GLI APPUNTAMENTI VENERDI' 13 A GIOVEDI' 19
FEBBRAIO
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario diappuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed
episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti
di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i
principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni
di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa
ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie
forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee
politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 13 a giovedì 19
febbraio.
Prosegue giovedì 12 e venerdì 13 febbraio la chiusura di Villa delle Rose,
come da ordinanza P.G.N. 33457/2015, emanata dal Sindaco di Bologna in data
6 febbraio, che dispone per 7 giorni la chiusura dei parchi e giardini
pubblici cittadini a scopo precauzionale e per consentire la rimozione dei
rami e degli alberi caduti a causa delle recenti nevicate.
IN EVIDENZA
sabato 14 febbraio
ore 12: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5 "#grandeguERra. L’Emilia-Romagna tra fronte e retrovia"
Inaugurazione della mostra.
La mostra, voluta dall’Assemblea Legislativa della regione Emilia-Romagna
in occasione del centesimo anniversario della Grande Guerra, è stata
realizzata dall’Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri di
Bologna, in collaborazione con il Museo del Risorgimento e con la rete
degli Istituti storici dell’Emilia-Romagna, con la partecipazione di
Clionet, associazione di ricerca storica.
La mostra prosegue fino al 29 marzo 2015.
Ingresso all'inaugurazione: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Il Museo vi ama"
Il 14 febbraio “Il museo vi ama” e ve lo dimostra con le sue archeologhe
schierate nelle sale pronte a rispondere alle vostre curiosità.
Dalle 16 alle 18.30 lo staff tutto rosa del museo è pronto ad accogliere i
visitatori nelle diverse collezioni, alla mercé di tutte le domande che
vorrete fare loro. E le archeologhe non saranno da sole. Ad aspettare gli
amanti dell’arte ci saranno anche prestigiosi reperti, che per l’occasione
usciranno dalle vetrine, pronti a farsi ammirare da vicino.
Paola Giovetti, Laura Bentini, Anna Dore, Federica Guidi, Marinella
Marchesi, Laura Minarini e Daniela Picchi vi aspettano: cercatele nelle
diverse Sezioni del museo.
In questa occasione sarà presentata ed esposta per la prima volta al
pubblico la kylix di Teseo nella sua nuova veste… perché anche in
archeologia a volte le cose non sono come sembrano….
Il paziente lavoro del restauratore Paolo Nadalini ha permesso di svelare e
rimuovere un pesante intervento ottocentesco su un vaso di fama
internazionale che ora si presenta con il suo vero volto.
Il restauro è stato resa possibile grazie al contributo degli Amici del
Museo Civico Archeologico di Bologna-Esagono e dell’Associazone Coro
Athena.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/archeologico - www.amicimuseo-esagono.it
PER I BAMBINI
sabato 14 febbraio
ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 In occasione di The Best of. Laboratori musicali per bambini e di Harp
Festival
"Alla scoperta dei miti dell'arpa: Tristano ed Isotta"
Alcune musiche suonate dal vivo fanno da colonna sonora al racconto di uno
dei miti all'origine della storia dell'arpa: Tristano e Isotta, uno dei più
famosi e struggenti miti nati durante il Medioevo.
Tristano, rimasto orfano da bambino, cresciuto dallo zio, re di
Cornovaglia, si innamora di Isotta figlia del nemico re di Irlanda. Il loro
infelice amore finirà in tragedia: credendosi abbandonato da Isotta,
Tristano si lascia morire e la donna morirà di dolore a sua volta.
Nella seconda parte del laboratorio i bambini vengono chiamati ad eseguire
i primi suoni sulle piccole arpe celtiche messe a disposizione dai
musicisti.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la
data del laboratorio.
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it
ore 16: Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
“Carnevale” per il ciclo "Il Sabato dei ragazzi", laboratorio per bambini
da 3 a 10 anni, in occasione del Carnevale. Nelle sale dell'antico palazzo
dei Cardinal Legati i bambini mascherati potranno creare nuovi costumi e
partecipare ad un'antica e blasonata festa.
A cura di RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
Domenica 15 febbraio
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Comunicare a distanza" laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Fin dall'antichità gli uomini hanno escogitato diversi sistemi per
trasmettere rapidamente avvisi da un punto ad un altro, sfruttando segnali
visivi e sonori e inventando codici più o meno complessi per la
comunicazione a distanza.
Il grande cambiamento si avrà a partire dal 1799 quando l’invenzione della
pila da parte di Alessandro Volta permetterà di sfruttare la corrente
elettrica per la trasmissione dei messaggi. Nasceranno così i primi
telegrafi, che utilizzeranno appunto impulsi elettrici su fili per inviare
e ricevere le informazioni. Ma la vera “rivoluzione” nel campo delle
telecomunicazioni sarà realizzata a partire dal 1895 da Guglielmo Marconi,
che nel famoso esperimento di Villa Griffone, sfrutterà le onde
elettromagnetiche, la cui esistenza era stata teorizzata da Maxwell e
dimostrata da Hertz, per trasmettere messaggi a distanze sempre maggiori
con la telegrafia senza fili.
Il percorso vuole dunque ripercorrere la storia delle principali tappe che
hanno portato ad invenzioni come la radio, il telefono e il computer,
coinvolgendo i ragazzi con giochi ed esperimenti per trasformarli in veri e
propri esperti delle telecomunicazioni!
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 13
febbraio)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
sabato 14 febbraio
ore 16.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
"Il suono del Nord. La Norvegia protagonista della scena jazz Europea"
Presentazione del volume "Il suono del Nord. La Norvegia protagonista della
scena jazz Europea" (Auditorium Edizioni, 2014) con Siri Nergaard (docente
e teorica della traduzione), Gianni Gherardi (La Repubblica) e l'autore
Luca Vitali (Giornale della Musica e Allaboutjazz).
La Norvegia è un paese giovane che non deve fare i conti con una tradizione
ingombrante, come l’Italia. La sua gente ha un forte spirito identitario,
clima e geografia l’hanno costretta all’isolamento dal resto d’Europa e le
hanno infuso un forte spirito d’avventura. Un paese dalla struttura sociale
orizzontale, radicato nella grande tradizione folk del violino di Hardanger
che, grazie a Grieg prima e Garbarek poi, ha saputo valorizzare la
riscoperta della musica popolare indigena andando oltre le definizioni di
genere, regalandoci una delle scene più creative, senza i pudori e le ansie
definitorie tipiche del nostro tempo. Una scena che grazie anche al
sodalizio con la prestigiosa etichetta ECM ha contributo all’evoluzione
della musica europea. Proprio dal racconto del fatidico incontro avvenuto a
Bologna nel ’68 fra il (futuro) patron di ECM - Manfred Eicher - e un
giovanissimo Jan Garbarek inizierà il dialogo alla scoperta del “Suono del
Nord”.
A seguire proiezione del film/documentario “Magnetisk musiker - Jon Balke e
la Magnetic North Orchestra”.
L'inziativa è realizzata con il patrocinio del Reale Consolato di Norvegia
(Bologna) e la Reale Ambasciata di Norvegia.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
Domenica 15 febbraio
ore 10.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
Nell'ambito del ciclo L'arte tardogotica a Bologna
"Testimonianze tardogotiche nella collezione di sculture del museo"
In occasione della mostra “Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San
Petronio”, visita guidata tematica al Museo Davia Bargellini a cura di
Paolo Cova, RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 11: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"#grandeguERra. L’Emilia-Romagna tra fronte e retrovia"
Visita guidata alla mostra con Otello Sangiorgi, Responsabile Museo civico
del Risorgimento.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 11: Museo per la Memoria di Ustica - via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato
per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica.
Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di
noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16.30: Museo Medievale - via Manzoni 4
“Carlo Zauli. Le Zolle”
Visita guidata alla mostra, a cura del Museo Carlo Zauli di Faenza.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
giovedì 19 febbraio
ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Lawrence Carroll. Ghost house”
Visita guidata alla mostra.
Lawrence Carroll, artista statunitense di origine australiana, è
protagonista di una mostra al MAMbo che ne ripercorre il lavoro degli
ultimi trent'anni attraverso una selezione di circa sessanta opere prodotte
dalla metà degli anni '80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e
in alcuni appositamente realizzate per l'occasione.
"Ghost House" si dispiega nell'area dedicata alla mostre temporanee senza
seguire un criterio cronologico ma creando degli ambienti nei quali opere
di diversi periodi sono messe in dialogo tra loro e con il contesto
espositivo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00). Per i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org
MOSTRE
Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
-"#grandeguERra. L'Emilia-Romagna tra fronte e retrovia" 14 febbraio - 29
marzo 2015
La mostra, voluta dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna
in occasione del centesimo anniversario della Grande Guerra, racconta in
modo semplice ma approfondito l'importante ruolo dell'Emilia-Romagna come
“cuore pulsante” delle retrovie italiane durante la Prima Guerra Mondiale.
Realizzata dall'Istituto per la storia e le memorie del '900 Parri
Emilia-Romagna in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento e con
la rete degli Istituti storici dell'Emilia-Romagna, l'esposizione è
articolata in 25 pannelli didascalici ed arricchita da cimeli e documenti
originali legati al territorio conservati presso il museo, a documentare
tra l'altro l'attività di rieducazione dei mutilati di guerra e quella
dell'Ufficio Notizie alle famiglie dei militari, che ebbero proprio a
Bologna il loro centro propulsivo.
L'esistenza di una vasta e ramificata rete assistenziale e sanitaria, che
fece dell'Emilia-Romagna una vera e propria "regione ospedale"; quella di
importanti istituzioni e presidi militari, di industrie grandi e piccole
convertite a fini bellici, dei campi di prigionia per i militari
austro-ungarici (e, al termine del conflitto, dei centri di raccolta per
gli ex prigionieri di guerra italiani); la presenza dei profughi friulani e
veneti; il ruolo delle associazioni di mutilati e di combattenti, vengono
documentati attraverso un linguaggio chiaro e l'uso di immagini, in parte
inedite.
Non viene poi dimenticato il peculiare contesto emiliano-romagnolo, da
sempre caratterizzato da una vivace dialettica politica: gli anni della
guerra, ad esempio, sono anche quelli in cui il sindaco Francesco Zanardi
faceva di Bologna un laboratorio del riformismo socialista, configurando i
prodromi di un più moderno welfare locale.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Villa delle Rose - via Saragozza 228/230
“Marinella Senatore. Jammin' Drama Project - How Do U Kill the Chemist? -
Variations”, fino al 15 febbraio 2015
Villa delle Rose ospita una mostra di Marinella Senatore che riunisce tre
sue video-installazioni nelle sale espositive della sede esterna del MAMbo.
L'esposizione ha come fulcro “Jammin' Drama Project” (2014), opera prodotta
nell'ambito di “Museo Chiama Artista”.
Liberamente ispirato al lavoro di Tim Rollins condotto negli anni 80 nel
South Bronx, dove coi suoi studenti aveva sviluppato una strategia di
collaborazione denominata "jammin’”, innescando processi di coinvolgimento
dei membri a partire dalla propria storia, “Jammin’ Drama Project” è un
progetto partecipativo che ha coinvolto oltre 500 cittadini della comunità
ispanica e afro-americana di Harlem, NYC. Dai primi incontri avuti a NYC
con vari gruppi e comunità in Harlem (club poesia, gruppi di rapper,
associazioni di quartiere, e associazioni di donne afro-americane e
ispaniche) si è andata delineando la possibilità di realizzare un video,
strutturato in quattro capitoli, da girare in stile cinéma vérité, in
diretta, di fronte ai partecipanti che ne hanno dunque seguito tutte le
fasi di lavorazione, cominciando innanzitutto da quella fondamentale della
scrittura della sceneggiatura.
La seconda video-installazione in mostra è “How Do U Kill the
Chemist?” (2009), che mette in scena una serie di eventi realmente accaduti
negli anni Cinquanta nello Stato di New York. Gruppi di rapper di Harlem
hanno preso parte al progetto sia come attori sia come sceneggiatori
insieme ad altri residenti della città di Hudson, dove si erano svolti
alcuni degli eventi reali. Il progetto è stato prodotto grazie al sostegno
della Fellowship della Dena Foundation, Parigi.
La terza opera visibile a Villa delle Rose è “Variations” (2011), nella
quale attraverso associazioni di quartiere, volontari, centri sociali,
blogger, settimanali, giornali locali, radio e web, oppure bussando
personalmente a più porte Marinella Senatore ha coinvolto oltre 300
residenti del Lower East Side di New York - dagli otto ai settant’anni. Le
sessioni di scrittura collettiva, ciascuna seguita da più di 80 persone, si
sono svolte all’interno del teatro del New Museum, dove si sono svolti
anche i casting preliminari. A seguito del progetto alcuni dei partecipanti
hanno creato spontaneamente piattaforme online per cercare nuove
opportunità di collaborazione in contesti diversi e non necessariamente
legati all’arte contemporanea.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo.bologna.org
Museo Medievale - via Manzoni 4
“Carlo Zauli. Le Zolle”, fino al 6 aprile 2015
Il Museo Civico Medievale, in collaborazione con il Museo Carlo Zauli di
Faenza e con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, presenta la
mostra “Carlo Zauli. Le Zolle”, dedicata ad una delle grandi figure della
scultura italiana del Novecento.
In questo inedito progetto espositivo, le collezioni del Museo Civico
Medievale entrano in dialogo con 14 opere di Zauli, che costituiscono un
nucleo sintetico, ma esaustivo, di una delle tematiche fondanti della
ricerca artistica dello scultore romagnolo: la Terra nella sua forma più
naturale, ovvero l'elemento primigenio e costituente della “zolla
d’argilla”.
Realizzate dai primi anni Settanta fino al 1984, le opere sono state
selezionate dal curatore della mostra, Matteo Zauli, per la loro ruvida
matericità che ben si accosta alla stratificazione dei materiali che
compongono la struttura degli spazi espositivi.
Appartengono agli inizi degli anni Settanta lavori come “L'oro della
zolla”, “Inquinamento nero”, “Zolla”, “Arata”, attraverso cui Carlo Zauli,
parallelamente alle sperimentazioni inglesi della Land Art, dibatte il
difficile rapporto tra Uomo e Natura facendo emergere la forza generatrice
della terra e la necessità da parte dell’uomo di ritrovare con essa un
rapporto fondato su valori primigeni ed archetipi. Per esprimere questa
tensione, violenta e quasi erotica, l'artista utilizza la materia, “la
terra” della propria quotidianità, con cui “combatte” e vive ogni giorno,
l’argilla.
Con il mutare della società, nel corso degli anni Ottanta, Zauli esprime
l’incrudirsi del rapporto tra Uomo e Natura, denunciandone il distacco
attraverso nuove opere come la “Genesi” e una nuova tipologia di “Zolla”,
in cui l’evidente rapporto con il suolo è espresso attraverso forme
geometriche primigenie, monolitiche, dalle linee nette e taglienti, che
nulla concedono alla sensualità generatrice e magmatica riscontrabile nei
lavori degli anni Settanta e che paiono rappresentare vere e proprie
porzioni di suolo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio”, fino al 12
aprile 2015
Il Museo Civico Medievale, in collaborazione con la Basilica di San
Petronio, dedica ad uno dei maggiori protagonisti della pittura tardogotica
in Italia, Giovanni di Pietro Falloppi, meglio noto come Giovanni da Modena
(circa 1375-1456), la mostra “Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di
San Petronio”, curata da Daniele Benati e Massimo Medica.
La mostra è articolata in due sedi, il Museo Civico Medievale e la Basilica
di San Petronio, ciascuna accessibile con proprio biglietto.
Si tratta della prima esposizione dedicata a questo artista, modenese di
nascita, ma bolognese di adozione, autore della decorazione della ben nota
Cappella Bolognini in San Petronio (1411-12 ca.), capolavoro assoluto della
pittura tardogotica bolognese che, insieme alle altre testimonianze ancora
presenti nella basilica, tra cui i grandi affreschi di significato
allegorico nella Cappella dei Dieci di Balia (1420), costituisce un
necessario completamento del percorso espositivo.
L'esposizione presso il Museo Civico Medievale mette a confronto oltre
venti opere opere del pittore provenienti da musei e collezioni private -
dipinti su tavola come “San Giacomo”, “San Pietro”, “San Francesco”, “San
Nicola da Tolentino” (Bologna, Compagnia dei Lombardi), “Madonna col
Bambino” (Modena, Museo Civico d'Arte) e “Madonna col Bambino” (Ferrara,
Pinacoteca Nazionale), affreschi come la “Madonna col Bambino e due
angeli” (Carpi, chiesa di San Francesco), “La Vergine con il
Bambino” (Bologna, chiesa di Santa Maria dei Servi) e miniature - tentando
di ricostruirne il lungo periodo di attività, avviato all'inizio del XV
secolo, come rivelano le due miniature all'interno degli “Statuti della
Società dei Drappieri” (1407, Bologna, Museo Civico Medievale), quando la
sua presenza risulta già documentata a Bologna, dove rimane fino agli anni
Cinquanta del Quattrocento, come testimonia la tempera con “San Bernardino
da Siena e storie della sua vita” (1451, Bologna, Pinacoteca Nazionale).
Nella Basilica di San Petronio è possibile visitare - seguendo un percorso
appositamente predisposto - le Cappelle Bolognini, dei Dieci di Balia, di
Santa Brigida, della Società dei Notai e della Pace, i cui affreschi sono
stati per l'occasione valorizzati attraverso un nuovo sistema di
illuminazione.
Il biglietto di ingresso intero alla sede espositiva del Museo Civico
Medievale dà diritto alla riduzione sull'ingresso nella sede della Basilica
di San Petronio.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Casa Morandi - via Fondazza 36
“Ada Duker. Imprevedibili nature morte”, fino al 22 marzo 2015
Casa Morandi ospita l'omaggio a Giorgio Morandi da parte di Ada Duker,
artista olandese che pone alla base della propria indagine estetica la
ricerca di composizioni ritmate da linee e piani sovrapposti, nonché da
geometrie costruite sull'alternarsi di luce e ombra.
Soggiornando a Bologna, Ada Duker ha esplorato i portici e le strade che il
maestro bolognese abitualmente percorreva, avventurandosi con la sua
macchina fotografica in un percorso creativo che rende visibile
l'invisibile di una realtà architettonica. Da via Fondazza, dove Morandi
visse dal 1910 al 1964, e lungo quella strada che dalla sua abitazione lo
conduceva all'Accademia di Belle Arti, l'artista olandese è andata in cerca
delle probabili sensazioni e intuizioni che Morandi traeva da quel
paesaggio urbano. Muovendosi lungo i muri “della Fondazza”, sfruttando il
potere mimetico della fotografia, superando un approccio puramente
estetizzante, Duker riesce in modo acuto e raffinato a prelevare dettagli e
particolari architettonici di Bologna e a restituirli distillati e
amplificati, dopo averli setacciati attraverso i filtri del proprio
sentire.
Ogni scatto è accuratamente costruito in modo da svelare alcuni particolari
del paesaggio che assumono il significato metafisico di imprevedibili
nature morte: inquadrature selettive isolano e valorizzano la qualità
estetica e semantica di colonne, capitelli e volte, rendendo visibile
all'osservatore disattento ciò che la sua capacità percettiva
distrattamente ignora, ma che pure forma l'abito del luogo che vive. Il
ritmico alternarsi dei piani, le sfumature dei colori, la composizione
ortogonale che il pilastro crea quando incontra l'architrave rimandano
immediatamente e in modo inequivocabile ad alcuni tratti distintivi
dell'opera di Morandi, al suo rigore geometrico e alla sua costante ricerca
di equilibrio e armonia compositiva.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo della Musica - Strada Maggiore 34
“Eugenia Vanni. Rinviai la mia partenza”, fino al 22 febbraio 2015
Il titolo di questol progetto espositivo appositamente ideato da Eugenia
Vanni per gli spazi del Museo della Musica, deriva da una suggestione: in
senso narrativo induce a pensare che l’autore si sia trattenuto qualche
giorno in più in un luogo grazie a piacevoli circostanze. Indica un approdo
momentaneo dell’artista nel museo e che lascia per breve tempo tracce del
suo passaggio.
Una scultura, realizzata in collaborazione con il liutaio Pietro Gargini, è
composta dal legname grezzo (Acero dei Balcani, Abete Rosso ed Ebano) che
occorre per la realizzazione di un violino: i pezzi di legno, non ancora
lavorati, sono stati scelti dall’artista all’interno del laboratorio del
liutaio e poi lavorati come se fossero uno strumento finito. Ciò che di
solito avviene al termine del lavoro, è accaduto all’inizio, prima che il
legno potesse acquistare la forma dello strumento. In questo modo, sono
state valorizzate forme completamente casuali, che hanno acquistato una
natura visiva che non riguarda più l’artigianato ma l’arte.
Interventi di natura pittorica trovano la loro collocazione a fianco di
opere conservate nel museo: una serie di volti dipinti ad olio di sculture
e nature morte composte sia da pittura che da oggetti fisici esterni ad
essa.
Info: www.museibologna.it/musica
Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6 (fino
all'8 marzo)
Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 (fino all' 8 marzo)
Biblioteca dell'Archiginnasio - Piazza Galvani 1 (fino all' 8 marzo)
Museo di Palazzo Poggi - via Zamboni 33 (fino al 22 febbraio)
“Sissi. Manifesto Anatomico”
Con questo progetto, appositamente ideato per ART CITY Bologna, Sissi offre
per la prima volta al pubblico un percorso organico di lettura sui nuclei
principali della sua ricerca artistica attraverso un'articolazione che
coinvolge quattro diverse sedi espositive: Museo di Palazzo Poggi,
Collezioni Comunali d'Arte (Sala dei Primitivi), Museo Civico Archeologico
(Gipsoteca) e Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio.
L'ampia estensione del percorso, che esplora in particolare il tema della
costruzione metaforica di un corpo metamorfico, rende il progetto una vera
e propria mostra-organismo complessa e proteiforme che si anima nelle sue
varie parti costitutive, delineando una visione enciclopedica
dell'immaginario dell'artista.
Immaginando il centro storico di Bologna, città in cui l'artista è nata e
tuttora risiede e lavora, come ambiente di potenzialità espansiva per il
suo processo creativo, Sissi costruisce un universo narrativo ramificato in
quattro traiettorie distinte ma intrecciate tra loro, in cui gli
allestimenti di lavori nuovi e opere precedenti riproposte in un display
inedito sono appositamente pensati per entrare in risonanza dialogica con
la densità storica dei rispettivi contesti espositivi ed innescare
stimolanti contrappunti con le collezioni permanenti in una nuova
prospettiva di senso.
Tutti i linguaggi che l'artista ha adottato per sviluppare la sua poetica
sul corpo-pensiero trovano
rappresentazione: installazioni, disegni, video, sculture, performance
offrono allo sguardo e ai sensi dello spettatore una esperienza estetica
totalizzante.
Info: www.museibologna.it/arteantica - www.museibologna.it/archeologico
Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Lo Studio Villani di Bologna. Il più importante atelier fotografico
italiano del XX secolo tra industria, arte e storia”, fino al 28 febbraio
2015
In occasione dei cento anni di attività fotografica della Studio Villani,
Alinari è lieta di presentare una grande mostra dedicata all’attività
svolta dal più importante studio fotografico italiano attivo a Bologna nel
Novecento, con un patrimonio di oltre 670.000 fotografie, oggi per la
maggior parte conservate a Firenze nell’archivio di proprietà della
Fratelli Alinari, mentre altri corpus si trovano custoditi presso
l'Archivio Fotografico della Soprintendenza per i Beni storici e artistici
di Bologna, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università
di Parma e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Lo Studio Villani ha prodotto un irripetibile corpus fotografico che
illustra il patrimonio del Made in Italy, attraverso le oltre 7.000 aziende
documentate, molte delle quali ancora oggi operanti con successo nei
mercati italiani ed esteri, ricreando la storia industriale del nostro
paese.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Lawrence Carroll. Ghost House", fino al 6 aprile 2015
Lawrence Carroll, uno dei maggiori rappresentanti della pittura
contemporanea, è protagonista al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna di
una mostra dal titolo "Ghost House", che racconta un percorso artistico di
oltre trent'anni grazie a sessantatré opere prodotte dalla metà degli anni
Ottanta a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e in alcuni
realizzate per l'occasione. Riveste particolare rilevanza la contiguità con
il Museo Morandi, la più ampia collezione pubblica di opere di Giorgio
Morandi, tra i modelli dichiarati di Carroll, oltre che maestro della
pittura del Novecento.
“Ghost House” si dispiega nell'area dedicata alle mostre temporanee senza
seguire un criterio cronologico ma creando degli ambienti che l'artista
stesso definisce come “costruiti sulla memoria”, nei quali opere di diversi
periodi sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo, nella
convinzione che un senso possa essere ricercato non solo nei singoli lavori
ma anche nelle relazioni tra di essi, considerati collettivamente e
attraverso il tempo, come gli intrecci narrativi di una storia.
Info: www.mambo-bologna.org
"Franco Guerzoni. Archeologie senza restauro", fino al 19 aprile 2015
Il MAMbo dedica a Franco Guerzoni "Archeologie senza restauro", una
personale visibile fino al 19 aprile 2015 in una sala della Collezione
Permanente. La mostra si focalizza su due estremi temporali del percorso
creativo dell'artista: gli esordi e la produzione più recente, presentando
una selezione di 17 opere rappresentative di tali momenti.
Lo sguardo rivolto verso il passato, che è interesse verso ciò che è stato
e al contempo consapevolezza della sua irrecuperabilità, è una costante del
lavoro di Guerzoni, che l'ha definita “archeologia senza restauro”. Spesso
le sue opere appaiono come dei reperti - con superfici mutate dal tempo,
polvere, parti sconnesse - e raccontano un viaggio dell'immaginazione tra
le tracce di ciò che è ormai perduto.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Morandi e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", fino
al 17 maggio 2015
Fino al 3 maggio 2015 il Museo Morandi accoglie i visitatori con "Morandi e
l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", un allestimento
che si focalizza sul suo rapporto con l'arte antica scegliendo di
introdurre nel percorso espositivo alcuni capolavori di autori del passato,
da lui amati e studiati, anche a testimonianza di quanto la modernità della
pittura di Morandi abbia tratto origine dall’antico.
Nelle sale del museo trovano posto, in dialogo con la collezione
morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, Rembrandt van
Rijn e Vitale da Bologna comprese in un arco temporale che va dal Trecento
al Settecento e provenienti da altre sedi dell'Istituzione Bologna Musei -
Collezioni Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini, Casa Morandi - e dalla
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La mostra è un progetto dell'Istituzione Bologna Musei in collaborazione
con Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per
le Province di Bologna, Ferrara, Forlì/Cesena, Ravenna e Rimini e
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
L'Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e dell'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità
museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla
valorizzazione di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle
dinamiche economiche e produttive della società contemporanea.
Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppoculturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio:
dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la
Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale,
Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria
Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
in occasione della mostra “Marinella Senatore. Jammin' Drama Project – How
Do U Kill the Chemist? - Variations” aperto: giovedì e venerdì ore 14-18;
sabato e domenica: ore 12-18
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18
Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13
Nessun commento:
Posta un commento