GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 20 A GIOVEDI' 26
FEBBRAIO
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario diappuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed
episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti
di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i
principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni
di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa
ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie
forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee
politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 20 a giovedì 26
febbraio.
IN EVIDENZA
Domenica 22 febbraio
ore 16.30: Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
"L'antico monastero" Presentazione di “L’antico monastero”, secondo DVD
della serie “Il fascino di San Girolamo della Certosa di Bologna”, a cura
di Padre Mario Micucci. Regia di Ginetto Campanini con Giovanni Leoncini.
Dopo quello dedicato alla Chiesa di San Girolamo, questo secondo film
documentario ci fa scoprire cosa resta del monastero certosino che nel 1801
divenne il cimitero monumentale di Bologna. Percorrendo i portici, i
chiostri e i vialetti sono ancora riconoscibili alcuni dei luoghi
dell'antico monastero. Siamo guidati in questo percorso da Giovanni
Leoncini, ordinario di Storia dell'Architettura dell'Università di Firenze.
Siamo così trasportati indietro nel tempo e pare di udire ancora il fruscio
dei sai bianchi dei certosini che abitarono qui per 450 anni, nel silenzio
che accompagnò la loro vita e le loro meditazioni e nell'atmosfera speciale
che si respira ancora in questi luoghi.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
Proroga mostra fino al 26 aprile 2015 “Lo Studio Villani di Bologna. Il più
importante atelier fotografico italiano del XX secolo tra industria, arte e
storia”
Sarà possibile vedere fino a domenica 26 aprile la grande mostra di Alinari
dedicata all’attività svolta dal più importante studio fotografico italiano
attivo a Bologna nel Novecento, di cui ricorrono cento anni di attività
fotografica: lo Studio Villani, che vanta un patrimonio di oltre 670.000
fotografie, oggi per la maggior parte conservate a Firenze nell’archivio di
proprietà della Fratelli Alinari, mentre altri corpus si trovano custoditi
presso l'Archivio Fotografico della Soprintendenza per i Beni storici e
artistici di Bologna, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione
dell’Università di Parma e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
PER I BAMBINI
sabato 21 febbraio
ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione di The Best of. Laboratori musicali per bambini
"Musica in fabula" Visita animata per bambini da 6 a 8 anni e genitori, a
cura di RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Sentite questo suono? Scoprite da dove proviene e vi troverete protagonisti
di una lezione concerto in cui musicisti vi sveleranno dal vivo i segreti
della collezione di strumenti musicali del museo: dalla voce al violino,
dai liuti all'arpa, fino al flauto a becco, all'oboe barocco, alla tromba e
agli ottoni, strumenti a fiato e a corda, da vedere, ascoltare e chissà...
anche da provare!
La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo nella versione dell’omonima opera
di Gioachino Rossini tratta dalla celebre favola di Perrault, vi farà da
guida in un viaggio suggestivo alla scoperta del Museo e delle sue
meravigliose opere.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la
data del laboratorio.
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Le goccioline scomparse"Laboratorio per bambini dai 3 ai 6 anni. Giochi, prove pratiche e semplici esperimenti aiuteranno a comprendere il
ciclo dell'acqua in natura e i suoi diversi stati di aggregazione.
I bambini, protagonisti in prima persona come giovanissimi ricercatori,
dovranno aiutare Mamma Goccia a ritrovare le sue tre goccioline,
misteriosamente scomparse.
Osservando attentamente, formulando ipotesi e verificando con prove
pratiche le proprie teorie, i bambini potranno avere un primo e
coinvolgente approccio ai principi del metodo scientifico.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 20
febbraio)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Museo Medievale - via Manzoni 4
In occasione della mostra Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San
Petronio
“La bottega di Giovanni da Modena. Rosso, giallo e blu...dai, provaci anche
tu!”
Per il ciclo “Il Sabato dei ragazzi”, laboratorio per bambini da 3 a 7
anni, a cura di RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
Domenica 22 febbraio
ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Scritture sensibili" Laboratorio per bambini da 8 a 11 anni.
Calligrafie vibranti di emozioni, fredde lettere che solcano la pagina,
scarabocchi che nascondono le parole... Molti artisti usano la scrittura
nelle loro opere. In laboratorio, ogni bambino sperimenterà tecniche e
pratiche per la realizzazione di una personale opera grafica.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 20 febbraio
ore 16.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Incontro con Franco Vaccari e Sanja Iveković"
In occasione dell'inaugurazione della mostra "The Opening" alla galleria
P420 di Bologna (20 febbraio, ore 18.30), Franco Vaccari (Modena, 1936) e
Sanja Iveković (Zagabria, 1949) incontrano il pubblico al MAMbo.
La conversazione è moderata da Marco Scotini.
L'importante lavoro di avanguardia di questi due artisti, entrambi già
attivi negli anni Settanta, ha determinato il superamento del concetto di
performance e lo sviluppo di una nuova definizione di happening, basata sul
dialogo tra artista e pubblico, da questo momento anch’esso attivo, anzi
fondamentale, nell’ideazione e nella realizzazione dell’opera. Il ruolo
passivo del fruitore viene meno per lasciare spazio ad un totale
coinvolgimento che “riattivi i processi della socialità e della relazione”.
Lo spazio diventa quello della galleria, il tempo quello dell’inaugurazione
della mostra, dell’opening appunto, in cui tutto si risolve, dalla
creazione all’esposizione alla fruizione definitiva dell’opera.
L'incontro al MAMbo costituisce una preziosa occasione di confronto tra i
due artisti, che si ritrovano dopo quasi quarant’anni dall’ultima
esposizione insieme.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org - www.p420.it
sabato 21 febbraio
ore 12.00 – 18.00: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don
Minzoni 14
"Corpo a Corpo con l'arte contemporanea"
Workshop per adulti a cura del Dipartimento educativo MAMbo. Declinazioni
pedagogiche volte a conoscere, attraverso la sperimentazione diretta in
laboratorio, le potenzialità educative riguardanti il corpo vivente
contenute nelle poetiche di alcuni artisti che hanno operato dal dopo
guerra ai giorni nostri.
Ingresso: € 65. Studenti Accademia di Belle Arti e Università: € 50.
Prenotazioni: tel. 051 6496628 (martedì e giovedì dalle h 9.30 alle h
17.00) / 051 6496626 (lunedì, mercoledì e venerdì dalle h 9.30 alle h
16.00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
Nell'ambito del ciclo L’Antico Egitto in Italia. Storie di collezioni e di
musei
"Storia del Museo Egizio di Firenze tra egittomania ed egittologia"
Conferenza di Maria Cristina Guidotti, Direttore del Museo Egizio di
Firenze.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna I mestieri della musica. La musica a Bologna
raccontata dai protagonisti
"Come si programma un festival e una stagione Jazz: Bologna Jazz Festival"
Incontro con Federico Mutti (Bologna Jazz Festival), Giovanni Serra Zanetti
(Cantina Bentivoglio) Diego Fabretti (musicista).
Bologna città del jazz. Festival, club, moltissimi musicisti, una
tradizione che arriva da un festival ‘storico’ e passa per gli appuntamenti
quotidiani in tanti locali. Organizzatori e musicisti e confronto per
raccontare la relazione strettissima che lega Bologna e il jazz.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
Domenica 22 febbraio
ore 10.30: Museo Medievale - via Manzoni 4
Nell'ambito del ciclo Aspettando Expo 2015"Mangiare nel Medioevo"
Visita guidata a cura di Silvia Battistini, Responsabile Museo Davia
Bargellini.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 11: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"#grandeguERra. L’Emilia-Romagna tra fronte e retrovia" Visita guidata alla
mostra con Mirtide Gavelli, Museo civico del Risorgimento.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
Nell'ambito del ciclo Storia del lavoro "La formazione al lavoro: storia
delle Aldini-Valeriani": visita guidata
A inizio Ottocento, col definitivo collasso dell’industria della seta, per
secoli punto di forza dell’economia cittadina, Bologna ripiegò su di
un’economia locale legata alla trasformazione di prodotti agricoli,
inseguendo e ricercando nuove forme e strategie di produzione moderne sul
modello della Rivoluzione Industriale inglese.
In questo senso un ruolo fondamentale fu svolto dall’Istituzione
Aldini-Valeriani, i cui metodi educativi si rifacevano alle più importanti
scuole tecniche europee.
Nato nel 1844 col nome di Scuole Tecniche Bolognesi, grazie ai lasciti del
fisico Giovanni Aldini, dell’economista Luigi Valeriani e all’impegno del
Comune, l’istituto - familiarmente le Aldini - ha formato nelle sue aule
dell’ex chiesa di Santa Lucia in Via Castiglione, maestranze, tecnici e
imprenditori.
Da qui personaggi, come Natalino Corazza, Armando Simoni, Clementino
Bonfiglioli e molti altri, che hanno contribuito a creare un dinamico
sistema produttivo basato sull’innovazione, il saper fare e la qualità
portando l’economia locale all’eccellenza addirittura mondiale in alcuni
campi della motoristica e del meccano-packaging.
Durante la visita, grazie a immagini, filmati, modelli e strumentazioni
scientifiche provenienti dall’Istituto, i visitatori scopriranno come la
scuola abbia contribuito alla diffusione della cultura tecnica e alla
formazione di bolognesi che hanno costruito l’identità produttiva del
distretto industriale locale.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 20
febbraio)
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
Nell'ambito del ciclo Dalla storia al romanzo "Il ragazzo persiano", di
Mery Renault
Secondo incontro del gruppo di lettura del museo.
Durante questo secondo incontro è prevista il commento del romanzo di Mary
Renault "Il ragazzo persiano" (The Persian Boy), 1972, alla presenza di
Andrea Santangelo, storico militare e archeologo, che risponderà a domande
e curiosità.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 16: Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Morandi e l'antico"Visita guidata alla mostra.
L'allestimento del Museo Morandi si focalizza sul rapporto del maestro con
l'arte antica, introducendo nel percorso espositivo alcuni capolavori di
autori del passato, da lui amati e studiati. Nelle sale del museo trovano
posto, in dialogo con la collezione morandiana, opere di Federico Barocci,
Giuseppe Maria Crespi, Rembrandt van Rijn e Vitale da Bologna comprese in
un arco temporale che va dal Trecento al Settecento e provenienti da altre
sedi dell'Istituzione Bologna Musei e dalla Pinacoteca Nazionale di
Bologna.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00). Per i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org
giovedì 26 febbraio
ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Lawrence Carroll. Ghost House”
Visita guidata alla mostra.
Lawrence Carroll, artista statunitense di origine australiana, è
protagonista di una mostra al MAMbo che ne ripercorre il lavoro degli
ultimi trent'anni attraverso una selezione di circa sessanta opere prodotte
dalla metà degli anni '80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e
in alcuni appositamente realizzate per l'occasione.
"Ghost House" si dispiega nell'area dedicata alla mostre temporanee senza
seguire un criterio cronologico ma creando degli ambienti nei quali opere
di diversi periodi sono messe in dialogo tra loro e con il contesto
espositivo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00). Per i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org
MOSTRE
Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"#grandeguERra. L'Emilia-Romagna tra fronte e retrovia", fino al 29 marzo
2015
La mostra, voluta dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna
in occasione del centesimo anniversario della Grande Guerra, racconta in
modo semplice ma approfondito l'importante ruolo dell'Emilia-Romagna come
“cuore pulsante” delle retrovie italiane durante la Prima Guerra Mondiale.
Realizzata dall'Istituto per la storia e le memorie del '900 Parri
Emilia-Romagna in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento e con
la rete degli Istituti storici dell'Emilia-Romagna, l'esposizione è
articolata in 25 pannelli didascalici ed arricchita da cimeli e documenti
originali legati al territorio conservati presso il museo, a documentare
tra l'altro l'attività di rieducazione dei mutilati di guerra e quella
dell'Ufficio Notizie alle famiglie dei militari, che ebbero proprio a
Bologna il loro centro propulsivo.
L'esistenza di una vasta e ramificata rete assistenziale e sanitaria, che
fece dell'Emilia-Romagna una vera e propria "regione ospedale"; quella di
importanti istituzioni e presidi militari, di industrie grandi e piccole
convertite a fini bellici, dei campi di prigionia per i militari
austro-ungarici (e, al termine del conflitto, dei centri di raccolta per
gli ex prigionieri di guerra italiani); la presenza dei profughi friulani e
veneti; il ruolo delle associazioni di mutilati e di combattenti, vengono
documentati attraverso un linguaggio chiaro e l'uso di immagini, in parte
inedite.
Non viene poi dimenticato il peculiare contesto emiliano-romagnolo, da
sempre caratterizzato da una vivace dialettica politica: gli anni della
guerra, ad esempio, sono anche quelli in cui il sindaco Francesco Zanardi
faceva di Bologna un laboratorio del riformismo socialista, configurando i
prodromi di un più moderno welfare locale.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Museo Medievale - via Manzoni 4
“Carlo Zauli. Le Zolle”, fino al 6 aprile 2015
Il Museo Civico Medievale, in collaborazione con il Museo Carlo Zauli di
Faenza e con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, presenta la
mostra “Carlo Zauli. Le Zolle”, dedicata ad una delle grandi figure della
scultura italiana del Novecento.
In questo inedito progetto espositivo, le collezioni del Museo Civico
Medievale entrano in dialogo con 14 opere di Zauli, che costituiscono un
nucleo sintetico, ma esaustivo, di una delle tematiche fondanti della
ricerca artistica dello scultore romagnolo: la Terra nella sua forma più
naturale, ovvero l'elemento primigenio e costituente della “zolla
d’argilla”.
Realizzate dai primi anni Settanta fino al 1984, le opere sono state
selezionate dal curatore della mostra, Matteo Zauli, per la loro ruvida
matericità che ben si accosta alla stratificazione dei materiali che
compongono la struttura degli spazi espositivi.
Appartengono agli inizi degli anni Settanta lavori come “L'oro della
zolla”, “Inquinamento nero”, “Zolla”, “Arata”, attraverso cui Carlo Zauli,
parallelamente alle sperimentazioni inglesi della Land Art, dibatte il
difficile rapporto tra Uomo e Natura facendo emergere la forza generatrice
della terra e la necessità da parte dell’uomo di ritrovare con essa un
rapporto fondato su valori primigeni ed archetipi. Per esprimere questa
tensione, violenta e quasi erotica, l'artista utilizza la materia, “la
terra” della propria quotidianità, con cui “combatte” e vive ogni giorno,
l’argilla.
Con il mutare della società, nel corso degli anni Ottanta, Zauli esprime
l’incrudirsi del rapporto tra Uomo e Natura, denunciandone il distacco
attraverso nuove opere come la “Genesi” e una nuova tipologia di “Zolla”,
in cui l’evidente rapporto con il suolo è espresso attraverso forme
geometriche primigenie, monolitiche, dalle linee nette e taglienti, che
nulla concedono alla sensualità generatrice e magmatica riscontrabile nei
lavori degli anni Settanta e che paiono rappresentare vere e proprie
porzioni di suolo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio”, fino al 12
aprile 2015
Il Museo Civico Medievale, in collaborazione con la Basilica di San
Petronio, dedica ad uno dei maggiori protagonisti della pittura tardogotica
in Italia, Giovanni di Pietro Falloppi, meglio noto come Giovanni da Modena
(circa 1375-1456), la mostra “Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di
San Petronio”, curata da Daniele Benati e Massimo Medica.
La mostra è articolata in due sedi, il Museo Civico Medievale e la Basilica
di San Petronio, ciascuna accessibile con proprio biglietto.
Si tratta della prima esposizione dedicata a questo artista, modenese di
nascita, ma bolognese di adozione, autore della decorazione della ben nota
Cappella Bolognini in San Petronio (1411-12 ca.), capolavoro assoluto della
pittura tardogotica bolognese che, insieme alle altre testimonianze ancora
presenti nella basilica, tra cui i grandi affreschi di significato
allegorico nella Cappella dei Dieci di Balia (1420), costituisce un
necessario completamento del percorso espositivo.
L'esposizione presso il Museo Civico Medievale mette a confronto oltre
venti opere opere del pittore provenienti da musei e collezioni private -
dipinti su tavola come “San Giacomo”, “San Pietro”, “San Francesco”, “San
Nicola da Tolentino” (Bologna, Compagnia dei Lombardi), “Madonna col
Bambino” (Modena, Museo Civico d'Arte) e “Madonna col Bambino” (Ferrara,
Pinacoteca Nazionale), affreschi come la “Madonna col Bambino e due
angeli” (Carpi, chiesa di San Francesco), “La Vergine con il
Bambino” (Bologna, chiesa di Santa Maria dei Servi) e miniature - tentando
di ricostruirne il lungo periodo di attività, avviato all'inizio del XV
secolo, come rivelano le due miniature all'interno degli “Statuti della
Società dei Drappieri” (1407, Bologna, Museo Civico Medievale), quando la
sua presenza risulta già documentata a Bologna, dove rimane fino agli anni
Cinquanta del Quattrocento, come testimonia la tempera con “San Bernardino
da Siena e storie della sua vita” (1451, Bologna, Pinacoteca Nazionale).
Nella Basilica di San Petronio è possibile visitare - seguendo un percorso
appositamente predisposto - le Cappelle Bolognini, dei Dieci di Balia, di
Santa Brigida, della Società dei Notai e della Pace, i cui affreschi sono
stati per l'occasione valorizzati attraverso un nuovo sistema di
illuminazione.
Il biglietto di ingresso intero alla sede espositiva del Museo Civico
Medievale dà diritto alla riduzione sull'ingresso nella sede della Basilica
di San Petronio.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Casa Morandi - via Fondazza 36
“Ada Duker. Imprevedibili nature morte”, fino al 22 marzo 2015
Casa Morandi ospita l'omaggio a Giorgio Morandi da parte di Ada Duker,
artista olandese che pone alla base della propria indagine estetica la
ricerca di composizioni ritmate da linee e piani sovrapposti, nonché da
geometrie costruite sull'alternarsi di luce e ombra.
Soggiornando a Bologna, Ada Duker ha esplorato i portici e le strade che il
maestro bolognese abitualmente percorreva, avventurandosi con la sua
macchina fotografica in un percorso creativo che rende visibile
l'invisibile di una realtà architettonica. Da via Fondazza, dove Morandi
visse dal 1910 al 1964, e lungo quella strada che dalla sua abitazione lo
conduceva all'Accademia di Belle Arti, l'artista olandese è andata in cerca
delle probabili sensazioni e intuizioni che Morandi traeva da quel
paesaggio urbano. Muovendosi lungo i muri “della Fondazza”, sfruttando il
potere mimetico della fotografia, superando un approccio puramente
estetizzante, Duker riesce in modo acuto e raffinato a prelevare dettagli e
particolari architettonici di Bologna e a restituirli distillati e
amplificati, dopo averli setacciati attraverso i filtri del proprio
sentire.
Ogni scatto è accuratamente costruito in modo da svelare alcuni particolari
del paesaggio che assumono il significato metafisico di imprevedibili
nature morte: inquadrature selettive isolano e valorizzano la qualità
estetica e semantica di colonne, capitelli e volte, rendendo visibile
all'osservatore disattento ciò che la sua capacità percettiva
distrattamente ignora, ma che pure forma l'abito del luogo che vive. Il
ritmico alternarsi dei piani, le sfumature dei colori, la composizione
ortogonale che il pilastro crea quando incontra l'architrave rimandano
immediatamente e in modo inequivocabile ad alcuni tratti distintivi
dell'opera di Morandi, al suo rigore geometrico e alla sua costante ricerca
di equilibrio e armonia compositiva.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo della Musica - Strada Maggiore 34
“Eugenia Vanni. Rinviai la mia partenza”, fino al 22 febbraio 2015
“Rinviai la mia partenza”, il titolo del progetto espositivo appositamente
ideato da Eugenia Vanni per gli spazi del Museo della Musica, deriva da una
suggestione: in senso narrativo induce a pensare che l’autore si sia
trattenuto qualche giorno in più in un luogo grazie a piacevoli
circostanze. Indica un approdo momentaneo dell’artista nel museo e che
lascia per breve tempo tracce del suo passaggio.
Una scultura, realizzata in collaborazione con il liutaio Pietro Gargini, è
composta dal legname grezzo (Acero dei Balcani, Abete Rosso ed Ebano) che
occorre per la realizzazione di un violino: i pezzi di legno, non ancora
lavorati, sono stati scelti dall’artista all’interno del laboratorio del
liutaio e poi lavorati come se fossero uno strumento finito. Ciò che di
solito avviene al termine del lavoro, è accaduto all’inizio, prima che il
legno potesse acquistare la forma dello strumento. In questo modo, sono
state valorizzate forme completamente casuali, che hanno acquistato una
natura visiva che non riguarda più l’artigianato ma l’arte.
Interventi di natura pittorica trovano la loro collocazione a fianco di
opere conservate nel museo: una serie di volti dipinti ad olio di sculture
e nature morte composte sia da pittura che da oggetti fisici esterni ad
essa.
Info: www.museibologna.it/musica
Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6 (fino
all'8 marzo)
Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 (fino all' 8 marzo)
Biblioteca dell'Archiginnasio - Piazza Galvani 1 (fino all' 8 marzo)
Museo di Palazzo Poggi - via Zamboni 33 (fino al 22 febbraio)
“Sissi. Manifesto Anatomico”
Con questo progetto, appositamente ideato per ART CITY Bologna, Sissi offre
per la prima volta al pubblico un percorso organico di lettura sui nuclei
principali della sua ricerca artistica attraverso un'articolazione che
coinvolge quattro diverse sedi espositive: Museo di Palazzo Poggi,
Collezioni Comunali d'Arte (Sala dei Primitivi), Museo Civico Archeologico
(Gipsoteca) e Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio.
L'ampia estensione del percorso, che esplora in particolare il tema della
costruzione metaforica di un corpo metamorfico, rende il progetto una vera
e propria mostra-organismo complessa e proteiforme che si anima nelle sue
varie parti costitutive, delineando una visione enciclopedica
dell'immaginario dell'artista.
Immaginando il centro storico di Bologna, città in cui l'artista è nata e
tuttora risiede e lavora, come ambiente di potenzialità espansiva per il
suo processo creativo, Sissi costruisce un universo narrativo ramificato in
quattro traiettorie distinte ma intrecciate tra loro, in cui gli
allestimenti di lavori nuovi e opere precedenti riproposte in un display
inedito sono appositamente pensati per entrare in risonanza dialogica con
la densità storica dei rispettivi contesti espositivi ed innescare
stimolanti contrappunti con le collezioni permanenti in una nuova
prospettiva di senso.
Tutti i linguaggi che l'artista ha adottato per sviluppare la sua poetica
sul corpo-pensiero trovano
rappresentazione: installazioni, disegni, video, sculture, performance
offrono allo sguardo e ai sensi dello spettatore una esperienza estetica
totalizzante.
Info: www.museibologna.it/arteantica - www.museibologna.it/archeologico
Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Lo Studio Villani di Bologna. Il più importante atelier fotografico
italiano del XX secolo tra industria, arte e storia”, prorogata al 26
aprile 2015
In occasione dei cento anni di attività fotografica della Studio Villani,
Alinari è lieta di presentare una grande mostra dedicata all’attività
svolta dal più importante studio fotografico italiano attivo a Bologna nel
Novecento, con un patrimonio di oltre 670.000 fotografie, oggi per la
maggior parte conservate a Firenze nell’archivio di proprietà della
Fratelli Alinari, mentre altri corpus si trovano custoditi presso
l'Archivio Fotografico della Soprintendenza per i Beni storici e artistici
di Bologna, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università
di Parma e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Lo Studio Villani ha prodotto un irripetibile corpus fotografico che
illustra il patrimonio del Made in Italy, attraverso le oltre 7.000 aziende
documentate, molte delle quali ancora oggi operanti con successo nei
mercati italiani ed esteri, ricreando la storia industriale del nostro
paese.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Lawrence Carroll. Ghost House", fino al 6 aprile 2015
Lawrence Carroll, uno dei maggiori rappresentanti della pittura
contemporanea, è protagonista al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna di
una mostra dal titolo "Ghost House", che racconta un percorso artistico di
oltre trent'anni grazie a sessantatré opere prodotte dalla metà degli anni
Ottanta a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e in alcuni
realizzate per l'occasione. Riveste particolare rilevanza la contiguità con
il Museo Morandi, la più ampia collezione pubblica di opere di Giorgio
Morandi, tra i modelli dichiarati di Carroll, oltre che maestro della
pittura del Novecento.
“Ghost House” si dispiega nell'area dedicata alle mostre temporanee senza
seguire un criterio cronologico ma creando degli ambienti che l'artista
stesso definisce come “costruiti sulla memoria”, nei quali opere di diversi
periodi sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo, nella
convinzione che un senso possa essere ricercato non solo nei singoli lavori
ma anche nelle relazioni tra di essi, considerati collettivamente e
attraverso il tempo, come gli intrecci narrativi di una storia.
Info: www.mambo-bologna.org
"Franco Guerzoni. Archeologie senza restauro", fino al 19 aprile 2015
Il MAMbo dedica a Franco Guerzoni "Archeologie senza restauro", una
personale visibile fino al 19 aprile 2015 in una sala della Collezione
Permanente. La mostra si focalizza su due estremi temporali del percorso
creativo dell'artista: gli esordi e la produzione più recente, presentando
una selezione di 17 opere rappresentative di tali momenti.
Lo sguardo rivolto verso il passato, che è interesse verso ciò che è stato
e al contempo consapevolezza della sua irrecuperabilità, è una costante del
lavoro di Guerzoni, che l'ha definita “archeologia senza restauro”. Spesso
le sue opere appaiono come dei reperti - con superfici mutate dal tempo,
polvere, parti sconnesse - e raccontano un viaggio dell'immaginazione tra
le tracce di ciò che è ormai perduto.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Morandi e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", fino
al 3 maggio 2015
Fino al 3 maggio 2015 il Museo Morandi accoglie i visitatori con "Morandi e
l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", un nuovo
allestimento che si focalizza sul suo rapporto con l'arte antica scegliendo
di introdurre nel percorso espositivo alcuni capolavori di autori del
passato, da lui amati e studiati, anche a testimonianza di quanto la
modernità della pittura di Morandi abbia tratto origine dall’antico.
Nelle sale del museo trovano posto, in dialogo con la collezione
morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, Rembrandt van
Rijn e Vitale da Bologna comprese in un arco temporale che va dal Trecento
al Settecento e provenienti da altre sedi dell'Istituzione Bologna Musei -
Collezioni Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini, Casa Morandi - e dalla
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La mostra è un progetto dell'Istituzione Bologna Musei in collaborazione
con Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per
le Province di Bologna, Ferrara, Forlì/Cesena, Ravenna e Rimini e
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
L'Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e dell'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità
museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturaliallargati al territorio.
I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla
valorizzazione di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle
dinamiche economiche e produttive della società contemporanea.
Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppo
culturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio:
dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la
Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale,
Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria
Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
in occasione della mostra “Marinella Senatore. Jammin' Drama Project – How
Do U Kill the Chemist? - Variations” aperto: giovedì e venerdì ore 14-18;
sabato e domenica: ore 12-18
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18
Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13
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