venerdì 5 novembre 2010

COSMO SONORO

Inaugurata il 15 ottobre scorso al Museo della Musica, all’interno dello
Spazio mostre temporanee, l’installazione Cosmo sonoro, offre un surreale e
cibernetico locus architettonico ideato per accogliere tele e tracce audio
dell’omonimo progetto pittorico-musicale. L'installazione, nel solo mese di
ottobre ha superato i 2000 visitatori, motivo per cui, d’intesa con
l’artista (che la esporrà prossimamente al MADRE di Napoli) il Museo della
Musica ne proroga l'esposizione fino al 28 novembre prossimo.

Pittura e musica da fruire all’unisono, suoni che diventano forme e forme
che diventano suoni.
Questo, in sintesi, il progetto audiovisivo del poliedrico Luca Pugliese,
pittore, musicista, architetto e cantautore nonché fondatore del progetto
musicale Fluido Ligneo.

Tredici dipinti con corrispettive tracce audio, raccolti nel catalogo
dell’artista recentemente edito da Skira e in vendita presso il bookshop
del Museo (Luca Pugliese. Cosmo sonoro, a cura di S. Cuoppolo e F. D’Amico,
Milano, Skira 2010), che sintetizzano la ricerca e la sperimentazione delle
interazioni tra musica e pittura, tra segni grafici e segni sonori; un
connubio tra arti, che interpreta l’esigenza del musicista-pittore di
oggettivare il proprio universo percettivo multisensoriale facendo del
binomio pittura-musica il soggetto stesso della sua ricerca.

È un percorso sinestesico denso di significazioni e di messaggi impliciti,
suscettibile di molteplici e complementari livelli di lettura, quello
dell’installazione audiovisiva, dove l’istanza estetica, ossia l’esibizione
dell’esperienza artistica nei suoi aspetti e contenuti formali, si fonde
con un’esigenza etica e antropologica, quella di ripensare e rifondare il
rapporto tra l’uomo e il cosmo.

Il messaggio si snoda attraverso la simulazione architettonica di una
dimensione altra, dove la visione e l’ascolto di suoni e forme primordiali,
impressi sul buio e sul silenzio, azzerano i linguaggi convenzionali e
sgombrano il campo della percezione da ogni ridondanza e saturazione.

E si snoda anche attraverso l’uso, provocatorio, di oggetti e tipologie
architettoniche dei nativi d’America (“pali delle insegne” e tepee) quali
operatori simbolici di un modus vivendi organico e in sintonia con i ritmi
della natura, dunque nella scenografia di un cibernetico villaggio indiano
dove l’artista e il fruitore sono gli attori di un rito collettivo per il
recupero di una memoria cosmico-spirituale.

L’installazione sarà visitabile fino al 28 novembre negli orari di apertura
del Museo.
Ingresso gratuito
www.lucapugliese.it

Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
40125 - Bologna
tel. 051 2757711 - fax 051 2757728
museomusica@comune.bologna.it
www.museomusicabologna.it

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