venerdì 20 febbraio 2015

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI


GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 20 A GIOVEDI' 26
FEBBRAIO
Ogni  settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di
appuntamenti,  per  svelare  le  loro  collezioni  e  raccontare aspetti ed
episodi  inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti
di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze,  laboratori,  concerti, visite guidate, visite in lingua sono i
principali  "strumenti"  di questo racconto, che si dispiega lungo millenni
di  storia,  dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa
ai  prodotti  dell'attuale  distretto industriale, dalla pittura alle varie
forme  dell'arte  moderna  e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee
politiche e civili.
Di  seguito  gli  appuntamenti  in  programma  da  venerdì  20 a giovedì 26
febbraio.

IN EVIDENZA

Domenica 22 febbraio

ore 16.30: Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6

"L'antico  monastero"  Presentazione  di  “L’antico monastero”, secondo DVD
della  serie  “Il fascino di San Girolamo della Certosa di Bologna”, a cura
di Padre Mario Micucci. Regia di Ginetto Campanini con Giovanni Leoncini.
Dopo  quello  dedicato  alla  Chiesa  di  San Girolamo, questo secondo film
documentario ci fa scoprire cosa resta del monastero certosino che nel 1801
divenne  il   cimitero  monumentale  di  Bologna.  Percorrendo i portici, i
chiostri   e  i  vialetti  sono  ancora  riconoscibili  alcuni  dei  luoghi
dell'antico  monastero.  Siamo  guidati  in  questo  percorso  da  Giovanni
Leoncini, ordinario di Storia dell'Architettura dell'Università di Firenze.
Siamo così trasportati indietro nel tempo e pare di udire ancora il fruscio
dei  sai bianchi dei certosini che abitarono qui per 450 anni, nel silenzio
che accompagnò la loro vita e le loro meditazioni e nell'atmosfera speciale
che si respira ancora in questi luoghi.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

Proroga mostra fino al 26 aprile 2015 “Lo Studio Villani di Bologna. Il più
importante atelier fotografico italiano del XX secolo tra industria, arte e
storia”
Sarà possibile vedere fino a domenica 26 aprile la grande mostra di Alinari
dedicata all’attività svolta dal più importante studio fotografico italiano
attivo  a  Bologna  nel  Novecento, di cui ricorrono cento anni di attività
fotografica:  lo  Studio  Villani, che vanta un patrimonio di oltre 670.000
fotografie, oggi per la maggior parte conservate a Firenze nell’archivio di
proprietà  della Fratelli Alinari, mentre altri corpus si trovano custoditi
presso  l'Archivio  Fotografico  della  Soprintendenza per i Beni storici e
artistici  di  Bologna,  il  Centro  Studi  e  Archivio della Comunicazione
dell’Università di Parma e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

PER I BAMBINI

sabato 21 febbraio

ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

In occasione di The Best of. Laboratori musicali per bambini
"Musica  in  fabula" Visita animata per bambini da 6 a 8 anni e genitori, a
cura di RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Sentite questo suono? Scoprite da dove proviene e vi troverete protagonisti
di  una lezione concerto in cui musicisti  vi sveleranno dal vivo i segreti
della  collezione  di  strumenti musicali del museo: dalla voce al violino,
dai liuti all'arpa, fino al flauto a becco, all'oboe barocco, alla tromba e
agli  ottoni, strumenti a fiato e a corda, da vedere, ascoltare e chissà...
anche da provare!
La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo nella versione dell’omonima opera
di  Gioachino  Rossini  tratta dalla celebre favola di Perrault, vi farà da
guida  in  un  viaggio  suggestivo  alla  scoperta  del  Museo  e delle sue
meravigliose opere.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si  richiede  conferma  o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la
data del laboratorio.
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica

ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Le goccioline scomparse"Laboratorio per bambini dai 3 ai 6 anni.
Giochi,  prove  pratiche e semplici esperimenti aiuteranno a comprendere il
ciclo dell'acqua in natura e i suoi diversi stati di aggregazione.
I  bambini,  protagonisti  in  prima persona come giovanissimi ricercatori,
dovranno   aiutare   Mamma  Goccia  a  ritrovare  le  sue  tre  goccioline,
misteriosamente scomparse.
Osservando   attentamente,  formulando  ipotesi  e  verificando  con  prove
pratiche   le   proprie  teorie,  i  bambini  potranno  avere  un  primo  e
coinvolgente  approccio ai principi del metodo scientifico.
Prenotazione  obbligatoria  allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 20
febbraio)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: Museo Medievale - via Manzoni 4
In  occasione  della mostra Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San
Petronio
“La bottega di Giovanni da Modena. Rosso, giallo e blu...dai, provaci anche
tu!”
Per  il  ciclo  “Il  Sabato  dei ragazzi”, laboratorio per bambini da 3 a 7
anni, a cura di RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

Domenica 22 febbraio
ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

"Scritture sensibili" Laboratorio per bambini da 8 a 11 anni.
Calligrafie  vibranti  di  emozioni,  fredde lettere che solcano la pagina,
scarabocchi  che  nascondono  le parole... Molti artisti usano la scrittura
nelle  loro  opere.  In  laboratorio,  ogni bambino sperimenterà tecniche e
pratiche per la realizzazione di una personale opera grafica.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.mambo-bologna.org

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 20 febbraio

ore 16.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

"Incontro con Franco Vaccari e Sanja Iveković"
In  occasione  dell'inaugurazione  della mostra "The Opening" alla galleria
P420  di  Bologna (20 febbraio, ore 18.30), Franco Vaccari (Modena, 1936) e
Sanja Iveković (Zagabria, 1949) incontrano il pubblico al MAMbo.
La conversazione è moderata da Marco Scotini.
L'importante  lavoro  di  avanguardia  di  questi due artisti, entrambi già
attivi  negli  anni Settanta, ha determinato il superamento del concetto di
performance e lo sviluppo di una nuova definizione di happening, basata sul
dialogo  tra  artista  e pubblico, da questo momento anch’esso attivo, anzi
fondamentale,  nell’ideazione  e  nella  realizzazione dell’opera. Il ruolo
passivo   del  fruitore  viene  meno  per  lasciare  spazio  ad  un  totale
coinvolgimento che “riattivi i processi della socialità e della relazione”.
Lo spazio diventa quello della galleria, il tempo quello dell’inaugurazione
della  mostra,  dell’opening  appunto,  in  cui  tutto  si  risolve,  dalla
creazione all’esposizione alla fruizione definitiva dell’opera.
L'incontro  al  MAMbo costituisce una preziosa occasione di confronto tra i
due   artisti,   che  si  ritrovano  dopo  quasi  quarant’anni  dall’ultima
esposizione insieme.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org - www.p420.it

sabato 21 febbraio

ore  12.00  –  18.00:  MAMbo  -  Museo  d'Arte Moderna di Bologna - via Don
Minzoni 14

"Corpo a Corpo con l'arte contemporanea"
Workshop  per  adulti a cura del Dipartimento educativo MAMbo. Declinazioni
pedagogiche  volte  a  conoscere,  attraverso la sperimentazione diretta in
laboratorio,   le  potenzialità  educative  riguardanti  il  corpo  vivente
contenute  nelle  poetiche  di  alcuni  artisti  che hanno operato dal dopo
guerra ai giorni nostri.
Ingresso: € 65. Studenti Accademia di Belle Arti e Università: € 50.
Prenotazioni:  tel.  051  6496628  (martedì  e  giovedì dalle h 9.30 alle h
17.00)  /  051  6496626  (lunedì,  mercoledì  e venerdì dalle h 9.30 alle h
16.00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Info: www.mambo-bologna.org

ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
Nell'ambito  del ciclo L’Antico Egitto in Italia. Storie di collezioni e di
musei
"Storia del Museo Egizio di Firenze tra egittomania ed egittologia"
Conferenza  di  Maria  Cristina  Guidotti,  Direttore  del  Museo Egizio di
Firenze.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

In  occasione  della  rassegna I mestieri della musica. La musica a Bologna
raccontata dai protagonisti
"Come si programma un festival e una stagione Jazz: Bologna Jazz Festival"
Incontro con Federico Mutti (Bologna Jazz Festival), Giovanni Serra Zanetti
(Cantina Bentivoglio) Diego Fabretti (musicista).
Bologna   città   del  jazz.  Festival,  club,  moltissimi  musicisti,  una
tradizione che arriva da un festival ‘storico’ e passa per gli appuntamenti
quotidiani  in  tanti  locali.  Organizzatori  e  musicisti e confronto per
raccontare la relazione strettissima che lega Bologna e il jazz.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica

Domenica 22 febbraio

ore 10.30: Museo Medievale - via Manzoni 4

Nell'ambito del ciclo Aspettando Expo 2015"Mangiare nel Medioevo"
Visita  guidata  a  cura  di  Silvia  Battistini,  Responsabile Museo Davia
Bargellini.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 11: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"#grandeguERra. L’Emilia-Romagna tra fronte e retrovia" Visita guidata alla
mostra con Mirtide Gavelli, Museo civico del Risorgimento.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
Nell'ambito  del  ciclo  Storia del lavoro "La formazione al lavoro: storia
delle Aldini-Valeriani": visita guidata
A  inizio Ottocento, col definitivo collasso dell’industria della seta, per
secoli  punto  di  forza  dell’economia  cittadina,  Bologna  ripiegò su di
un’economia   locale  legata  alla  trasformazione  di  prodotti  agricoli,
inseguendo  e  ricercando nuove forme e strategie di produzione moderne sul
modello della Rivoluzione Industriale inglese.
In   questo   senso   un  ruolo  fondamentale  fu  svolto  dall’Istituzione
Aldini-Valeriani,  i cui metodi educativi si rifacevano alle più importanti
scuole tecniche europee.
Nato  nel 1844 col nome di Scuole Tecniche Bolognesi, grazie ai lasciti del
fisico  Giovanni  Aldini, dell’economista Luigi Valeriani e all’impegno del
Comune,  l’istituto  -  familiarmente le Aldini - ha formato nelle sue aule
dell’ex  chiesa  di  Santa  Lucia in Via Castiglione, maestranze, tecnici e
imprenditori.
Da  qui  personaggi,  come  Natalino  Corazza,  Armando  Simoni, Clementino
Bonfiglioli  e  molti  altri,  che  hanno  contribuito a creare un dinamico
sistema  produttivo  basato  sull’innovazione,  il  saper fare e la qualità
portando  l’economia  locale  all’eccellenza addirittura mondiale in alcuni
campi della motoristica e del meccano-packaging.
Durante  la  visita,  grazie  a immagini, filmati, modelli e strumentazioni
scientifiche  provenienti  dall’Istituto,  i visitatori scopriranno come la
scuola  abbia  contribuito  alla  diffusione  della  cultura tecnica e alla
formazione  di  bolognesi  che  hanno  costruito  l’identità produttiva del
distretto industriale locale.
Prenotazione  obbligatoria allo  051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 20
febbraio)
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
Nell'ambito  del  ciclo  Dalla  storia al romanzo "Il ragazzo persiano", di
Mery Renault
Secondo incontro del gruppo di lettura del museo.
Durante  questo secondo incontro è prevista il commento del romanzo di Mary
Renault  "Il  ragazzo  persiano"  (The Persian Boy), 1972, alla presenza di
Andrea  Santangelo, storico militare e archeologo, che risponderà a domande
e curiosità.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16: Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Morandi e l'antico"Visita guidata alla mostra.
L'allestimento  del Museo Morandi si focalizza sul rapporto del maestro con
l'arte  antica,  introducendo  nel percorso espositivo alcuni capolavori di
autori  del  passato, da lui amati e studiati. Nelle sale del museo trovano
posto,  in dialogo con la collezione morandiana, opere di Federico Barocci,
Giuseppe  Maria  Crespi, Rembrandt van Rijn e Vitale da Bologna comprese in
un  arco temporale che va dal Trecento al Settecento e provenienti da altre
sedi  dell'Istituzione  Bologna  Musei  e  dalla  Pinacoteca  Nazionale  di
Bologna.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:  €  4,00  +  biglietto  museo  (€  6,00  intero  / € 4,00). Per i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org

giovedì 26 febbraio
ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

“Lawrence Carroll. Ghost House”
Visita guidata alla mostra.
Lawrence   Carroll,   artista   statunitense   di  origine  australiana,  è
protagonista  di  una  mostra  al  MAMbo  che ne ripercorre il lavoro degli
ultimi trent'anni attraverso una selezione di circa sessanta opere prodotte
dalla metà degli anni '80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e
in alcuni appositamente realizzate per l'occasione.
"Ghost  House"  si dispiega nell'area dedicata alla mostre temporanee senza
seguire  un  criterio cronologico ma creando degli ambienti nei quali opere
di  diversi  periodi  sono  messe  in  dialogo  tra  loro e con il contesto
espositivo.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:  €  4,00  +  biglietto  museo  (€  6,00  intero  / € 4,00). Per i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org

MOSTRE

Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"#grandeguERra.  L'Emilia-Romagna  tra fronte e retrovia", fino al 29 marzo
2015

La  mostra,  voluta dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna
in  occasione  del  centesimo anniversario della Grande Guerra, racconta in
modo  semplice  ma approfondito l'importante ruolo dell'Emilia-Romagna come
“cuore pulsante” delle retrovie italiane durante la Prima Guerra Mondiale.
Realizzata  dall'Istituto  per  la  storia  e  le  memorie  del  '900 Parri
Emilia-Romagna in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento e con
la   rete  degli  Istituti  storici  dell'Emilia-Romagna,  l'esposizione  è
articolata  in  25 pannelli didascalici ed arricchita da cimeli e documenti
originali  legati  al  territorio conservati presso il museo, a documentare
tra  l'altro  l'attività  di  rieducazione  dei mutilati di guerra e quella
dell'Ufficio  Notizie  alle  famiglie  dei  militari,  che ebbero proprio a
Bologna il loro centro propulsivo.
L'esistenza  di  una vasta e ramificata rete assistenziale e sanitaria, che
fece  dell'Emilia-Romagna  una vera e propria "regione ospedale"; quella di
importanti  istituzioni  e  presidi militari, di industrie grandi e piccole
convertite   a  fini  bellici,  dei  campi  di  prigionia  per  i  militari
austro-ungarici  (e,  al  termine del conflitto, dei centri di raccolta per
gli ex prigionieri di guerra italiani); la presenza dei profughi friulani e
veneti;  il  ruolo delle associazioni di mutilati e di combattenti, vengono
documentati  attraverso  un linguaggio chiaro e l'uso di immagini, in parte
inedite.
Non  viene  poi  dimenticato  il  peculiare contesto emiliano-romagnolo, da
sempre  caratterizzato  da  una  vivace dialettica politica: gli anni della
guerra,  ad  esempio, sono anche quelli in cui il sindaco Francesco Zanardi
faceva  di Bologna un laboratorio del riformismo socialista, configurando i
prodromi di un più moderno welfare locale.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Museo Medievale - via Manzoni 4
“Carlo Zauli. Le Zolle”, fino al 6 aprile 2015
Il  Museo  Civico  Medievale, in collaborazione con il Museo Carlo Zauli di
Faenza  e  con  la  Fondazione  del Monte di Bologna e Ravenna, presenta la
mostra  “Carlo  Zauli. Le Zolle”, dedicata ad una delle grandi figure della
scultura italiana del Novecento.
In  questo  inedito  progetto  espositivo,  le  collezioni del Museo Civico
Medievale  entrano  in  dialogo con 14 opere di Zauli, che costituiscono un
nucleo  sintetico,  ma  esaustivo,  di  una  delle tematiche fondanti della
ricerca  artistica  dello  scultore romagnolo: la Terra nella sua forma più
naturale,   ovvero   l'elemento   primigenio  e  costituente  della  “zolla
d’argilla”.
Realizzate  dai  primi  anni  Settanta  fino  al  1984, le opere sono state
selezionate  dal  curatore  della  mostra, Matteo Zauli, per la loro ruvida
matericità  che  ben  si  accosta  alla  stratificazione  dei materiali che
compongono la struttura degli spazi espositivi.
Appartengono  agli  inizi  degli  anni  Settanta  lavori  come “L'oro della
zolla”,  “Inquinamento nero”, “Zolla”, “Arata”, attraverso cui Carlo Zauli,
parallelamente  alle  sperimentazioni  inglesi  della  Land Art, dibatte il
difficile  rapporto tra Uomo e Natura facendo emergere la forza generatrice
della  terra  e  la  necessità  da parte dell’uomo di ritrovare con essa un
rapporto  fondato  su  valori  primigeni ed archetipi. Per esprimere questa
tensione,  violenta  e  quasi  erotica,  l'artista utilizza la materia, “la
terra”  della  propria quotidianità, con cui “combatte” e vive ogni giorno,
l’argilla.
Con  il  mutare  della società, nel corso degli anni Ottanta, Zauli esprime
l’incrudirsi  del  rapporto  tra  Uomo  e Natura, denunciandone il distacco
attraverso  nuove  opere come la “Genesi” e una nuova tipologia di “Zolla”,
in  cui  l’evidente  rapporto  con  il  suolo  è  espresso attraverso forme
geometriche  primigenie,  monolitiche,  dalle  linee nette e taglienti, che
nulla  concedono  alla sensualità generatrice e magmatica riscontrabile nei
lavori  degli  anni  Settanta  e  che  paiono  rappresentare vere e proprie
porzioni di suolo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Giovanni  da  Modena.  Un  pittore  all'ombra di San Petronio”, fino al 12
aprile 2015

Il  Museo  Civico  Medievale,  in  collaborazione  con  la  Basilica di San
Petronio, dedica ad uno dei maggiori protagonisti della pittura tardogotica
in Italia, Giovanni di Pietro Falloppi, meglio noto come Giovanni da Modena
(circa  1375-1456),  la mostra “Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di
San Petronio”, curata da Daniele Benati e Massimo Medica.
La mostra è articolata in due sedi, il Museo Civico Medievale e la Basilica
di San Petronio, ciascuna accessibile con proprio biglietto.
Si  tratta  della  prima esposizione dedicata a questo artista, modenese di
nascita,  ma bolognese di adozione, autore della decorazione della ben nota
Cappella Bolognini in San Petronio (1411-12 ca.), capolavoro assoluto della
pittura  tardogotica bolognese che, insieme alle altre testimonianze ancora
presenti  nella  basilica,  tra  cui  i  grandi  affreschi  di  significato
allegorico  nella  Cappella  dei  Dieci  di  Balia  (1420),  costituisce un
necessario completamento del percorso espositivo.
L'esposizione  presso  il  Museo  Civico  Medievale mette a confronto oltre
venti  opere  opere del pittore provenienti da musei e collezioni private -
dipinti  su  tavola come “San Giacomo”, “San Pietro”, “San Francesco”, “San
Nicola  da  Tolentino”  (Bologna,  Compagnia  dei  Lombardi),  “Madonna col
Bambino”  (Modena,  Museo  Civico d'Arte) e “Madonna col Bambino” (Ferrara,
Pinacoteca  Nazionale),  affreschi  come  la  “Madonna  col  Bambino  e due
angeli”   (Carpi,   chiesa   di   San   Francesco),   “La  Vergine  con  il
Bambino”  (Bologna, chiesa di Santa Maria dei Servi) e miniature - tentando
di  ricostruirne  il  lungo  periodo di attività, avviato all'inizio del XV
secolo,  come  rivelano  le  due miniature all'interno degli “Statuti della
Società  dei  Drappieri” (1407, Bologna, Museo Civico Medievale), quando la
sua  presenza risulta già documentata a Bologna, dove rimane fino agli anni
Cinquanta  del Quattrocento, come testimonia la tempera con “San Bernardino
da Siena e storie della sua vita” (1451, Bologna, Pinacoteca Nazionale).
Nella  Basilica di San Petronio è possibile visitare - seguendo un percorso
appositamente  predisposto  - le Cappelle Bolognini, dei Dieci di Balia, di
Santa  Brigida,  della Società dei Notai e della Pace, i cui affreschi sono
stati   per   l'occasione   valorizzati  attraverso  un  nuovo  sistema  di
illuminazione.
Il  biglietto  di  ingresso  intero  alla  sede espositiva del Museo Civico
Medievale dà diritto alla riduzione sull'ingresso nella sede della Basilica
di San Petronio.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Casa Morandi - via Fondazza 36
“Ada Duker. Imprevedibili nature morte”, fino al 22 marzo 2015

Casa  Morandi  ospita  l'omaggio  a  Giorgio Morandi da parte di Ada Duker,
artista  olandese  che  pone  alla  base della propria indagine estetica la
ricerca  di  composizioni  ritmate  da linee e piani sovrapposti, nonché da
geometrie costruite sull'alternarsi di luce e ombra.
Soggiornando a Bologna, Ada Duker ha esplorato i portici e le strade che il
maestro  bolognese  abitualmente  percorreva,  avventurandosi  con  la  sua
macchina   fotografica   in   un   percorso  creativo  che  rende  visibile
l'invisibile  di  una  realtà architettonica. Da via Fondazza, dove Morandi
visse  dal  1910 al 1964, e lungo quella strada che dalla sua abitazione lo
conduceva all'Accademia di Belle Arti, l'artista olandese è andata in cerca
delle  probabili  sensazioni  e  intuizioni  che  Morandi  traeva  da  quel
paesaggio  urbano.  Muovendosi lungo i muri “della Fondazza”, sfruttando il
potere   mimetico   della  fotografia,  superando  un  approccio  puramente
estetizzante, Duker riesce in modo acuto e raffinato a prelevare dettagli e
particolari   architettonici  di  Bologna  e  a  restituirli  distillati  e
amplificati,  dopo  averli  setacciati  attraverso  i  filtri  del  proprio
sentire.
Ogni scatto è accuratamente costruito in modo da svelare alcuni particolari
del  paesaggio  che  assumono  il  significato  metafisico di imprevedibili
nature  morte:  inquadrature  selettive  isolano  e  valorizzano la qualità
estetica  e  semantica  di  colonne,  capitelli  e volte, rendendo visibile
all'osservatore   disattento   ciò   che   la   sua   capacità   percettiva
distrattamente  ignora,  ma  che  pure forma l'abito del luogo che vive. Il
ritmico  alternarsi  dei  piani,  le  sfumature dei colori, la composizione
ortogonale  che  il  pilastro  crea  quando incontra l'architrave rimandano
immediatamente  e  in  modo  inequivocabile  ad  alcuni  tratti  distintivi
dell'opera di Morandi, al suo rigore geometrico e alla sua costante ricerca
di equilibrio e armonia compositiva.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo della Musica - Strada Maggiore 34
“Eugenia Vanni. Rinviai la mia partenza”, fino al 22 febbraio 2015

“Rinviai  la mia partenza”, il titolo del progetto espositivo appositamente
ideato da Eugenia Vanni per gli spazi del Museo della Musica, deriva da una
suggestione:  in  senso  narrativo  induce  a  pensare  che l’autore si sia
trattenuto   qualche   giorno  in  più  in  un  luogo  grazie  a  piacevoli
circostanze.  Indica  un  approdo  momentaneo  dell’artista nel museo e che
lascia per breve tempo tracce del suo passaggio.
Una scultura, realizzata in collaborazione con il liutaio Pietro Gargini, è
composta  dal  legname grezzo (Acero dei Balcani, Abete Rosso ed Ebano) che
occorre  per  la  realizzazione di un violino: i pezzi di legno, non ancora
lavorati,  sono  stati  scelti dall’artista all’interno del laboratorio del
liutaio  e  poi  lavorati  come se fossero uno strumento finito. Ciò che di
solito  avviene  al termine del lavoro, è accaduto all’inizio, prima che il
legno  potesse  acquistare  la  forma dello strumento. In questo modo, sono
state  valorizzate  forme  completamente  casuali, che hanno acquistato una
natura visiva che non riguarda più l’artigianato ma l’arte.
Interventi  di  natura  pittorica  trovano la loro collocazione a fianco di
opere  conservate nel museo: una serie di volti dipinti ad olio di sculture
e  nature  morte  composte  sia da pittura che da oggetti fisici esterni ad
essa.
Info: www.museibologna.it/musica

Collezioni  Comunali  d'Arte,  Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6 (fino
all'8 marzo)

Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 (fino all' 8 marzo)
Biblioteca dell'Archiginnasio - Piazza Galvani 1 (fino all' 8 marzo)
Museo di Palazzo Poggi - via Zamboni 33 (fino al 22 febbraio)
“Sissi. Manifesto Anatomico”
Con questo progetto, appositamente ideato per ART CITY Bologna, Sissi offre
per  la  prima volta al pubblico un percorso organico di lettura sui nuclei
principali  della  sua  ricerca  artistica  attraverso un'articolazione che
coinvolge   quattro  diverse  sedi  espositive:  Museo  di  Palazzo  Poggi,
Collezioni  Comunali d'Arte (Sala dei Primitivi), Museo Civico Archeologico
(Gipsoteca) e Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio.
L'ampia  estensione  del percorso, che esplora in particolare il tema della
costruzione  metaforica di un corpo metamorfico, rende il progetto una vera
e  propria  mostra-organismo complessa e proteiforme che si anima nelle sue
varie    parti    costitutive,   delineando   una   visione   enciclopedica
dell'immaginario dell'artista.
Immaginando  il  centro storico di Bologna, città in cui l'artista è nata e
tuttora  risiede  e  lavora, come ambiente di potenzialità espansiva per il
suo processo creativo, Sissi costruisce un universo narrativo ramificato in
quattro   traiettorie   distinte  ma  intrecciate  tra  loro,  in  cui  gli
allestimenti  di  lavori  nuovi e opere precedenti riproposte in un display
inedito  sono  appositamente pensati per entrare in risonanza dialogica con
la   densità  storica  dei  rispettivi  contesti  espositivi  ed  innescare
stimolanti   contrappunti   con  le  collezioni  permanenti  in  una  nuova
prospettiva di senso.
Tutti  i  linguaggi che l'artista ha adottato per sviluppare la sua poetica
sul corpo-pensiero trovano
rappresentazione:  installazioni,  disegni,  video,  sculture,  performance
offrono  allo  sguardo  e ai sensi dello spettatore una esperienza estetica
totalizzante.
Info: www.museibologna.it/arteantica - www.museibologna.it/archeologico

Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Lo  Studio  Villani  di  Bologna.  Il  più  importante atelier fotografico
italiano  del  XX  secolo  tra  industria,  arte e storia”, prorogata al 26
aprile 2015

In  occasione  dei cento anni di attività fotografica della Studio Villani,
Alinari  è  lieta  di  presentare  una  grande mostra dedicata all’attività
svolta  dal più importante studio fotografico italiano attivo a Bologna nel
Novecento,  con  un  patrimonio  di  oltre  670.000 fotografie, oggi per la
maggior  parte  conservate  a  Firenze  nell’archivio  di  proprietà  della
Fratelli   Alinari,   mentre  altri  corpus  si  trovano  custoditi  presso
l'Archivio  Fotografico della Soprintendenza per i Beni storici e artistici
di  Bologna, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università
di Parma e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Lo  Studio  Villani  ha  prodotto  un  irripetibile  corpus fotografico che
illustra il patrimonio del Made in Italy, attraverso le oltre 7.000 aziende
documentate,  molte  delle  quali  ancora  oggi  operanti  con successo nei
mercati  italiani  ed  esteri,  ricreando  la storia industriale del nostro
paese.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Lawrence Carroll. Ghost House", fino al 6 aprile 2015

Lawrence   Carroll,   uno   dei   maggiori   rappresentanti  della  pittura
contemporanea, è protagonista al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna di
una  mostra dal titolo "Ghost House", che racconta un percorso artistico di
oltre  trent'anni grazie a sessantatré opere prodotte dalla metà degli anni
Ottanta  a  oggi,  in  molti  casi  mai  esposte  in precedenza e in alcuni
realizzate per l'occasione. Riveste particolare rilevanza la contiguità con
il  Museo  Morandi,  la  più  ampia collezione pubblica di opere di Giorgio
Morandi,  tra  i  modelli  dichiarati  di  Carroll, oltre che maestro della
pittura del Novecento.
“Ghost  House”  si dispiega nell'area dedicata alle mostre temporanee senza
seguire  un  criterio  cronologico  ma creando degli ambienti che l'artista
stesso definisce come “costruiti sulla memoria”, nei quali opere di diversi
periodi  sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo, nella
convinzione che un senso possa essere ricercato non solo nei singoli lavori
ma  anche  nelle  relazioni  tra  di  essi,  considerati  collettivamente e
attraverso il tempo, come gli intrecci narrativi di una storia.
Info: www.mambo-bologna.org

"Franco Guerzoni. Archeologie senza restauro", fino al 19 aprile 2015
Il  MAMbo  dedica  a  Franco  Guerzoni  "Archeologie  senza  restauro", una
personale  visibile  fino  al  19  aprile 2015 in una sala della Collezione
Permanente
.  La  mostra  si focalizza su due estremi temporali del percorso
creativo  dell'artista: gli esordi e la produzione più recente, presentando
una selezione di 17 opere rappresentative di tali momenti.
Lo  sguardo rivolto verso il passato, che è interesse verso ciò che è stato
e al contempo consapevolezza della sua irrecuperabilità, è una costante del
lavoro  di Guerzoni, che l'ha definita “archeologia senza restauro”. Spesso
le  sue  opere  appaiono come dei reperti - con superfici mutate dal tempo,
polvere,  parti  sconnesse - e raccontano un viaggio dell'immaginazione tra
le tracce di ciò che è ormai perduto.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Morandi  e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", fino
al 3 maggio 2015

Fino al 3 maggio 2015 il Museo Morandi accoglie i visitatori con "Morandi e
l'antico:  Vitale  da  Bologna,  Barocci,  Rembrandt  e  Crespi",  un nuovo
allestimento che si focalizza sul suo rapporto con l'arte antica scegliendo
di  introdurre  nel  percorso  espositivo  alcuni  capolavori di autori del
passato,  da  lui  amati  e  studiati,  anche  a testimonianza di quanto la
modernità della pittura di Morandi abbia tratto origine dall’antico.
Nelle   sale  del  museo  trovano  posto,  in  dialogo  con  la  collezione
morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, Rembrandt van
Rijn  e Vitale da Bologna comprese in un arco temporale che va dal Trecento
al  Settecento e provenienti da altre sedi dell'Istituzione Bologna Musei -
Collezioni  Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini, Casa Morandi - e dalla
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La  mostra  è  un progetto dell'Istituzione Bologna Musei in collaborazione
con  Soprintendenza  per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per
le   Province  di  Bologna,  Ferrara,  Forlì/Cesena,  Ravenna  e  Rimini  e
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org


L'Istituzione  Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici  bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e  dell'inquadramento  di  un  notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato  e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale  policentrico,  fortemente  coordinato,  in  cui  le  specificità
museali   esprimono  una  chiara  identità  e  un  determinato  settore  di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturaliallargati al territorio.
I  Musei  civici,  con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della   città,   soprattutto   in  riferimento  alla  salvaguardia  e  alla
valorizzazione  di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni  sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e  del  suo  territorio,  dai  primi  insediamenti  preistorici  fino  alle
dinamiche    economiche   e   produttive   della   società   contemporanea.
Parallelamente   sono   documentati   aspetti   importanti  dello  sviluppo
culturale,  artistico,  scientifico  e  tecnologico  del nostro territorio:
dalla  stagione  del  collezionismo  erudito  del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti  più  significativi  del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna,  Museo  Morandi,  Casa  Morandi,  Villa  delle  Rose, Museo per la
Memoria  di  Ustica,  Museo  Civico  Archeologico,  Museo Civico Medievale,
Collezioni  Comunali  d'Arte,  Museo  Civico  d'Arte Industriale e Galleria
Davia  Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.


INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto:  martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
in  occasione della mostra “Marinella Senatore. Jammin' Drama Project – How
Do  U  Kill the Chemist? - Variations” aperto: giovedì e venerdì ore 14-18;
sabato e domenica: ore 12-18

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto:  martedì  -  venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18

Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13

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