Sabato 5 maggio Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna compie i suoi
primi cinque anni di attività, raggiungendo un traguardo significativo cui
può guardare con l’orgogliosa consapevolezza di aver realizzato un progetto
culturale al servizio della collettività che si qualifica oggi come uno dei
principali riferimenti istituzionali a livello nazionale per
l’aggiornamento dei linguaggi delle arti visive.
Per festeggiare la ricorrenza, sabato 5 maggio il museo accoglie il
pubblico proponendo varie iniziative speciali, differenziate per fasce
d’età.
Per l’intero orario di apertura dalle12 alle 20, la Collezione Permanente
sarà visitabile gratuitamente, con due momenti di approfondimento
attraverso visite guidate, anch’esse ad accesso libero per i visitatori,
alle 16 e alle h 18.
Due visite guidate gratuite, alle 17 e alle 19, sono previste inoltre per
l’esposizione temporanea Marcel Broodthaers. L’espace de l’écriture, a cura
di Gloria Moure. Con questa prima retrospettiva completa dedicata in Italia
all’artista belga (1924-1976), il MAMbo ha reso omaggio a una delle figure
più rivoluzionarie e influenti nell'arte del Novecento, ancora oggi
imprescindibile per comprendere lo sviluppo delle ricerche artistiche e
teoriche degli ultimi decenni, documentandone l’intera carriera. La mostra,
accolta da ampi consensi di stampa, pubblico e operatori del settore, è
visitabile negli spazi espositivi del piano terra fino a domenica 6 maggio.
Per i bambini dai 5 ai 7 anni, negli spazi della MAMbo Children Library
alle 16, il Dipartimento educativo propone l’iniziativa gratuita Marcel
Broodthaers e gli abbecedari d’artista, un laboratorio speciale ispirato
all’artista e al suo abbecedario presente nell’esposizione temporanea in
corso, per scoprire come le lettere e le parole possono trasformarsi e
assumere forme e colori diversi.
Infine, una copia del catalogo della mostra Vertigo. Il secolo di arte
off-media dal Futurismo al web (Skira Editore) viene riservata in omaggio a
chi sottoscrive una tessera della Membership I AM FREE con la quale, al
prezzo di 10 euro, è consentito l’ingresso illimitato alle mostre per un
anno.
Il MAMbo inizia ufficialmente la sua attività nel 2007 con il programmatico
indirizzo di documentare e valorizzare gli aspetti più innovativi della
pratica artistica della seconda metà del Novecento, a partire dalla grande
eredità della Galleria d’Arte Moderna di Bologna fondata nel 1975.
Il pluriennale processo evolutivo conclusosi con il trasferimento della
sede presso l’edificio storico dell’Ex Forno del Pane, situato in una zona
strategicamente collocata fra la stazione ferroviaria e il centro
cittadino, ha rappresentato una straordinaria occasione per una
ridefinizione dell’identità del museo che ha condotto a un posizionamento
altamente qualificante nella mappa delle istituzioni culturali italiane
dedicate al contemporaneo.
L’apertura della nuova sede del museo nell’area denominata “Manifattura
delle Arti” ha segnato il compimento di un grande progetto di
riqualificazione urbanistica finalizzato alla trasformazione di un’area
degradata in un polo destinato allo studio e alla divulgazione delle arti
visive e performative contemporanee, che rappresenta un caso unico in
Italia. L’insediamento in un distretto culturale dinamico, che vede la
presenza di importanti istituzioni cittadine di eccellenza quali la
Fondazione Cineteca di Bologna, gli spazi laboratorio dei Dipartimenti
Universitari del DAMS, la Facoltà di Scienze della Comunicazione oltre a
numerose realtà associative e culturali, indirizza la specificità del museo
fin dalla sua apertura verso la contaminazione dei saperi e innovative
pratiche di ricerca, in una piattaforma condivisa con gli altri soggetti
situati nella stessa area.
Nel suo affermarsi come luogo privilegiato per l’incontro e l’aggregrazione
cittadini, rilevante è il valore aggiunto che il museo ha prodotto in
questi cinque anni sia in termini di impiego occupazionale di
professionalità specifiche, sia in termini di indotto economico diretto e
indiretto generato nella zona limitrofa, riscontrabile nel sensibile
aumento del valore degli immobili e nella spiccata rivitalizzazione
dell’area con l’apertura di giovani gallerie d’arte e attività commerciali.
Il MAMbo ha dato compiutezza a potenzialità culturali di forte valore
sociale, realizzando un modello inedito di museo reinterpretato in chiave
contemporanea e aggiornato sulla scena artistica internazionale, in un
dialogo coinvolgente con il territorio e la specifica dimensione storica
della città di Bologna.
Nella sua attuale configurazione, il museo dispone di una Collezione
Permanente riordinata secondo una strategia espositiva articolata in
quattro sezioni tematiche che individuano i principali momenti fondanti
delle collezioni della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, consentendone ai
visitatori l’inquadramento critico in un percorso evolutivo storico,
artistico e metodologico che si congiunge alle pratiche più recenti della
ricerca artistica italiana delle giovani generazioni: “Arte Astratta e
Informale”, “Arte e Ideologia”, “Per una storia della GAM (1968-2008).
Estratti” e “Focus on Italian Contemporary Art”, quest’ultima sviluppata
anche in partnership con UniCredit Group.
Attraverso un costante incremento garantito da nuove acquisizioni,
donazioni e prestiti in comodato gratuito a lungo termine, la Collezione
Permanente continua ad essere oggetto di ricerca e rinnovamento costanti.
Riconnettendosi alla tradizionale vocazione di Bologna verso l’innovazione
e la sperimentazione, il MAMbo ha consolidato la propria identità
soprattutto come laboratorio critico e centro di produzione della cultura
contemporanea interdisciplinare, realizzando un’intensa programmazione in
cui si esplica un orientamento strutturale della sua ricerca.
Nel suo percorso di attività, oltre 30 sono state le mostre e i progetti
temporanei dedicati a rilevanti artisti italiani e internazionali,
appositamente concepiti in una prospettiva aperta alla dialettica tra le
opere e il contesto espositivo, a partire dalla mostra di metodo Vertigo.
Il secolo di arte off-media dal Futurismo al web, a cura di Germano Celant
con Gianfranco Maraniello, la cui inaugurazione il 5 maggio 2007 ha varato
emblematicamente l’apertura del museo.
Nel suo indirizzo di politiche espositive ed eventi di promozionale
culturale il MAMbo ha puntato sulla capacità di dialogo ponendosi come
interlocutore alla pari di alcuni dei più importanti centri mondiali per la
produzione e la divulgazione dell’arte contemporanea. Tra le numerose
mostre realizzate attraverso il formato della co-produzione con prestigiose
istituzioni museali internazionali, il caso senza dubbio più
rappresentativo è dato dalla grande retrospettiva dedicata a Giorgio
Morandi realizzata in collaborazione con il Metropolitan Museum di New York
nel 2009, che ha ottenuto unanimi apprezzamenti in ambito scientifico e
lusinghieri giudizi da parte di critica e pubblico.
La costante crescita della propria autorevolezza istituzionale, di cui i
prestigiosi riconoscimenti ottenuti all’estero sono una conferma, è stata
resa possibile grazie ai contributi garantiti da Comune di Bologna e
Regione Emilia-Romagna, che nel corso di questi cinque anni hanno sostenuto
il museo sul piano della progettualità e della sostenibilità economica,
mentre la cooperazione sistemica con soggetti privati attivi sul
territorio, in primo luogo Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, si è rivelata essenziale per
garantire il finanziamento e l’incentivazione alla produzione culturale
nonché alla sua divulgazione.
Nel corso del 2012, l’Istituzione Galleria d’Arte Moderna di Bologna, di
cui MAMbo è la sede principale, ha ampliato le proprie articolazioni con la
Residenza per artisti Sandra Natali, un atelier laboratoriale dedicato a
favorire la formazione di giovani artisti e il loro inserimento nel mondo
dell’arte attraverso la realizzazione di opere in collaborazione con il
museo. Un’iniziativa con cui il MAMbo continua ad indagare le espressioni
più attuali della cultura visiva contemporanea, sostenendo con attenzione
le proposte dei talenti emergenti.
I numeri del MAMbo
489653: i visitatori rilevati dal 5 maggio 2007 al 30 aprile 2012
9500: la superficie complessiva di metri quadrati che comprendono spazi
espositivi, spazi per attività collaterali, uffici e magazzini
4194: i pezzi che costituiscono il patrimonio collezionistico del museo
68: le opere concesse in comodato gratuito
4: le sezioni tematiche in cui si articola il percorso espositivo della
Collezione Permanente
28: le pubblicazioni realizzate in collaborazione con prestigiosi editori
specializzati e, a partire dal 2008, con il marchio autonomo Edizioni MAMbo
3000 (circa): i numeri consultabili di riviste e periodici nazionali e
internazionali presso la Biblioteca del MAMbo
16385: i volumi catalogati, liberamente consultabili presso la Biblioteca
del MAMbo
4100: le prestazioni fornite dal Dipartimento educativo
75: i progetti speciali ideati dal Dipartimento educativo
Per ulteriori informazioni:
www.mambo-bologna.org
Press: ufficiostampamambo@comune.bologna.it
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14 - 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496611 - Fax +39 051 6496600
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