mercoledì 16 maggio 2012

Eventi TEATRO COMUNALE


 PHILIPP VON STEINAECKER DIRIGE IL CONCERTO DI
GIOVEDI' 17 MAGGIO AL TEATRO COMUNALE
Giovedì  17  maggio, alle  20.30, nella Sala Bibiena del Teatro Comunale di
Bologna,    prosegue     "The    Schoenberg    Experience",   il   progetto
Arnold Schoenberg
interdisciplinare  dedicato  al compositore Arnold Schoenberg, promosso dal
Comune  di  Bologna  e  dalla  Fondazione Teatro Comunale di Bologna con il
determinante  apporto dell’Arnold Schoenberg Center di Vienna e di numerose
istituzioni culturali bolognesi.
Il concerto, diretto dal giovane direttore tedesco Philipp Von Steinaecker,
è  dedicato  a Nuria Schoenberg Nono, Sylvano Bussotti e Giacomo Manzoni in
occasione  dei  loro  compleanni  ed  è  uno  degli appuntamenti più attesi
dell’intero  progetto.  Si  tratta  infatti  di un programma variegato, che
mette  insieme  due  pezzi sinfonici di Arnold Schoenberg  con alcuni tra i
più importanti protagonisti della musica contemporanea.

Il programma:

Sul  passaggio  del  tempo,  per  voce  femminile  e  orchestra, di Giacomo
Manzoni.
Voce solista Anna Clementi

Kemmersymphonie,  n.2  op. 38 in mi bemolle minore per orchestra da camera,
di Arnold Schoenberg.

Fünf  Orchesterstücke  op.  16  versione per orchestra da camera, di Arnold
Schoenberg.

Stefano  è  Rocco,  calligrafia  di  un concerto, per orchestra, di Sylvano
Bussotti.

Sul  passaggio  del  tempo  di  Giacomo Manzoni è una composizione per voce
femminile  e  orchestra,  su  testi  di  Roberto  Sanesi, eseguita in prima
esecuzione  a  Lisbona  il  10  novembre 2004. Scritta nel 2001, anno della
morte  di Sanesi, è dedicata alla memoria del poeta milanese. Si compone di
sette   brani   che   mettono  in  musica  altrettante  porzioni  testuali,
provenienti  dalle  raccolte  poetiche  Il  primo  giorno  di  primavera  e
L’incendio  di  Milano  e  altre  poesie,  tutte  incentrate sul tema della
caducità  dell’esistenza.  Conclude  il  ciclo  un ottavo e ultimo brano in
forma di vocalizzo.
Zweite Kammersymphonie (‘Seconda sinfonia da camera’) op. 38 fu ultimata da
Arnold  Schoenberg negli Stati Uniti nell’autunno del 1939; i primi schizzi
risalivano  tuttavia  al  1906 e a più riprese, nel 1911 e ancora nel 1916,
Schoenberg  aveva  rimesso  mano  alla  composizione,  senza mai riuscire a
progredire   oltre  l’abbozzo  di  due  movimenti.  L’impulso  decisivo  al
completamento  dell’opera  venne a Schönberg da Fritz Stiedry che, emigrato
anche  lui  negli USA, faceva richiesta al compositore di un pezzo in prima
esecuzione per la New Friends of Music Orchestra, una piccola orchestra che
aveva   fondato  a  New  York.  […]  Il  testo  allude  al  disorientamento
psicologico  di  chi  supera,  con  un nuovo, felice slancio, un vissuto di
disperazione e tristezza.
I cinque pezzi per orchestra op. 16 vedono la luce nell’agosto del 1909, in
una  delle  più  febbrili  stagioni  per la storia della Neue Musik. Arnold
Schoenberg  chiude  la  stesura  dell’ultimo Orchesterstück l’11 agosto; il
terzo e ultimo dei Pezzi per pianoforte op. 11 è ancora fresco d’inchiostro
e   già  è  in  nuce  l’idea  ispiratrice  per  il  “monodramma”  Erwartung
(‘Attesa’),  che sarà composto di getto tra il 27 agosto e il 12 settembre.
Sono   mesi   straordinariamente   fecondi,  che  Schoenberg  trascorre  in
villeggiatura  con la famiglia a Steinakirchen, nella Bassa Austria. […] Il
termine  ‘inconscio’ (Unbewusst) è la chiave delle ardite soluzioni formali
impiegate  da  Schoenberg  nelle  opere  del  periodo “espressionista” – il
biennio  1908-1909  vede  intensificarsi peraltro l’interesse di Schoenberg
per  la pittura – opere che sanciscono l’abbandono della tonalità allargata
e  il  salto  nel  vuoto della libera atonalità. Tema-cardine della cultura
viennese  di  inizio secolo, l’inconscio diviene per Schönberg il manifesto
di  una “deconvenzionalizzazione” del linguaggio musicale: in opposizione a
una     musica    definita    spregiativamente    ‘logica’,    ‘costruita’,
‘architettonica’,   s’invoca,   con   esso,   l’espressione   musicale  non
stereotipata del flusso irrazionale delle emozioni.
Stefano  è  Rocco  è  una  composizione  per  orchestra  (Calligrafia di un
Concerto  è  il  suo  sottotitolo)  scritta da Sylvano Bussotti nel 2005 ed
eseguita  in  prima  assoluta  al  Teatro  La  Fenice il 3 ottobre 2006. La
partitura  è  articolata  in  quindici  sequenze,  tutte accompagnate da un
titolo  che  ora  suggerisce,  a  mo’ di didascalia, una collocazione nello
spazio   e   nel  tempo,  ora  evoca  motivi  floreali.  Con  gli  elementi
extramusicali  richiamati nei titoli le strutture musicali intrattengono un
rapporto  variabile,  che va volta per volta dalla filiazione, all’omaggio,
alla libera suggestione.
Philipp  von  Steinaecker  è  fondatore  e  direttore dell’orchestra Musica
Saeculorum  su  strumenti  originali  che ha base a Bolzano. Ha diretto più
volte  l’Orchestra  della  Toscana,  la  Camerata  Salzburg, l’Orchestra di
Padova  e  del  Veneto  e  la  Haydn  Orchestra di Bolzano. Dal 2010 dirige
inoltre la Gustav Mahler Academy di Bolzano.
Nel  2012  dirige  la Haydn Orchestra, l’Orchestra da Camera di Mantova, la
New  Japan  Philharmonic  a  Tokyo,  la  Sinfonica Siciliana di Palermo, la
Filarmonica  di  Torino,  la Kristiansand Symphony Orchestra e, nell’ambito
del “Schönberg Experience”, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.
E’ stato assistente di Sir John Eliot Gardiner e di Daniel Harding. Philipp
è  stato  membro  fondatore  della Mahler Chamber Orchestra e della Lucerne
Festival Orchestra di Claudio Abbado.
Anna  Clementi  ha studiato flauto traverso, recitazione e canto. A Berlino
ha  incontrato  Dieter  Schnebel con il quale ha collaborato per molti anni
nel  gruppo Die Maulwerker. Ha approfondito in particolare l'opera vocale e
teatrale  di  John  Cage.  Si  è dedicata alla ricerca delle possibilità di
combinare  canto,  parola  e  gesto.  Nella  musica passa da Cage a Rzewski
attraverso il cabaret di Mina e Buscaglione, Weill, Hollaender e Schönberg.
Ha  collaborato con il combo jazz-elettronico italiano The Dinng Rooms e al
side   project   di   Richard  Dorfmeister,  Tosca.  Si  muove  tra  musica
elettro-acustica,  canzone contemporanea e cabaret, club music e jazz. Si è
esibita in diversi festival internazionali in Europa, Tokyo, New York e Rio
de   Janeiro.   Tante   le  partecipazioni  ad  opere  di  teatro  musicale
contemporaneo,  tra  le quali, il Diotima ed Euridice di Nicola Sani per la
Biennale di Zagabria e l’opera Cassandra di Michael Jarrell a Brno.

Il progetto The Schoenberg Experience è sostenuto dal Gruppo Hera.

Posto unico 15 euro; ridotto giovani 5 euro.

info www.comunalebologna.it – INFOLINE 051 529958
www.theschoenbergexperience.com

Teatro Comunale di Bologna-Ufficio stampa
051 529947
s.piagno@comunalebologna.it

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