TREDICI OPERE MONUMENTALI E UN
APPROFONDIMENTO TEORICO E CRITICO SUL WRITING E LA STREET ART
Frontier – La linea dello stile è il progetto con cui il Comune diBologna, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, intende
valorizzare il Writing e la Street Art, avviando una riflessione
approfondita su due discipline riconosciute a livello internazionale come
forme di espressione tra le più interessanti nel panorama dell’arte
contemporanea. Frontier verrà presentato al pubblico martedì 15 maggio
alle ore 18, Urban Center Bologna-Salaborsa, Piazza Nettuno 3.
Il progetto, le cui diverse fasi si svolgeranno tra giugno 2012 e gennaio
2013, è curato da Claudio Musso e Fabiola Naldi, si collega idealmente e
storicamente alla mostra "Arte di Frontiera. New York Graffiti",
organizzata nel 1984 alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, alla quale
parteciparono gli esponenti principali del graffitismo newyorkese, tra i
quali artisti noti anche al grande pubblico come Jean-Michel Basquiat,
Keith Haring e Kenny Scharf.
Attraverso Frontier, Bologna intende sottolineare e rilanciare il suo ruolo
di centro di produzione e riflessione estetica su un fenomeno artistico che
proprio nel capoluogo emiliano ha lasciato importanti testimonianze sia
![]() |
Cuoghi Corsello |
Strutturato come una piattaforma aperta e in evoluzione, Frontier è basato
su due fasi operative complementari: una dedicata alla valorizzazione
artistica del Writing e della Street Art attraverso la realizzazione di
tredici opere murali di dimensione monumentale, e una dedicata
all’approfondimento teorico e critico delle due discipline.
La fase di valorizzazione artistica prevede, nei mesi di giugno e luglio,
la presenza di cinque artisti stranieri e otto italiani che lavoreranno
alla creazione di opere site specific di grande portata architettonica e
visiva. I muri individuati dai curatori come ideali per la realizzazione
delle opere, caratterizzate da ampie dimensioni e un forte impatto visivo,
appartengono prevalentemente ad alloggi di edilizia residenziale pubblica,
gestiti da ACER - Azienda Casa Emilia-Romagna della Provincia di Bologna.
Gli artisti sono stati selezionati in quanto rappresentativi di componenti
stilistiche innovative e fondamentali per l'evoluzione artistica
all’interno di entrambi i movimenti, tagliando trasversalmente un arco
storico che va dagli anni '70 ad oggi: dall'esplosione del segno in 3D di
Daim, Joys, Dado, all'importanza di un segno gestito attraverso un uso
sapiente del colore e la padronanza della composizione come nel caso di
Honet, Does, Hitnes, Eron, alla rinnovata presenza di una figurazione
stilizzata scelta in funzione di precisi messaggi, come nel caso di M-City,
Andreco, Cuoghi Corsello. La scelta degli artisti, quindi, da un lato
risponde alla volontà di dare spazio a differenti generazioni succedutesi
nel tempo e alle relative trasformazioni stilistiche, dall’altro
rappresenta il panorama internazionale, includendovi le principali
![]() |
Andreco |
Frontier si concluderà a gennaio 2013 con la fase dedicata alla riflessione
critica e storica sui movimenti del Writing e della Street Art: un convegno
internazionale ospitato da MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna, i cui
contributi confluiranno in una pubblicazione bilingue di carattere
transdisciplinare edita da Damiani editore. Attraverso il confronto critico
e la visione di architetti, artisti, operatori del settore, linguisti si
intende dare nuova forma e letteratura a un contesto culturale complesso
all’interno del quale sono inseriti i fenomeni trattati.
Oltre all’ospitalità del convegno, MAMbo partecipa al progetto con una
proposta del Dipartimento Educativo dedicata a bambini e genitori residenti
nei condomini dei quartieri coinvolti. Un’occasione per conoscere il museo,
vivere un’esperienza creativa a contatto con le opere della Collezione e
familiarizzare con i linguaggi e le pratiche del contemporaneo.
La prima fase del progetto avrà inizio il 18 giugno e continuerà nel mese
di luglio: l’area metropolitana che si sviluppa lungo i Quartieri Navile,
San Donato e San Vitale accoglierà gli artisti stranieri, ospitando
cantieri a cielo aperto in continua evoluzione, che i cittadini potranno
visitare liberamente. Il 27 giugno e il 18 luglio, Urban Center Bologna
organizzerà un percorso di trekking urbano che toccherà i vari cantieri.
Nel Quartiere Navile lascerà una traccia del suo passaggio Phase II. Il suo
nome è legato indissolubilmente alla storia del Writing: negli anni '70 è
stato tra i fondatori della disciplina e nel tempo le sue opere sono
divenute fonte di studio per chiunque si volesse affacciare alla pratica
della aerosol art. Le sue lettere intricate, le sue linee contorte
rappresentano ancora oggi un punto di riferimento per le giovani
generazioni.
Sulla facciata del parcheggio adiacente al nuovo palazzo del Comune di
Bologna, in via Fioravanti, opererà Daim, artista tedesco della generazione
successiva, che ha importato in Europa i codici del Writing, alimentando e
sofisticando la tecnica e gli stili fino all’elaborazione di una maniera
che oggi è tra le più apprezzate.
In via Franco Bolognese interverrà l’artista olandese Does, simbolo
dell’attuale estensione del Writing, che uscendo da schemi rigidi fa della
contaminazione stilistica un tratto rappresentativo, con influenze che
vanno dal fumetto alla videogame culture.
La facciata del civico 18 di via del Lavoro nel Quartiere San Donato
ospiterà Honet, noto artista parigino con all’attivo numerose opere murali
in tutto il mondo e collaborazioni eccellenti (tra cui Lacoste, Prada,
Louis Vuitton, Ateliers Ruby). A Honet va il merito di avere sempre
ragionato nei termini paritetici di iconografia (pregna dei più svariati
immaginari visivi) e di opera site specific, tanto da potere legittimamente
parlare di arte pubblica a tutti gli effetti.
Una facciata di grandi dimensioni nel Quartiere San Vitale è affidata alle
mani di M-City, artista polacco il cui tratto distintivo si trova
nell’utilizzo dello stencil su ampie superfici murarie. L’immaginario di
M-City è fortemente influenzato dai simboli delle metropoli contemporanee:
nelle sue opere, infatti, grandi complessi industriali si fondono
all’iconografia del trasporto (treni, locomotive, navi), in un gioco di
pieni e vuoti acuito dalla rappresentazione bidimensionale o assonometrica.
Il progetto Frontier è nato in base a una specifica volontà di operare
nella città, con la città e per la città. Nella selezione degli artisti
italiani viene dedicato un focus a Bologna e agli autori che sono nati o si
sono formati nelle scuole o nell'Accademia cittadina.
Cuoghi Corsello, artisti riconosciuti a livello internazionale, sono stati
precursori del Writing e della Street Art italiana, di cui hanno
rappresentato fin dagli esordi un esempio solitario ed imitatissimo. La
loro vicenda d’artisti è un vero e proprio paradigma esistenziale per
l’intera scena underground italiana. Le loro opere sono popolate di
personaggi di una saga poetica personalissima, dal forte contenuto magico e
spirituale.
Rusty, tra i primi writer bolognesi, attraverso la sua produzione ha
partecipato alla diffusione del Writing in città, importando gli stili di
provenienza americana e nordeuropea e imponendo uno stile personale e
riconoscibile.
Dado è il rappresentante di una fase in cui gli stili si mescolano tra
loro, si fondono con elementi e caratteristiche tipiche della cultura
mediterranea, sia in termini architettonici che pittorici, dando luogo ad
una nuova frontiera del Writing che sconfina nella scultura, nel design,
nell'installazione.
Testimoni eccellenti dell'evoluzione stilistica del Writing sul territorio
italiano sono certamente Joys, Etnik e Eron.
Joys, padovano di origine, lega la sua ricerca ad uno studio quasi
maniacale della geometria. Nei suoi lavori infatti c'è una costante ricerca
della tridimensionalità ottenuta attraverso l'utilizzo di forme rigorose,
di un perfetto controllo di luci e ombre.
La caratteristica principale dello stile di Etnik è ravvisabile nelle Città
prospettiche, soggetto prediletto nei suoi dipinti murali che utilizzano
l’architettura come forma simbolica; nelle sue produzioni gli agglomerati
urbani vengono scomposti e rimontati sovrapponendo punti di vista opposti.
Eron, riminese di nascita, basa il suo stile su una figurazione realistica
ottenuta attraverso l'utilizzo di straordinarie sfumature. Il controllo del
segno che dimostra nelle sue opere murali e in quelle su tela
contraddistingue il suo operato, rendendolo un'eccellenza.
Il panorama della Street Art, anche in Italia, è in continua evoluzione.
Per questa fase del progetto Frontier si è scelto di invitare due artisti
che rappresentano due specifici indirizzi: il ritorno ad una figurazione
naturalistica che caratterizza i temi e la metodologia pittorica di Hitnes;
il recupero di un disegno essenziale e il crogiolo di riferimenti alla
simbologia ritualistica di Andreco.
FRONTIER - La linea dello stile è un progetto sostenuto e coordinato dal
Comune di Bologna – Settore Sistema culturale e giovani, in collaborazione
con il Settore Servizi per l’abitare e i quartieri Navile, Porto, San
Donato, San Vitale.
a cura di
Claudio Musso e Fabiola Naldi
realizzato da
Associazione culturale ALL WRITE
in collaborazione con Dado
direzione organizzativa di Eleonora Battiston
con il patrocinio e il sostegno di
Regione Emilia-Romagna
in collaborazione con
ACER - Azienda Casa Emilia-Romagna della Provincia di Bologna
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna
Urban Center Bologna
Il progetto è realizzato anche grazie al sostegno e alla collaborazione di
Mare Termale Bolognese
Gruppo Unipol
Gruppo Venpa 3
CoopCostruzioni
Hotel I Portici
Damiani Editore
Si ringrazia Coop Adriatica per i lunch box offerti agli artisti.
Media partner
Artribune
www.flashvideo.it
Informazioni
www.frontier.bo.it
frontier.bo@gmail.com | info@frontier.bo.it
Nessun commento:
Posta un commento