martedì 9 novembre 2010

CONCERTO...

Stefano Zuffi e AlchemicOrchestrA
a Linguaggi senza frontiere
Vent’anni di world music intorno al mondo, partendo dall’Emilia Romagna e ritorno

Giovedì 11 novembre, nell’ambito della rassegna Linguaggi senza frontiere, avrà luogo il concerto di Stefano Zuffi e la sua AlchemicOrchestrA, uno dei più suggestivi progetti di questo musicista emiliano che è parte integrante della storia della world music.
Teatro dell’evento è l’Arterìa, uno dei più attivi live club bolognesi, che ospita tutti gli appuntamenti della rassegna (vicolo Broglio 1/e – Bologna).
Il concerto inizierà alle ore 22.00, l’ingresso è gratuito.
Linguaggi senza frontiere è una rassegna di concerti che mescola linguaggi minoritari, world music e contaminazioni folk organizzata dall'associazione culturale Che Torni Babele e realizzata in collaborazione con le associazioni La Fabbrica e Visionarie e con il Suns-Festival della canzone in lingua minoritaria.
La terza edizione di Linguaggi senza frontiere è realizzata grazie al contributo del Comune di Bologna e della Banca Popolare dell'Emilia Romagna.

Stefano Zuffi & AlchemicOrchestrA
Eccentrici Percorsi Musicali
Infinite influenze musicali, molteplici sollecitazioni che divengono un genere, uno stile.
Irlandese, klezmer, sefardita, bretone, gitano, greco serbo, rom… Fruttifera creolizzazione di suoni, meticcia metabolizzazione di generi, ricchezza del molteplice: AlchemicOrchestrA.
Stefano Zuffi, eccellente polistrumentista, da oltre vent’anni svolge una intensa attività di concerti e spettacoli sia nell’ambito della musica antica che in quella popolare, come solista o collaborando con vari gruppi, partecipando ad alcuni dei più importanti Festival e rassegne del settore.
Per anni ha suonato il violino e l’organetto bolognese assieme ad anziani suonatori bolognesi, testimoni e portatori di una tradizione musicale notevole, recuperandone lo stile, gli strumenti ed i repertori.

Linguaggi senza frontiere 2010
Tutti gli appuntamenti si svolgeranno presso l'Arterìa, vicolo Broglio 1/e – Bologna.
I concerti inizieranno alle ore 22,00, l'ingresso è gratuito.

Giovedì 14 ottobre
Lame a foglia d'oltremare (provenienza: Sardegna – lingua dei testi: sardo/italiano/francese)
Giovedì 11 novembre
Stefano Zuffi e AlchemicOrchestra (provenienza: Emilia Romagna)

Giovedì 16 dicembre
Lino Straulino (vincitore Suns 2009 – provenienza: Friuli – lingua dei testi: friulano)
www.myspace.com/linostraulino
La Via Della Seta (provenienza: Bologna – lingua dei testi: italiano)

IL PROGETTO
Con il progetto “Linguaggi senza frontiere”, si ha come obiettivo quello di cercare di esprimere e realizzare al meglio la filosofia che sta alla base dell'associazione “Che Torni Babele”. L'obiettivo principale è dunque quello di diffondere diversi linguaggi artistici per promuovere uno scambio e una condivisione di cultura, senza confini e barriere, senza frontiere appunto.
Linguaggi Senza Frontiere, vuole essere una provocazione e una festa. Nel nome stesso si esprime la voglia di varietà, in tutti i sensi, contro l’omologazione che tende ad appiattire pensiero, usi, costumi, riti e miti.
Dalla necessità di ritrovarsi insieme in uno spazio di confronto, nasce appunto il progetto.
L’idea è di creare una piccola Babele, in cui ognuno parli la propria lingua e si manifesti con le proprie modalità espressive.
Con “lingua” si intende sia il linguaggio parlato, sia ogni forma di comunicazione: musica, poesia, letteratura, arti visive, performances… Coinvolgere singoli o gruppi che esprimono la propria identità culturale non solo mediante l’uso delle lingue di provenienza e dei loro dialetti attraverso l’arte ma anche con altri linguaggi contemporanei. Si vuole valorizzare quegli artisti che, nel loro modo di interpretare le proprie radici, le contaminano con altre espressioni re-inventando nuovi generi, con linguaggi più affini alle nuove generazioni: “La tradizione è una pratica da inventare”.
Questi artisti sono la nuova linfa della cultura popolare contemporanea.

Siamo nel Mediterraneo. Nel cuore dell’area di tradizione orale: tuttora il principale modello espressivo di milioni d’abitanti del globo. Il rito è la forma ancestrale più riconoscibile della comunicazione: è lì che il simbolo prende consistenza e forma. E più si va verso una profondità di contenuti, più il “rituale” artistico diventa pregnante e significativo. Celebrare il rito significa avere a che fare con le sue radici profonde e rielaborarne i contenuti in nuovi contesti. Per questo oggi è importante proporre il collegamento fra la comunicazione sociale attuale ed i suoi archetipi, saperne interpretare l’evoluzione con un modificato atteggiamento intellettuale che costruisca una nuova relazione con le origini.

Web:
www.myspace.com/arteriabo                                                                                                                Sofia Palermo
Ufficio stampa Che Torni Babele
Email ufficiostampa@chetornibabele.com

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