lunedì 14 maggio 2012

"FRONTIER-LA LINEA DELLO STILE"


TREDICI OPERE MONUMENTALI E UN
APPROFONDIMENTO TEORICO E CRITICO SUL WRITING E LA STREET ART
Frontier  –  La  linea  dello  stile   è  il  progetto con cui il Comune di
Bologna,   in   collaborazione   con  la  Regione  Emilia-Romagna,  intende
valorizzare   il   Writing  e  la  Street  Art,  avviando  una  riflessione
approfondita  su  due discipline riconosciute a livello internazionale come
forme  di  espressione  tra  le  più  interessanti  nel  panorama dell’arte
contemporanea.  Frontier  verrà  presentato al pubblico martedì 15 maggio
alle ore 18, Urban Center Bologna-Salaborsa, Piazza Nettuno 3.


Il  progetto,  le cui diverse fasi si svolgeranno tra giugno 2012 e gennaio
2013,  è  curato  da Claudio Musso e Fabiola Naldi, si collega idealmente e
storicamente   alla   mostra   "Arte  di  Frontiera.  New  York  Graffiti",
organizzata  nel  1984  alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, alla quale
parteciparono  gli  esponenti  principali del graffitismo newyorkese, tra i
quali  artisti  noti  anche  al  grande pubblico come Jean-Michel Basquiat,
Keith Haring e Kenny Scharf.
Attraverso Frontier, Bologna intende sottolineare e rilanciare il suo ruolo
di centro di produzione e riflessione estetica su un fenomeno artistico che
proprio  nel  capoluogo  emiliano  ha lasciato importanti testimonianze sia
Cuoghi Corsello
nell’ambito del Writing che della Street Art.


Strutturato  come una piattaforma aperta e in evoluzione, Frontier è basato
su  due  fasi  operative  complementari:  una  dedicata alla valorizzazione
artistica  del  Writing  e  della Street Art attraverso la realizzazione di
tredici   opere   murali   di   dimensione   monumentale,  e  una  dedicata
all’approfondimento teorico e critico delle due discipline.


La  fase  di valorizzazione artistica prevede, nei mesi di giugno e luglio,
la  presenza  di  cinque  artisti stranieri e otto italiani che lavoreranno
alla  creazione  di  opere site specific di grande portata architettonica e
visiva.  I  muri  individuati dai curatori come ideali per la realizzazione
delle  opere, caratterizzate da ampie dimensioni e un forte impatto visivo,
appartengono  prevalentemente ad alloggi di edilizia residenziale pubblica,
gestiti da ACER - Azienda Casa Emilia-Romagna della Provincia di Bologna.
Gli  artisti sono stati selezionati in quanto rappresentativi di componenti
stilistiche   innovative   e   fondamentali   per   l'evoluzione  artistica
all’interno  di  entrambi  i  movimenti,  tagliando trasversalmente un arco
storico  che  va dagli anni '70 ad oggi: dall'esplosione del segno in 3D di
Daim,  Joys,  Dado,  all'importanza  di  un segno gestito attraverso un uso
sapiente  del  colore  e  la padronanza della composizione come nel caso di
Honet,  Does,  Hitnes,  Eron,  alla  rinnovata  presenza di una figurazione
stilizzata scelta in funzione di precisi messaggi, come nel caso di M-City,
Andreco,  Cuoghi  Corsello.  La  scelta  degli  artisti, quindi, da un lato
risponde  alla  volontà di dare spazio a differenti generazioni succedutesi
nel   tempo   e   alle   relative  trasformazioni  stilistiche,  dall’altro
rappresenta   il   panorama   internazionale,  includendovi  le  principali
Andreco
eccellenze italiane.


Frontier si concluderà a gennaio 2013 con la fase dedicata alla riflessione
critica e storica sui movimenti del Writing e della Street Art: un convegno
internazionale  ospitato da MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna, i cui
contributi   confluiranno   in  una  pubblicazione  bilingue  di  carattere
transdisciplinare edita da Damiani editore. Attraverso il confronto critico
e  la  visione  di architetti, artisti, operatori del settore, linguisti si
intende  dare  nuova  forma e letteratura a un contesto culturale complesso
all’interno del quale sono inseriti i fenomeni trattati.
Oltre  all’ospitalità  del  convegno,  MAMbo  partecipa al progetto con una
proposta del Dipartimento Educativo dedicata a bambini e genitori residenti
nei condomini dei quartieri coinvolti. Un’occasione per conoscere il museo,
vivere  un’esperienza  creativa  a contatto con le opere della Collezione e
familiarizzare con i linguaggi e le pratiche del contemporaneo.


La  prima  fase del progetto avrà inizio il 18 giugno e continuerà nel mese
di  luglio:  l’area metropolitana che si sviluppa lungo i Quartieri Navile,
San  Donato  e  San  Vitale  accoglierà  gli  artisti  stranieri, ospitando
cantieri  a  cielo  aperto in continua evoluzione, che i cittadini potranno
visitare  liberamente.  Il  27  giugno  e il 18 luglio, Urban Center Bologna
organizzerà un percorso di trekking urbano che toccherà i vari cantieri.


Nel Quartiere Navile lascerà una traccia del suo passaggio Phase II. Il suo
nome  è  legato indissolubilmente alla storia del Writing: negli anni '70 è
stato  tra  i  fondatori  della  disciplina  e  nel tempo le sue opere sono
divenute  fonte  di  studio per chiunque si volesse affacciare alla pratica
della  aerosol  art.  Le  sue  lettere  intricate,  le  sue  linee contorte
rappresentano   ancora   oggi  un  punto  di  riferimento  per  le  giovani
generazioni.


Sulla  facciata  del  parcheggio  adiacente  al nuovo palazzo del Comune di
Bologna, in via Fioravanti, opererà Daim, artista tedesco della generazione
successiva,  che ha importato in Europa i codici del Writing, alimentando e
sofisticando  la  tecnica  e gli stili fino all’elaborazione di una maniera
che oggi è tra le più apprezzate.


In  via  Franco  Bolognese  interverrà  l’artista  olandese  Does,  simbolo
dell’attuale  estensione del Writing, che uscendo da schemi rigidi fa della
contaminazione  stilistica  un  tratto  rappresentativo,  con influenze che
vanno dal fumetto alla videogame culture.


La  facciata  del  civico  18  di  via  del Lavoro nel Quartiere San Donato
ospiterà  Honet, noto artista parigino con all’attivo numerose opere murali
in  tutto  il  mondo  e  collaborazioni eccellenti (tra cui Lacoste, Prada,
Louis  Vuitton,  Ateliers  Ruby).  A  Honet  va  il  merito di avere sempre
ragionato  nei  termini  paritetici di iconografia (pregna dei più svariati
immaginari visivi) e di opera site specific, tanto da potere legittimamente
parlare di arte pubblica a tutti gli effetti.


Una  facciata di grandi dimensioni nel Quartiere San Vitale è affidata alle
mani  di  M-City,  artista  polacco  il  cui  tratto  distintivo  si  trova
nell’utilizzo  dello  stencil  su ampie superfici murarie. L’immaginario di
M-City  è fortemente influenzato dai simboli delle metropoli contemporanee:
nelle   sue   opere,  infatti,  grandi  complessi  industriali  si  fondono
all’iconografia  del  trasporto  (treni,  locomotive, navi), in un gioco di
pieni e vuoti acuito dalla rappresentazione bidimensionale o assonometrica.


Il  progetto  Frontier  è  nato  in base a una specifica volontà di operare
nella  città,  con  la  città e per la città. Nella selezione degli artisti
italiani viene dedicato un focus a Bologna e agli autori che sono nati o si
sono formati nelle scuole o nell'Accademia cittadina.
Cuoghi  Corsello, artisti riconosciuti a livello internazionale, sono stati
precursori   del  Writing  e  della  Street  Art  italiana,  di  cui  hanno
rappresentato  fin  dagli  esordi  un esempio solitario ed imitatissimo. La
loro  vicenda  d’artisti  è  un  vero  e proprio paradigma esistenziale per
l’intera  scena  underground  italiana.  Le  loro  opere  sono  popolate di
personaggi di una saga poetica personalissima, dal forte contenuto magico e
spirituale.
Rusty,  tra  i  primi  writer  bolognesi,  attraverso  la sua produzione ha
partecipato  alla  diffusione del Writing in città, importando gli stili di
provenienza  americana  e  nordeuropea  e  imponendo  uno stile personale e
riconoscibile.
Dado  è  il  rappresentante  di  una fase in cui gli stili si mescolano tra
loro,  si  fondono  con  elementi  e  caratteristiche tipiche della cultura
mediterranea,  sia  in termini architettonici che pittorici, dando luogo ad
una  nuova  frontiera  del Writing che sconfina nella scultura, nel design,
nell'installazione.


Testimoni  eccellenti dell'evoluzione stilistica del Writing sul territorio
italiano sono certamente Joys, Etnik e Eron.
Joys,  padovano  di  origine,  lega  la  sua  ricerca  ad  uno studio quasi
maniacale della geometria. Nei suoi lavori infatti c'è una costante ricerca
della  tridimensionalità  ottenuta attraverso l'utilizzo di forme rigorose,
di un perfetto controllo di luci e ombre.
La caratteristica principale dello stile di Etnik è ravvisabile nelle Città
prospettiche,  soggetto  prediletto  nei suoi dipinti murali che utilizzano
l’architettura  come  forma simbolica; nelle sue produzioni gli agglomerati
urbani vengono scomposti e rimontati sovrapponendo punti di vista opposti.
Eron,  riminese di nascita, basa il suo stile su una figurazione realistica
ottenuta attraverso l'utilizzo di straordinarie sfumature. Il controllo del
segno   che   dimostra   nelle  sue  opere  murali  e  in  quelle  su  tela
contraddistingue il suo operato, rendendolo un'eccellenza.


Il  panorama  della  Street Art, anche in Italia, è in continua evoluzione.
Per  questa  fase del progetto Frontier si è scelto di invitare due artisti
che  rappresentano  due  specifici indirizzi: il ritorno ad una figurazione
naturalistica che caratterizza i temi e la metodologia pittorica di Hitnes;
il  recupero  di  un  disegno  essenziale e il crogiolo di riferimenti alla
simbologia ritualistica di Andreco.
FRONTIER  -  La  linea dello stile è un progetto sostenuto e coordinato dal
Comune  di Bologna – Settore Sistema culturale e giovani, in collaborazione
con  il  Settore  Servizi  per  l’abitare  e i quartieri Navile, Porto, San
Donato, San Vitale.


a cura di
Claudio Musso e Fabiola Naldi
realizzato da
Associazione culturale ALL WRITE
in collaborazione con Dado
direzione organizzativa di Eleonora Battiston
con il patrocinio e il sostegno di
Regione Emilia-Romagna
in collaborazione con
ACER -  Azienda Casa Emilia-Romagna della Provincia di Bologna
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna
Urban Center Bologna
Il progetto è realizzato anche grazie al sostegno e alla collaborazione di
Mare Termale Bolognese
Gruppo Unipol
Gruppo Venpa 3
CoopCostruzioni
Hotel I Portici
Damiani Editore


Si ringrazia Coop Adriatica per i lunch box offerti agli artisti.


Media partner
Artribune
www.flashvideo.it


Informazioni
www.frontier.bo.it
frontier.bo@gmail.com | info@frontier.bo.it

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