venerdì 12 novembre 2010

MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE

Domenica 14 novembre alle 16:00, il Museo del Patrimonio Industriale, in
via della Beverara 123, propone un approfondimento su uno dei più celebri
prodotti bolognesi: la mortadella.

Sin dal XVI secolo a Bologna si produceva un insaccato di carni suine
macinate, cotte lentamente per garantirne un gusto particolare e una
prolungata conservazione. Era la mortadella il cui nome deriva
dall'espressione latina murtatum farcimen che indicava un alimento ottenuto
da carni suine farcite con bacche di mirto.
Si trattava di un prodotto di lusso che nel Seicento costava nove volte più
del pane, tre volte e mezzo più del prosciutto, due volte e mezzo più
dell'olio. Il potere politico ne imponeva la lavorazione solo all'interno
delle mura cittadine per trarne cespiti tributari, controllarne le fasi di
produzione e la qualità. La mortadella veniva prodotta dai “salaroli”,
artigiani della lavorazione delle “carni porcine salate” che nel 1788
dirigevano 67 botteghe specializzate.
Nel corso dell'Ottocento le nuove dinamiche industriali impongono anche a
questo prodotto la meccanizzazione della sua lavorazione; in particolare
l'impacchettamento e la conservazione in scatole di latta permettono la sua
esportazione sul mercato internazionale, rendendo la mortadella un prodotto
ampiamente popolare, ancora oggi conosciuto in molte parti del mondo sotto
il nome di Bologna.

L'ingresso al Museo e la visita guidata sono gratuiti.
Per informazioni: telefono 051.6356611; mail museopat@comune.bologna.it
Il sito Internet del Museo è: www.comune.bologna.it
È possibile raggiungere il Museo del Patrimonio Industriale, via della
Beverara 123 dal centro e dall'autostazione con l'autobus n° 17 (festivi
11A), fermata Beverara e dalla tangenziale uscita n° 5, con possibilità di
ampio parcheggio.

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