giovedì 30 gennaio 2014
ARPAD WEISZ, L'ALLENATORE EBREO
Venerdì 31 gennaio, nell'ambito delle iniziative dedicate al Giorno della
memoria, si terrà la cerimonia di commemorazione di Arpad Weisz,
l'allenatore ebreo del Bologna dal 1935 al 1938, in occasione del 70°
anniversario della sua morte.
Alle 10, allo Stadio comunale Dall’Ara, Torre di Maratona, deposizione di
una corona alla lapide intitolata a Arpad Weisz
Alle 11, in sala D'Ercole a Palazzo d'Accursio, si terrà la visita alla
mostra delle tavole del disegnatore Matteo Matteucci tratte dal libro Dallo
scudetto ad Auschwitz, dedicato alla storia di Weisz.
Interverranno alle cerimonie
Luca Rizzo Nervo, assessore allo Sport
Simona Lembi, presidente del Consiglio comunale
Roberto Fattori, presidente del quartiere Saragozza
Fausto Viviani, presidente dell'Associazione W il Calcio
Rappresentanti del Bologna FC 1909 con il gonfalone della squadra
Rav Alberto Sermoneta, Rabbino capo di Bologna
Daniele De Paz, presidente Comunità ebraica di Bologna
Matteo Matteucci, autore dei disegni esposti nella mostra L'allenatore
ebreo. La storia di Arpad Weisz
Matteo Marani, autore del libro Dallo scudetto ad Auschwitz, editore
Aliberti, 2009
Stefano Mari, dirigente Scolastico 3 Circolo che ha seguito il progetto Una
targa in ricordo di Roberto Weisz, che frequentò le scuole Bombicci negli
anni 1937 - 1938
Giovanni Savigni, compagno di scuola di Roberto Weisz
Arpad Weisz, in seguito alla promulgazione delle leggi razziali, istituite
nel 1938 dal regime fascista, dovette lasciare prima il lavoro e poi il
paese, riparando a Parigi con la moglie Elena e i figli Roberto e Clara.
Pochi mesi dopo, la famiglia Weisz si trasferì nel piccolo paese di
Dordrecht, nei Paesi Bassi, dove Arpad allenò la squadra locale. In seguito
all'occupazione tedesca dei Paesi Bassi, i Weisz furono dapprima rinchiusi
in campi di lavoro e successivamente deportati nel campo di concentramento
di Auschwitz, dove morirono nel 1944.
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