mercoledì 3 novembre 2010

TEATRO




LUNEDI’ 8 NOVEMBRE ore 20,00
Centro Diurno, Via del Porto, 15 - Bologna

L'Associazione Volontarius Onlus

Presenta

Gruppo Altofragile Teatro
in
ALTO, FRAGILE

Inserito nella manifestazione Porte Aperte 2010
e ospitato dalla Cooperativa Nuova Sanità di Bologna

Dal progetto di Teatro Sociale “EX - Teatro e Storie di strada”

Con Arianna Bartolucci, Giovanna Grosso, Fabrizio Stasia, Marco Trozzo, Filippo Lazzaro

Dramaturg Filippo Lazzaro

Ideazione e Regia Lorena La Rocca


Musiche originali, scenografie, testi proiettati prodotti, all'interno del progetto di Teatro Sociale “EX - Teatro e Storie di strada”, dagli studenti del Liceo Carducci di Bolzano e dell’Istituto Professionale E. Mattei di Bressanone, nell'ambito dei laboratori condotti da Andrea Polato, Silva Rotelli e Dario Spadon.

-con il sostegno dell'Istituto Pedagogico per il gruppo linguistico italiano di Bolzano-

“Alto, fragile” è uno spettacolo che racconta le storie di vita di cinque ‘senza fissa dimora’ intervistati sulle strade bolognesi, grazie al sostegno di Amici di Piazza Grande ONLUS, dell’associazione Planimetrie Culturali e del prezioso aiuto del Centro diurno di via del Porto nell’ambito dell’importante progetto Asfalto.
Fuoriuscito dai canonici spazi di una sala teatrale per incontrare coloro da cui tutto è nato, il Gruppo di teatro e promozione sociale Altofragile Teatro, oggi promosso dall’Associazione Volontarius ONLUS, l’8 novembre porterà lo spettacolo “Alto, fragile” nel Centro diurno di via del Porto a Bologna, struttura che ha ospitato coloro di cui si raccontano le storie.
“Alto, fragile”, ideato e diretto da Lorena La Rocca secondo la metodologia del Teatro Sociale e di Comunità, è l’esito di un percorso durato un anno tra Bologna e Bolzano.
Le tematiche delle nuove povertà e del disagio sociale che porta alla vita di strada sono state affrontate in quattro laboratori condotti nelle scuole di Bolzano da professionisti dei linguaggi dell’arte (fotografia, musica, poesia, teatro) e riuniti nel progetto “EX - Teatro e Storie di strada”, reso possibile dal sostegno dell’ Istituto Pedagogico per il gruppo linguistico italiano di Bolzano.
 “Alto, fragile” rappresenta il dialogo tra due mondi. Da una parte gli attori in scena si fanno portatori delle storie raccolte sulla strada, mediando l’incontro tra giovani ragazzi e persone in condizioni di disagio, dall’altra si racconta il punto di vista degli studenti sulla tematica dell’emarginazione sociale e della precarietà delle relazioni interpersonali, all’origine della vita di strada. Monologhi di intensa empatia e azioni corali, l’uso della lingua dei segni, acrobazie aeree, danze e molti altri linguaggi artistici, completano lo spettacolo che si pone l’obbiettivo di stimolare nel pubblico la cittadinanza attiva, la comprensione di un disagio che prescinde dalla libera scelta, la crescita della solidarietà sociale.
Lo spettacolo sarà preceduto dalla mostra fotografica di Elena Lattanzi, allestita da Silva Rotelli.


IL GRUPPO
Gruppo Altofragile Teatro

Dal progetto Ex-Teatro e storie di strada- nasce il Gruppo Altofragile Teatro, sostenuto e promosso dall’Associazione Volontarius ONLUS di Bolzano.
Il Gruppo Altofragile Teatro nasce dal desiderio di conoscenza e di relazione, dal bisogno di guardare oltre lo stereotipo sociale e scoprire, con l’arte del teatro, i volti, i corpi, le storie di chi sta in ombra.
Come artigiani del teatro, 5 attori guidati dalla regista Lorena La Rocca, si muovono in un costante percorso di ricerca che dia luce a nuove forme capaci di raccontare le storie di chi sta ai margini, per creare un dialogo tra il dentro e il fuori, tra l’alto e il basso.
E’ alto e fragile il loro teatro. Forte della sua poetica, guarda con coraggio e assidua sete di conoscenza alla strada da percorrere, alla ricerca di quella fragilità che attraversa le vite della gente, che ci fa sentire umani, che ispira, suggerisce, crea.
Lo spazio del teatro diventa quindi la strada, la piazza, la casa con le finestre chiuse, i luoghi della cura, l’incontro tra persone. Un Teatro Sociale che arriva nei quartieri, nelle scuole, sulle strade, negli ospedali e nelle strutture di recupero, per innescare processi di relazione tra chi vive la comunità e chi ne è ai margini. Nasce bellezza dalle storie più piccole, dalla nonna che racconta, dal bambino che immagina la scoperta, dall’homeless che ricorda.
Alto, fragile ascolta e dà forma a queste voci, cercando nel teatro, un possibile cambiamento.

· Lorena La Rocca, regista, mediatrice di teatro sociale di comunità, operatore tecnico della comunicazione in LIS. Lavora da anni a progetti di ricerca che applicano il teatro in contesti sociali tra Bolzano, Bologna e Torino. Conduce laboratori espressivi per giovani, adulti e anziani.  Opera nelle scuole attraverso percorsi di didattica creativa e per la formazione di insegnanti e operatori sociali.  Collabora con il Master in Teatro Sociale e di Comunità di Torino per progetti di ricerca sull’arte come strumento di inclusione sociale.

· Filippo Lazzaro, Dramaturg, educatore professionale. Si forma come Dramaturg con Alessandra Rossi Ghiglione. Lavora nell’ambito della disabilità psichica e con minori in contesti di devianza presso centri educativi territoriali e nella scuola. Collabora con associazioni culturali all'interno di progetti artistico-pedagogici rivolti a gruppi di bambini, ragazzi e adulti utilizzando il linguaggio teatrale come strumento di espressione-costruzione identitaria. Collabora a percorsi di teatro civile e teatro carcere con i detenuti attori della Casa di Reclusione Due Palazzi di Padova.

· Arianna Bartolucci, attrice, antropologa teatrale. Si forma a Bologna, privilegiando il teatro fisico e le arti circensi. Sviluppa percorsi di teatro ed educazione alla cittadinanza attva. Promuove la partecipazione sociale attraverso progetti teatrali di salvaguradia dell'ambiente, recupero delle tradizioni e valorizzazione del territorio.

· Giovanna Grosso, attrice, conduttrice di laboratori teatrali nell' ambito della disabilità psichica e fisica all'interno di progetti artistico-educativi presso associazioni e cooperative sul territorio dell'Emilia Romagna. Da diversi anni è operatrice teatrale nella compagnia integrata "Amici di Luca", Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna. Segue percorsi individuali di formazione per interventi terapeutico-teatrali nell'ambito del post-coma parallelamente alla ricerca personale e crescita artistica.

· Fabrizio Stasia, attore, operatore di teatro sociale e di comunità. Conduce, in Piemonte, progetti teatrali volti allo sviluppo di comunità. E' impegnato in percorsi laboratoriali con giovani, bambini a adulti e in contesti di disagio psichico. Da anni si dedica allo studio dell' espressività corporea, specializzandosi nella tecnica della clownerie.

· Marco Trozzo, attore, matematico, si forma a Bologna integrando ricerca attoriale e attività pedagogico-sociali. Lavora come operatore teatrale presso la Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna per la risocializzazione di persone con esiti di coma.


http://altofragileteatro.blogspot.com/


Ufficio stampa Gruppo Altofragile Teatro: Silvia Lombardi - press.altofragileteatro@gmail.com

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