venerdì 27 febbraio 2015

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI


GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 27 FEBBRAIO A
GIOVEDI' 5 MARZO
Ogni  settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di
appuntamenti,  per  svelare  le  loro  collezioni  e  raccontare aspetti ed
episodi  inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti
di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze,  laboratori,  concerti, visite guidate, visite in lingua sono i
principali  "strumenti"  di questo racconto, che si dispiega lungo millenni
di  storia,  dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa
ai  prodotti  dell'attuale  distretto industriale, dalla pittura alle varie
forme  dell'arte  moderna  e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee
politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 27 febbraio a giovedì 5
marzo.


IN EVIDENZA

Da  Domenica  1°  marzo,  ogni  prima  Domenica del mese, si potrà accedere
gratuitamente    alle    collezioni    permanenti    delle   sedi   museali
dell'Istituzione  Bologna  Musei,  che  nel  suo  nuovo piano tariffario ha
recepito  alcune  delle  recenti  disposizioni  legislative  in  materia di
accesso  ai  musei  statali,  nell'ottica  di  ampliare  le  possibilità di
conoscenza del patrimonio museale cittadino.
Sempre  dal  1°  marzo,  per favorire la frequentazione non occasionale dei
musei,  soprattutto  da  parte  dei  cittadini di Bologna e del territorio,
l'Istituzione  Bologna  Musei propone la Card Bologna Musei, un abbonamento
annuale  nominale  per l'ingresso illimitato a tutti i suoi musei, al costo
di  €  30,00  per  l'abbonamento  singolo  e di € 55,00 per due abbonamenti
acquistati contestualmente.
L'abbonamento  è  in  vendita  dal  1°  marzo  alle  casse di tutte le sedi
museali.
Info: www.museibologna.it

PER I BAMBINI

sabato 28 febbraio

ore 10.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione di The Best of. Laboratori musicali per bambini
“A caccia dell'orso” (I di IV)
Laboratorio  di  danza  educativa in 4 incontri per bambini da 3 a 5 anni e
genitori  (primo  incontro).  Con  Chiara  Castaldini,  a  cura  del Centro
Mousiké.
Pronti a partire? Non servono valigie, solo fantasia, immaginazione, un po'
di  voce  e  voglia di muoversi assieme. La meta? Trovare un orso! Come nel
libro  “A  caccia dell'orso” di Helen Rosen-Oxenbury, i bimbi, accompagnati
dai  genitori,  attraverseranno un campo di erba frusciante (svish svush!),
un  fiume  freddo  e  fondo (splash splosh!), una pozza di fango limaccioso
(squelch  squalch!), un bosco buio e fitto (scric scroc!) e una tempesta di
neve che fischia (fiuuuu huuuuuu!).
È  consigliato  un  abbigliamento  comodo  e calzini antiscivolo sia per il
bambino che per il genitore.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si  richiede  conferma  o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la
data del laboratorio.
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica

ore 16: Museo Medievale - via Manzoni 4

In occasione della mostra Carlo Zauli. Le Zolle
“Creta, gesso e carta per diventare piccoli scultori"
Laboratorio per bambini da 6 a 12 anni a cura di Marco Moschetti, RTI Senza
titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Attraverso  la  modellazione  di  una mattonella di creta, si realizzerà un
calco  in gesso da cui trarre innumerevoli opere d'arte con i materiali più
diversi, cominciando dalla cartapesta.
Prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it (entro le ore
12 di venerdì 27 febbraio).
Ingresso: € 4,00
Info: www.museibologna.it/arteantica

Domenica 1 marzo

ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Sai chi è? Scopri quale inventore si nasconde in Museo”
Caccia al tesoro per ragazzi da 7 a 12 anni.
Al  Museo  del  Patrimonio  Industriale  sono  presenti  le tracce di molti
personaggi famosi.
Inventori,  progettisti,  imprenditori  e  innovatori  raccontano  le  loro
imprese attraverso le proprie opere. Costruttori di macchine per gelato, di
gabbioni  di  contenimento,  di  auto  da  corsa,  di  impacchettatrici  di
caramelle e tute ignifughe sono pronti a svelarsi ai piccoli visitatori.
Con  facili  esperimenti  e piccole dimostrazioni, i ragazzi scopriranno le
mille  invenzioni, i motori, le macchine automatiche di molti progettisti e
i imprenditori che hanno costruito la fama produttiva di Bologna.
Prenotazione  obbligatoria  allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 27
febbraio).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

sabato 28 febbraio

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Lo Studio Villani e la fotografia industriale”
Visita  guidata  gratuita  alla  mostra  fotografica  “Lo Studio Villani di
Bologna.  Il  più importante atelier fotografico italiano del XX secolo tra
industria, arte e storia”, prorogata fino al 26 aprile 2015.
Durante  il  percorso  sarà  possibile  visitare  le  tre sezioni in cui si
articola  la  mostra  -  “Bologna:  la  città,  lo  sport,  la storia”; “La
fotografia  artistica”  e  “L'Industria  - che testimoniano, attraverso 173
fotografie,  l'attività dello Studio Villani, a Bologna ed in Italia, negli
anni 1930-'70.
Nella sezione “Bologna: la città, lo sport, la storia” si potranno cogliere
alcuni  significativi  aspetti della vita civile e sportiva, in particolare
nei  difficili  anni  del secondo conflitto mondiale, mentre attraverso “La
fotografia  artistica”  si potranno ammirare le realizzazioni di architetti
come  Giò  Ponti,  Pier  Luigi  Nervi e Francesco Allegra; senza trascurare
alcuni esempi di fotografia d'arte e di ritrattistica.
Ci   si  soffermerà  poi,  in  particolare,  sulla  sezione  dedicata  alla
fotografia  industriale  che  documenta  importanti aziende nazionali (come
Peroni,  Motta,  ENI, Piaggio, Ferrari, OMSA...) e locali, approfondendo la
storia  di  alcune  delle  più  importanti imprese bolognesi ospitate negli
spazi  del  museo  (tra le quali Majani, Giordani, Calzoni, SABIEM, Ducati,
ACMA) attraverso i loro prodotti, le innovazioni e le macchine.
Prenotazione  obbligatoria  allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 27
febbraio).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
Nell'ambito del ciclo Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l'aldilà
“Il  viaggio  verso  l'aldilà  sulle  stele funerarie di Bologna tra V e IV
secolo a.C.”
Conferenza   di  Elisabetta  Govi,  docente  di  Etruscologia  e  Antichità
Italiche, Università di Bologna.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 17: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In  occasione  della  rassegna I mestieri della musica. La musica a Bologna
raccontata dai protagonisti
“Il  canto  contemporaneo  che  conquista  il  mondo” Incontro con Cristina
Zavalloni.
Ultimo  appuntamento  della  rassegna,  con  una  eccellenza  della cultura
bolognese.  Cristina  Zavalloni  è una voce che spazia dal jazz al Brasile,
dal  canto  contemporaneo  alla  lirica. È anche l’unica artista italiana a
essere  stata invitata a esibirsi per tre volte nella stessa stagione nella
prestigiosa Carnegie Hall di New York.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica

Domenica 1 marzo

ore 10.30: Museo Medievale - via Manzoni 4
Nell'ambito del ciclo Conoscere per far conoscere
“Riscoprire  la collezione delle ceramiche del museo” Visita guidata a cura
di Carmen Ravanelli Guidotti.
Già conservatrice del Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, Carmen
Ravanelli  Guidotti  è considerata una delle massime esperte internazionali
della  ceramica  rinascimentale  italiana;  è  autrice  di  numerosi  saggi
sull'argomento, tra cui si evidenzia anche il catalogo generale dell'intera
collezione del Museo Civico Medievale che vanta oltre trecento opere.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore  11:“Carlo  Zauli.  Le  Zolle”Ultimo appuntamento con le visite guidate
alla mostra "Carlo Zauli. Le Zolle".
La  visita,  a  cura  del  Museo  Carlo  Zauli  di Faenza, sarà guidata dal
direttore del museo e curatore della mostra, Matteo Zauli, che accompagnerà
i  visitatori alla scoperta dei lavori del maestro faentino, all'interno di
un  inedito  percorso  espositivo  allestito  fra le opere del Museo Civico
Medievale.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 16.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
“Il  mobile  bolognese  tra  Sei  e  Settecento”Visita  guidata  a  cura di
Nicoletta Ferriani.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 17: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
“Lawrence Carroll. Ghost House”
Visita guidata alla mostra.
Lawrence   Carroll,   artista   statunitense   di  origine  australiana,  è
protagonista  di  una  mostra  al  MAMbo  che ne ripercorre il lavoro degli
ultimi trent'anni attraverso una selezione di circa sessanta opere prodotte
dalla metà degli anni '80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e
in alcuni appositamente realizzate per l'occasione.
"Ghost  House"  si dispiega nell'area dedicata alla mostre temporanee senza
seguire  un  criterio cronologico ma creando degli ambienti nei quali opere
di  diversi  periodi  sono  messe  in  dialogo  tra  loro e con il contesto
espositivo.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:  €  4,00  +  biglietto  museo  (€  6,00  intero  / € 4,00). Per i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l'ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org

MOSTRE

Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"#grandeguERra.  L'Emilia-Romagna  tra fronte e retrovia", fino al 29 marzo
2015
La  mostra,  voluta dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna
in  occasione  del  centesimo anniversario della Grande Guerra, racconta in
modo  semplice  ma approfondito l'importante ruolo dell'Emilia-Romagna come
“cuore pulsante” delle retrovie italiane durante la Prima Guerra Mondiale.
Realizzata  dall'Istituto  per  la  storia  e  le  memorie  del  '900 Parri
Emilia-Romagna in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento e con
la   rete  degli  Istituti  storici  dell'Emilia-Romagna,  l'esposizione  è
articolata  in  25 pannelli didascalici ed arricchita da cimeli e documenti
originali  legati  al  territorio conservati presso il museo, a documentare
tra  l'altro  l'attività  di  rieducazione  dei mutilati di guerra e quella
dell'Ufficio  Notizie  alle  famiglie  dei  militari,  che ebbero proprio a
Bologna il loro centro propulsivo.
L'esistenza  di  una vasta e ramificata rete assistenziale e sanitaria, che
fece  dell'Emilia-Romagna  una vera e propria "regione ospedale"; quella di
importanti  istituzioni  e  presidi militari, di industrie grandi e piccole
convertite   a  fini  bellici,  dei  campi  di  prigionia  per  i  militari
austro-ungarici  (e,  al  termine del conflitto, dei centri di raccolta per
gli ex prigionieri di guerra italiani); la presenza dei profughi friulani e
veneti;  il  ruolo delle associazioni di mutilati e di combattenti, vengono
documentati  attraverso  un linguaggio chiaro e l'uso di immagini, in parte
inedite.
Non  viene  poi  dimenticato  il  peculiare contesto emiliano-romagnolo, da
sempre  caratterizzato  da  una  vivace dialettica politica: gli anni della
guerra,  ad  esempio, sono anche quelli in cui il sindaco Francesco Zanardi
faceva  di Bologna un laboratorio del riformismo socialista, configurando i
prodromi di un più moderno welfare locale.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Museo Medievale - via Manzoni 4
“Carlo Zauli. Le Zolle”, fino al 6 aprile 2015
Il  Museo  Civico  Medievale, in collaborazione con il Museo Carlo Zauli di
Faenza  e  con  la  Fondazione  del Monte di Bologna e Ravenna, presenta la
mostra  “Carlo  Zauli. Le Zolle”, dedicata ad una delle grandi figure della
scultura italiana del Novecento.
In  questo  inedito  progetto  espositivo,  le  collezioni del Museo Civico
Medievale  entrano  in  dialogo con 14 opere di Zauli, che costituiscono un
nucleo  sintetico,  ma  esaustivo,  di  una  delle tematiche fondanti della
ricerca  artistica  dello  scultore romagnolo: la Terra nella sua forma più
naturale,   ovvero   l'elemento   primigenio  e  costituente  della  “zolla
d’argilla”.
Realizzate  dai  primi  anni  Settanta  fino  al  1984, le opere sono state
selezionate  dal  curatore  della  mostra, Matteo Zauli, per la loro ruvida
matericità  che  ben  si  accosta  alla  stratificazione  dei materiali che
compongono la struttura degli spazi espositivi.
Appartengono  agli  inizi  degli  anni  Settanta  lavori  come “L'oro della
zolla”,  “Inquinamento nero”, “Zolla”, “Arata”, attraverso cui Carlo Zauli,
parallelamente  alle  sperimentazioni  inglesi  della  Land Art, dibatte il
difficile  rapporto tra Uomo e Natura facendo emergere la forza generatrice
della  terra  e  la  necessità  da parte dell’uomo di ritrovare con essa un
rapporto  fondato  su  valori  primigeni ed archetipi. Per esprimere questa
tensione,  violenta  e  quasi  erotica,  l'artista utilizza la materia, “la
terra”  della  propria quotidianità, con cui “combatte” e vive ogni giorno,
l’argilla.
Con  il  mutare  della società, nel corso degli anni Ottanta, Zauli esprime
l’incrudirsi  del  rapporto  tra  Uomo  e Natura, denunciandone il distacco
attraverso  nuove  opere come la “Genesi” e una nuova tipologia di “Zolla”,
in  cui  l’evidente  rapporto  con  il  suolo  è  espresso attraverso forme
geometriche  primigenie,  monolitiche,  dalle  linee nette e taglienti, che
nulla  concedono  alla sensualità generatrice e magmatica riscontrabile nei
lavori  degli  anni  Settanta  e  che  paiono  rappresentare vere e proprie
porzioni di suolo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Giovanni  da  Modena.  Un  pittore  all'ombra di San Petronio”, fino al 12
aprile 2015
Il  Museo  Civico  Medievale,  in  collaborazione  con  la  Basilica di San
Petronio, dedica ad uno dei maggiori protagonisti della pittura tardogotica
in Italia, Giovanni di Pietro Falloppi, meglio noto come Giovanni da Modena
(circa  1375-1456),  la mostra “Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di
San Petronio”, curata da Daniele Benati e Massimo Medica.
La mostra è articolata in due sedi, il Museo Civico Medievale e la Basilica
di San Petronio, ciascuna accessibile con proprio biglietto.
Si  tratta  della  prima esposizione dedicata a questo artista, modenese di
nascita,  ma bolognese di adozione, autore della decorazione della ben nota
Cappella Bolognini in San Petronio (1411-12 ca.), capolavoro assoluto della
pittura  tardogotica bolognese che, insieme alle altre testimonianze ancora
presenti  nella  basilica,  tra  cui  i  grandi  affreschi  di  significato
allegorico  nella  Cappella  dei  Dieci  di  Balia  (1420),  costituisce un
necessario completamento del percorso espositivo.
L'esposizione  presso  il  Museo  Civico  Medievale mette a confronto oltre
venti  opere  opere del pittore provenienti da musei e collezioni private -
dipinti  su  tavola come “San Giacomo”, “San Pietro”, “San Francesco”, “San
Nicola  da  Tolentino”  (Bologna,  Compagnia  dei  Lombardi),  “Madonna col
Bambino”  (Modena,  Museo  Civico d'Arte) e “Madonna col Bambino” (Ferrara,
Pinacoteca  Nazionale),  affreschi  come  la  “Madonna  col  Bambino  e due
angeli”   (Carpi,   chiesa   di   San   Francesco),   “La  Vergine  con  il
Bambino”  (Bologna, chiesa di Santa Maria dei Servi) e miniature - tentando
di  ricostruirne  il  lungo  periodo di attività, avviato all'inizio del XV
secolo,  come  rivelano  le  due miniature all'interno degli “Statuti della
Società  dei  Drappieri” (1407, Bologna, Museo Civico Medievale), quando la
sua  presenza risulta già documentata a Bologna, dove rimane fino agli anni
Cinquanta  del Quattrocento, come testimonia la tempera con “San Bernardino
da Siena e storie della sua vita” (1451, Bologna, Pinacoteca Nazionale).
Nella  Basilica di San Petronio è possibile visitare - seguendo un percorso
appositamente  predisposto  - le Cappelle Bolognini, dei Dieci di Balia, di
Santa  Brigida,  della Società dei Notai e della Pace, i cui affreschi sono
stati   per   l'occasione   valorizzati  attraverso  un  nuovo  sistema  di
illuminazione.
Il  biglietto  di  ingresso  intero  alla  sede espositiva del Museo Civico
Medievale dà diritto alla riduzione sull'ingresso nella sede della Basilica
di San Petronio.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Casa Morandi - via Fondazza 36
“Ada Duker. Imprevedibili nature morte”, fino al 22 marzo 2015
Casa  Morandi  ospita  l'omaggio  a  Giorgio Morandi da parte di Ada Duker,
artista  olandese  che  pone  alla  base della propria indagine estetica la
ricerca  di  composizioni  ritmate  da linee e piani sovrapposti, nonché da
geometrie costruite sull'alternarsi di luce e ombra.
Soggiornando a Bologna, Ada Duker ha esplorato i portici e le strade che il
maestro  bolognese  abitualmente  percorreva,  avventurandosi  con  la  sua
macchina   fotografica   in   un   percorso  creativo  che  rende  visibile
l'invisibile  di  una  realtà architettonica. Da via Fondazza, dove Morandi
visse  dal  1910 al 1964, e lungo quella strada che dalla sua abitazione lo
conduceva all'Accademia di Belle Arti, l'artista olandese è andata in cerca
delle  probabili  sensazioni  e  intuizioni  che  Morandi  traeva  da  quel
paesaggio  urbano.  Muovendosi lungo i muri “della Fondazza”, sfruttando il
potere   mimetico   della  fotografia,  superando  un  approccio  puramente
estetizzante, Duker riesce in modo acuto e raffinato a prelevare dettagli e
particolari   architettonici  di  Bologna  e  a  restituirli  distillati  e
amplificati,  dopo  averli  setacciati  attraverso  i  filtri  del  proprio
sentire.
Ogni scatto è accuratamente costruito in modo da svelare alcuni particolari
del  paesaggio  che  assumono  il  significato  metafisico di imprevedibili
nature  morte:  inquadrature  selettive  isolano  e  valorizzano la qualità
estetica  e  semantica  di  colonne,  capitelli  e volte, rendendo visibile
all'osservatore   disattento   ciò   che   la   sua   capacità   percettiva
distrattamente  ignora,  ma  che  pure forma l'abito del luogo che vive. Il
ritmico  alternarsi  dei  piani,  le  sfumature dei colori, la composizione
ortogonale  che  il  pilastro  crea  quando incontra l'architrave rimandano
immediatamente  e  in  modo  inequivocabile  ad  alcuni  tratti  distintivi
dell'opera di Morandi, al suo rigore geometrico e alla sua costante ricerca
di equilibrio e armonia compositiva.
Info: www.mambo-bologna.org

Collezioni  Comunali  d'Arte,  Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6 (fino
all'8 marzo)
Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2 (fino all' 8 marzo)
Biblioteca dell'Archiginnasio - Piazza Galvani 1 (fino all' 8 marzo)
“Sissi. Manifesto Anatomico”
Con questo progetto, appositamente ideato per ART CITY Bologna, Sissi offre
per  la  prima volta al pubblico un percorso organico di lettura sui nuclei
principali  della  sua  ricerca  artistica  attraverso un'articolazione che
coinvolge diverse sedi espositive.
L'ampia  estensione  del percorso, che esplora in particolare il tema della
costruzione  metaforica di un corpo metamorfico, rende il progetto una vera
e  propria  mostra-organismo complessa e proteiforme che si anima nelle sue
varie    parti    costitutive,   delineando   una   visione   enciclopedica
dell'immaginario dell'artista.
Immaginando  il  centro storico di Bologna, città in cui l'artista è nata e
tuttora  risiede  e  lavora, come ambiente di potenzialità espansiva per il
suo processo creativo, Sissi costruisce un universo narrativo ramificato in
quattro   traiettorie   distinte  ma  intrecciate  tra  loro,  in  cui  gli
allestimenti  di  lavori  nuovi e opere precedenti riproposte in un display
inedito  sono  appositamente pensati per entrare in risonanza dialogica con
la   densità  storica  dei  rispettivi  contesti  espositivi  ed  innescare
stimolanti   contrappunti   con  le  collezioni  permanenti  in  una  nuova
prospettiva di senso.
Tutti  i  linguaggi che l'artista ha adottato per sviluppare la sua poetica
sul corpo-pensiero trovano
rappresentazione:  installazioni,  disegni,  video,  sculture,  performance
offrono  allo  sguardo  e ai sensi dello spettatore una esperienza estetica
totalizzante.
Info: www.museibologna.it/arteantica - www.museibologna.it/archeologico

Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Lo  Studio  Villani  di  Bologna.  Il  più  importante atelier fotografico
italiano  del  XX  secolo  tra industria, arte e storia”, fino al 26 aprile
2015
In  occasione  dei cento anni di attività fotografica della Studio Villani,
Alinari  è  lieta  di  presentare  una  grande mostra dedicata all’attività
svolta  dal più importante studio fotografico italiano attivo a Bologna nel
Novecento,  con  un  patrimonio  di  oltre  670.000 fotografie, oggi per la
maggior  parte  conservate  a  Firenze  nell’archivio  di  proprietà  della
Fratelli   Alinari,   mentre  altri  corpus  si  trovano  custoditi  presso
l'Archivio  Fotografico della Soprintendenza per i Beni storici e artistici
di  Bologna, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università
di Parma e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Lo  Studio  Villani  ha  prodotto  un  irripetibile  corpus fotografico che
illustra il patrimonio del Made in Italy, attraverso le oltre 7.000 aziende
documentate,  molte  delle  quali  ancora  oggi  operanti  con successo nei
mercati  italiani  ed  esteri,  ricreando  la storia industriale del nostro
paese.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Lawrence Carroll. Ghost House", fino al 6 aprile 2015
Lawrence   Carroll,   uno   dei   maggiori   rappresentanti  della  pittura
contemporanea, è protagonista al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna di
una  mostra dal titolo "Ghost House", che racconta un percorso artistico di
oltre  trent'anni grazie a sessantatré opere prodotte dalla metà degli anni
Ottanta  a  oggi,  in  molti  casi  mai  esposte  in precedenza e in alcuni
realizzate per l'occasione. Riveste particolare rilevanza la contiguità con
il  Museo  Morandi,  la  più  ampia collezione pubblica di opere di Giorgio
Morandi,  tra  i  modelli  dichiarati  di  Carroll, oltre che maestro della
pittura del Novecento.
“Ghost  House”  si dispiega nell'area dedicata alle mostre temporanee senza
seguire  un  criterio  cronologico  ma creando degli ambienti che l'artista
stesso definisce come “costruiti sulla memoria”, nei quali opere di diversi
periodi  sono messe in dialogo tra loro e con il contesto espositivo, nella
convinzione che un senso possa essere ricercato non solo nei singoli lavori
ma  anche  nelle  relazioni  tra  di  essi,  considerati  collettivamente e
attraverso il tempo, come gli intrecci narrativi di una storia.
Info: www.mambo-bologna.org
"Franco Guerzoni. Archeologie senza restauro", fino al 19 aprile 2015
Il  MAMbo  dedica  a  Franco  Guerzoni  "Archeologie  senza  restauro", una
personale  visibile  fino  al  19  aprile 2015 in una sala della Collezione
Permanente.  La  mostra  si focalizza su due estremi temporali del percorso
creativo  dell'artista: gli esordi e la produzione più recente, presentando
una selezione di 17 opere rappresentative di tali momenti.
Lo  sguardo rivolto verso il passato, che è interesse verso ciò che è stato
e al contempo consapevolezza della sua irrecuperabilità, è una costante del
lavoro  di Guerzoni, che l'ha definita “archeologia senza restauro”. Spesso
le  sue  opere  appaiono come dei reperti - con superfici mutate dal tempo,
polvere,  parti  sconnesse - e raccontano un viaggio dell'immaginazione tra
le tracce di ciò che è ormai perduto.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo Morandi - via Don Minzoni 14
"Morandi  e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi", fino
al 3 maggio 2015
Fino al 3 maggio 2015 il Museo Morandi accoglie i visitatori con "Morandi e
l'antico:  Vitale  da  Bologna,  Barocci,  Rembrandt  e  Crespi",  un nuovo
allestimento che si focalizza sul suo rapporto con l'arte antica scegliendo
di  introdurre  nel  percorso  espositivo  alcuni  capolavori di autori del
passato,  da  lui  amati  e  studiati,  anche  a testimonianza di quanto la
modernità della pittura di Morandi abbia tratto origine dall’antico.
Nelle   sale  del  museo  trovano  posto,  in  dialogo  con  la  collezione
morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, Rembrandt van
Rijn  e Vitale da Bologna comprese in un arco temporale che va dal Trecento
al  Settecento e provenienti da altre sedi dell'Istituzione Bologna Musei -
Collezioni  Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini, Casa Morandi - e dalla
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La  mostra  è  un progetto dell'Istituzione Bologna Musei in collaborazione
con  Soprintendenza  per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per
le   Province  di  Bologna,  Ferrara,  Forlì/Cesena,  Ravenna  e  Rimini  e
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org

L'Istituzione  Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici  bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e  dell'inquadramento  di  un  notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato  e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale  policentrico,  fortemente  coordinato,  in  cui  le  specificità
museali   esprimono  una  chiara  identità  e  un  determinato  settore  di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I  Musei  civici,  con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della   città,   soprattutto   in  riferimento  alla  salvaguardia  e  alla
valorizzazione  di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni  sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e  del  suo  territorio,  dai  primi  insediamenti  preistorici  fino  alle
dinamiche    economiche   e   produttive   della   società   contemporanea.
Parallelamente   sono   documentati   aspetti   importanti  dello  sviluppo
culturale,  artistico,  scientifico  e  tecnologico  del nostro territorio:
dalla  stagione  del  collezionismo  erudito  del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti  più  significativi  del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna,  Museo  Morandi,  Casa  Morandi,  Villa  delle  Rose, Museo per la
Memoria  di  Ustica,  Museo  Civico  Archeologico,  Museo Civico Medievale,
Collezioni  Comunali  d'Arte,  Museo  Civico  d'Arte Industriale e Galleria
Davia  Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto:  martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore  9-15;  sabato,  domenica e festivi: ore
10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto:  martedì  -  venerdì:  ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto:  martedì  -  venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18

Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13

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