubblicano il loro primo album Nebulon, ottenendo consensi dagli “addetti del settore” di tutto il globo, la loro musica appare su importanti compilation italiane ed inglesi per etichette cult come Goodlooking, Mettle music, Recordkicks al fianco di pesi massimi della scena lounge e deep house : Thievery Corporation, Kenny Dope Gonzales, LTJ Bukem, Hakan Lidbo, Parov Stelar, Nicola Conte, Monodeluxe ecc.. Grandi brand nazionali come Piaggio e Panini hanno scelto la loro musica per campagne pubblicitarie televisive e web. Gli inglesi Transglobal Underground hanno affidato loro il remix del brano “drinking in gomorrah” apparso nell’abum “impossible re-broadcast” ed hanno prodotto remix per il grande organista Sam Paglia, per Ajello , Murubutu e Ridillo. Nel 2011 pubblicano due album “antologici” che raccolgono organicamente gran parte delle loro produzioni in studio: “The lounge side of the Halftones” e “The dance side of the Halftones” . Gli Halftones propongono un concerto coinvolgente, raffinato e divertente, che fonde, con ironia ed eleganza jazz, funk, lounge ed elettronica dando vita ad uno stile personale e riconoscibile , anticipazione del loro nuovo attesissimo album che uscirà nel 2013.

More info:
http://halftonesband.wix.com/halftones

DJ ZETA
"Mi hanno chiamato e mi hanno spinto in consolle mica ci volevo andare..” collezionista minuzioso di vinili da oltre 20 anni, dj dai primi anni 90 in varie trasmissioni di radio antagoniste bolognesi tra cui città fujiko, città del capo, k centrale, collaborazioni con locali alternativi quali il TPO e il LINK e produzioni come la Street Rave. Ha messo musica in tutti i modi e in tutti i posti inimmaginabili dal rock, acid jazz, afro brasil e soprattutto funk, aperto alle contaminazioni ed impegnato in vari progetti con la musica come 4groove e Tribolfunk.

DJ FONZIE
Il Funk è ancora vivo e lui è sicuramente uno dei talenti di questo movimento. L’ abilità tecnica e la scelta accurata del groove più travolgente caratterizza i suoi set. Degne di nota sono due sue compilation: “Vera Pelle” (2007) e “The Leathers Groove” (2011) richiesta dal brand Ecko Unlimited. Il suo gusto lo ha portato a collaborare nel 2009 come consulente musicale per “Le Iene Show” e il programma radiofonico “Il Volo del Mattino”. E’ stato ideatore e dj resident di Funkissimo, il party funk più importante nel cuore di Bologna. Ad oggi collabora con Elephant crew…stay tuned!

More info:
http://www.facebook.com/andrea.djfonzie

FILOMENA GUZZO
Art Fashion Designer sarà l’autrice di una performance dal titolo “Picasso Funk”, un omaggio allusivo al re delle cubiste ops cubisti, in cui creerà abiti concept direttamente addosso alle modelle/cubiste in pochissimi minuti… trasportandovi in atmosfere surreali dove l’immaginazione supera la realtà. L’arte, la moda, la scultura si unisono regalandovi esperienze sensoriali uniche. Ricercatrice di tendenze per riviste internazionali come Zoomonfashiontrends, fashion designer con pubblicazioni su importanti riviste del settore: Impostor Magazine, popdam, http://www.unfoldedmag.com, Institute Magazine Agnes, Metropolis, Vogue Italia Stella Bonansoni Photo, BEACHWEAR, Mete, si occupa di laboratori non convenzionali collaborando con enti pubblici e privati.

More info:
http://www.guzzofilomena.it

Coming soon:

 Locomotiv Club

08/02
GIORGIO CANALI & ROSSOFUOCO + FLORA E FAUNA

09/02
XIU XIU + EUGENE ROBINSON

15/02
LOS STRAITJACKETS meets BIG SANDY

08/03
KID KOALA – unica data italiana

09/03
CARNESI feat DENTE & BRUNORI

16/03
MATMOS

20/03
HOCICO

22/03
GODFLESH

 Eventi Extra @ Club BenTiVoglio (La Scuderia)

14/02
THE JON SPENCER BLUES EXPLOSION
prevendite aperte su Ticketone

15/02
DARKSTAR
  

Per il pubblico:
More info su www.locomotivclub.it
Per ulteriori info contattateci su info@locomotivclub.it
oppure al 3480833345




Giovanni Gandolfi
Ufficio stampa Locomotiv Club
http://www.locomotivclub.it
info@locomotivclub.it

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