sabato 14 febbraio 2015

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI


GLI APPUNTAMENTI VENERDI' 13 A GIOVEDI' 19
FEBBRAIO
Ogni  settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di
appuntamenti,  per  svelare  le  loro  collezioni  e  raccontare aspetti ed
episodi  inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti
di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze,  laboratori,  concerti, visite guidate, visite in lingua sono i
principali  "strumenti"  di questo racconto, che si dispiega lungo millenni
di  storia,  dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa
ai  prodotti  dell'attuale  distretto industriale, dalla pittura alle varie
forme  dell'arte  moderna  e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee
politiche e civili.
Di  seguito  gli  appuntamenti  in  programma  da  venerdì  13 a giovedì 19
febbraio.

Prosegue  giovedì 12 e venerdì 13 febbraio la chiusura di Villa delle Rose,
come da ordinanza P.G.N. 33457/2015, emanata dal Sindaco di Bologna in data
6  febbraio,  che  dispone  per  7 giorni la chiusura dei parchi e giardini
pubblici  cittadini a scopo precauzionale e per consentire la rimozione dei
rami e degli alberi caduti a causa delle recenti nevicate.

IN EVIDENZA

sabato 14 febbraio

ore 12: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"#grandeguERra. L’Emilia-Romagna tra fronte e retrovia"
Inaugurazione della mostra.

La  mostra,  voluta dall’Assemblea Legislativa della regione Emilia-Romagna
in  occasione  del  centesimo  anniversario  della  Grande  Guerra, è stata
realizzata  dall’Istituto  per  la  Storia  e  le Memorie del ‘900 Parri di
Bologna,  in  collaborazione  con  il  Museo del Risorgimento e con la rete
degli  Istituti  storici  dell’Emilia-Romagna,  con  la  partecipazione  di
Clionet, associazione di ricerca storica.
La mostra prosegue fino al 29 marzo 2015.
Ingresso all'inaugurazione: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2

"Il Museo vi ama"

Il  14  febbraio  “Il museo vi ama” e ve lo dimostra con le sue archeologhe
schierate nelle sale pronte a rispondere alle vostre curiosità.
Dalle  16 alle 18.30 lo staff tutto rosa del museo è pronto ad accogliere i
visitatori  nelle  diverse  collezioni,  alla mercé di tutte le domande che
vorrete  fare  loro. E le archeologhe non saranno da sole. Ad aspettare gli
amanti  dell’arte ci saranno anche prestigiosi reperti, che per l’occasione
usciranno dalle vetrine, pronti a farsi ammirare da vicino.
Paola  Giovetti,  Laura  Bentini,  Anna  Dore,  Federica  Guidi,  Marinella

Marchesi,  Laura  Minarini  e  Daniela Picchi vi aspettano: cercatele nelle
diverse Sezioni del museo.
In  questa  occasione  sarà  presentata  ed  esposta  per la prima volta al
pubblico  la  kylix  di  Teseo  nella  sua  nuova  veste…  perché  anche in
archeologia a volte le cose non sono come sembrano….
Il paziente lavoro del restauratore Paolo Nadalini ha permesso di svelare e
rimuovere   un   pesante   intervento  ottocentesco  su  un  vaso  di  fama
internazionale che ora si presenta con il suo vero volto.
Il  restauro  è  stato  resa possibile grazie al contributo degli Amici del
Museo  Civico  Archeologico  di  Bologna-Esagono  e  dell’Associazone  Coro
Athena.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/archeologico - www.amicimuseo-esagono.it

PER I BAMBINI

sabato 14 febbraio

ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In  occasione  di  The  Best  of. Laboratori musicali per bambini e di Harp
Festival
"Alla scoperta dei miti dell'arpa: Tristano ed Isotta"

Alcune  musiche suonate dal vivo fanno da colonna sonora al racconto di uno
dei miti all'origine della storia dell'arpa: Tristano e Isotta, uno dei più
famosi e struggenti miti nati durante il Medioevo.
Tristano,   rimasto   orfano   da  bambino,  cresciuto  dallo  zio,  re  di
Cornovaglia, si innamora di Isotta figlia del nemico re di Irlanda. Il loro
infelice  amore  finirà  in  tragedia:  credendosi  abbandonato  da Isotta,
Tristano si lascia morire e la donna morirà di dolore a sua volta.
Nella  seconda parte del laboratorio i bambini vengono chiamati ad eseguire
i  primi  suoni  sulle  piccole  arpe  celtiche  messe  a  disposizione dai
musicisti.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si  richiede  conferma  o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la
data del laboratorio.
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica - www.millearpeggi.it

ore 16: Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
“Carnevale”  per  il ciclo "Il Sabato dei ragazzi", laboratorio per bambini
da  3 a 10 anni, in occasione del Carnevale. Nelle sale dell'antico palazzo
dei  Cardinal  Legati  i bambini mascherati potranno creare nuovi costumi e
partecipare ad un'antica e blasonata festa.
A cura di RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

Domenica 15 febbraio

ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

"Comunicare a distanza" laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Fin   dall'antichità  gli  uomini  hanno  escogitato  diversi  sistemi  per
trasmettere  rapidamente avvisi da un punto ad un altro, sfruttando segnali
visivi   e  sonori  e  inventando  codici  più  o  meno  complessi  per  la
comunicazione a distanza.
Il  grande cambiamento si avrà a partire dal 1799 quando l’invenzione della
pila  da  parte  di  Alessandro  Volta  permetterà di sfruttare la corrente
elettrica  per  la  trasmissione  dei  messaggi.  Nasceranno  così  i primi
telegrafi,  che utilizzeranno appunto impulsi elettrici su fili per inviare
e  ricevere  le  informazioni.  Ma  la  vera  “rivoluzione” nel campo delle
telecomunicazioni  sarà realizzata a partire dal 1895 da Guglielmo Marconi,
che   nel   famoso   esperimento  di  Villa  Griffone,  sfrutterà  le  onde
elettromagnetiche,  la  cui  esistenza  era  stata  teorizzata da Maxwell e
dimostrata  da  Hertz,  per trasmettere messaggi a distanze sempre maggiori
con la telegrafia senza fili.
Il  percorso vuole dunque ripercorrere la storia delle principali tappe che
hanno  portato  ad  invenzioni  come  la  radio, il telefono e il computer,
coinvolgendo i ragazzi con giochi ed esperimenti per trasformarli in veri e
propri esperti delle telecomunicazioni!
Prenotazione  obbligatoria  allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 13
febbraio)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

sabato 14 febbraio

ore 16.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

"Il suono del Nord. La Norvegia protagonista della scena jazz Europea"
Presentazione del volume "Il suono del Nord. La Norvegia protagonista della
scena  jazz Europea" (Auditorium Edizioni, 2014) con Siri Nergaard (docente
e  teorica  della  traduzione),  Gianni Gherardi (La Repubblica) e l'autore
Luca Vitali (Giornale della Musica e Allaboutjazz).
La Norvegia è un paese giovane che non deve fare i conti con una tradizione
ingombrante,  come  l’Italia. La sua gente ha un forte spirito identitario,
clima  e geografia l’hanno costretta all’isolamento dal resto d’Europa e le
hanno infuso un forte spirito d’avventura. Un paese dalla struttura sociale
orizzontale, radicato nella grande tradizione folk del violino di Hardanger
che,  grazie  a  Grieg  prima  e  Garbarek  poi,  ha  saputo valorizzare la
riscoperta  della  musica popolare indigena andando oltre le definizioni di
genere, regalandoci una delle scene più creative, senza i pudori e le ansie
definitorie  tipiche  del  nostro  tempo.  Una  scena  che  grazie anche al
sodalizio  con  la  prestigiosa  etichetta ECM ha contributo all’evoluzione
della musica europea. Proprio dal racconto del fatidico incontro avvenuto a
Bologna  nel  ’68  fra  il  (futuro)  patron di ECM - Manfred Eicher - e un
giovanissimo  Jan Garbarek inizierà il dialogo alla scoperta del “Suono del
Nord”.
A seguire proiezione del film/documentario “Magnetisk musiker - Jon Balke e
la Magnetic North Orchestra”.
L'inziativa  è realizzata con il patrocinio del Reale Consolato di Norvegia
(Bologna) e la Reale Ambasciata di Norvegia.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica

Domenica 15 febbraio

ore 10.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44

Nell'ambito del ciclo L'arte tardogotica a Bologna
"Testimonianze tardogotiche nella collezione di sculture del museo"
In  occasione della mostra “Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San
Petronio”,  visita  guidata  tematica  al  Museo Davia Bargellini a cura di
Paolo Cova, RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 11: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"#grandeguERra. L’Emilia-Romagna tra fronte e retrovia"
Visita  guidata alla mostra con Otello Sangiorgi, Responsabile Museo civico
del Risorgimento.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 11: Museo per la Memoria di Ustica - via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una  visita  al  luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato
per   la   città  in  ricordo  delle  vittime  della  tragedia  di  Ustica.
Un'occasione  per  riflettere  sulla memoria e sull'identità di ciascuno di
noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00
Info: www.mambo-bologna.org

ore 16.30: Museo Medievale - via Manzoni 4
“Carlo Zauli. Le Zolle”
Visita guidata alla mostra, a cura del Museo Carlo Zauli di Faenza.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

giovedì 19 febbraio

ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Lawrence Carroll. Ghost house”
Visita guidata alla mostra.

Lawrence   Carroll,   artista   statunitense   di  origine  australiana,  è
protagonista  di  una  mostra  al  MAMbo  che ne ripercorre il lavoro degli
ultimi trent'anni attraverso una selezione di circa sessanta opere prodotte
dalla metà degli anni '80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e
in alcuni appositamente realizzate per l'occasione.
"Ghost  House"  si dispiega nell'area dedicata alla mostre temporanee senza
seguire  un  criterio cronologico ma creando degli ambienti nei quali opere
di  diversi  periodi  sono  messe  in  dialogo  tra  loro e con il contesto
espositivo.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:  €  4,00  +  biglietto  museo  (€  6,00  intero  / € 4,00). Per i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org

MOSTRE

Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
-"#grandeguERra.  L'Emilia-Romagna  tra fronte e retrovia" 14 febbraio - 29
marzo 2015

La  mostra,  voluta dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna
in  occasione  del  centesimo anniversario della Grande Guerra, racconta in
modo  semplice  ma approfondito l'importante ruolo dell'Emilia-Romagna come
“cuore pulsante” delle retrovie italiane durante la Prima Guerra Mondiale.
Realizzata  dall'Istituto  per  la  storia  e  le  memorie  del  '900 Parri
Emilia-Romagna in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento e con
la   rete  degli  Istituti  storici  dell'Emilia-Romagna,  l'esposizione  è
articolata  in  25 pannelli didascalici ed arricchita da cimeli e documenti
originali  legati  al  territorio conservati presso il museo, a documentare
tra  l'altro  l'attività  di  rieducazione  dei mutilati di guerra e quella
dell'Ufficio  Notizie  alle  famiglie  dei  militari,  che ebbero proprio a
Bologna il loro centro propulsivo.
L'esistenza  di  una vasta e ramificata rete assistenziale e sanitaria, che
fece  dell'Emilia-Romagna  una vera e propria "regione ospedale"; quella di
importanti  istituzioni  e  presidi militari, di industrie grandi e piccole
convertite   a  fini  bellici,  dei  campi  di  prigionia  per  i  militari
austro-ungarici  (e,  al  termine del conflitto, dei centri di raccolta per
gli ex prigionieri di guerra italiani); la presenza dei profughi friulani e
veneti;  il  ruolo delle associazioni di mutilati e di combattenti, vengono
documentati  attraverso  un linguaggio chiaro e l'uso di immagini, in parte
inedite.
Non  viene  poi  dimenticato  il  peculiare contesto emiliano-romagnolo, da
sempre  caratterizzato  da  una  vivace dialettica politica: gli anni della
guerra,  ad  esempio, sono anche quelli in cui il sindaco Francesco Zanardi
faceva  di Bologna un laboratorio del riformismo socialista, configurando i
prodromi di un più moderno welfare locale.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Villa delle Rose - via Saragozza 228/230
“Marinella  Senatore.  Jammin' Drama Project - How Do U Kill the Chemist? -
Variations”, fino al 15 febbraio 2015

Villa  delle  Rose ospita una mostra di Marinella Senatore che riunisce tre
sue video-installazioni nelle sale espositive della sede esterna del MAMbo.
L'esposizione ha come fulcro “Jammin' Drama Project” (2014), opera prodotta
nell'ambito di “Museo Chiama Artista”.
Liberamente  ispirato  al  lavoro di Tim Rollins condotto negli anni 80 nel
South  Bronx,  dove  coi  suoi  studenti  aveva sviluppato una strategia di
collaborazione  denominata "jammin’”, innescando processi di coinvolgimento
dei  membri  a  partire  dalla propria storia, “Jammin’ Drama Project” è un
progetto  partecipativo che ha coinvolto oltre 500 cittadini della comunità
ispanica  e  afro-americana  di Harlem, NYC. Dai primi incontri avuti a NYC
con  vari  gruppi  e  comunità  in  Harlem  (club poesia, gruppi di rapper,
associazioni  di  quartiere,  e  associazioni  di  donne  afro-americane  e
ispaniche)  si  è  andata delineando la possibilità di realizzare un video,
strutturato  in  quattro  capitoli,  da  girare  in stile cinéma vérité, in
diretta,  di  fronte  ai  partecipanti che ne hanno dunque seguito tutte le
fasi  di lavorazione, cominciando innanzitutto da quella fondamentale della
scrittura della sceneggiatura.
La   seconda   video-installazione   in   mostra  è  “How  Do  U  Kill  the
Chemist?” (2009), che mette in scena una serie di eventi realmente accaduti
negli  anni  Cinquanta  nello Stato di New York. Gruppi di rapper di Harlem
hanno  preso  parte  al  progetto  sia  come  attori sia come sceneggiatori
insieme  ad  altri  residenti  della  città di Hudson, dove si erano svolti
alcuni  degli eventi reali. Il progetto è stato prodotto grazie al sostegno
della Fellowship della Dena Foundation, Parigi.
La  terza  opera  visibile  a Villa delle Rose è “Variations” (2011), nella
quale  attraverso  associazioni  di  quartiere,  volontari, centri sociali,
blogger,  settimanali,  giornali  locali,  radio  e  web,  oppure  bussando
personalmente  a  più  porte  Marinella  Senatore  ha  coinvolto  oltre 300
residenti  del Lower East Side di New York - dagli otto ai settant’anni. Le
sessioni di scrittura collettiva, ciascuna seguita da più di 80 persone, si
sono  svolte  all’interno  del  teatro  del New Museum, dove si sono svolti
anche i casting preliminari. A seguito del progetto alcuni dei partecipanti
hanno   creato   spontaneamente   piattaforme   online  per  cercare  nuove
opportunità  di  collaborazione  in  contesti diversi e non necessariamente
legati all’arte contemporanea.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo.bologna.org

Museo Medievale - via Manzoni 4
“Carlo Zauli. Le Zolle”, fino al 6 aprile 2015

Il  Museo  Civico  Medievale, in collaborazione con il Museo Carlo Zauli di
Faenza  e  con  la  Fondazione  del Monte di Bologna e Ravenna, presenta la
mostra  “Carlo  Zauli. Le Zolle”, dedicata ad una delle grandi figure della
scultura italiana del Novecento.
In  questo  inedito  progetto  espositivo,  le  collezioni del Museo Civico
Medievale  entrano  in  dialogo con 14 opere di Zauli, che costituiscono un
nucleo  sintetico,  ma  esaustivo,  di  una  delle tematiche fondanti della
ricerca  artistica  dello  scultore romagnolo: la Terra nella sua forma più
naturale,   ovvero   l'elemento   primigenio  e  costituente  della  “zolla
d’argilla”.
Realizzate  dai  primi  anni  Settanta  fino  al  1984, le opere sono state
selezionate  dal  curatore  della  mostra, Matteo Zauli, per la loro ruvida
matericità  che  ben  si  accosta  alla  stratificazione  dei materiali che
compongono la struttura degli spazi espositivi.
Appartengono  agli  inizi  degli  anni  Settanta  lavori  come “L'oro della
zolla”,  “Inquinamento nero”, “Zolla”, “Arata”, attraverso cui Carlo Zauli,
parallelamente  alle  sperimentazioni  inglesi  della  Land Art, dibatte il
difficile  rapporto tra Uomo e Natura facendo emergere la forza generatrice
della  terra  e  la  necessità  da parte dell’uomo di ritrovare con essa un
rapporto  fondato  su  valori  primigeni ed archetipi. Per esprimere questa
tensione,  violenta  e  quasi  erotica,  l'artista utilizza la materia, “la
terra”  della  propria quotidianità, con cui “combatte” e vive ogni giorno,
l’argilla.
Con  il  mutare  della società, nel corso degli anni Ottanta, Zauli esprime
l’incrudirsi  del  rapporto  tra  Uomo  e Natura, denunciandone il distacco
attraverso  nuove  opere come la “Genesi” e una nuova tipologia di “Zolla”,
in  cui  l’evidente  rapporto  con  il  suolo  è  espresso attraverso forme
geometriche  primigenie,  monolitiche,  dalle  linee nette e taglienti, che
nulla  concedono  alla sensualità generatrice e magmatica riscontrabile nei
lavori  degli  anni  Settanta  e  che  paiono  rappresentare vere e proprie
porzioni di suolo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Giovanni  da  Modena.  Un  pittore  all'ombra di San Petronio”, fino al 12
aprile 2015

Il  Museo  Civico  Medievale,  in  collaborazione  con  la  Basilica di San
Petronio, dedica ad uno dei maggiori protagonisti della pittura tardogotica
in Italia, Giovanni di Pietro Falloppi, meglio noto come Giovanni da Modena
(circa  1375-1456),  la mostra “Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di
San Petronio”, curata da Daniele Benati e Massimo Medica.
La mostra è articolata in due sedi, il Museo Civico Medievale e la Basilica
di San Petronio, ciascuna accessibile con proprio biglietto.
Si  tratta  della  prima esposizione dedicata a questo artista, modenese di
nascita,  ma bolognese di adozione, autore della decorazione della ben nota
Cappella Bolognini in San Petronio (1411-12 ca.), capolavoro assoluto della
pittura  tardogotica bolognese che, insieme alle altre testimonianze ancora
presenti  nella  basilica,  tra  cui  i  grandi  affreschi  di  significato
allegorico  nella  Cappella  dei  Dieci  di  Balia  (1420),  costituisce un
necessario completamento del percorso espositivo.
L'esposizione  presso  il  Museo  Civico  Medievale mette a confronto oltre
venti  opere  opere del pittore provenienti da musei e collezioni private -
dipinti  su  tavola come “San Giacomo”, “San Pietro”, “San Francesco”, “San
Nicola  da  Tolentino”  (Bologna,  Compagnia  dei  Lombardi),  “Madonna col
Bambino”  (Modena,  Museo  Civico d'Arte) e “Madonna col Bambino” (Ferrara,
Pinacoteca  Nazionale),  affreschi  come  la  “Madonna  col  Bambino  e due
angeli”   (Carpi,   chiesa   di   San   Francesco),   “La  Vergine  con  il
Bambino”  (Bologna, chiesa di Santa Maria dei Servi) e miniature - tentando
di  ricostruirne  il  lungo  periodo di attività, avviato all'inizio del XV
secolo,  come  rivelano  le  due miniature all'interno degli “Statuti della
Società  dei  Drappieri” (1407, Bologna, Museo Civico Medievale), quando la
sua  presenza risulta già documentata a Bologna, dove rimane fino agli anni
Cinquanta  del Quattrocento, come testimonia la tempera con “San Bernardino
da Siena e storie della sua vita” (1451, Bologna, Pinacoteca Nazionale).
Nella  Basilica di San Petronio è possibile visitare - seguendo un percorso
appositamente  predisposto  - le Cappelle Bolognini, dei Dieci di Balia, di
Santa  Brigida,  della Società dei Notai e della Pace, i cui affreschi sono
stati   per   l'occasione   valorizzati  attraverso  un  nuovo  sistema  di
illuminazione.
Il  biglietto  di  ingresso  intero  alla  sede espositiva del Museo Civico
Medievale dà diritto alla riduzione sull'ingresso nella sede della Basilica
di San Petronio.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Casa Morandi - via Fondazza 36
“Ada Duker. Imprevedibili nature morte”, fino al 22 marzo 2015

Casa  Morandi  ospita  l'omaggio  a  Giorgio Morandi da parte di Ada Duker,
artista  olandese  che  pone  alla  base della propria indagine estetica la
ricerca  di  composizioni  ritmate  da linee e piani sovrapposti, nonché da
geometrie costruite sull'alternarsi di luce e ombra.
Soggiornando a Bologna, Ada Duker ha esplorato i portici e le strade che il
maestro  bolognese  abitualmente  percorreva,  avventurandosi  con  la  sua
macchina   fotografica   in   un   percorso  creativo  che  rende  visibile
l'invisibile  di  una  realtà architettonica. Da via Fondazza, dove Morandi
visse  dal  1910 al 1964, e lungo quella strada che dalla sua abitazione lo
conduceva all'Accademia di Belle Arti, l'artista olandese è andata in cerca
delle  probabili  sensazioni  e  intuizioni  che  Morandi  traeva  da  quel
paesaggio  urbano.  Muovendosi lungo i muri “della Fondazza”, sfruttando il
potere   mimetico   della  fotografia,  superando  un  approccio  puramente
estetizzante, Duker riesce in modo acuto e raffinato a prelevare dettagli e
particolari   architettonici  di  Bologna  e  a  restituirli  distillati  e
amplificati,  dopo  averli  setacciati  attraverso  i  filtri  del  proprio
sentire.
Ogni scatto è accuratamente costruito in modo da svelare alcuni particolari
del  paesaggio  che  assumono  il  significato  metafisico di imprevedibili
nature  morte:  inquadrature  selettive  isolano  e  valorizzano la qualità
estetica  e  semantica  di  colonne,  capitelli  e volte, rendendo visibile
all'osservatore   disattento   ciò   che   la   sua   capacità   percettiva
distrattamente  ignora,  ma  che  pure forma l'abito del luogo che vive. Il
ritmico  alternarsi  dei  piani,  le  sfumature dei colori, la composizione
ortogonale  che  il  pilastro  crea  quando incontra l'architrave rimandano
immediatamente  e  in  modo  inequivocabile  ad  alcuni  tratti  distintivi
dell'opera di Morandi, al suo rigore geometrico e alla sua costante ricerca
di equilibrio e armonia compositiva.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo della Musica - Strada Maggiore 34
“Eugenia Vanni. Rinviai la mia partenza”, fino al 22 febbraio 2015

Il  titolo  di  questol progetto espositivo appositamente ideato da Eugenia
Vanni  per  gli spazi del Museo della Musica, deriva da una suggestione: in
senso  narrativo  induce  a  pensare che l’autore si sia trattenuto qualche
giorno in più in un luogo grazie a piacevoli circostanze. Indica un approdo
momentaneo  dell’artista  nel museo e che lascia per breve tempo tracce del
suo passaggio.
Una scultura, realizzata in collaborazione con il liutaio Pietro Gargini, è
composta  dal  legname grezzo (Acero dei Balcani, Abete Rosso ed Ebano) che
occorre  per  la  realizzazione di un violino: i pezzi di legno, non ancora
lavorati,  sono  stati  scelti dall’artista all’interno del laboratorio del
liutaio  e  poi  lavorati  come se fossero uno strumento finito. Ciò che di
solito  avviene  al termine del lavoro, è accaduto all’inizio, prima che il
legno  potesse  acquistare  la  forma dello strumento. In questo modo, sono
state  valorizzate  forme  completamente  casuali, che hanno acquistato una
natura visiva che non riguarda più l’artigianato ma l’arte.
Interventi  di  natura  pittorica  trovano la loro collocazione a fianco di
opere  conservate nel museo: una serie di volti dipinti ad olio di sculture
e  nature  morte  composte  sia da pittura che da oggetti fisici esterni ad
essa.
Info: www.museibologna.it/musica

Collezioni  Comunali  d'Arte,  Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6 (fino
all'8 marzo)

Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 (fino all' 8 marzo)
Biblioteca dell'Archiginnasio - Piazza Galvani 1 (fino all' 8 marzo)
Museo di Palazzo Poggi - via Zamboni 33 (fino al 22 febbraio)

“Sissi. Manifesto Anatomico”
Con questo progetto, appositamente ideato per ART CITY Bologna, Sissi offre
per  la  prima volta al pubblico un percorso organico di lettura sui nuclei
principali  della  sua  ricerca  artistica  attraverso un'articolazione che
coinvolge   quattro  diverse  sedi  espositive:  Museo  di  Palazzo  Poggi,
Collezioni  Comunali d'Arte (Sala dei Primitivi), Museo Civico Archeologico
(Gipsoteca) e Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio.
L'ampia  estensione  del percorso, che esplora in particolare il tema della
costruzione  metaforica di un corpo metamorfico, rende il progetto una vera
e  propria  mostra-organismo complessa e proteiforme che si anima nelle sue
varie    parti    costitutive,   delineando   una   visione   enciclopedica
dell'immaginario dell'artista.
Immaginando  il  centro storico di Bologna, città in cui l'artista è nata e
tuttora  risiede  e  lavora, come ambiente di potenzialità espansiva per il
suo processo creativo, Sissi costruisce un universo narrativo ramificato in
quattro   traiettorie   distinte  ma  intrecciate  tra  loro,  in  cui  gli
allestimenti  di  lavori  nuovi e opere precedenti riproposte in un display
inedito  sono  appositamente pensati per entrare in risonanza dialogica con
la   densità  storica  dei  rispettivi  contesti  espositivi  ed  innescare
stimolanti   contrappunti   con  le  collezioni  permanenti  in  una  nuova
prospettiva di senso.
Tutti  i  linguaggi che l'artista ha adottato per sviluppare la sua poetica
sul corpo-pensiero trovano
rappresentazione:  installazioni,  disegni,  video,  sculture,  performance
offrono  allo  sguardo  e ai sensi dello spettatore una esperienza estetica
totalizzante.
Info: www.museibologna.it/arteantica - www.museibologna.it/archeologico

Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Lo  Studio  Villani  di  Bologna.  Il  più  importante atelier fotografico
italiano  del  XX secolo tra industria, arte e storia”, fino al 28 febbraio
2015
In  occasione  dei cento anni di attività fotografica della Studio Villani,
Alinari  è  lieta  di  presentare  una  grande mostra dedicata all’attività
svolta  dal più importante studio fotografico italiano attivo a Bologna nel
Novecento,  con  un  patrimonio  di  oltre  670.000 fotografie, oggi per la
maggior  parte  conservate  a  Firenze  nell’archivio  di  proprietà  della
Fratelli   Alinari,   mentre  altri  corpus  si  trovano  custoditi  presso
l'Archivio  Fotografico della Soprintendenza per i Beni storici e artistici
di  Bologna, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università
di Parma e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Lo  Studio  Villani  ha  prodotto  un  irripetibile  corpus fotografico che
illustra il patrimonio del Made in Italy, attraverso le oltre 7.000 aziende
documentate,  molte  delle  quali  ancora  oggi  operanti  con successo nei
mercati  italiani  ed  esteri,  ricreando  la storia industriale del nostro
paese.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Lawrence Carroll. Ghost House", fino al 6 aprile 2015

Lawrence   Carroll,   uno   dei   maggiori   rappresentanti  della  pittura
contemporanea, è protagonista al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna di
una  mostra dal titolo "Ghost House", che racconta un percorso artistico di
oltre  trent'anni grazie a sessantatré opere prodotte dalla metà degli anni
Ottanta  a  oggi,  in  molti  casi  mai  esposte  in precedenza e in alcuni
realizzate per l'occasione. Riveste particolare rilevanza la contiguità con
il  Museo  Morandi,  la  più  ampia collezione pubblica di opere di Giorgio
Morandi,  tra  i  modelli  dichiarati  di  Carroll, oltre che maestro della
pittura del Novecento.
“Ghost  House”  si dispiega nell'area dedicata alle mostre temporanee senza
seguire  un  criterio  cronologico  ma creando degli ambienti che l'artista
stesso definisce come “costruiti sulla memoria”, nei quali opere di diversi
periodi  sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo, nella
convinzione che un senso possa essere ricercato non solo nei singoli lavori
ma  anche  nelle  relazioni  tra  di  essi,  considerati  collettivamente e
attraverso il tempo, come gli intrecci narrativi di una storia.
Info: www.mambo-bologna.org

"Franco Guerzoni. Archeologie senza restauro", fino al 19 aprile 2015
Il  MAMbo  dedica  a  Franco  Guerzoni  "Archeologie  senza  restauro", una
personale  visibile  fino  al  19  aprile 2015 in una sala della Collezione
Permanente.  La  mostra  si focalizza su due estremi temporali del percorso
creativo  dell'artista: gli esordi e la produzione più recente, presentando
una selezione di 17 opere rappresentative di tali momenti.
Lo  sguardo rivolto verso il passato, che è interesse verso ciò che è stato
e al contempo consapevolezza della sua irrecuperabilità, è una costante del
lavoro  di Guerzoni, che l'ha definita “archeologia senza restauro”. Spesso
le  sue  opere  appaiono come dei reperti - con superfici mutate dal tempo,
polvere,  parti  sconnesse - e raccontano un viaggio dell'immaginazione tra
le tracce di ciò che è ormai perduto.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Morandi  e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", fino
al 17 maggio 2015

Fino al 3 maggio 2015 il Museo Morandi accoglie i visitatori con "Morandi e
l'antico:  Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", un allestimento
che  si  focalizza  sul  suo  rapporto  con  l'arte  antica  scegliendo  di
introdurre nel percorso espositivo alcuni capolavori di autori del passato,
da lui amati e studiati, anche a testimonianza di quanto la modernità della
pittura di Morandi abbia tratto origine dall’antico.
Nelle   sale  del  museo  trovano  posto,  in  dialogo  con  la  collezione
morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, Rembrandt van
Rijn  e Vitale da Bologna comprese in un arco temporale che va dal Trecento
al  Settecento e provenienti da altre sedi dell'Istituzione Bologna Musei -
Collezioni  Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini, Casa Morandi - e dalla
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La  mostra  è  un progetto dell'Istituzione Bologna Musei in collaborazione
con  Soprintendenza  per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per
le   Province  di  Bologna,  Ferrara,  Forlì/Cesena,  Ravenna  e  Rimini  e
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org


L'Istituzione  Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici  bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e  dell'inquadramento  di  un  notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato  e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale  policentrico,  fortemente  coordinato,  in  cui  le  specificità
museali   esprimono  una  chiara  identità  e  un  determinato  settore  di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I  Musei  civici,  con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della   città,   soprattutto   in  riferimento  alla  salvaguardia  e  alla
valorizzazione  di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni  sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e  del  suo  territorio,  dai  primi  insediamenti  preistorici  fino  alle
dinamiche    economiche   e   produttive   della   società   contemporanea.
Parallelamente   sono   documentati   aspetti   importanti  dello  sviluppoculturale,  artistico,  scientifico  e  tecnologico  del nostro territorio:
dalla  stagione  del  collezionismo  erudito  del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti  più  significativi  del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna,  Museo  Morandi,  Casa  Morandi,  Villa  delle  Rose, Museo per la
Memoria  di  Ustica,  Museo  Civico  Archeologico,  Museo Civico Medievale,
Collezioni  Comunali  d'Arte,  Museo  Civico  d'Arte Industriale e Galleria
Davia  Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.


INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto:  martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
in  occasione della mostra “Marinella Senatore. Jammin' Drama Project – How
Do  U  Kill the Chemist? - Variations” aperto: giovedì e venerdì ore 14-18;
sabato e domenica: ore 12-18

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto:  martedì  -  venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18

Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13

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